Utente:Zibibbo Antonio/Attilio Diolaiti

Attilio Diolaiti (Baricella, 17 settembre 1898Bologna, 1º aprile 1944) è stato un anarchico e partigiano italiano fucilato alla Certosa.

Biografia

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Nel 1915 partecipa alla fondazione del gruppo anarchico "Covelli" di Bologna ed è attivo nella campagna neutralista. Collabora a periodici come Il Libertario della Spezia e L'Avvenire anarchico di Pisa. Negli anni seguenti viene denunciato per aver affisso manifesti inneggianti all'uccisione di re Umberto I (prosciolto per insufficienza di prove) e poi condannato a tre anni di reclusione per diserzione[1]

Nel 1919 "è tra i protagonisti dei moti contro il caroviveri in Romagna". Attivo in campo sindacale fin dal 1916 nel 1922 è a Verona in qualità di segretario amministrativo della camera del lavoro anarco-sindacalista.[1]

Durante il Fascismo, dopo alcuni anni in cui apparentemente sembra non occuparsi più di politica, viene arrestato nel 1927 e inviato per 5 anni al confino a Lipari[1][2]

Bibliografia

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  • Attilio Diolaiti, in Dizionario biografico degli anarchici italiani, Pisa, BFS, 2003. URL consultato il 7 maggio 2022.
  • Diolaiti Attilio, su storiaememoriadibologna.it. URL consultato il 7 maggio 2022.