Proviamo a mettere qualche appunto rispetto alla voce "Calabria"

La prima cosa su cui mi interrogo è la legittimità di avere una voce "Politica" nella scheda della regione. Ho visitato gli articoli di alcune altre regioni e non mi pare ve ne siano (ma non l'ho fatto di tutte perché in questi giorni non ho l'ADSL, per cui mi riservo di completare il check). Forse si potrebbe mettere gli eventi legati a questo all'interno delle notizie storiche.

A parte tutto, mi pare vi sia da uniformare Calabria con Storia amministrativa della Calabria e Variazioni della Regione Calabria, perché se no rimarremo sempre allo stesso punto.

Ho sottoposto le due voci alla lettura di Ulderico Nisticò, storico che si occupa delle Calabrie da una vita. Per chi non ha avuto la ventura di conoscerlo, provate a mettere il suo nome su google e avrete conferme sulle sue attività di studi in questo campo.

Per ora mi limito ad attaccare i commenti che ha proposto al testo di Catanzarese, poi (non oggi) mi accingerò a proporre una sintesi:

Testo:
Al tempo dei Normanni la Calabria era divisa in 2 province governata da un solo magistrato con residenza a Catanzaro fino al 1582. Poi furono due i governatori: uno a Cosenza per la Calabria citra e uno a Reggio per quella ulteriore. Dopo 4 anni però, la sede del Governo, da Reggio venne riportata a Catanzaro fino al 1806 (in pratica Reggio Calabria fino al 1806 era sotto la giurisdizione provinciale di Catanzaro).

Annotazioni:
MOLTE IMPRECISIONI: Il Regno meridionale viene diviso dai Normanni, come codificato da Federico II, in due giustizierati, il cui confine lasciava la Calabria a sud del Neto con la Sicilia. Dopo la guerra del Vespro (1304), il titolo di duca di Calabria diviene appannaggio dell’erede al trono di Napoli. La regione viene governata solidarmente; il magistrato, a volte chiamato vicerè, non ha una stabile residenza. Reggio, per tradizione, è considerata il capoluogo fin dai tempi della III regio Lucania et Bruttiorum di Augusto. L’arcivescovo metropolita di Reggio è il capo della gerarchia ecclesiastica, con la sola eccezione di S. Severina. Ma la lontananza da Napoli rende sempre più nominale tale dignità. Filippo II istituì le Audienze (province). La Calabria viene divisa in Citra e Ultra (il Neto). L’Auditore dell’Ultra risiede a Reggio, che però nel 1594 viene rasa al suolo dai Turchi. Gli uffici sono trasferiti prima a Seminara, poi a Catanzaro. Rivendica tale funzione anche Monteleone.

Testo:
Coi Napoleonidi (sempre respinti dai catanzaresi a favore degli spagnoli)

Annotazioni:
Gli Spagnoli non c’entrano affatto; e Catanzaro non ebbe un atteggiamento molto borbonico

Testo:
il governo fu posto a Monteleone – Vibo Valentia

Annotazione:
tale denominazione, solo nel 1928

Testo:
(la quale, su questo fatto storico basò la richiesta della provincia) ove era il quartier generale delle truppe, e Monteleone fu pure dichiarata capoluogo della Calabria Ultra 2^

Annotazioni:
Errore, del resto contraddetto da quanto seguirà poche righe dopo. La Calabria Ultra Prima e Seconda vennero istituite nel 1816 dai Borbone. Monteleone è capoluogo dell’Ultra, con i confini a sud del Neto. Le notizie che seguono sono, sia pure confusamente, attendibili

Penso che queste informazioni ci possano essere utili per lavorare sulla voce (e sulle altre collerate). Tuttavia forse dovremmo prima decidere la forma da dare alla voce e poi i contenuti.

SE NON VI DISPIACE, VISTO CHE E' UNA MIA PAGINA DI LAVORO, VI CHIEDO DI COMMENTARE SOTTO E DI NON MODIFICARE IL TESTO SOPRA, PROPRIO PER AMOR DI DIBATTITO. CERTA DELLA COLLABORAZIONE, VI RINGRAZIO!!

Discussione modifica

Concordo su tutto, per me le informazioni proposte dal signor Ulderico Nisticò corrispondono a verità, tutto ciò di cui ha discusso può essere dunque sintetizzato, wikificato e trasferito sulle voci.
Per quanto riguarda il testo che segue egli sostiene che "Le notizie che seguono sono, sia pure confusamente, attendibili" e probabilmente potrebbe anche essere così, ma risulta chiaro che sono citazioni giornalistiche chiaramente POV, dunque la mia idea è che andrebbero inserite anche quelle riguardo Reggio oppure andrebbero evitate del tutto, non so se wikipedia sia un posto dove dissertare sulle "giustificazioni" riguardo le scelte politiche, un'enciclopedia dovrebbe riportare i fatti e non le arringhe =) che ne pensate? =) ciao ;-) Salli 12:27, 9 set 2006 (CEST)

Proposta modifica

Nel 1970, con l'istituzione degli enti regionali, fu deciso di collocare il capoluogo di regione a Catanzaro.
La decisione non fu condivisa da tutti i calabresi, visto il ruolo che anche altre città avevano avuto nel corso della storia della regione (qui metterei il link alla Storia amministrativa), e, in particolare, dagli abitanti di Reggio Calabria (link ai Fatti di Reggio).
Per questo motivo, si arrivò a una mediazione politica, che se pur confermava come capoluogo la città di Catanzaro e la rendeva sede della Giunta regionale, poneva a Reggio Calabria la sede del Consiglio Regionale.--Simona77 08:55, 19 set 2006 (CEST)

Rettifica modifica

uhm, quindi hai praticamente tolto ogni riferimento a ciò che Reggio rappresentava prima della scelta politica, qualcuno così potrebbe essere indotto a pensare che la protesta potesse essere una pretesa senza fondamento quando invece così non è, ritengo che essendo questa un'enciclopedia andrebbe inserito almeno un accenno di una riga alla situazione precedente che, come conferma anche Ulderico Nisticò, vedeva Reggio considerata da sempre guida della regione. Provo a spiegarmi meglio con un esempio:

Nel 1970, con l'istituzione degli enti regionali, fu deciso di collocare il capoluogo di regione a Catanzaro. Secondo molti è più appropriato parlare di spostamento del capoluogo perchè Reggio, per tradizione, è considerata il capoluogo fin dai tempi della III regio Lucania et Bruttiorum di Augusto. Dunque tale decisione non fu condivisa da tutti i calabresi, in particolare dagli abitanti di Reggio, e la protesta che ne scaturì portò ai Fatti di Reggio.
Per questo motivo, si arrivò a una mediazione politica che, se pur confermava Catanzaro come capoluogo e sede della Giunta regionale, designava Reggio Calabria sede del Consiglio Regionale.

mi sono basato su ciò che hai riportato più su, che ne pensi? ciao ;-) Salli 11:57, 19 set 2006 (CEST)

Pensavo di snellire in una riga per rendere la voce più agile e rimandare a una voce più approfondita. Non mi pare che voglia dire che la pretesa di Reggio fosse senza fondamento! Solo che, allora, se optiamo per la versione "corposa" dobbiamo anche ampliare i riferimenti ai ruoli avuti anche dalle altre realtà nella storia... Ci riprovo appena ho un minuto di calma (Simona da un altro pc)

ho paura di essere stato frainteso...non ho detto questo =°(
Volevo semplicemente dire che un lettore che non ne sa molto sulla Calabria, leggendo la voce potrebbe essere indotto a pensare ciò... cmq dai riproviamoci, siamo sulla strada giusta =P ciao ;-) Salli 21:16, 19 set 2006 (CEST)

Nuova versione modifica

Riproviamo... che ne dite? --Simona77 10:14, 24 set 2006 (CEST)

Nel 1970, con l'istituzione degli enti regionali, fu deciso di collocare il capoluogo di regione a Catanzaro.
La decisione non fu condivisa da tutti i calabresi, visto il ruolo che anche altre città avevano avuto nel corso della storia della regione (vedi Storia amministrativa della Calabria), e, in particolare, dagli abitanti di Reggio Calabria (vedi Fatti di Reggio), visto che la città era stata considerata capoluogo sin dai tempi della III regio Lucania et Bruttiorum di Augusto fino al 1594 (quando venne rasa al suolo dai Turchi).
Per questo motivo, si arrivò a una mediazione politica, che se pur confermava come capoluogo la città di Catanzaro e la rendeva sede della Giunta regionale, poneva a Reggio Calabria la sede del Consiglio Regionale.

ok, già va meglio, solo una cosa nn ho capito:
"La decisione non fu condivisa da tutti i calabresi, visto il ruolo che anche altre città avevano avuto nel corso della storia della regione"
...vuoi intendere che altre città della regione rivendicavano il ruolo di capoluogo? se si quali? e quali fonti lo indicano? se no andrebbe riformulata la frase perchè così è dubbia.
cmq ottimo lavoro, ciao e grazie, ce la stiamo per fare ;-) Salli 21:59, 24 set 2006 (CEST)


DITEGLI A ULDERICO NISTICO', CHE OLTRETUTTO CONOSCO PERSONALMENTE, DI LEGGERE QUALCHE LIBRO IN PIU', INVECE DI PASSEGGIARE CON IL SUO SIMPATICO BASSOTTO SUL LUNGOMARE DI SOVERATO, PERCHE' INIZIA A PERDERE COLPI...

Il progetto di legge governativo 212 recante le “Norme per le elezioni regionali e degli organi elettivi delle amministrazioni provinciali” ebbe bisogno (visto le spinte campanilistiche, nel caso della nostra regione da parte dei reggini) dell’istituzione di un comitato ad hoc per designare il capoluogo dell’Abruzzo e Molise (allora unica regione) ed appunto la Calabria. Il Comitato, aveva come presidente, l’on. Ezio Donatini, e come estensore l’on. Antonio Molinaroli, inoltre, era formato da 15 commissari provenienti da vari partiti. Questo organo della camera dei deputati, prima commissione degli affari interni, iniziò la sua attività il 16 settembre 1949. Lo studio si basò su 4 criteri: Storia e tradizioni, Centralità, Complesso economico della Regione e Stato di fatto. Pertanto riporto testualmente quanto emerso dalle valutazioni della succitata commissione, secondo il primo criterio, cioè quello storico: “Al tempo dei Normanni la Calabria era divisa in 2 province governata da un solo magistrato con residenza a Catanzaro fino al 1582 (anche se - aggiungo io- nel 906 come ricorda Arnulfo nella sua "Cronaca Araba", fecero di Catanzaro un vero e proprio emirato arabo durato decenni. A tal proposito Francesco Antonio Grimandi nei suoi "Annali del Regno di Napoli" ricorda che nel 922, essendo stato ucciso l'emiro Olbek a seguito di una congiura di soldati, venne eletto un nuovo emiro che si fece chiamare "Michael rex sclavorum" e la cerimonia di investitura si celebrò proprio in Catanzaro ( che in quel periodo veniva chiamata Qatansar) col rito e secondo le tradizioni arabe. Quindi Catanzaro era un vero e proprio emirato retto da un proprio emiro. A conferma di ciò ci furono anche ritrovamenti archeologici, ossia, il ritrovamento di una necropoli saracena nei pressi di palazzo de Nobili segnalata da Marincola Pistoia (Notizie storiche intorno a Catanzaro ed alla Calabria) lo stesso afferma di aver individuato nel 1846 una necropoli nella “strada di S.Chiara” e che, in uno dei sepolcri, furono trovati un anello ed alcune monete con iscrizioni arabe, oggi custodite nel museo provinciale di villa Margherita. Detto questo, salto a piè pari fino al 1240 quando Pietro Ruffo fu investito della carica di Magister et provisor super aratiis et marescallis Calabrie e giustiziere di Sicilia poco dopo lo stesso anno. Intorno al 1244 entra a far parte dell' amministrazione centrale sveva con il prestigioso incarico di Imperialis Marescallae Magister.Tenne il vicaríato della Sicilia e della Calabria, per Corrado IV, dal quale fu investito nel 1252 della contea di Catanzaro. I Ruffo, da questo momento in poi e per diversi secoli furono la famiglia più importante di Catanzaro e della Calabria). Dopo il 1582 furono due i governatori: uno a Cosenza per la Calabria citra e uno a Reggio per quella ulteriore. Dopo 4 anni, però, la sede del Governo, da Reggio venne riportata a Catanzaro fino al 1806 (in pratica Reggio Calabria fino al 1806 era sotto la giurisdizione provinciale di Catanzaro). Coi Napoleonidi (sempre respinti dai catanzaresi a favore degli spagnoli) quindi nel 1806 il governo fu posto a Monteleone – Vibo Valentia (la quale, su questo fatto storico basò la richiesta della provincia) ove era il quartier generale delle truppe per rendere più celeri i trasporti militari vista la presenza del porto, e Monteleone fu pure dichiarata (fino al 1809)capoluogo della Calabria Ultra. In compenso del grave danno, Catanzaro ottenne nel 1809 la Corte d’appello (sdoppiata nel 1983 a favore di Reggio Calabria) con giurisdizione sull’intera regione calabra. Nel 1816, poi, la Calabria Ultra viene divisa in due province Catanzaro e Reggio (è la prima scissione della provincia catanzarese, conclusasi, per il momento, con la quadripartizione con Vibo e Crotone) con alcuni paesi della citra, e Catanzaro ritorna capoluogo con sede del capo politico Intendente, del Tribunale civile e della Gran corte criminale per le Calabrie”. Il comitato governativo (e non semplici politicanti del boia chi molla o internauti sprovveduti...) terminerà la sua indagine, sancendo: “ Tutta una lunga confluenza di eventi hanno portato gradualmente a far divenire di fatto capoluogo della regione la città di Catanzaro”. Il secondo criterio della centralità è stato ovviamente indiscutibile a favore di Catanzaro. Il terzo criterio economico si esprime a favore di Catanzaro, così come riportato in uno stralcio del Comitato stesso: “Catanzaro è la provincia più industrialmente progredita della Calabria. Basta confrontare i dati ai consumi di energia per uso industriale per le tre province calabresi. E per concludere l’indagine, il quarto criterio che sia basava sullo Stato di fatto, si dirà: “Già dall’Unità (d’Italia), quindi, Catanzaro veniva a considerarsi capoluogo della regione in quanto tale dignità è sempre stata segnata dalla presenza del massimo organo della giustizia giurisdizionale. Anche per importanza militare già allora Catanzaro superava le altre province perchè sede del Comando della divisione militare territoriale per tutta la Calabria. Ancora nel 1917 Catanzaro era sede della 22^ divisione militare e comprendeva i distretti di Catanzaro, Reggio, Cosenza e Castrovillari, e tutti i circondari calabresi. Catanzaro era pure sede dell’Ospedale Militare divisionale di 2^ classe ( prima dell’avvento del ministro messinese Martino, che il 31 dicembre 2005, ha chiuso questa struttura storica, sorta nel lontano 1863), sede del tribunale militare territoriale per la Calabria e sede della XI^ legione CC.RR. unica per la Calabria. Il criterio storico tradizionale, rispecchiato nelle statistiche ufficiali in corrispondenza del quale, secondo l’odg Targetti, sono state configurate le Regioni riconosciute nell’art. 13 della Costituzione, torna nettamente a favore di Catanzaro”. Il comitato così sentenzierà “Catanzaro dall’Unità d’Italia ed anche da prima, ha la funzione di fatto di Capoluogo della Calabria”. Tuttavia, rimane ancora un punto che merita un chiarimento, quello relativo agli anni ’70, visto quanto già emerso dal comitato del 1949 per la Calabria viene deciso che il capoluogo sia ubicato, nella capitale storica della regione, Catanzaro. A questo punto, viene convocata la giunta e il consiglio regionale nel palazzo della provincia, ma tale Ciccio Franco (al quale è stato dedicato un monumento sul lungomare di Reggio) e una parte della destra reggina si oppongono, adducendo infondate ragioni storiche. Scoppiano i moti, i politici reggini decidono di non venire a Catanzaro nella sede del consiglio regionale, purtroppo la ferocia campanilistica di quei mesi costrinse l’allora ministro Colombo (più per questioni di ordine pubblico che per convinzione politica), diventato famoso per il cosiddetto pacchetto "Colombo", a decidere per l’ennesimo compromesso all’italiana: la giunta a Catanzaro e il consiglio a Reggio. In questo contesto, Cosenza approfittò della situazione, chiedendo e ottenendo la realizzazione dell’università in quel di Rende, penalizzando S.Eufemia (che era stata scelta per ospitare il nuovo ateneo calabrese). Oggi, quindi, si dimentica e si cancellano le verità storiche per sbandierare il triste vessillo del campanilismo contro Catanzaro capoluogo storico della Calabria