S.E. Mario Mocchi nel 1955 in Vaticano

Mocchi Mario

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SE Mario Mocchi con SE il Cardinal Canali

Biografia

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  • In una biografia ci si aspetta di leggere una biografia, non una serie di illazioni, condizionali, "testimonianze di prima mano" ecc. o, perlomeno, non ci si aspetta che questi siano la parte preponderante della voce; allo stesso modo una voce biografica non può presentarsi come un banale curriculum vitae concretantesi in un mero elenco di opere e incarichi.

S. E. Marchese Cav. di Collare MARIO MOCCHI è nato a Milano (Italia) nel 1887 e ivi è morto nel 1969. Di professione imprenditore, si laurea in ingenieria alla Cattolica di Milano nel 1915. E' l'unico italiano ad essere stato nominato Referendario e poi Gran Referendario di un Ordine cavalleresco della Santa Sede. Fin da giovane è molto legato al paese di Travacò Siccomario (PV) dove era nata e viveva la mamma: Maria Teresa Resighetti. A lui è tuttora dedicata la strada principale del paese attribuendogli il titolo ricevuto dallo stato italiano di “commendatore”. I marchesi Mocchi appartengono una antica famiglia, originaria di Cagli, nobilitata da Gregorio XVI, nel 1845, nella persona di Sante. La famiglia è iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano col titolo di Nobile di Cagli. A Travacò, in tutta la diocesi di Vigevano e Pavia si possono trovare tracce del suo passaggio attraverso il suo caratteristico stemma crociato.

Attività come cavaliere

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S. E. Mocchi, nel 1925 viene nominato Cavaliere del Sacro Militare Ordine del Santo Sepolcro, nel 1932 recatosi a Gerusalemme in rappresentanza del Cavalieri di Milano, in occasione del primo congresso mondiale dei Cavalieri del Santo Sepolcro venne nominato Referendario dell’Ordine per stabilire un costante collegamento tra la Santa Sede e il Patriarcato di Gerusalemme. S.E. Mocchi mantenne questo incarico per un decennio quando venne nominato Gran Referendario Perpetuo dal pontefice Pio XII. Con questo incarico portò l’Ordine a un rinnovamento ed una maggiore efficienza adattandolo a tempi più moderni. Difatti, dopo vari studi, con il Breve “Quam Romani Pontifices” del 14 settembre 1949, S.S. emise un nuovo Statuto dell’Ordine, pubblicato il 15 gennaio 1950. Il Gran Magistero dell’Ordine venne reso indipendente, posto sotto la protezione della Santa Sede e trasferito definitivamente da Gerusalemme a Roma, presso il cenobio di S. Onofrio al Gianicolo. La sede della Luogotenenza per l’Italia che era già a Milano presso la chiesa di San Sepolcro, dal 30 settembre 1949 viene trasferita presso il complesso del Cenobio di san Simpliciano che fu il luogo naturale ove S.E. Mocchi poté agire per raggiungere gli obiettivi del nuovo statuto [1]. Il Referendario si adoperò per molti anni a curare i rapporti fra le novelle Luogotenenze sorte nei vari stati e per lo sviluppo dell’Ordine stesso in stretto contatto con il primo Gran Maestro dell’Ordine: il cardinale Nicola Canali (Rieti, 6 giugno 1874Città del Vaticano, 3 agosto 1961 che restò in carica dal dicembre 1949 all' agosto 1961).

Devozione mariana

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SE Mario Mocchi con il Cardinal Schuster a Milano

S.E. Mocchi organizzò e partecipò a numerosi pellegrinaggi a Lourdes dopo il secondo conflitto mondiale.

 
Lapide dedicata alla mamma di SE Mocchi

La grande devozione mariana di S.E. Mocchi diede grande impulso anche in Itala alle Peregrinatio Mariae. Dalla sede della Luogotenenza in Milano transitarono tutte le statue prodotte in vari materiali: legno o pietra (vedi articolo dedicato) destinate alle varie diocesi d’Italia dove vi erano le sedi dei cavalieri dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro disposte ad accoglierle e ad accollarsene le spese. Alla base di ogni statua veniva messo lo stemma dell’Ordine.

La chiesa parrocchiale di Travacò Siccomario dedicata alla Natività di Maria Vergine è stata arricchita all’esterno del fonte battesimale delle croci potenziate volute da S.E. Mocchi. La stessa croce potenziata si può trovare anche sulla statua della Madonna Pellegrina di Gropello Cairoli , unica tuttora esposta all’esterno.[2]

Onorificenze

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Commendatore al merito della Repubblica Italiana

Commendatore dell' Ordine di San Gregorio Magno

Gran Referendario e Cavaliere di Collare dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme

Discendenza

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Figlia: Franca Mocchi

Nipote Giovanni Sbardella

Bibliografia

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  • G. Giacomini, Storia dei Cavalieri del Santo Sepolcro, Jesi, 1971.
  • AA.VV., I Cavalieri del Santo Sepolcro, Roma, 1959.
  • M. Pierredon, L'Ordre Équestre du Saint Sépulcre: son histoire, son organisation, ses insignes, et ses coutumes, Parigi, 1929.
  • C. Arnone, Ordini cavallereschi e cavalieri, Milano, 1954.
  • G. Bascapè, Gli ordini cavallereschi in Italia, Milano, 1972.
  • M. Visentin, Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Verona, 1991.
  • F. Cuomo, Gli ordini cavallereschi, Roma, 1995.
  • G. Piccirillo, La nuova Gerusalemme, Padova-Milano, 2004.