Palazzo Murena
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPerugia
IndirizzoPiazza dell’Università
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1740
Usosede dell’ Università degli Studi di Perugia
Realizzazione
ArchitettoCarlo Murena e Luigi Vanvitelli


Storia e architettura

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In questo stabile si trasferirono i monaci Olivetani nel 1740 dopo aver fatto demolire nel 1739 circa 15 case che erano nei dintorni. Il 28 Luglio 1740 l’abate Giorgio Cesarei gettò la prima pietra del monastero. Il complesso monastico chiamato Monte Morcino Nuovo fu disegnato inizialmente da Luigi Vanvitelli [1] e poi da Carlo Murena[2] che diresse tutti i lavori. Dopo la restaurazione, Luigi Canali, Rettore Magnifico dell’Università, ottiene da Papa Pio VII che il Convento accogliesse in maniere definitiva l’università. Ancora oggi lo stabile accoglie il Rettorato, gli Uffici Amministrativi e la Biblioteca dell’ Istituzione.

Descrizione

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Nella facciata principale l’edificio mostra la cappella rinascimentale degli Olivetani, sormontata dai simboli dei monaci che la edificarono: il monte Oliveto con i rami di olivo. Fino al 1958 fu destinata al conferimento delle lauree e in quell’anno il Rettore Giuseppe Ermini la restituì al culto come Chiesa per gli Studenti e i Docenti. L’ingresso principale del Palazzo porta la scritta: STUDIUM GENERALE CIVITATIS PERUSII. Una porta dà l’ingresso al palazzo, alla destra di quello della Chiesa. Nel vestibolo si legge l’iscrizione: “Pio VII. P.M. Beneficentissimo quod veteris Perusinae Academiae splendorem commodum et ornamentum novis his sedibus auctoritate sua concessis anno Pontifix XVI. Auxerit Collegia Professorum XII. Viri rerum literarum curandarum populus et ordo Perusinorum devoti numini majestatique ejus”. [3] Davanti a questa c’è la sala dove l’ispettore riceve le iscrizioni degli studenti. Poi si entra in quattro corridoi che recingono un vasto cortile quadrilatero. Nel primo corridoio a sinistra di chi entra ci sono varie camere per bidelli e custodi; il secondo e il terzo contengono le scuole e il quarto, che è davanti all’ingresso, ha una porta che collega ad un passaggio comune alla Chiesa e alla sagrestia. Le iscrizioni e le lapidi sono disposte simmetricamente nei corridoi e sono spiegate da Vermiglioli nelle sue “Iscrizioni Perugine”.



  1. ^ Luigi Vanvitelli su Enciclopedia Treccani
  2. ^ Carlo Murena su Enciclopedia Treccani
  3. ^ Al pontefice massimo Pio VII magnificentissimo per aver dato uno splendore conveniente all’antica accademia perugina ed un ornamento a queste nuove sedi concesse con la sua autorevolezza nell’anno di pontificato XVI. Accrebbe i collegi dei dodici professori. Gli uomini che si occupano della cura delle lettere il popolo e l’ordine dei Perugini sono devoti al suo nome ed alla sua maestà.

Bibliografia

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  • Serafino Siepi, Descrizione topologica storica della città di Perugia, Garbinesi e Santucci, 1822.