Utente:Martaepis/Sandbox

Pio Albergo Pertusati
Vista del cortile interno del Pio Albergo Pertusati
StatoBandiera dell'Italia Italia
Località27100 Pavia (PV)
IndirizzoViale Giacomo Matteotti, 61/83
Fondazione1812
Sito webwww.asppavia.it/static/client/Casa-di-riposo-F.-Pertusati-199.aspx

Pio Albergo Pertusati

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Il Pio Albergo Pertusati è una casa di riposo di Pavia che accoglie anziani che, per ragioni di salute o per motivi famigliari, non possono più risiedere presso il proprio domicilio.

La proprietà si affaccia lungo Viale Matteotti al n° civico 63, ed è inserita in un contesto urbano con destinazione prevalentemente residenziale. E’ facilmente raggiungibile sia con mezzi pubblici che con mezzi propri, trovandosi in una zona servita da ampi parcheggi.

Origine del Pio Albergo Pertusati

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Il Pio Albergo Pertusati trae la sua origine dal Testamento 9 settembre 1752 del Vescovo di Pavia Mons. Francesco Pertusati, il quale "...ha instituiti ed instituisce suoi eredi universali li suoi carissimi figliuoli in Cristo, li Poveri, specialmente della Città e Diocesi di Pavia... " , con l'obbligo di utilizzare la propria eredità all'acquisto di una Casa in Pavia, in grado di poterli accogliere.

La prima Sede fu posta nell'attuale via Darsena, presso l'ex Convento dei Cappuccini, ed il suo funzionamento iniziò nel 1759.

Successivamente, nell’anno 1787, il Pio Albergo Pertusati venne chiuso, il fabbricato venduto ed i poveri vecchi furono ricoverati nel Pio Albergo Trivulzio di Milano (la Baggina).

A seguito di vari approcci fatti dalla nuova Amministrazione dell'Istituto, per trovare una nuova Sede soddisfacente, il Marchese Don Giovanni Andrea Bellingeri mise a disposizione i locali di sua proprietà dell'ex Monastero di Sant'Agata (l’attuale casa di cura Morelli) e, finalmente i "Poveri" del Pertusati vi poterono essere ricoverati con inizio dal 1796 e qui rimarranno fino al 1813, per essere poi definitivamente trasferiti nel Monastero di Santa Croce.

Notizie storiche

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I primi riferimenti storici su questo angolo della Città, occupato dall'attuale Pio Albergo Pertusati, li ritroviamo nei manoscritti di Opicino De Canistris il quale, nel 1330 descrive ed elenca le Chiese allora esistenti in Pavia e colloca, entro il terzo circuito delle mura, una "Ecclesia Sancti Theodori martiris", anche denominata "S. Teodoro dei Cergnaghi".

Chiesa di Santa Croce

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In seguito a lavori di restauro eseguiti nel 1497, la chiesa fu rinominata "Santa Croce" e assegnata ai Frati Minori Osservanti della Congregazione del Beato Amedeo. Questi si occuparono della ricostruzione della chiesa e della costruzione del monastero.

I Frati rimasero in Santa Croce fino all'anno 1568, anno in cui furono sostituiti con i Frati Riformati di S. Francesco. La nuova congregazione continuò l'opera dei frati precedenti; nel 1607 fu completata la ristrutturazione della Chiesa di Santa Croce che venne ufficialmente riconsacrata il 7 luglio dello stesso anno.

 
Porticato interno del Pio Albergo Pertusati

Collocazione del Pio Albergo Pertusati

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Trascorsi circa due secoli di relativa tranquillità e di prosecuzione dell'opera religiosa dei Frati di Santa Croce, arrivò il periodo del dominio Napoleonico.

Nel 1805 il Governo Napoleonico, con le nuove disposizioni che volevano la riduzione dei Conventi dei Regolari, prevedeva la soppressione del Monastero di Santa Croce per convertirlo in arsenale militare. E così avvenne nel 1810, con la soppressione del Monastero dei Frati Riformati di S. Francesco.

I pavesi riuscirono a salvare il complesso (Chiesa e Monastero) con la proposta da parte della Congregazione di Carità di Pavia di voler acquistare la Chiesa, il Convento e l'ortaglia di Santa Croce, per collocarvi i poveri invalidi mendicanti.

Il 1810 segna quindi la fine della Chiesa e del Monastero di Santa Croce, ed il 1812 segna l'inizio, nel medesimo complesso edilizio, del Pio Albergo Pertusati.

Ristrutturazioni

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I primi lavori

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La prima progettazione sommaria e l'inizio della esecuzione dei lavori avvennero nel 1811, e già alla fine del 1812 erano state apportate al fabbricato svariate modifiche interne. Con l'esecuzione di questi lavori, i poveri anziani della città iniziarono, nel 1813, ad occupare il Pio Albergo Pertusati. ((Infatti, nel 1813 si erano create tutte le condizioni minime per proseguire al ricovero dei vecchi inabili ed indigenti.))

Alla modifica radicale si arriva nel 1877.

Su progetto dell'ingegnere Cristoforo Tensali si decise di spostare l'ingresso dell'Istituto con la facciata principale rivolta verso l'Allea di viale Matteotti, e non più verso il piazzale di Santa Croce, determinando così il nuovo orientamento dell'edificio.

La nuova facciata si presenta con un ordito stilistico molto semplice: paramento a bugnato liscio al piano terreno, finestre incorniciate e sottogronda a triglifi.

Il primo lotto dei lavori, ((eseguiti dall'impresa Angelo Binda)), è consistito nella demolizione completa della Chiesa, del Coro, della Sagrestia, del Campanile e dei locali adiacenti, sostituiti dal corpo di fabbrica sulla facciata principale, così come ancora oggi esiste.

 
Portico del Pio Albergo Pertusati

Lavori di ampliamento eseguiti nel 1933

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Nell'anno 1933 vengono realizzate altre due opere importanti di ampliamento delle capacità ricettive dell'Istituto, mediante la costruzione di due nuove ali di fabbricato: una sul lato est, l’altra sul lato ovest.

Costruzione del nuovo Albergo Famiglia

Nel 1958 viene inaugurato il Nuovo Albergo Famiglia; sul lato destro del complesso edilizio del Pio Albergo Pertusati si è costruito un grande fabbricato a sei piani.

Costruzione del nuovo Reparto Albergo

Nel 1972 si inaugura la nuova costruzione del Reparto Albergo; sul lato sinistro del complesso edilizio del Pertusati si è costruito un nuovo fabbricato a cinque piani.

Lavori successivi di adeguamento alla struttura

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Verso gli anni 80 vengono eseguiti altri importanti lavori di ristrutturazione interna dell'Istituto, su progetto del defunto Prof. Ing. Ottavio Bonomi.

Descrizione

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L'edificio Pio Albergo Pertusati è un notevole esempio di architettura neoclassica. Costruito nel XIX secolo, rappresenta un'importante testimonianza storica e artistica della città.

Dal punto di vista architettonico, l'edificio presenta una facciata imponente e simmetrica, tipica dello stile neoclassico. La sua struttura è caratterizzata da elementi come colonne doriche o ioniche, che conferiscono un'impressione di nobiltà e grandiosità.

Le finestre, regolarmente distribuite lungo la facciata, sono spesso incorniciate da decorazioni in stile classico, come cornici ornamentali o fregi scolpiti. Questi dettagli contribuiscono ad arricchire l'estetica complessiva dell'edificio, conferendogli un'eleganza senza tempo.

La disposizione degli spazi interni segue un'organizzazione tradizionale, con ampi saloni e corridoi decorati con stucchi e affreschi, che riflettono lo sfarzo e la magnificenza dell'epoca in cui è stato costruito.

L’edificio Pio Albergo Perturbati si distingue per la sua bellezza e maestosità, contribuendo al fascino e al patrimonio storico-artistico di Pavia.

Galleria Fotografica

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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