Valvassore

vassallo di un vassallo

Nel feudalesimo, con valvassore (oppure vassallo minore; etimologicamente, dal latino: vassus vassorum) si indicava un alleato del sovrano scelto dal vassallo, anche se è per lo più sinonimo del normale vassus.[1]

Ritratto di un valvassore con il suo vassallo.

Descrizione modifica

I valvassori erano appartenenti all'aristocrazia militare, dipendenti da protettori (seniores) ma distaccati dai gradi più bassi che erano composti da artigiani, piccoli proprietari e servi. Dal vassallo, i valvassori avevano protezione e la gestione finanziaria dei loro possedimenti, giurando in cambio fedeltà ed obbedienza.

Pur denotando un'origine giuridica, il termine esisteva anche nel linguaggio corrente ma con differenze di significato sociale tra un Paese e l'altro dell'Europa:

  • In Italia si denominavano valvassori unicamente i dipendenti dei baroni o dei capitanei[2]
  • In Francia erano i vassalli di modesta condizione economica
  • In Normandia ed Inghilterra erano dei semplici dipendenti rurali, non infeudati e che conservavano solo alcuni obblighi militari.

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Alessandro Barbero, Chiara Frugoni, Dizionario del Medioevo, 6ª ed., Roma-Bari, Laterza, 2011, ISBN 978-88-420-6374-2.
  • Giovanni Tabacco, Egemonie sociali e strutture del potere nel medioevo italiano, Torino, Einaudi, 1979.
  • Giuseppe Sergi, L'idea di medioevo. Fra storia e senso comune, Roma, Donzelli, 2005, ISBN 88-7989-936-8

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