Torre di Tessera con chiesetta
Torre antica di Tessera

Il più antico monumento di Mestre, ancora ben conservato, è la Torre di Tessera.

Storia modifica

La località di Tessera acquista importanza fin dal V-VI secolo d.c. dopo la distruzione di Altino, trovando qui rifugio alcuni profughi.

Nell'899 ritornava su questi luoghi l'orda devastatrice dei Tartari col re di Ungheria. Gli eremi distrutti nel litorale vennero abbandonati e i monaci si trasferirono nei territori di Terzo e di Tessera. Il vescovo di Treviso, Gregorio Giustiniani Partecipazio, nobile veneziano nel 1130 costruiva il monastero di S. Elena e lo consegnava all'abate di S. Benedetto Po, il quale vi istituiva un priorato con l'immunità da ogni ingerenza civile ed il diritto di decima su Tessera.

Papa Lucio III emanò la bolla «In eminenti sede Apost. specula constituti» con la quale oltre a citare tutte le pievi del vescovado di Treviso  si obbligavano gli abati dei monasteri della zona (tra i quali viene nominata S. Elena di Tessera) a partecipare ai sinodi, ai capitoli di Treviso e ad obbedire a quel vescovo[1].

Il 21 maggio, festa solenne di S. Elena, avevano luogo le ordinazioni sacre a Tessera per i monaci. In quella annuale solennità faceva la sua comparsa il vescovo di Treviso. Il priore ed i suoi monaci gli prestavano l'atto d'ossequio.

Il convento di S. Elena aumentò in prosperità e floridezza.

Descrizione modifica

La Torre cilindrica di Tessera, eretta tra i secoli IX e X dai veneziani, su schema romanico-bizantino, simile alle torri di avvistamento di Ravenna, Pomposa e Caorle, deve la sua conservazione al Monastero Benedettino che venne istituito già nel 1139[2], quando il Vescovo di Treviso Gregorio Giustiniani consacrò chiesa e abbazia al nome di S. Elena, affidandone la cura all'Abate di San Benedetto Po, sottoposto alla regola di Matilde di Canossa.

La torre alta 24 metri con una circonferenza alla base di 14 m presenta un basamento in conci di trachite su cui si eleva la muratura in "Altinelle", laterizi largamente impiegati nel territorio di Venezia provenienti dalla demolizione di Altino, e si assottiglia verso la sommità dove si aprono le finestrelle della cella campanaria. All'interno si trovano due piccole campane bronzee una delle quali reca incisa la data di fusione: 1509; una iscrizione posta sulla facciata della chiesa datata 1507 ricorda il munifico abate Trevisan che fece risorgere chiesa e monastero dalla rovina con l'aiuto dei frati di S. Cipriano di Murano.

Negli anni dal 1297 al 1330, il Monastero fu trasformato in ospitale dell’Arcipretato di Mestre per l’accoglienza e il ricovero di viandanti e pellegrini. Viene citato come tale nei quaderni delle decime degli anni 1297-1330 [3]

Note modifica

  1. ^ Gallo, Luigi, Tessera (Venezia) : pieve, territorio, monastero, aeroscalo, Venezia, Pesenti del Thei, 1961.
  2. ^ Netto, Giovanni, Il territorio di Mestre nel 1339, in Quaderno di studi e notizie del centro di studi storici Mestre n. 13, dic. 1969.
  3. ^ TESSERA: Storia della chiesetta di S.Elena e dell’ Antica Torre, dintorni e contesto storico - cronologico. Un patrimonio da conservare: Commenti e sintesi di Paolo G. Vivian (PDF), su betta-enrico.fiorentin.com.

Bibliografia modifica

  • Tessera (Venezia): Pieve –territorio-monastero-aeroscalo, L.Gallo, 1965;
  • Gli ultimi Veneti, Gianfranco Cavallin con la prefazione di S.S.Acquaviva,2009
  • Il territorio del Dese con il suo fiume dalle origini ad oggi, C.Varagnolo,1991

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