Utente:Francamé/Sandbox


Rolando Massaro
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereOpera lirica
Periodo di attività musicale1952 – 1963

Rolando Massaro (Matino, 15 settembre 1927Galatina, 24 aprile 2006) è stato un tenore italiano, uno dei cantanti d'opera del XX secolo.

Fu un tenore drammatico dalle eccezionali potenzialità espressive e canore, una vera promessa del panorama lirico italiano, ma la cui carriera (1952-1963) terminò precocemente per problemi di salute. Dotato di una voce tenorile scura, vibrante, ricca d’accento e di volume, di raro vigore espressivo negli acuti. Fu definito dai contemporanei «il più giovane Otello di tutti i tempi», per aver esordito con questa interpretazione in America Latina all’età di 30 anni, venendo paragonato a Mario del Monaco, emblematico interprete di questo stesso personaggio verdiano sin dall’età di 35 anni. Interpretò Otello anche al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto nel 1960, dove fu presente Luciano Pavarotti al quale Rolando Massaro rilasciò una propria foto con dedica, poi ricambiata nel 1990.[1]

Biografia

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Gli inizi

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Primo di dieci figli di Antonio, sorvegliante delle Ferrovie Sud-Est, ed Antonietta Vitali, mostrò sin da giovane grande attitudine al canto. Trasferitosi con la famiglia d'origine a Galatina nel 1945, venne accolto all'età di circa 17 anni dall’insegnante di musica e canto Leuzzi di Soleto. Uno scopritore di talenti, che faceva parte del personale viaggiante delle Ferrovie, lo indirizzò dal mecenate Affaticati, proprietario di diverse farmacie a Milano. Qui, nel 1947 intraprese un percorso di studi musicali, sotto la guida del celebre Valentino Bucchi, di canto con il maestro Montesano, oltre a lezioni di dizione e recitazione a Roma, poco prima di essere arruolato nell’Esercito, presso il 6° CAR di Pesaro.

La carriera

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Al termine del servizio di leva, Rolando Massaro rientrò a Milano e nel 1952 debuttò al [Piccolo] con Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, nel ruolo di Canio, assieme al soprano Helen Greco. Da lì la carriera lo portò ad interpretare pressoché tutti i principali ruoli tenorili dell'opera in vari teatri d’Italia. Nello stesso anno compì il primo viaggio in America con il sostegno di Virginia Novelli, cantante di origine napoletana, che aveva una scuola di canto a New York. Lì si esibì al Metropolitan di New York, dove raccolse i complimenti del presidente Harry Truman. In quella circostanza fu definito dai partecipanti "il piccolo Caruso".

 
Harry Truman e la figlia Margaret si congratulano con Rolando Massaro dopo la rappresentazione lirica al Metropolitan di New York, 1953.

Al rientro in Italia, nel 1953 cantò la Turandot di Puccini a Milano con Lucilla Udovich, con cui ebbe una breve relazione. Cantò anche al Teatro Pezzani di Parma, al Teatro Zandonai di Rovereto, al Teatro Monteverdi di Cremona, al Teatro Carignano di Torino, al Teatro Comunale di Lonigo (Vicenza), al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, e in vari teatri di Napoli. A Roncole di Busseto si tenne un concerto vocale in cui Rolando Massaro cantò tutto il terzo atto di Aida con Vittorio Manfredini e Carla Ferrario; la critica locale riporta: «Ma una segnalazione del tutto particolare va fatta per il tenore Massaro, che udimmo già lo scorso anno in un concerto al “Pezzani” [2] e sin d’allora giudicammo assai favorevolmente. È un cantante all’antica, un tenore drammatico dalla voce scura, uniforme nella potenza, ricca di accenti e che nel registro alto ed acuto si accende di vigore espressivo, ma sempre nei limiti di una correttezza esemplare.» [3] Successivamente, nel 1955 entrò a far parte della prestigiosa Compagnia di Opera lirica della soprano, regista e impresaria Marisa Morel e iniziò a praticare tournée in costume in Europa e in America latina.

La tournée in Olanda della Compagnia di Opera lirica Marisa Morel faceva parte, a più riprese, di una più ampia tournée in Europa, che si svolse tra il 1951 e il 1961 in Italia, Francia, Svizzera, Olanda, Germania, Norvegia, Svezia e Belgio. Tra le poche testimonianze disponibili, vi sono alcuni articoli di giornale, dai quali si apprende che durante la tournée in Olanda, Rolando Massaro cantò nella stessa compagnia assieme ad Alfredo Vernetti, Dina Soresi, Maria Minetti e Gino Orlandini, direttore Gian Carlo Bertolini. Interpretò, tra il 28 luglio e il 16 settembre 1958, alcune arie tratte dalle opere: Arlecchinata (Salieri), La boheme (Puccini), I pescatori di perle (Bizet), Faust (Gounod), e Rigoletto (Verdi). E ancora, sempre in Olanda interpreta i ruoli principali di alcune opere liriche tra cui: Il Trovatore (Manrico), Cavalleria Rusticana (Turiddu), I Pagliacci (Canio), Otello (Otello). La tournée passò anche per Leida (Paesi Bassi), come testimonia l’articolo di un quotidiano[4] locale.

Nel 1959, Rolando Massaro cantò in Cile l’Otello e altre opere, assieme alla Compagnia composta da: Rena Kanaky, Maria Luisa Castellano, Vittorio Manfredini, Gino Belloni e Umberto Borghi, direttore Manlio Passotto.[5]

Nella “Temporada lirica internacional 1961”, svoltasi presso il Teatro Municipal di Santiago del Cile, la Compagnia di Marisa Morel portò in scena diverse opere tra il 7 e il 23 settembre. Rolando Massaro cantò l’Aida con Deana Dall'Ara, Maria Luisa Castellano, Vittorio Manfredini e Gino Belloni; poi l’Otello assieme a Rena Kanaky e Umberto Borghi. [6]

Dal 19 al 25 luglio la Compagnia di Opera lirica italiana, sponsorizzata dai governi di Italia e Colombia, si esibì a Medellin. [7]

Un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno, del 3 settembre 1962, titolava: «Brillanti affermazioni di un tenore a Galatina», ed elogiava l’artista con queste parole: «Una sicura promessa del teatro lirico italiano può essere considerato il giovane tenore concittadino Rolando Massaro del quale, la stampa internazionale, ha reso noti i successi riportati sui palcoscenici di tutto il mondo. Sin dal suo debutto al Teatro Verdi di Busseto, Rolando Massaro nel ruolo di “Otello” fece apprezzare la sua voce vibrante, ricca d’accento e di volume e la sua interpretazione scenica dimostra una accuratissima preparazione e delle qualità artistiche innate. Finora il giovane tenore ha tenuto numerosissime recite in Italia e all’estero, tra le quali ben 45 recite di Aida nell’America del Nord ed altrettante in Olanda, e numerose rappresentazioni dei Pagliacci, della Cavalleria Rusticana, del Trovatore ecc. nell’America Centrale, in Inghilterra ecc. In Italia egli invece ha cantato, a lungo, a Napoli, Milano, Torino ed altre città. I successi di critica e di pubblico finora riportati sono buon auspicio di lunga e fortunata carriera.»

Nel 1963 interruppe la carriera, rientrando definitivamente a Galatina. Successivamente si sposò con l’insegnante Maria De Donno e dal matrimonio nacquero i figli Emanuela e Toni. Di Rolando Massaro sono rimaste rarissime registrazioni[8], poiché la maggior parte, realizzate dal vivo, su nastro magnetico, in alcuni teatri italiani in cui aveva cantato, andarono accidentalmente distrutte.

Le dediche dei colleghi contemporanei

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A parte i numerosi articoli di giornale e le testimonianze bibliografiche, la collezione privata di famiglia custodisce diverse fotografie d’epoca di numerose rappresentazioni teatrali, nei vari teatri in cui ha cantato, e di artisti contemporanei già affermati con le dediche a Rolando Massaro, da cui si evince un loro precedente incontro e confronto canoro. Tra queste:

Josè Soler, tenore uruguaiano, che probabilmente ebbe modo di incontrare a Milano, nel 1951 scrive: «Al bravo collega Rolando Massaro, con simpatia».

Gino Bechi, da molti critici considerato il maggior baritono del Novecento, scrive nella sua dedica: «A Massaro – Con i migliori auguri – La voce c’è ed è bella – Studi bene – Il resto verrà da sé».

Giovanni Malipiero, tenore: «Al bravo Massaro, cordialmente».

Italo Tajo, basso, che nel 1952 si esibiva a “La Scala” di Milano nel “Macbeth” con Maria Callas, scrive: «Al tenore Rolando Massaro, con i migliori auguri, Italo Tajo, 1952».

Tito Schipa, tenore leccese: «a Rolando con molti auguri» (1952).

Cesare Siepi, basso: «A Rolando Massaro futuro grande collega con gli infiniti e sinceri auguri di Cesare Siepi, Milano ottobre 1953».

Alda Noni, soprano: «A Rolando Massaro, con infiniti auguri per la sua immancabile brillante carriera artistica, Alda Noni».

Giuseppe Taddei, celebre baritono verdiano: «A Rolando Massaro, Mi mancate da vicino, 1955 Giuseppe Taddei».

Beniamino Gigli, tenore: «A Rolando Massaro con tanti auguri, Beniamino Gigli, 1953».

Afro Poli, baritono e attore italiano: «Al collega Rolando Massaro con molti auguri di una fortunata carriera, Afro Poli, Rovereto 1957».

Mario Del Monaco, tenore: «Al caro collega Rolando Massaro, con ammirazione per la sua splendida voce, Mario Del Monaco».

Luciano Pavarotti, tenore al quale Rolando Massaro aveva a sua volta dato una propria foto con dedica quando cantò l’Otello a Busseto nel 1960, così ricambia dopo trent’anni: «A Rolando, per caro ricordo, Luciano Pavarotti, 90» (1990).

  1. ^ Il filo di Aracne, anno XV - N° 3, ottobre-dicembre 2020 – Rolando Massaro, tenore drammatico, di Alessandro Massaro.
  2. ^ Nel programma del Concerto vocale al Teatro Pezzani, del 3 maggio 1959, Rolando Massaro ha cantato: Cielo e mar (La Gioconda, Ponchielli), Celeste Aida (Aida, Verdi), Romanza del Fiore (Carmen, Bizet), Addio alla madre (Cavalleria Rusticana, Mascagni), Improvviso (Andrea Chenier, Giordano).
  3. ^ il Resto del Carlino, 30 agosto 1960.
  4. ^ De Leidse Courant, Zaterdag 2 augustus 1958, p. 2.
  5. ^ Orlando Álvarez Hernández, Ópera en Chile – Ciento ochenta y seis anos de historia, 1827-2013 (ebook).
  6. ^ El Mandarín Milagroso - Revista Musical Chilena – Temporada lirica internacional I96I, Crònica, Santiago de Chile, p. 116.
  7. ^ Alejandro Morales Vélez, Zarzuela, Opereta y ópera en Medellín, 1864-2009, Compañías, obras, teatros y artistas (ebook), Fondo Editorial Universidad Eafit, Medellín (Colombia), 2012, p. 179.
  8. ^ Rolando Massaro canta: Ah! Manon, mi tradisce il tuo folle pensier - Manon Lescaut (G. Puccini) - Anni '50.