Wen Fu (文賦), conosciuto anche come L'arte della scrittura, è la prima dissertazione in cinese antico sull'arte dello scrivere, composta nel terzo secolo d.C. da Lu Ji nella forma di fu, ovvero quanto più si possa definire “poesia in prosa”[1].

Significato

modifica

L'opera si compone di due termini:

  • Fu, ovvero la forma poetica della “prosa in rima”, impiegata nello stile detto “a doppia briglia” (pian wen)
  • ”Wen”, parola tra le più antiche della lingua cinese che significava “arte”, riferendosi non solo alla letteratura ma anche alle arti plastico-figurative. In senso lato wen può anche assumere il significato generale di “cultura”.

Struttura

modifica

Dalla metrica irregolare il Wen Fu adotta la forma popolare del fu, sinora impiegata per elogi di capi politici e militari e poemi storici, per comporre uno studio di tipo saggistico e creativo al tempo stesso, non estraneo a influenze confuciane, data la grande preparazione in materia dell'autore. L'opera esprime in versi la parabola del lavoro creativo letterario e si divide nei seguenti paragrafi[2]:

  • Prologo
  • Inizio
  • Scegliere le parole
  • Soddisfazione
  • Lista di generi
  • Sull'armonia
  • Sul rivedere
  • La chiave
  • Sull'originalità
  • Ombra, eco e giada
  • Cinque criteri:
    • Musica
    • Armonia
    • Vera emozione
    • Misura
    • Cura del particolare
  • Giusta forma
  • Capolavoro
  • Terrore
  • Ispirazione
  • Conclusione
  1. ^ Sam Hamill, Prefazione, in L’arte della scrittura, Guanda, 2002, ISBN 9788882464776.
  2. ^ titoli riportati dall'edizione Guanda, 2002