Utente:Jessica Marzilio/Sandbox

Distribuzione

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La Lontra è distribuita in Europa, parte dell’Asia, in Siberia alle medie latitudini e nel nord Africa .In Europa, il declino ha interessato soprattutto i paesi centro-settentrionali, dove particolarmente intenso è stato il processo di industrializzazione; si è estinta in Lussemburgo, Liechtenstein e Olanda, è praticamente scomparsa in Svizzera e Belgio, mentre le popolazioni più consistenti si trovano in Grecia, Irlanda, Portogallo, Scozia e in alcuni paesi dell’Est. Appare evidente come, soprattutto nei paesi più sviluppati, le sorti di questa specie siano state compromesse in seguito alla distruzione dell’habitat naturale.

Morfologia

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La lontra ha un corpo lungo e affusolato; la testa, appiattita superiormente, non è distinta dal collo, in modo da offrire la minima resistenza all’acqua. Sul muso ha delle lunghe vibrisse che, essendo in grado di percepire le vibrazioni in acqua, aiutano la lontra nella caccia, soprattutto in acqua torbide o in condizioni di luce ridotta.La lontra ha un corpo lungo e affusolato; la testa, appiattita superiormente, non è distinta dal collo, in modo da offrire la minima resistenza all’acqua.Le orecchie e le narici sono poste più o meno sullo stesso piano degli occhi e, durante il nuoto in superficie, sporgono contemporaneamente a pelo d’acqua. I padiglioni auricolari e le narici, di dimensioni molto ridotte, sono in grado di chiudersi ermeticamente durante il nuoto in immersione. Gli occhi sono piccoli, hanno la pupilla rotonda e l’iride bruno e sono forniti di un particolare meccanismo di accomodamento del cristallino che consente una visione distinta sia in ambiente acquatico. Il dimorfismo sessuale è evidente solo per quanto riguarda le dimensioni: può raggiungere 120 cm in un maschio adulto e 100 cm nella femmina; il peso va da 11 a 16 kg nel maschio e da 5 a 6 kg nella femmina.

La coda, circa un terzo della lunghezza totale del corpo, è larga e schiacciata alla base; serve sia da timone che da organo propulsore durante il nuoto. Le zampe, sono alquanto corte, hanno 5 dita unite tra loro da una membrana palmata, con unghie robuste. Alla base della coda si trovano due ghiandole anali che vengono utilizzate per marcare il territorio. La pelliccia è bruna sul dorso e sulle zampe, grigio bianca sul ventre, petto e gola ed è molto folta ed impermeabile. È costituita da una strato di lanugine ricoperto da uno di setole più lunghe ; durante il nuoto tra i due strati rimangono intrappolate delle bolle d’aria che consentono un buon isolamento termico, grazie al quale la lontra può mantenere a lungo costante la propria temperatura corporea.

Biologia e comportamento

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L’accoppiamento avviene al termine di un corteggiamento che segue un preciso rituale: i due animali nuotano assieme con ripetute immersioni ed evoluzioni, hanno contatti con il muso accompagnati da versi, poi il maschio segue la femmina e le sale in groppa e le mordicchia il collo; l’accoppiamento ha una durata di 10–20 minuti e può avvenire sia in acqua che a terra. Dopo l’accoppiamento la femmina comincia a preparare la tana, dalla quale esce per periodi molto brevi; riduce l’attività di caccia, il gioco e il nuoto, forse per evitare che la tana venga individuata da eventuali nemici. Le nascite sembrano più frequenti in primavera. La gravidanza dura circa 2 mesi.

I piccoli alla nascita hanno una lunghezza di 12-15 cm ed un peso di 100 gr, una pelliccia grigio scuro,naso, labbra e polpastrelli plantari rosati e gli occhi chiusi. Aprono gli occhi attorno alle 5 settimane pur essendo animali ben adattati alla vita acquatica, inizialmente i piccoli mostrano timore dell’acqua e sono poco coordinati. Attorno ai 3 mesi cominciano a nuotare, intorno ai 9 mesi prendono sicurezza e coordinamento, verso i 10 mesi, hanno una capacità completa nel nuotare.

La lontra nel nuoto in superficie utilizza tutte e 4 le zampe, mentre durante il nuoto in immersione la spinta viene data dalla coda, da movimenti sinuosi del corpo e dalle zampe posteriori; le zampe anteriori hanno, invece, una funzione più stabilizzatrice. Può resistere sott’acqua per 3-4 minuti anche se durante la caccia le immersioni, in genere, durano meno di 30 secondi; in caso di insuccesso possono avere una durata maggiore. La caccia può avvenire per agguato, quando la lontra aspetta che la preda si porti in superficie o, più comunemente e soprattutto per prede lente, per inseguimento; in questo caso l’animale nuota sotto il pelo dell’acqua oppure sul fondo, individua la preda e la insegue riemergendo ogni tanto per respirare. In caso di successo la lontra per lo più consuma la preda a terra. In acque torbide e con fondali fangosi la caccia avviene esplorando e spostando sassi sul fondo, anche grazie alla particolare sensibilità del tatto.

I cuccioli seguono la madre durante la caccia a partire dai 3 mesi circa, verso i 4 iniziano i primi tentativi e attorno agli 8 mesi diventano indipendenti in questa attività. Nell’apprendimento delle tecniche predatorie sono molto importanti i comportamenti imitativi; la vicinanza con la madre durante le immersioni, inoltre, sembrerebbe consentire uno scambio di informazioni sulla localizzazione e la disponibilità delle prede. Il gioco è un’attività molto importante ed accomuna questo mustelide ad altri mammiferi acquatici; pare, infatti, che il rapporto con l’acqua, che consente una particolare libertà di movimenti, favorisca anche lo sviluppo di attività psichiche.

Anche la pulizia della pelliccia è un’attività importante, affinché questa possa garantire l’isolamento termico; grattarsi o mordicchiarsi, sia da soli che reciprocamente, oltre a mantenere morbida la pelliccia consente anche di liberarsi dai parassiti. Affinché non s’impregni d’acqua la lontra deve effettuare frequenti emersioni, durante le quali, in luoghi nascosti dalla vegetazione, si scrolla, si rotola e si strofina sul terreno con il ventre e il dorso.

Alimentazione

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La lontra è un animale carnivoro ed ha un fabbisogno alimentare giornaliero di circa il 10% del proprio peso corporeo, che corrisponde in media ad 1 kg di cibo. La sua dieta è costituita prevalentemente da pesce, in alcuni casi fino al 90% . Questo animale preda tutte le specie di pesce disponibili, ma predilige quelle che nuotano lentamente nelle acque calme del basso e medio corso dei fiumi, come, cavedani, barbi, trotti, tinche e, soprattutto, anguille; si può nutrire anche di pesci molto veloci, come i Salmonidi.

Della sua alimentazione fanno parte Crostacei come gamberi e granchi di fiume, Anfibi , esclusivamente rane, Insetti acquatici, Uccelli e Mammiferi di piccole e medie dimensioni . Per quanto riguarda gli Uccelli , sembrano essere predati soprattutto in inverno, quando i laghi e i corsi d’acqua possono essere ghiacciati. I Mammiferi che la lontra può catturare sono per lo più il coniglio selvatico, le arvicole e, in alcuni casi, lepri. In autunno, può integrare la propria dieta con delle bacche. L'alimentazione della lontra varia a seconda di ciò che trova in quel determinato periodo .

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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Parco Nazionale del Pollino

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Uno dei posti in cui La lontra è stata avvistata maggiormente in Basilicata è lungo i corsi d'acqua del Parco nazionale del Pollino. Oltre ad una sua visione, la presenza della lontra è basata sul ritrovamento di alcune tracce come :

  • Impronte;
  • escrementi ;

che sono segni distintivi della specie.