Utente:M. Sapienza (MASI Lugano)/Sandbox

Storia e sviluppo

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L’idea di un museo di belle arti unico per l’intero Cantone risale al 1892, quando la Commissione direttrice della Società Ticinese di Belle Arti avanza l’idea di creare un museo cantonale d’arte, proponendo di convertire la chiesa degli Angioli di Lugano in museo.

A inizio Novecento sono numerose le voci autorevoli a sostegno di un progetto museale per la Svizzera italiana, tra queste quella dell'artista e designer di origini ticinesi Pietro Chiesa (direttore artistico di FontanaArte tra il 1933 e il 1948) che nel 1942 scrive: “E se la Svizzera italiana non avrà il proprio Museo d’arte dovrà rassegnarsi ad un’esistenza intellettuale monca e ad una troppo evidente inferiorità rispetto alla Svizzera tedesca e francese, che posseggono a Basilea, Zurigo, Winterthur, Ginevra, Losanna, Neuchâtel (per dire solo delle più importanti), collezioni perfettamente organizzate, che documentano ad esuberanza e mettono in valore la loro attività artistica” [1].

Finalmente nel 1987 si apre il Museo Cantonale d'Arte (MCA) che, impostato da subito quale museo di base inserito nella rete museale svizzera, è impegnato nello studio e nella valorizzazione dell’arte in Ticino, ma al contempo è attivo con progetti espositivi internazionali. Nei primi anni Novanta anche il Museo d'Arte della Città di Lugano (MdA), attivo dall’inizio dello scorso secolo, avvia una linea espositiva dedicata alle maggiori figure artistiche del Novecento, non tralasciando l’impegno nei confronti degli artisti attivi in Ticino. I molti punti di convergenza nei rispettivi mandati istituzionali conducono inevitabilmente a interrogarsi sull’opportunità di avvicinare i due istituti.

Nel 2005 vengono avviati i primi incontri volti ad intensificare la collaborazione fra i due enti e a rivedere le linee conduttrici della politica culturale sul territorio, che condurranno negli anni successivi all’avvio del progetto per la realizzazione di un nuovo centro culturale dotato di una sala da concerto e di spazi museali (LAC, Lugano Arte e Cultura). Matura in questo modo la convinzione della necessità di riunire i due musei per rafforzarne l’azione museale ed ottimizzare le risorse per giungere al vero e proprio museo di base della Svizzera italiana.

Il 31 maggio 2010 il Municipio di Lugano e il Consiglio di Stato siglano una Convenzione per la messa a disposizione e la gestione data al Museo Cantonale d'Arte di spazi espositivi presso il LAC. La Convenzione ha rappresentato un importante passo nel processo di avvicinamento dei due musei e di costituzione di un museo di base della Svizzera Italiana, volto a creare le condizioni per poter affrontare con maggiore serenità la loro missione di valorizzazione dell'identità storica e culturale del territorio, mantenendo nel contempo un livello internazionale delle esposizioni temporanee.

Nel 2015, in coordinamento con l’apertura del nuovo centro culturale LAC, viene costituita la Fondazione Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano (FMASIL) con la funzione di gestire il museo unico chiamato Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI) sulla base di una convenzione quadriennale sottoscritta da Cantone Ticino e Città di Lugano per il finanziamento del nuovo istituto. Città e Cantone mantengono il ruolo di mandanti istituzionali, mentre la conduzione del Museo unico è affidata alla Fondazione istituita da entrambi. La direzione operativa ha un unico direttore e si avvale della consulenza scientifica di una Commissione.

  1. ^ P. Chiesa, Avrà l’arte della Svizzera italiana il proprio Museo?, in “Svizzera italiana”, 1942, n. 8/9