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Chiesa di San Francesco, Fermo

La chiesa di San Francesco è situata nella parte orientale del comune di Fermo, nelle Marche. È una dei principali esempi di monumenti gotici presenti nelle Marche; larga poco più di 40 metri, lunga 65 metri è anche la seconda chiesa della città per grandezza, dopo il Duomo.

Orientata canonicamente con l'abside ad est, la chiesa si impone visivamente con la sua mole monumentale per la purezza dei volumi e la sua semplicità costruttiva, è ritenuta infatti la seconda chiesa per estensione dopo la cattedrale. Venne costruita, a ridosso delle mura, dai Frati minori, tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo. Presenta un'imponente parte absidale poligonale e l'interno, a sala, è diviso in tre navate da esili pilastri rotondi. Il campanile venne eretto verso il 1425.

Nel 1527 si aggiunse la cappella dell'Immacolata Concezione, già Euffreducci, che accoglie la tomba di Ludovico Eufreducci, il condottiero di ventura che dal 1514 fu per breve tempo signore della città di Fermo, opera coeva di Andrea Sansovino.

Col terremoto del 1703 si mise mano al tetto e qualche anno dopo si ricostruì la facciata, mantenendo il portone del 1604.

Affreschi dipinti tra il XIV e il XV secolo, sono conservati nelle cappelle di fianco all'abside, e sono attribuiti a Giuliano da Rimini. Ricoperti nel XVII secolo da un intonaco di color marrone chiaro, vennero poi riscoperti.

Descrizione

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Interno

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Il luogo dell'assemblea

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L'impianto si sviluppa in tre navate dalla successione di tre coppie di pilastri cilindrici. I piedritti dividono la navata centrale in quattro campate quadrangolari coperte da crociere e le navate laterali da due pseudolo-crociere.

 
Monumento funebre a Ludovico Euffreducci, 1527

La cappella Euffreducci

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Il portale tra la terza e la quarta campata della nave destra è di stile ogivale all'intradosso e tardo-gotico all'estradosso. All'apice vi è un ghepardo scolpito in pietra d'Istria, simbolo della famiglia Euffreducci, ritenuto da molti opera di Marino di Marco Cedrino. Il varco immette sulla cappella che è nota come cappella Euffreducci[1]. Sulla parte occidentale vi è il monumento funebre a Ludovico Euffreducci . Questo è costituito da un'edicola classica, eretta su un basamento tra due colonne scanalate . Una lapide incisa a lettere capitali è posta tra due coppie di riquadri al centro del basamento. La lapide recita così: "ILM DOMINUM LUDOVICUM UTRAQ / FAMILIA GENEROSUM MATERNA DEI / ODIS PATERNA DE EUFREDUCTIIS / ARMORUM PREFECTUM VIRUM / EQUESTREM D CIVITATE BENEMERITV / MATER HIC PIENTISSIMA ET SUI MAXIMO / CUM LUCTU POVERVT MDXXVII". Sulla fronte del sarcofago è scolpito un tondo che racchiude lo stemma di famiglia e sul coperchio del sarcofago è adagiata la figura di Ludovico Euffreducci con l' elmo. Tra due nicchie è scolpita in un tondo dal fondo color ocra una Madonna con Bambino in marmo di Carrara. Nella cappella si trova anche un altare tardo-barocco nella parte sud dedicato al Sacramento che accoglie un dipinto ad olio raffigurante la Madonna con il Bambino e i Santi attribuito a Marco Benefial.

Le vetrate istoriate

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Le tre vetrate dell'abside e della bifora sulla parete sud, sono state montate nel 1952. Le altre sono state realizzate tra io 1960 e il 1970.[1]

Esterno

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Prospetto sud

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Il fianco meridionale[1] si articola su due livelli: quello superiore è caratterizzato da una compatta superficie piana di mattoni e facciavista. Il parametro murario è segnato dalle tracce di finestre tamponate che una volta erano poste ad illuminare il sottotetto. Un motivo decorativo ad archetti pensili semplici e triplici e triplice ghiera, realizzati in cotto, caratterizza la cornice di coronamento. La parte corrispondente corrispondente ala navata destra è ritmata dalla scansione di semplici parastre che si interrompono alla linea di gronda e dalla sequenza di quattro mofore e una bifora.

Immegliatamente sotto alla parete di chiusura vi sono archetti pensili incrociati a tutto sesto, disposti su tre filari lungo una curva direttrice a tutto sesto.

Prospetto nord
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Questo prospetto[1] mostra in primo piano il volume corrispondente all'ala sud del complesso, in secondo piano il corpo della navata sinistra con il volume svettante del campanile quattrocentesco, impostato sulla prima campata, ed il terzo piano il volume della navata centrale.

La facciata

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La fronte della chiesa [1] non più aderente al gusto gotico dell'impianto originario è stata modificata nel 1800. L'essenziale partito architettonico in mattoni a facciavista è affacciato a pseudo-paraste binate su due ordini sovrapposti al centro e isolate all'estremità che proiettano lo spazio corrispondente della facciata alla navata centrale e alle navate secondarie. La partizione orizzontale è affidata a una cornice che separa la parte inferiore, con il suo centro nel grande arco strombato al cui interno si apre un portale barocco in pietra d'Istria, dalla parte superiore che ha il fuoco nella finestra seicentesca. Il collegamento tra la parte centrale più alta e le ali laterali è affidata a due raccordi curvilinei. Il portale, incastonato nella facciata in muratura di mattoni a facciavista, risale al 1604 e è realizzato il pietra d' Istria e delimitato da piedritti modanati che reggono una trabeazione rettilinea. L'insieme è coronato da uno stemma dove è scolpito il simbolo francescano delle braccia incrociate. Sull'architrave mondano che, con la cornice rettilinea, costituisce la trabeazione è riportata l' iscrizione "DIVO FRANCISCO" ,incisa con lettere capitali. Caratteristica della cornice è la sporgenza della corona con modiglioni equidistanti fra i quali è scolpito un motivo floreale ispirato alla rosa canina.La struttura del portale è stata realizzata per sostenere esclusivamente il peso proprio; mentre, il carico della facciata della chiesa grava su un arco in muratura di mattoni a sesto ribassato .

L'abside

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Si tratta di un abside[1] poligonale, segnato dall'alternansi di menofore trilobe e di parastre lungo gli spigoli, che assumono la consistenza di poderosi contrafforti su base scarpata raccordati da archi a tutto sesto che girano al di sopra di oculi circolari.

Il campanile

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Il campanile[1] è a pianta quadrangolare e venne costruito in un momento successivo alla data dell'impianto della chiesa. Vi si può accedere dall'interno attraverso un ingresso aperto situato dalla parte del convento e per risalire vi è fino ad una certa altezza una scala elicoidale in pietra che poi prosegue con scale a pioli in legno fino alla cella campanaria. A facciavista è in muratura di mattoni ed è articolato su due livelli: il fusto e la cella campanaria. La cella campanaria, coperta da un tetto a padiglione, si pone a conclusione del manufatto. L'ordine inferiore, grazie alla presenza di una piccola monofora a tutto sesto aperto sul lato ovest della torre campanaria, è più compatto mentre il secondo ordine che coincide con il vano della cella campanaria è impreziosita da bacini ceramici, da bifore e da una colonna in pietra.

  1. ^ a b c d e f g Rossella de Cadilhac, La chiesa di San Francesco a Fermo, Gangemi editore

Caratteristiche

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Bibliografia

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  • Rossella de Cadilhac, la chiesa di San Francesco a Fermo, Gangemi Fermo

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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