Utente:Pas99/Anarcosindacalismo in Catalogna durante la Guerra Civile Spagnola

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Durante il primo periodo della guerra civile spagnola, la Catalogna è stata la roccaforte dell'anarcosindacalismo durante la guerra e dove si sviluppò più a fondo la rivoluzione anarchica spagnola che instaurò una società anarcosindacalista o comunista libertaria.

Antecedenti

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Durante i 70 anni precedenti il movimento operaio in Catalogna era stato fortemente influenzato dalle idee libertarie. Quasi tutte le organizzazioni operaie create dal secolo XIX erano composte da una forte presenza anarchica. Questa egemonia dell'anarchismo limitò l'influnza del socialismo, che fino al 1936 non ebbe un grande peso politico.

Nel 1910 la Confederazione anarchica Solidaridad Obrera, che era presente nella regione della Catalogna, decise di trasformarsi in una confederazione di carattere nazionale. Da questa decisione nacque la Confederación Nacional del Trabajo (CNT). Nonostante non fosse riconosciuta come organizzazione legale, la Confederazione operò nella clandestinità e crebbe costantemente. Nel Congresso di Sants del 1918 la Confederazione decise di creare i Sindacati Unici, in sostituzione dei vecchi sindacati corporativi. Un anno dopo, nel 1919, il sindacato contò con circa 400.000 lavoratori, praticamente quasi tutta la classe operaia organizzata in Catalogna.

In questa epoca le organizzazioni patronali, in connivenza con individualità della delegazione di sicurezza di Barcellona, organizzarono gruppi armati chiamati pistoleros che si dedicarono ad assassinare i lider sindacali più conosciuti dell'organizzazione, tra cui Salvador Seguí, segretario della CNT. Questa si trovò privata delle figure di spicco più importanti, tra persone che furono assassinate, ferite o che dovettero fuggire. Inoltre la CNT subì diverse retate che la indebolirono costantemente. Circa 400 sindacalisti della CNT furono uccisi tra il 1917 ed il 1923. Si produsse poco a poco un cambio generazionale tra i sindacalisti di vecchia data ed i nuovi sindacalisti formati dal constesto caldo di quegli anni, come quelli che parteciparono allo Sciopero della Canadiense.

Nonostante ciò, per silenziare gli scioperi (già in diminuzione verso il 1923) di Barcellona, Miguel Primo de Rivera realizzò un colpo di stato, que fu accettato dal Re [[Alfonso XIII], il 23 settembre 1923. Durante 7 anni la Spagna fu governata da una dittatura. Molti sindacati decisero di passare alla clandestinità, mentre altri aspettarono la caduta del Governo. In questo periodo si formò una nuova generazione di anarchici negli atenei libertari, che negli anni 30 giocheranno un ruolo fondamentale nel sindacato. Inoltre nel 1927 si creò la Federación Anarquista Ibérica, a Valenzia.

Al termine della dittatura e l'instaurazione della Seconda Repubblica spagnola, gli operai la appoggiarono massivamente pensando che ci sarebbe stato un cambio sociale. Nonostante ciò, gli anarchici della CNT no appoggiarono la Seconda Repubblica e cominciarono un attacco sistematico contro la legittimità della Repubblica. Questa posizione politica avvicinò nuovamente migliaia di lavoratori alla CNT, che nel 1931 potè contare nuovamente con 400.000 affiliati.