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Si sente il mare

Si sente il mare (海がきこえる Umi ga kikoeru^?), è un film di d'animazione del 1993 diretto da Tomomi Mochizuki, scritto da Keiko Niwa e prodotto dallo Studio Ghibli con Tokuma Shoten e Nippon Television, che l'ha anche distribuito.

La trama dell'opera è basata sull'omonimo romanzo della scrittrice Saeko Himuro. È stato il primo film dello Studio Ghibli a venire prima distribuito sulle reti televisive e solo successivamente nei cinema, inoltre è il primo a non essere stato diretto né da Hayao Miyazaki né da Isao Takahata.

Trama

La storia si svolge a Kōchi, nell'isola di Shikoku, e riguarda le storie sentimentali intrecciate di tre giovani (due ragazzi e una ragazza) che danno vita ad una specie di "triangolo di sentimenti". I due sono grandi amici, mentre la ragazza si è appena trasferita da Tokyo. Quest'ultima inizialmente non viene apprezzata, soprattutto dalle sue compagne di classe, e non viene integrata tra loro. Tuttavia, dopo poco tempo e l'aiuto dei due ragazzi che provano qualcosa per lei, le cose cambiano.

Produzione

Il film è basato sul romanzo di Himuro, inizialmente pubblicato sulla rivista Animage dal febbraio del 1990 al gennaio del 1992, accompagnato dalle illustrazioni di Katsuya Kondō, che lavorerà anche come character designer e direttore dell'animazione per il lungometraggio. L'idea della Ghibli era di realizzare un film per la televisione affidandone lo sviluppo a un personale giovane compreso generalmente tra i 20 e i 30 anni, con l'obiettivo di realizzare un film "rapidamente, economicamente e di qualità", la direzione del progetto venne affidata a Tomomi Mochizuki, all'epoca trentaquatrenne e che già aveva avuto esperienze con opere di stampo sentimentale, come L'incantevole Creamy, Orange Road e Ranma ½. In linea con l'interesse di Ghibli di ottimizzare al meglio i tempi e i costi del progetto vennero anche coinvolti altri studi di animazione, Madhouse, J.C. Staff e Oh! Production, che in passato avevano già collaborato con lo Studio Ghibli. Le aspettative dello studio sono state però disattese, con la produzione dell'opera che sforò sia i tempi che i costi previsti, finendo per costare più di quanto guadagnato, per questo motivo tale schema di produzione non è stato più riproposto nelle successive pellicole dello Studio Ghibli.