Marino di Marco Cedrino

scultore e architetto italiano

Marino di Marco Cedrino, o Marino Cedrini (... – ...; fl. XV secolo), è stato uno scultore e architetto italiano (veneziano) attivo nel XV secolo. È caratterizzato da uno stile ancora fortemente influenzato dal gotico, ma che immette già elementi rinascimentali.

Biografia modifica

 
Portale della Chiesa del Carmine a Forlì.
 
Portale della Chiesa di Santa Maria della Misericordia ad Ancona.

L'artista, naturalizzato veneziano, era figlio del riminese Marco Cedrini[1]. Alla morte del padre si trasferì nell'Italia centrale operando soprattutto fra Marche e Romagna dove lasciò diversi portali scolpiti, sculture, loggiati e opere architettoniche. Assai incerta è la sua presenza a Venezia, con sole due opere attribuitegli: l'altorilievo con Cristo deposto nel sepolcro nella cappella del Sacro Chiodo della chiesa di San Pantalon (Venturi, 1908; ma vedi Ricci, 194; Lorenzetti, 1963, p. 562) e il tabernacolo marmoreo della sacristia dei Frari (Kreplin, in Thieme-Becker), ormai quasi concordemente negato al Cedrini.

La prima opera documentata è l'altorilievo del Leone di San Marco sulla Torre della Cappella della Rocca Brancaleone di Ravenna, eseguito fra il 1458 e il 1460 e firmato "Marinus Marci Cedrini Venetus feci". Sempre a Ravenna si deve a lui il balcone di casa Ghigi, distrutto nel 1902. Successivamente Marino scolpì, intorno al 1460, un altro leone veneziano, molto vicino a quello ravennate, e una bifora per la facciata di Palazzo Nardini - Ridarelli a Sant'Angelo in Vado (PU).

Il primo documento che lo menziona è una lettera del 2 marzo 1462, dove i Priori del Comune di Fermo chiedevano a quelli di Amandola di sollecitare l'artista per iniziare i lavori nella loro città già promessi al fermano Ludovico Euffreducci (Ferranti, 1891). A Fermo infatti si occupò delle opere di fortificazione della città e realizzò il portale del Sacro Monte di pietà, con nella lunetta la Madonna della Misericordia. Inoltre a Fermo realizza l'arco di trionfo della cappella Euffreducci per la Chiesa di San Francesco.

Nel 1464 è documentata la sua opera più significativa, il portale dell'antico Duomo di Forlì, ora sulla facciata della chiesa del Carmine. Il portale, ornato di tralci scolpiti, è incentrato sulla lunetta con un membro della famiglia Ordelaffi rappresentante San Valeriano a cavallo; sormonta il tutto quattro statue di santi.

Nel 1468 Marino di Marco Cedrino siglò il portale della chiesa di Sant'Agostino ad Amandola, definendosi "venetus sculptor". Fedele al suo stile il portale si presenta goticizzante e grandioso nel suo insieme. Vi spiccano le figure di Sant'Agostino e di Santa Monica.

Il 3 ottobre del 1471 venne nominato muratore et fabricatorem del Santuario di Loreto dal commissario pontificio Iacopo Petruccio. Ove gli fu affidato il proseguimento della costruzione che prevedeva l'erezione dei muri maestri e i pilastri dell'abside a partire dal braccio meridionale della crociera. Collaborò alla fabbrica del santuario fino al 1476 o al 1477. Ancora a Loreto costruì la facciata del Palazzo della Provincia, oggi municipio. Negli stessi anni è documentato che il 2 dicembre 1475 opera a Civitanova (Gianuizzi, 1913) per il convento di San Francesco, ove gli si attribuisce il campanile del monastero e anche quello della chiesa di Sant'Agostino.

Nella stessa carta è citato come habitat Anconae, infatti, lasciata la direzione dei lavori a Loreto si stabilisce ad Ancona. Qui, nel 1475[2], realizza il bel portale della Chiesa di Santa Maria della Misericordia (la sola parte scampata dell'edificio ai bombardamenti).

Sembra abbia lavorato al campanile del duomo di Macerata (terminato nel 1478).

L'ultima sua notizia si ha nel 1476 quando a Fano eresse per il vescovo Giovanni Tosi un portico antistante il Duomo,come testimoniato da un frammento marmoreo cittadino recante l'iscrizione: MCCCCLXXVI Ioannes Tonsus Pontifex Fani divae Mariae Porticum dedit opus Marini Cedrini veneti architetti aedis beata Mariae in Laureto. Tuttavia il portico verrà in seguito demolito. Non sono noti né il luogo né la data di morte.


Note modifica

  1. ^ B. C. Kreplin: Thieme-Becker, ED. Künstler-Lexikon, Lipsia, 1912.
  2. ^ "Marche", Guida TCI, 1997, pag. 44

Bibliografia modifica

  • G. Gianuizzi: "Documenti inediti sulla basilica loretana", in "Arch. stor. dell'arte", 1888.
  • A. Ricci: Memorie, storie delle arti e degli artisti della Marca d'Ancona, Macerata, 1834.
  • F. Zanotto: Nuovissima guida di Venezia, Venezia, 1856.
  • G. A. Vogel: De Ecclesia Recanatensi et Lauretana, Recanati, 1859.
  • B. C. Kreplin: Thieme-Becker, ED. Künstler-Lexikon, Lipsia, 1912.
  • P. Gianuizzi, Marino di Marco Cedrino da Venezia, in "Boll. d'arte", 1913.

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