In breve modifica

Laureta, ricercatrice di manoscritti e di libri antichi, ha pubblicato studi di storia locale ed ecclesiastica su Firenze e la Toscana.

Pubblicazioni modifica

2013 modifica

  • Querceto - breve storia del Comune e dei luoghi tra Quattrocento e Seicento, Firenze 2013.

Querceto è un incantevole borgo toscano, situato tra il fiume Cecina, i torrenti Sterza e Trossa e il colle detto Montaneo. Le sue radici affondano nell'antichità e nel periodo dei regni romano-barbarici. Nel Medioevo fece parte del contado di Volterra e il castello, situato in una posizione strategica nella Val di Cecina, ospitò un Comune rurale, che usufruiva di terre pubbliche adibite a pascolo. Oltre al panorama storico, che ricorda le vicende del castello e dei suoi abitanti, il libro fornisce al lettore un lungo elenco di famiglie e dei nomi di luogo trovati spogliando il Catasto del 1427, la Decima granducale dei secoli XVI-XVII e altri documenti conservati negli archivi. Seguono 14 mappe a colori appartenenti al catasto degli anni Venti dell'Ottocento.

2011 modifica

  • La storia della pieve di San Michele e della Compagnia della Natività di Maria del Gabbro (sec. XIV - sec. XIX) Le pievi e le chiese di Rosignano, Vada, Castelvecchio e Castelnuovo della Misericordia nelle visite pastorali dei secoli XV - XVII, Cooperativa Nuovo Futuro, Rosignano Marittimo 2011 (con Lando Grassi e Corrado Palomba).

L'identità del Gabbro, piccolo centro dei Monti Livornesi, ha avuto per secoli due motori principali: il comune dei liberi uomini e la pieve di San Michele Arcangelo che è giunta fino ai giorni nostri: nel settembre 2011 ha festeggiato il 250° anniversario della ricostruzione presso il paese. Parallelamente la società cattolica si è associata nella Compagnia della Natività di Maria fondata nel 1597.

  • Le lampade votive d'argento della cappella della SS. Annunziata di Firenze di p. Eugenio M. Casalini, osm e di Paola Ircani Menichini, Biblioteca Toscana dei Servi di Maria, Collana Colligite 14, Firenze 2011.

Questo saggio, primo e unico nel suo genere per quanto riguarda l'argomento a Firenze (e ci sembra anche altrove), si basa su numerosi manoscritti inediti che gli autori hanno trascritto nella seconda parte del libro. Dalla loro lettura si scopre che esistevano lampade davanti all’immagine della SS. Annunziata già nel Trecento e che la devozione rimase sempre costante fino al Novecento ...

  • Il monastero e il conservatorio di s. Marco, poi s. Lino in s. Pietro nel Settecento e nel periodo napoleonico, in Rassegna Volterrana 2010, LXXXVII, Pontedera 2011.
  • Conservatorio con vista: san Lino in san Pietro e la città di Volterra nei primi decenni dell’Ottocento, in Rassegna Volterrana 2010, LXXXVII, Pontedera 2011.

I due studi ricordano le vicende, le tradizioni religiose e la vita quotidiana delle monache camaldolesi dal Settecento fino alla cacciata da parte del governo francese nel 1808. A loro subentrarono dal 1809 le suore francescane di San Lino che ripristinarono e portarono avanti un conservatorio molto noto in Toscana.

  • La storia della pieve di San Michele e della Compagnia della Natività di Maria del Gabbro (sec. XIV - sec. XIX) Le pievi e le chiese di Rosignano, Vada, Castelvecchio e Castelnuovo della Misericordia nelle visite pastorali dei secoli XV - XVII, Cooperativa Nuovo Futuro, Rosignano Marittimo 2011 (con Lando Grassi e Corrado Palomba).

Un paese sui Monti Livornesi con un forte senso di identità e di aggregazione, nello svilupparsi del quale ha avuto gran parte la religione cattolica. Nel libro si ricordano le vicende della sua gente e del Comune, attraverso i documenti delle visite pastorali degli arcivescovi pisani e di quelli dell'archivio parrocchiale.

Nel 2010 modifica

  • Volterra – Venerdì I ottobre 2010, alle ore 9, per celebrare il secondo centenario del ripristino del Conservatorio femminile di S. Lino in S. Pietro (1810), avrà luogo nel Centro Studi di S. Maria Maddalena in via Persio Flacco una Giornata di studio dal titolo:

Le buone qualità civili e domestiche» - la scuola e la cultura a Volterra, in Toscana e in Italia negli ultimi decenni del Settecento e nell'Ottocento.

  • Memorie, della Chiesa, e convento della SS. Annunziata di Firenze di P. Filippo M. Tozzi dei Servi di Maria (1765) trascrizione e note a cura di Eugenio M. Casalini, osm e Paola Ircani Menichini, Biblioteca Toscana dei Servi di Maria, Firenze febbraio 2010. La trascrizione del testo integrale che ha fatto la storia della SS. Annunziata. Descrizione purtroppo incompleta, ma ricca di notizie e di sintesi, opera del mirabile ingegno di un frate e di un epoca che raccomandava la cura degli archivi ... e della storia.
  • 1810: Le laboriose suore di San Matteo di Castelfranco di Sotto“, in Reality Magazine n. 57, settembre 2010.

Un caso esemplare di sopravvivenza durante un periodo storico ostile e incerto: la scuola per le giovani, i convitto, i nomi delle suore e le loro mansioni. Breve storia di un conservatorio nei gloriosi anni delle soppressioni napoleoniche

  • 1810-2010: La soppressione degli Ordini Religiosi in Toscana“, Reality Magazine - n. 55, I, marzo 2010.

Una panoramica sulle motivazioni ideologiche e pratiche e sulle leggi che portarono tra 1808 a 1810, dopo l'annessione della Toscana all'impero francese, alla soppressione degli Ordini religiosi religiosi, all'esproprio dei loro beni e alla cacciata di frati e suore dai conventi. Dopo il 1814 e il ritorno al granducato, se ne tentò il ripristino ma i conventi più piccoli, non avendo rendite sufficienti, rimasero per sempre chiusi.

Nel 2009 modifica

  • Francesco Inghirami, e il disegno-incisione di una moneta d'argento del 1592 per il p. Costantino M. Battini della SS. Annunziata di Firenze, socio dell'Accademia dei Sepolti (1814)“, in Rassegna Volterrana LXXXVI, 2009, Editrice Accademia dei Sepolti di Volterra. Vi si parla della vita di Francesco Inghirami e dei suoi rapporti con gli ambienti culturali di Firenze, Fiesole, con l'Accademia Colombaria, con Gino Capponi e con il p. Costantino Battini che della Colombaria, dell'Accademia Etrusca dei Sepolti di Volterra, e dell'Accademia Etrusca di Cortona fu socio per molti anni.
  • “Le silenziose strade medievali di Volterra“ - Reality Magazine - n. 54 - dicembre 2009.

Una passeggiata per via della Porta all'Arco e le strade in verticali. Via della Petraia (o Pietraia) e le strade in orizzontali sui bastioni. I giardini delle case medievali e il giardino del creato.

  • 21 agosto 2009, Volterra, “Conservatorio di S. Lino in S. Pietro“, ore 17, conferenza dal titolo: “Il monastero e il conservatorio di San Marco, poi San Lino in San Pietro nel Settecento e nel periodo napoleonico“, con l'introduzione del prof. Umberto Bavoni, presidente della Fondazione San Lino.

Ha collaborato con una consulenza alla rappresentazione svoltasi nell'ambito del festival Teatrale a Montecastelli Pisano il 16 agosto, ore 21,45: “Giusto Landini, eroe popolare defenestrato“, regia e sceneggiatura di Mario Rossi.

  • “Donna Benvenuta, «oblata» nella Casa dei Poveri di Larciano nel 1321“ - Reality Magazine - n. 52 - giugno 2009.

Figlia di Balduccio pisano, Benvenuta donò le sue terre poste a Le Rave, Apezano, Merlana e Pozzo di Larciano, facendosi oblata nella casa dei Poveri del castello. Probabilmente determinarono la scelta le guerre di Castruccio Antelminelli contro Firenze e le incursioni dei lucchesi che devastarono e impoverirono gli abitanti della Valle dell'Arno.

  • Giovedì 18 giugno, Parrocchia di S. Matteo di Livorno, ore 21, conferenza sul tema: “Religiosità popolare e Compagnie Laicali nella Livorno del granduca Pietro Leopoldo (sec. XVIII)“. Ha parlato dei benefici ecclesiastici, del giansenismo, delle numerose compagnie laicali di Livorno del tempo, con qualche esempio in particolare, e degli avvenimenti legati alle riforme del proposto Antonino Baldovinetti e alla rivolta popolare di S. Giulia del 31 maggio 1790. Reality Magazine n. 53, settembre 2009 e in Transfinito
  • Il 31 maggio 2009, ore 17, incontro a Querceto di Volterra sul tema: “Ricerche d'archivio su Querceto nel Cinquecento e nel Seicento“.

Interessanti sono i luoghi del tempo (Morfanella, Campordigno, Murlo, Casalino, Lupicaia, Cafaggio e Sterza, Uliveto, Tegolaia per fare qualche nome), il Comune del tempo e i nomi dei suoi abitanti, dei proprietari volterrani. Nel Seicento ci fu l'acquisizione di molte tenute e terre da parte di Benedetto di Cino Lisci da Volterra.

  • “Una relazione antica - Il podere Le Colombaie di Ponsacco e la cappella della SS. Annunziata di Firenze (sec. XVI-XIX)“ - Reality Magazine - 51 - marzo 2009.

Vi si parla dell'esproprio degli argenti del Santuario del 1527, della donazione-risarcimento di Cosimo I tramite il podere Le Colombaie nel 1544, dei contadini le famiglie Bani, Bernini, Pellegrini, Puggelli, dei frati agenti della Fattoria di San Miniato, della perdita avvenuta con le soppressioni napoleonica e dello Stato italiano ...

  • “Paola Colonna. La Signora di Piombino e il Santuario della SS. Annunziata di Firenze“, - "Le Antiche Dogane", anno X, n. 112, ottobre 2008.

Le relazioni con la SS. Annunziata della Principessa Paola Colonna, di Iacopo Appiani, del fratello di lei Oddone Colonna - papa Martino V - con il santuario della SS. Annunziata di Firenze: sono doni ex voto, e argenti ... in più si accenna all'orafo Batista detto Cattara di Pisa dimorante a Piombino ...).

2008 modifica

  • Incontri culturali:
  • 2 giugno 2008: Un castello in festa a Querceto (Montecatini Val di Cecina), a cura dell’Accademia libera natura e cultura.
  • 5 luglio 2008 alla Terrazza del Teatro Romano Legimus et Loquimur in occasione del Festival Internazionale del Teatro Romano di Volterra 2008

18 agosto 2008: La Settimana Medievale di Volterra - festa della Contrada di Piazza e S. Alessandro.

2007 modifica

«Questo utente ha pubblicato nel novembre 2007 Il quotidiano e i luoghi di Volterra nel catasto del 1429-30, Edizioni Migliorini, Volterra. Nel 1429-30 Volterra era tra le città di primo piano nell'economia e nella società toscane. Contava accatastate circa 900 famiglie per un numero stimabile intorno a 3- 4000 persone che vivevano nelle case sulla Piazza e nelle contrade estese tra questa e le mura, e nelle pendici, praticando le arti del tempo: della lana, del ritaglio, della spezieria, della calzoleria, del notariato ... Contemporaneamente, i cittadini curavano l'agricoltura, l'allevamento e l'attività estrattiva nelle miniere del contado necessaria alle tintorie; il Comune traeva le sue entrate dalle Saline (allora dette moie), dai boschi, dai pascoli e da altri beni del territorio. Nel quotidiano delle famiglie, che le singole descrizioni del Catasto riportano, appaiono i vari aspetti di vita del tempo: il valore delle case e delle terre, le doti, le eredità, le liti giudiziarie, la beneficenza, gli enti religiosi, e anche le preoccupazioni più comuni. Non ultime vi si trovano significative notizie sui fatti di sangue legati alla ribellione al Catasto e a Firenze da parte di Giusto Landini e dei consociati belforteschi, vicenda che rese irreversibile la perdita dell'indipendenza della città. Vedi [1]»

Contributi a Wikipedia modifica

  • Barbe Acarie, suor Maria dell'Incarnazione, suora carmelitana e mistica francese, vissuta tra il 1566 e il 1618.
  • Il cipresso di San Bartolomeo, poesia in provenzale con testo a fronte di G. Coulazou
  • Roberto Costaguti, vescovo di Sansepolcro, già frate dei Servi di Maria, erudito e primo rettore dell'Università di Malta, vissuto tra Sette e Ottocento.
  • Bartolomea Bagnesi, terziaria domenicana, fiorentina: la sua epoca è il Cinquecento.
  • Giosuè Borsi, poeta e letterato livornese, idealista deceduto nel 1915.
  • Natale Mussini, musicista compositore, maestro di Cappella a Berlino, vissuto a Firenze, genero di Giuseppe de Sarti (compositore e maestro in Ucraina) e padre di Cesare e Luigi Mussini, pittori dell'Ottocento.
  • Il concetto di morte nel Nuovo Testamento: i termini greci i diversi significati, il superamento della morte nel Nuovo testamento
  • Ciolo degli Abati, personaggio del Duecento fiorentino il cui comportamento ha dato origine a un proverbio
  • Piero da Vinci, padre di Leonardo da Vinci, notaio e uomo di grande cultura artistica di Firenze
  • Festa del Perdono, ieri e oggi, presso gli Ebrei e nell'ambito del cattolicesimo.
  • Panaghia, ovvero la Tutta Santa, un attributo iconografico di Maria della Chiesa d'Oriente.
  • Misericordia: il sentimento, la virtù etica (ripristino di voce cancellata).
  • Palma del martirio, la palma nell'iconografia cristiana dei martiri e attributo di Maria.
  • Sette santi fondatori, ampliata la voce con ipassipiù significativi della Legenda de Origine e i nomi dei Sette Santi dell'Ordine dei Servi di Maria.
  • Santa Giuliana Falconieri, vissuta a Firenze tra i secc. XIII e XIV, fondatrice delle Suore Serve di Maria.
  • Maria Arcangela Biondini, suora delle Serve di Maria, fondatrice del monastero di Arco (Trento), deceduta nel 1712.
  • Serve di Maria, sono le suore e le monache dell'Ordine dei Servi di Maria, dedite all'apostolato o alla contemplazione nei vari conventi d'Italia e del mondo.
  • Dionisio Laurerio, cardinale e religioso dei Servi di Maria, matematico (1497-1542).
  • Arcangelo Giani, di Firenze dei Servi di Maria, storico, autore degli Annali dell'Ordine, vissuto tra Cinque e Seicento.
  • Donato Arsenio Mascagni, dei Servi di Maria, pittore insigne in molti luoghi: a Firenze, Volterra e Salisburgo (1579-1637).
  • Pietro Fanfani, filologo e scrittore di Collesalvetti, bibliotecario della Marucelliana di Firenze, autore di Vocabolari linguistici, vissuto nel sec. XIX.
  • Catasto fiorentino, la legge del 22 maggio 1427, e la descrizione del Catasto secondo le notizie di Gino Capponi.
  • Dina Ferri, delicata poetessa della campagna nata a Radicondoli nel 1908 e morta a Siena nel 1930, a soli 22 anni.
  • Cesare Guasti, filologo nato a Prato nel 1822 e morto a Firenze nel 1889; le sue opere e il suo ideale francescano.
  • Jacopo Corbinelli, filolofo e letterato fiorentino, nato nel 1535 e morto nel 1590 circa.
  • Augusto Conti, filosofo, letterato, di San Pietro alle Fonti di San Miniato e deceduto a Firenze nel 1905.
  • Bastiano de' Rossi, letterato di San Casciano in Val di Pesa vissuto tra XVI e XVII secolo.

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