Ettore Biocca

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Ettore Biocca (Roma, 10 luglio 1912Roma, 21 aprile 2001) è stato un antropologo ed etnografo italiano. Sebbene Biocca abbia studiato parassitologia contribuendo con diversi studi alla disciplina, ma è diventato celebre ai suoi contemporanei grazie al suo Viaggio tra gli Indi, un'opera monumentale in quattro tomi e quindici dischi che documentano le sue interazioni con la tribù Yanomamö[1].

Biografia

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Biocca s’iscrive a diciassette anni alla Facoltà di medicina e chirurgia della Sapienza, compiendo studi di chimica biologica e parassitologia, laureandosi nel 1935. Nel 1938 diviene assistente di ruolo d’igiene alla Sapienza di Roma. Nel 1939 si reca a Budapest per studiare virologia grazie a una borsa di studio e da lì si sposta l’anno seguente a New York. Trovandosi all’estero allo scoppio della seconda guerra mondiale, afferisce all’Istituto Butantan di San Paolo e all’Istituto paulista di biologia, dove vi resta fino al 1946. Intanto realizza la prima spedizione scientifica nella foresta equatoriale americana (1943-1944)[2]. Tornato in Italia, dopo un biennio di straordinariato all’Università di Sassari (1952-1953), è chiamato alla Sapienza a dirigere l’Istituto di parassito-logia, incarico che manterrà per ben trentaquattro anni. Nel 1959 fonda insieme ad altri la Società italiana di parassitologia. Dagli anni sessanta in poi Biocca intensifica i suoi viaggi per approfondire questioni parassitologiche a cui accomuna un sempre maggiore interesse antropologico nei confronti delle popolazioni indigene. Per l'alto valore dei risultati in campo antropologico, nel 1968 gli venne conferito l'incarico di presidente dell'Istituto italiano di antropologia, incarico che manterrà fino al 1971. Negli anni successivi il suo impegno riguarderà l'ambito della parassitologia e quello dell'antropologia fino al 1987, quando viene collocato a riposo, ma l’anno successivo è nominato professore emerito su proposta unanime dei membri della Facoltà di medicina e chirurgia. Nel 2001 è morto a Roma, lasciando un ricco archivio di suoi documenti alla Biblioteca di Storia della medicina del Dipartimento di medicina molecolare della Sapienza.

  1. ^ Maria Carmela De Marino e Giuseppe Schiena, Ettore Biocca e il suo archivio (1932-2001), in Medici nei secoli arte e scienza, 27/1 (2015) 199-214.
  2. ^ M. Coluzzi, Ettore Biocca, Un irraggiungibile esempio di vita, in Parassitologia, 2002; 44: 1..