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VIRTIS è uno spettrometro ad immagine realizzato e utilizzato in ambito spaziale, che combina tre canali di osservazione in un unico strumento.

V.I.R.T.I.S. è l'acronimo di Visible InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer. Questo strumento rappresenta l'occhio principale delle sonde dell'ESA Rosetta e Venus Express.

Descrizione

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VIRTIS è stato sviluppato da Angioletta Coradini (INAF-IFSI, Roma – principal investigator dello strumento) per la missione ESA Rosetta. VIRTIS è stato costruito in Italia, grazie ad un finanziamento dell'ASI, da Galileo Avionica (oggi SELEX Galileo) del gruppo Finmeccanica. VIRTIS si compone di due sottosistemi ottici: il canale Mapper o VIRTIS-M e il canale ad alta risoluzione spettrale o VIRTIS-H (High Resolution Subsystem). Entrambi operano sugli spettri visibile e infrarosso. Il sottosistema M è stato interamente costruito in Italia, mentre il canale H è stato realizzato in Francia e la Main Electronics, cioè il calcolatore che governa l'intero strumento, in Germania. Una copia di VIRTIS è stata successivamente utilizzata per la missione ESA Venus Express, in cui i co-principal investigator dello strumento sono Giuseppe Piccioni (INAF-IASF, Roma) e Pierre Drossart (LESIA/Meudon). Anche la missione NASA Dawn, che ha come obiettivo gli asteroidi della fascia principale Vesta e Cerere, include uno spettrometro ad immagine molto simile a VIRTIS-M, denominato in questo caso VIR-MS e privo del canale ad alta risoluzione spettrale (principal investigator Angioletta Coradini, INAF-IFSI, Roma).

VIRTIS è l'unico strumento che sta contemporaneamente funzionando su tre distinte missioni. Allo stato attuale VIRTIS a bordo della sonda Rosetta sta avvicinandosi all'asteroide 2867 Steins, che incontrerà il 5 settembre 2008; VIRTIS su Venus Express conduce osservazioni sistematiche dell'atmosfera di Venere in orbita attorno al pianeta; ed infine VIR-MS a bordo della sonda Dawn sta avvicinandosi a Marte, ove svolgerà osservazioni sulla traiettoria verso l'asteroide Vesta.

VIRTIS-M è uno spettrometro ad immagine a media risoluzione spettrale. Su Venus Express tale dispositivo viene utilizzato per mappare l'atmosfera del pianeta Venere, con il fine di studiarne le dinamiche e la sua evoluzione temporale. Su Rosetta giocherà un ruolo fondamentale quando la sonda raggiungerà il suo obiettivo principale, la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, poiché avrà il compito di mappare la superficie della cometa per individuare il sito migliore per l'atterraggio del lander Philae; ma più in generale acquisirà dati degli oggetti con cui Rosetta avrà un incontro ravvicinato durante la fase decennale di trasferimento alla cometa (tre flyby della Terra, uno di Marte e due flyby di altrettanti asteroidi della fascia principale). VIRTIS-H ha invece il compito di analizzare nel dettaglio lo spettro infrarosso degli oggetti osservati al fine di ottenerne la composizione chimica.

Gli istituti più importanti coinvolti l'esperimento VIRTIS sono l'INAF, per i dati provenienti da VIRTIS-M e VIR-MS, e gli istituti LESIA di Meudon e DLR di Berlino. I team scientifici che contribuiranno all'analisi dati constano di scienziati provenienti da tutto il mondo. Per ulteriori informazioni controllare i siti di Rosetta, Venus Express e Dawn. In tutti i siti sono presenti immagini di VIRTIS, VIR e dei risultati ottenuti.

VIRTIS-VEX

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Venere è il secondo pianeta del Sistema Solare e dista dalla Terra tra i 40 e i 200 milioni di chilometri, a seconda del periodo. La sua dimensione e la sua gravità sono molto simili a quelle terrestri. Ciò che contraddistingue Venere è in primo luogo la sua atmosfera inospitale. Infatti la pressione atmosferica alla superficie è ben 92 volte quella terrestre. Inoltre è ricca di gas nocivi e gas serra. Questi ultimi fanno si che la temperatura in superficie sia di oltre 450 gradi.

Superficie

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La superficie di Venere non può essere vista mediante camere tradizionali in quanto rimane nascosta dalla fitta coltre di nubi e dalla densa atmosfera del pianeta. VIRTIS ha invece permesso di osservare nell'infrarosso la superficie mediante la debole radiazione che penetra nelle cosiddette finestre atmosferiche. Ciò ha permesso di costruire, pr la prima volta, una mappa termica globale della torrida superficie venusiana.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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