Utente:IlCerretese/Sandbox3
L'Acquedotto ipogeo di Faicchio è un antico acquedotto sotterraneo di epoca romana sito in Faicchio (Bn).
Storia
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modificaBibliografia
modifica- ANCeSCAO Sez. di Cerreto Sannita, La Valle del Titerno, ANCESCAO, 2009.
- Progetto MURST 1994/99 - Conservazione e valorizzazione dei beni culturali, Appunti di viaggio: i cinque volti del Sannio, Auxiliatrix, 2001.
Voci correlate
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[[Categoria:Acquedotti e impianti idrici romani]][[Categoria:Faicchio]]
Con il termine Cerreto antica (comunemente volgarizzato in Cerreto vecchia o vecchia Cerreto) si indicano i resti del centro abitato medievale di Cerreto Sannita, distrutto dal terremoto del 5 giugno 1688.
Cenni storici
modificaCerreto antica si venne a formarsi a seguito delle incursioni saracene del IX secolo durante le quali venne saccheggiata e distrutta la vicina città di Telesia oltre che il precedente insediamento di origine sannita di Cominium Ceritum.
Per circa tre secoli non si hanno più notizie della vecchia Cerreto salvo che in un diploma del 972 quando l'imperatore Ottone II di Sassonia confermava la proprietà di una chiesa intitolata a San Martino all'abate Gregorio di Santa Sofia in Benevento.
Nel 1151 divenne feudo del normanno Raone, capostipite della dinastia dei Sanframondo che ressero Cerreto e i suoi casali (Civitella e San Lorenzello) sino al XV secolo quando subentrarono i Carafa. E' sotto i Sanframondo che la cittadina ebbe un rapido sviluppo sociale ed economico, testimoniato dalla venuta a Cerreto dei Vescovi di Telese e dalla nascita delle prime industrie dei panni lana che nel '500 e nel '600 avrebbero dato vita ad una capace borghesia imprenditoriale, capace di contrastare gli abusi dei feudatari.
Il 5 giugno 1688 un violento terremoto rase al suolo la Cerreto antica che per ordine del conte Marzio Carafa e di suo fratelo Marino venne ricostruita più a valle seguendo un progetto del regio ingegnere Giovanni Battista Manni. I resti della vecchia Cerreto divennero così una cava di materiali edilizi usati per ricostruire la nuova cittadina, l'attuale Cerreto Sannita.
Descrizione
modificaDella Cerreto antica distrutta nel 1688 sono sopravvissuti scarsissimi resti visibili, sparsi sul colle dove si estendeva la cittadina e che ora è in gran parte occupato da campi agricoli. Chiaramente riconoscibile è il Torrione del quale è rimasto il tronco della poderosa base. Altri ruderi erano siti in via San Giovanni ma dei recenti lavori di ampliamento della strada ne hanno compromesso la staticità facendoli crollare.
La cittadina era cinta da mura precedute da un profondo fossato e si estendeva in lunghezza (compresi i borghi, cioé i quartieri nati fuori dalle mura a causa dell'aumento della popolazione) dai ruderi della Tintoria ducale a poco prima della Chiesa di Sant'Anna.
Studi e ricerche
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modificaVoci correlate
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modificaBibliografia
modifica- ANCESCAO Sez. di Cerreto Sannita, Guida di Cerreto Sannita 2009, ANCESCAO, 2008.
- Salvatore Biondi, Storia delle antichissime ceramiche di Cerreto Sannita, ristampa della Pro Loco, 2001.
Voci correlate
modificaIlCerretese/Sandbox3 | |
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Stato | Italia |
Regione | Campania |
Località | Faicchio |
Religione | Cattolica |
Diocesi | Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti |
Storia
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modificaVoci correlate
modifica- Castello di Faicchio
- Chiesa di San Giovanni Battista (Faicchio)
- Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli (Faicchio)
- Collegiata di Santa Maria Assunta (Faicchio)
- Convento di San Pasquale (Faicchio)
[[Categoria:Cerreto Sannita]][[Categoria:Siti archeologici del beneventano]]