Il Gioco del Mulino è una manifestazione storica che si svolge a Calci, per tradizione, la seconda domenica di maggio. Quando, nel 1982, il Comune di Pisa decise di ripristinare il Gioco del Ponte, dopo la sospensione che era avvenuta nel 1963, i calcesani, capeggiati dalla carismatica figura di Mario Ermolao Martini, insorsero contro il comune capoluogo per l'esclusione di Calci, da sempre magistratura della parte boreale al Gioco del Ponte: difatti le squadre create per la ripre sal 1982 furono: Santa Maria, San Francesco, San Michele, Mattaccini, Satiri e Calcesana - e non Calci - dove per Calcesana si intendeva quella parte del territorio pisano posto a ridosso della porta Calcesana e non certo il territorio della Valle di Calci, amministrata dall'omonimo Comune. Gli appassionati di Calci, dopo alte e vibrate, quanto inascoltate proteste, dimostrarono ai pisani che erano in grado di gestire ed armare una magistratura come e quanto i pisani, e così crearono l'Associazione "Magistratura di Calci per il Gioco del Ponte"; questa associazione organizzò quindi, nel 1982, un gioico, ispirato all'attività dei mugnai calcesani. Il gioco, disputato dalle squadre degli otto rioni di Calci (Castelmaggiore, Pontegrande, Castello, La Pieve, La Corte, Nicosia, Montemagno e La Gabella)ad eliminazione diretta a tre fasi, vede l'opporsi, alla spinta di due stanghe poste ad ideale prosecuzione del diametro della macina superiore di un palmento, due squadre composte ciascuna da tre mugnai; una volta che la squadra soccombente indietreggia siono alla tramoggia da questa viene spruzzata della farina che imbianca i perdenti. Il premio della vittoria è la consegna, in custodia per un anno, del trofeo della "Fama Alata", ovvero del simbolo della Magistratura di Calci al Gioco del Ponte. Il Gioco del Mulino ebbe così tanto successo che, insieme ad ulteriori sforzi, fece si che Calci tornasse, nel 1990, a pieno titolo nel novero delle sei magistrature boreali – scomparendo quindi quella di Calcesana -; il Giodo del Mulino è stato rappresentato anche a Roma, negli studi RAI di Saxa Rubra, a Livorno, in occasione di Effetto Venezia ed a Pisa, durante i festeggiamenti del Capodanno Pisano 2014.