Wikipedia:Bar/Agli alpini e ai bersaglieri

Agli alpini e ai bersaglieri modifica

Contando sul fatto che tra i wikipediani ci siano alpini e bersaglieri chiedo un controllo: la voce Aldo Settimio Boni a me sembra una bufala (o perlomeno non mi sembra che il personaggio sia particolarmente enciclopedico), non ho trovato riscontri nè sulla persona, nè sui canti dichiarati come "famosi" e nemmeno sulla bibiografia citata, qualcuno ne sa qualcosa di più? --pil56 13:33, 5 giu 2006 (CEST)[rispondi]

L'unica rilevanza del personaggio sembra essere la creazione di alcuni canti e l'invenzione di un sistema di scappamento (le ultime cinque righe della voce). Ora, sulla bibliografia segnalata, hai controllato se il personaggio viene citato e cosa si dice di lui? Lucio Di Madaura (disputationes) 19:13, 5 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Io ho provato a fare ricerche con Google sia sul nome della persona, sia sul nome dei canti, sia sul libro indicato in bibliografia e non ho trovato nulla di nulla, per questo speravo che qualcuno che magari ha dimestichezza con le armi degli alpini e dei bersaglieri ne sapesse qualcosa di più :-( --pil56 22:00, 5 giu 2006 (CEST)[rispondi]

La bufala mi pare sia la vostra capacità di ricercare le bibliografie. D'altra parte è proprio questo il limite di wikipedia: ma chi siete?! (Io posso fornirvi ampie credenziali e non mi permetto di andare a criticare in questi termini le schede degli altri). Avete mai sentito parlare di SBN? Andate a cercare lì se è possibile reperire qualcuno dei libri indicati in bibliografia. Su fra Ginepro da Pompeiana sono state fatte anche tesi di laurea: sapete cos'è Google? (In caso ve lo posso spiegare). La copertina di "Autocapital" n. 1 riportava in bella vista la coda di una Ferrari Le Mans con gli snap (ne aveva 4). Per quanto riguarda U.M.Bottino, provate a chiedere a Mondadori... Certo si tratta di un inedito. Non avete idea di quanto poco mi possa interessare a livello perasonale che questa scheda appaia su Wikipedia (vi sono altri luoghi - cartacei - dove sarà inserita). Per quanto riguarda i bersaglieri, fatemi la cortesia di parlare a bassa voce: c'è qualcuno, come il personaggio in questione, che ha rischiato più volte la vita in combattimento. --Francesco BdN 12:59, 8 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Innanzitutto domandare è lecito, rispondere è cortesia, io ho fatto una domanda e mi aspettavo risposte, non un comportamento di questo tenore (tra l'altro già visto su altre pagine, in unione alla cattivissima abitudine di togliere gli avvisi senza neppure sapere cosa sono). Comunque mi spiace ma una risposta di questo tipo non fuga alcuno dei dubbi: Google lo conosco bene e le "coincidenze" che non ci siano riscontri nè su "Aldo Boni", nè su "Primavera Cremisi", nè su "Vetta bianca", nè su "Bersaglieri nell'arte" nè su "SNAP" (di cui del tutto casualmente continua ad essere modificata la traslitterazione dell'acronimo) non sono dei bei segnali. Giusto per terminare il discorso, non vedo da dove venga l'ultima raccomandazione in merito ai bersaglieri che qui nessuno ha citato in maniera negativa.
Collegandomi a quanto sopra ho guardato anche la voce Luigi Molinis in cui appunto sono stati anche tolti gli avvisi (se non fosse abbastanza ovvio, non è certamente l'autore della voce che può togliere un avviso "da controllare" e la dicitura "orfano" non è una offesa ma uno stato della voce che va tolto solo quando non lo è più, mentre ora lo è ancora). E' perfettamente inutile accusare gli altri di non saper leggere quando si scrive nella voce Come saggista ha pubblicato due libri: Tocchi, spunti, iperboli nel design del Friuli-Venezia Giulia (Ed. Ellerani) e sul sito della Ellerani il libro viene citato ma l'autore in questione no [1]. Invece che accusare gli altri di ignoranza sarebbe meglio dare PACATAMENTE delle spiegazioni che possano fugare i dubbi di inserimento di materiali non validi o di spam. Onestamente, io personalmente perlomeno, sono ben stufo di questo tipo di inserimenti e delle persone che accusano con arroganza, supponenza ecc.ecc. Chissà perchè un "Francesco BdN" mi fa venire in mente il "F. Boni de Nobili" citato nella bibliografia delle voci e il "Francesco BdN" che ha un indirizzo di posta elettronica presso IALweb e che ne sostiene a spada tratta l'enciclopedicità (anche con velate minacce). :-( --pil56 16:56, 8 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Certo, almeno io non ho paura di dire chi sono, caro Pil56! E sono abituato a difendere quello che scrivo, perché so di cosa parlo. Comunque, niente paura né rancori. Non scriverò più su wikipedia, così staremo tutti più tranquilli. --Francesco BdN 17:11, 9 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Come preferisci; però io difese "costruttive" e soprattutto PACATE di quello che scrivi non le ho ancora lette e sono sempre ben disposto ad ammettere eventuali miei errori, tanto è vero che non mi sono mai permesso di "decidere" autonomamente su cose che ammetto di non conoscere ma ho chiesto "consiglio" e opinioni agli altri wikipediani. Per ora non ho visto nessun riscontro a parte le tue accuse di ignoranza, supponenza ecc.ecc. --pil56 17:56, 9 giu 2006 (CEST)[rispondi]


Ho compiuto queste verifiche online sulle voci bibliografiche che risultano esistenti (per quanto andrebbero meglio formattate)

Non ho conoscenza della storia della RSI ne ho mai letto le opere in questione, per cui non posso fornire elementi sulla veridicità della biografia del personaggio (ho solo trovato un riferimento all'esistenza del canto della fanfara cremisi).

Credo che il personaggio possa considerarsi enciclopedico, per quanto di scarso interesse, partendo dal presupposto che l'enciclopedia sia per lo meno un compendio universale delle conoscenze espresse da più autori su un qualsiasi argomento rilevante (e che quindi è stato oggetto di bibliografia).

Una questione aperta è quella della verifica della pertinenza della bibliografia con il personaggio in questione e della rilevanza dello stesso. Il fatto che Francesco BdN (al di la del modo di esprimersi aggressivo che è fuoriluogo, visto che come wikipediani dovremmo fare un lavoro di squadra. Mi trovo solidale con pil56) sia forse l'autore di una voce della bibliografia, non dovrebbe essere considerato a priori un problema per la voce, perchè la pubblicazione potrebbe essere comunque valida a livello contenutistico.

Per personaggi cosi' di nicchia, concludendo, l'unica possibilità di verifica in tutti i sensi puo' essere fatta recuperando i testi cartacei e non in internet, ma personalmente me ne tiro fuori, non essendo particolarmente interessato alla storia del '900.

Qui sotto la bibliografia verificata esistente:

Fra’ Ginepro, Il Bambino della frontiera, in Fra’ Ginepro, opera omnia, Novantico, 1998 fa parte del catalogo della casa editrice Novantico

Boni de Nobili, Sotto il segno di sant'Andrea, Vittorio Veneto, 1997 è citata nella biblioteca del Senato della Repubblica con riferimenti:

Boni de Nobili F. Sotto il segno di Sant'Andrea. Storia di una famiglia e di un territorio (Magliano, Ponteccio, Castelletto e Gragna, D. De Bastiani editore, Vittorio Veneto 1997, pp. 364.

G. Pisanò, Gli ultimi in grigioverde, vol. II, Milano 1994 è citata in questo catalogo della Biblioteca Civica di Bergamo con riferimenti: Gli *ultimi in grigioverde : storia delle forze armate della Repubblica sociale italiana, 1943-1945 / Giorgio Pisano. - Milano : FPE, 1967. - 3 v. (2420 p. compless.) : ill. ; 32 cm. + 1 / Giorgio Pisano. - Milano : FPE, /1967]. - 632 p. : ill. ; 32 cm.

U.M. Bottino, Sapevamo di perdere, edizione fuori commercio, fotolito e stampa A. Negri, Rozzano 1993 è citata qui con riferimenti:

Umberto Maria Bottino "SAPEVAMO DI PERDERE" 1943 Milano 1993 pagg.348, Rozzano (MI), 1993 Bottino, Umbertomaria ISBD: Sapevamo di perdere / Umbertomaria Bottino - Milano : a cura dell'A., 1993 - 346 p. : ill. ; 24 cm Livello bibliografico: Monografia Tipo documento: Testo a stampa Nomi: Bottino, Umbertomaria Paese di Pubblicazione: IT Lingua di Pubblicazione: ita Localizzazioni: TO0473 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte - Torino - TO Codice identificativo: IT\ICCU\TO0\0523293


Martirologio italico della Repubblica sociale - Siena : Tip. senese, [1961?]- . - v. ; 19 cm . Localizzazioni: AL0135 - Biblioteca dell'Istituto per la storia della Resistenza e della societa' contemporanea in provincia di Alessandria - Alessandria - AL FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI Codice identificativo: IT\ICCU\SBL\0529246

--Nanae 15:40, 30 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Complimenti per la ricerca approfondita di questi testi!!!!!!!!! :-) :-)
Peccato che, come tu scrivi, bisognerebbe riuscire a leggerli dal vero per capire quanto siano pertinenti con la voce in oggetto. Rimango sempre dispiaciuto di non aver "pescato" un qualche alpino o bersagliere ferrato sull'argomento, come del resto nessun ingegnere automobilistico ha risposto all'appello :-(. Per l'arroganza del contributore verrebbe più da chiedere la cancellazione della voce ma non è corretto farlo per antipatia :-) --pil56 11:39, 1 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Volevo puntualizzare che sono in possesso di un modellino di Ferrari con i tubi di scappamento in questione, che quindi non sono una bufala; poi, mio marito fa ricerche storiche sulla R.S.I. e veterani e siamo in possesso di molte informazioni riguardo il personaggio in oggetto, che e` quindi esistito, che si e` comportato eroicamente in azioni di guerra e di conseguenza non e` una bufala. Capisco "l'arroganza" del contributore che si e` visto accusare di aver fornito "bufale" per informazioni. E` vero che e` lecito chiedere ma e` anche vero che c'e` modo e modo per farlo...--M-uk 10:02, 17 ago 2006 (CEST)[rispondi]