What Are Little Boys Made Of?

filastrocca anglosassone

What Are Little Boys Made Of? è una filastrocca anglosassone del XIX secolo. È elencata nel Roud Folk Song Index col numero 821.

(EN)

«What are little boys made of?
What are little boys made of?
  Frogs and snails
  :And puppy-dogs' tails,
That's what little boys are made of.

What are little girls made of?
What are little girls made of?
  Sugar and spice
  And all that's nice,
That's what little girls are made of.»

(IT)

«Di cosa sono fatti i ragazzi?
Di cosa sono fatti i ragazzi?
  Rane e lumache
  e code di cagnolino!
Questo è quello di cui sono fatti i ragazzi.

Di cosa sono fatte le ragazze?
Di cosa sono fatte le ragazze?
  Zucchero e spezie,
  e tutto ciò che è bello!
Questo è quello di cui sono fatte le ragazze.»

Dato il suo ruolo nella cultura popolare, esistono molte varianti del testo.[2][3] "snakes" (serpenti),[4][5] o "snips",[6] oppure "frogs" (rane).

Origini

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Nella prima versione della filastrocca, l'ingrediente per i ragazzi era "snips" o "snigs",[7] Spesso la filastrocca è riportata come parte di un componimento chiamato What Folks Are Made Of[8] o What All the World Is Made Of. Altre strofe descrivono di cosa sono fatti i giovani, i vecchi, gli adolescenti, ecc. Secondo Iona and Peter Opie, questo testo è opera del poeta inglese Robert Southey (1774–1843), che aggiunse le altre strofe alle prime due (di origine popolare).[1] Benché ciò non sia menzionato altrove, generalmente si ritiene veritiera questa interpretazione.[9]

La sezione rilevante nell'opera attribuita a Southey era:

(EN)

«What are little boys made of made of
What are little boys made of
Snips & snails & puppy dogs tails
And such are little boys made of.

What are young women made of,
Sugar & spice & all things nice»

(IT)

«Di cosa sono fatti i ragazzi?
Schiocchi di dita e lumache,
e code di cuccioli di cane!

Di cosa sono fatte le donne?
Zucchero e piccante, e tutto ciò è bello!»

  1. ^ a b c I. Opie and P. Opie, The Oxford Dictionary of Nursery Rhymes (Oxford: Oxford University Press, 1951, 2nd edn., 1997), pp. 100–1.
  2. ^ anonymous, Frankenstein's Chemistry, in Punch, vol. 61, 29 luglio 1871, p. 41. URL consultato il 27 marzo 2010.
  3. ^ Giles A. Daubeny, A Snail Hunter; Cockchafers, in Nature Notes: The Selborne Society's Magazine, vol. 12, novembre 1901, p. 215. URL consultato il 27 marzo 2010.
  4. ^ Eleanor M. Jollie, Teacher's Magazine, XXXII, n. 4, dicembre 1909, pp. 115–116, http://books.google.com/books?id=6fAKAAAAIAAJ&pg=PA115#v=onepage&q=&f=false. URL consultato il 27 marzo 2010.
  5. ^ W. J. and Katherine H. Wintemberg, Folk-Lore from Grey County, Ontario, in Journal of American Folk-Lore, vol. 31, gennaio–marzo 1918, pp. 83–124. URL consultato il 27 marzo 2010.
  6. ^ Gerald Griffin, Suil Dhuv, the Coiner, Saunders and Otley, 1827. P. 449 of the 1842 edition.
  7. ^ Charles Dance, The Bengal Tiger: A Farce, 1837.
  8. ^ (EN) What Folks Are Made Of, su delamar.org.
  9. ^ Gloria T. Delamar, Mother Goose: From Nursery to Literature, IUniverse, 2000, pp. 175–177, ISBN 0-595-18577-0.

La filastrocca viene citata anche nel romanzo "The Naked Sun" ("Il sole nudo" nella versione italiana) di Isaac Asimov.

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Collegamenti esterni

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