Methuen Publishing Ltd è una casa editrice inglese. Fondata nel 1889 da Sir. Algernon Methuen (1856 - 1924)

Bibliografia modifica

  • (EN) Duffy, M, A Thousand Capricious Chances – A History of the Methuen List 1889 - 1989, Londra, Methuen, 1989, ISBN 978-0413573506.
  • (EN) Stevenson, Iain, Book Makers – British Publishing in the Twentieth Century, London, The British Library, 2010, ISBN 978-0-7123-0961-5.
 
Lucantonio Giunti

Lucantonio Giunti, (Lucantonio Giunta), noto anche con lo pseudonimo di Il Vecchio (Firenze, 1457Venezia, 3 aprile 1538), è stato un editore e tipografo italiano fondatore dell'omonima casa editrice[1].

Origini e infanzia modifica

Le origini della famiglia di Lucantonio risalgono al XIII secolo, Giunta Giunti (1407 ca - 1471) era una tessitrice di panni di lana, mestiere tramandato dai suoi progenitori. [2]. Secondo il catasto fiorentino del Quattrocento la famiglia Giunti rientrava in una categoria economica modesta ma non povera. Documenti conservati presso l’Archivio di stato di Firenze, datati prima del 1450 attestatano la vendita di una vigna di proprietà della famiglia e il successivo acquisto di una casa dentro le mura della città nell' attuale quartiere di Ognissanti, vicino alla Chiesa di Santa Lucia sul Prato[1]. Dai documenti risulta che nella casa abitassero i sette figli di Giunta, mentre la tessitrice risedeva in un'altra casa fuori delle mura, assieme al fratello, alle rispettive mogli e alle figlie. L’industria della lana aveva conosciuto a Firenze un progressivo declino nel corso del Quattrocento, evento che, assieme alla morte del padre, avvenuta nel 1471, porterà Lucantonio a trasferirsi assieme al fratello Bernardo nel 1477 a Venezia[2]

Ramo Fiorentino modifica

Dei sette figli di Giunta di Biagio, due intrapresero la carriera tipografica, generando de facto due rami, quello fiorentino e quello veneziano.

Il ramo fiorentino iniziò l'attività tipografica nel 1497 con Filippo (1450 - 1517), incentrando la propria editoria principalmente su testi greci, fatte in concorrenza con Aldo Manuzio.

Manuzio godeva del privilegio concesso da papa Leone X di esclusiva di stampa di testi greci, che Filippo riuscì a far revocare, con l'appoggio del governo fiorentino, solo nel 1517. Gli succedette il figlio Bernardo (1487 - 1551) a cui si devono importanti edizioni di letteratura classica, tra cui il Decameron edizione del 1527, detta Ventisettana.

Giunti Firenze continuò l'attività fino agli inizi del Seicento.

Ramo Veneziano modifica

Il ramo veneziano iniziò invece con Lucantonio trasferitosi a Venezia appena ventenne.

Nel 1477 inizia il commercio della carta, che si evolverà qualche anno dopo, nel 1480 in un fiorente commercio librario, industria allora attiva e prosperosa a Venezia più che in ogni altra città italiana[1][3] Nonostante il trasferimento a Venezia, Lucantonio mantiene saldi i rapporti con la sua città natale, firmando le sue edizioni come Luc'Antonio Giunta fiorentino, ricevendo nel 1514 l'attestazione di cittadinanza.

Editore modifica

L'attività di editore incomincia nel 1484 con la pubblicazione di un'edizione isolata dell'Imitazione di Cristo (Imitatio Christi) di Giovanni Gersen, nella versione volgarizzata circolante nell'Italia settentrionale, già diffusa a stampa, differente da quella fiorentina.

Fino al 1489 Lucantonio rimase in apparente inattività, anno in cui riprese le stampe con la pubblicazione delle opere di Ovidio e una Vita di S.Girolamo, in lingua volgare anonimo della Vita Hieronymi dello Pseudo Eusebio[4] il quale era già stato editato quattordici volte.

Per entrambe le opere si servì del tipografo parmense Matteo Capcasa. Dal 1491 in poi l'attività andò crescendo senza sosta fino alla morte di Lucantonio, raggiungendo, secondo gli Annali del Camerini, 410 titoli.

e poco dopo una tipografia. La produzione dei Giunta di Venezia fu enorme almeno fino al 1553, poi si ridusse, in seguito a un fallimento e a un incendio; l'azienda sopravvisse quindi fino al 1670. Il ramo lionese fu fondato nel 1519 da Giacomo (Firenze 1486-Lione 1546), nipote di Filippo e Lucantonio: ma più che per la sua enorme e diseguale produzione è ricordato per le numerose contraffazioni delle edizioni aldine. Comune a tutti i rami della famiglia fu la marca tipografica: il giglio di Firenze, con vari adattamenti e con diversi motti, il più noto dei quali è Nihil candidius adottato a Firenze da Filippo. Ricomparsa nel 1840, la sigla editoriale diede successivamente vita alla Giunti Editore S.p.A.

Note modifica

  1. ^ a b c GIUNTI, Lucantonio, il Vecchio, su treccani.it. URL consultato l'11 maggio 2017.
  2. ^ a b I Giunti di Firenze: Editori del Cinquecento in Italia, Francia e Spagna (PDF), su bibliotecheoggi.it. URL consultato l'11 maggio 2017.
  3. ^ A. A. Renouard, Notice sur la famille des Juntes, Annales de l'Imprimérie des Aldes, 1834.
  4. ^ Vita Hieronymi, Epistole di s. Girolamo dottore della chiesa, scritte a diuerse persone, ... Con vna regola del temporale, e spiritual viuere per le monache ne monast eri. Nuouamente tradotte di latino in lingua toscana per Giouanfrancesco Zeffi fiorentino. Con tre tauole. .., Giunta, Giunta, Lucantonio, eredi nella stamperia de Giunti, 1562. URL consultato l'11 maggio 2017.