Via della Rosa

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Via della Rosa è una strada della zona est del centro storico di Firenze, tra via Ghibellina e via dell'Agnolo.

Via della Rosa
Nomi precedentiVia Verzura, via Ventura, via Laurenziana, via della Crocetta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàFirenze
QuartiereQuartiere 1
Codice postale50122
Informazioni generali
Tipostrada carrabile
Intitolazionerosa (botanica)
Collegamenti
Iniziovia Ghibellina
Finevia dell'Agnolo
Mappa
Map

Storia modifica

La strada si chiamava anticamente via de' Becchi, forse perché abitata da pastori o macellai. Becco però, oltre che sinonimo di caprone, era anche il modo con cui, oggi come allora, si chiamano i mariti "cornuti", secondo la diceria popolare che vuole il tradimento della moglie visibile e risaputo da tutti tranne che dall'interessato (così come un animale non vede le proprie corna ma solo quelle degli altri). Nel 1730 il sacerdote Niccolò del Riccio Baldi a nome proprio e dei fratelli fece istanza ai pubblici uffici perché accordassero il cambio del nome, in quanto così com'era allontanava i potenziali affittuari. L'istanza fu accolta nel 1730 e una targa, in angolo a via Ghibellina ricorda ancora oggi il cambiamento di nome:

VIA ROSA
Per Decr.to de Sig.ri Cap.ni
di Parte 7 7mbre 1730
 

Le abbreviazioni si riferiscono al "decreto dei Signori Capitani di Parte [Guelfa]". Il perché fu scelto proprio il nome del fiore per la nuova titolazione è forse da legare al fatto che la zona fosse un tempo ricca di orti e giardini, come ricordano le vicine vie dell'Ulivo, del Fico e le non più esistenti vie del Ramerino (rosmarino) e della Salvia.

Descrizione modifica

L'edificio all'angolo di via Ghibellina è una rara architettura Liberty del centro di Firenze, che su questo lato presenta degli sporti, probabile traccia della preesistenza più antica. Al 5 rosso una casa mostra un cristogramma, accompagnato da un piccolo stemma familiare apposto dal nobile Cammillo del Riccio Baldi Papi, priore cittadino della Comunità di Firenze nel 1784, che qui abitò fino alla morte e lasciò la casa in eredità ai figli Guglielmo e Ascanio, morti dopo l'unità d'Italia.

All'angolo con via dell'Agnolo 87 invece è presente una casa che ha sulla cantonata e sul fianco numerosi conci di pietra forte, portati a vista nel corso di un restauro degli anni settanta del Novecento, che indicano nel luogo preesistenze due trecentesche. Sul fronte di via dell'Agnolo si vede una rotella con due chiavi decussate, che chiariscono il luogo come antica proprietà del vicino monastero di San Pier Maggiore. A questo, in effetti, l'edificio passò nel 1495, dopo essere stato di proprietà del monastero agostiniano di San Giovanni in Laterano, detto delle Santucce.[1]

Note modifica

  1. ^ Follini-Rastrelli 1789-1802, V, 1794, p. 100; Fantozzi 1843, p. 169, n. 400; Illustratore fiorentino 1880, p. 23; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 31-32; Paolini 2008, p. 20, n. 9; Paolini 2009, pp. 20-21, n. 11, nel dettaglio

Bibliografia modifica

  • Comune di Firenze, Stradario storico e amministrativo della città e del Comune di Firenze, Firenze, Tipografia Barbèra, 1913, p. 140, n. 989;
  • Comune di Firenze, Stradario storico e amministrativo della città e del Comune di Firenze, Firenze, 1929, p. 118, n. 1070;
  • Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, IV, 1978, p. 223.
  • Francesco Cesati, La grande guida delle strade di Firenze, Newton Compton Editori, Roma 2003.

Voci correlate modifica

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