Utente:Fran11100/Chiesa di Santa Maria (Elbasan)

Chiesa di Santa Maria (Kala, Elbasan)
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Vista esterna della Chiesa di Santa Maria
Tipo Architettura
Posizione Elbasan, Shqipëri
Coordinate La pagina Modulo:Coordinates/styles.css è priva di contenuto.41°06′56″N 20°04′49″E / 41.1155°N 20.080361°E / 41.1155; 20.080361
Costruzione Seconda metà del XIII secolo
Organo dirigente DRKK Elbasan
Monumento Culturale in Albania<div style="border:4px solid <nowiki>
  1. CC3333</nowiki>; line-height: 1.5; text-align: center;">
Monument Kulture në Shqipëri
Nome ufficiale: Monumento di patrimonio culturale
Tipo Protetto
Criteri I
Definizione 586 (17.03.1948)

4874 (23.09.1971)
N. referenza EL055
Rifugio
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Kisha e Shën Mërisë (Elbasan) is located in Shqipëria
Kisha e Shën Mërisë (Elbasan)
Chiesa di Santa Maria nella cartina geografica

La Chiesa di Santa Maria (in albanese Kisha e Shën Mërisë) è stata dichiarata monumento culturale nel 1963. Situata nella città di Elbasan, si distingue per i suoi rari valori etnici ed architettonici. Costruita intorno all'anno 1830 da parte della comunità cristiana, sopra le fondamenta di una vecchia chiesa, ha sostituito la cattedrale di stile romanico che si pensava fosse esistita nel luogo dove oggi si trova la moschea Mbret, nel centro del quartiere "Kala" della città.


La Chiesa di Santa Maria è una costruzione di stile architettonico tardo bizantino, per la quale sono state utilizzate principalmente pietre scolpite da mastri dibranë (provenienti dalla regione di Dibra). Da fonti storiche apprendiamo che dentro le mura della fortezza sono stati costruiti tunnel con schemi predefiniti adibiti a servizi importanti. All'interno della chiesa si trovano catacombe con canali interni diretti verso la parte inferiore della città, all'esterno verso le montagne. dove venivano riposti resti di defunti.

La Chiesa di Santa Maria si classifica tra le più antiche della zona, insieme ad altre chiese ortodosse della regione di Elbasan. A partire dal XVII secolo fino al XIX secolo, vengono inoltre classificati come monumenti culturali la Chiesa di Ameli, che risale al XVII secolo, quella di Shën Koll a Shelcan, costruita nell'anno 1554, la chiesa di Shën Koll in Valësh dell'anno 1604, la chiesa di Shën Kozmai e Damianoi a Sterstan del XVIII secolo, quella di Shën Mehill a Shalës del XVII secolo, la chiesa di Santa Maria a Dragat del XVII secolo, la chiesa di Shën Koll del XVII secolo e quella di Shën Thanas a Elbasan dell'anno 1554.

Storia modifica

Gli storici affermano che la stessa chiesa abbia una storia interessante riguardante la propria costruzione ed esistenza. Secondo la loro opinione, nell'anno 458, la città di Elbasan, (nota a quel tempo anche come Skampini) diventò anche centro episcopale. Durante questi anni, vi si trovava inoltre una cattedrale al centro del quartiere Kala ed un'altra a sud-ovest della Fortezza.

Negli archivi del Vaticano sono state riscontrate due lettere dirette al Papa di Roma, che descrivono l'ospitalità degli abitanti di Skampini nei confronti dei delegati giunti in città. "Sempre nell'anno 519, è stata costruita come una semplice chiesa la Basilica di Tepe, ove la mancanza di sfarzosità ricorda lo stile militare della fortezza di Skampini. Ma nel V secolo essa ha subito cambiamenti fondamentali”.

Secondo fonti a noi pervenute, il pavimento della chiesa, dove la sala principale si divide dall'abside, è stata ricoperta da mosaici suddivisi in quattro pannelli di piastrelle in marmo, un tramezzo di pietra e piastrelle adornate con motivi cristiani. Al suo lato, dalla parte settentrionale è stata aggiunta una piccola cappella con due luoghi di sepoltura, in uno dei quali è stata trovata una lastra con un'incisione latina del nome Ica Abus mentre nell'altra il nome Stefan, che era anche il nome del vescovo che dirigeva il vescovado di Butrint nell'anno 458. Puntualmente, sulle orme delle chiese paleocristiane, si erge la chiesa di Santa Maria della fortezza, una costruzione relativamente nuova.

La ricostruzione modifica

L'11 novembre 1819, la chiesa è stata totalmente arsa, e così vi rimase finché non iniziarono i lavori per la sua ricostruzione nell'anno 1826 e durarono fino al 1833. Per quanto riguarda la planimetria, vengono messe in risalto la sala centrale ricoperta dalla cupola sopra un tamburo, ed una cappella che si appoggia alle arcate dei muri laterali. In questa caratteristica ricostruzione con pietre scolpite di spessore di 1.2 metri, si contraddistingue uno stile di costruzione che ha come scopo, quello di resistere ad ogni tipo di fenomeno naturale o umano.

La sua incantevole iconostasi (principalmente affreschi con dettagli dorati), ha attratto moltissimi turisti, tra i quali ambasciatori importanti ed accreditati del paese, i quali hanno avuto un'impressione estremamente positiva di questo luogo. Secondo fonti storiche, il fatto che l'interno della chiesa fosse stato completamente bruciato nell'anno 1819 provocò agli abitanti di Elbasan molto dolore - non solo ai credenti ortodossi ma anche a quelli musulmani. Infatti, tutti gli abitanti della città decisero di contribuire alla ricostruzione, raccogliendo bigiotteria e denaro.

Gli affreschi di questo luogo descrivono i grandi valori etnici della chiesa e sono stati restaurati da David Selenica e Kostandin Shelcani. Inoltre, il grande maestro Onufri contribuì nella restaurazione utilizzando ritratti albanesi per dare vita ai santi della chiesa.

Dal momento che questa chiesa era prettamente di stampo bizantino, è considerata come una caratteristica basilica medievale che trascende elementi locali, trasformandola così in una chiesa autoctona albanese.

Rinascimento nazionale modifica

Non solo questa chiesa è stata adibita a luogo di culto, ma anche come centro di formazione. Molte figure importanti del rinascimento nazionale albanese, come Dhaskal Tod'hri, Teodor Haxifilipi, Konstandin Kristoforidhi, Aleksandër Xhuvani, ecc., esercitarono la loro attività nella scrittura di testi e salmi in lingua albanese.

La Chiesa ai nostri giorni modifica

La chiesa è stata riaperta nel 1990 ad iniziativa del vescovo più anziano, Padre Spiro Veli, e dei credenti ortodossi del quartiere "Kala". La sua riedificazione è stata realizzata con fondi della stessa comunità di Elbasan, di famiglie di immigranti che vivono in America così come l'aiuto prezioso della società "Vatra". La riapertura è servita a riaffermare lo status di prima Chiesa Autocefalea Ortodossa Albanese, come sancito nel suo certificato di 82 anni fa.

La recente ricostruzione della Chiesa di Santa Maria ha fatto in modo che la chiesa ritornasse alla propria identità, dopo l'utilizzo di fondi accordati dall'Istituto dei Monumenti Culturali.

L'attuale parroco della chiesa è padre Nikolla Marku, oppositore delle politiche seguite Chiesa ortodossa Autocefala Albanese sotto la guida dell'arcivescovo Anastasi Janullatos.

Note modifica

[[Categoria:Chiesa ortodossa albanese]] [[Categoria:Monumenti culturali Elbasan]] [[Categoria:Chiese Elbasan]]