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Chi fa da sé fa per tre


Mi capita spesso di partecipare a discussioni che iniziano, trovano consenso, ma poi finiscono nel nulla perché nessuno si decide a concretizzare. I motivi per cui nessuno concretizza possono essere molti, ma penso che uno dei tanti motivi sia che tutti pensiamo "Tanto se non lo faccio io prima o poi lo farà qualcun altro". Così passa il tempo e la discussione finisce nel dimenticatoio, anche se si trattava di qualcosa di importante.
Vorrei quindi proporre la scrittura di un saggio di Wikipedia che tratti questo tipo di dinamiche e che invogli gli utenti a fare il primo passo piuttosto che aspettare che siano gli altri a farlo.
Ecco alcune proposte per il titolo del saggio:

Che ne pensate? Sperando che questa discussione non finisca nel dimenticatoio assieme alle altre... :D --Daniele Pugliesi (msg) 03:43, 20 mar 2013 (CET)[rispondi]

Aggiungo che nel mio caso specifico, mi ritrovo puntualmente ad aprire nuove discussioni, a fare nuove proposte, a iniziare qualche lavoro tedioso, ma quando poi mi accorgo che mi occorre molto tempo per realizzare quello che avevo pensato, lascio il lavoro a metà e mi dedico ad altro di più sbrigativo. Ciò vuol dire che se propongo ad esempio 100 idee, 40 sono bocciate o ignorate, 20 trovano consenso e sono concretizzate completamente, 20 trovano consenso ma la loro realizzazione si ferma a metà o all'inizio, e altre 20 ricevono il consenso ma nessuno le realizza per cui finiscono nel dimenticatoio.
Secondo voi, in questo caso è meglio quindi continuare a fare proposte (anche se importanti) o terminare prima quelle già iniziate da tempo? Capisco che bisogna bilanciare le due cose, ma secondo voi qual'è il rapporto ottimale tra il numero di proposte completate e il numero di nuove proposte avanzate? Per fare un'analogia, nelle grandi aziende si trova quasi sempre un settore "ricerca e sviluppo", dove vengono assegnate alcune risorse; su Wikipedia mi sembra che molti si dedicano appunto a fare "ricerca e sviluppo" ma poi non concretizzano, lasciando agli altri il grosso del lavoro. Il saggio che propongo dovrebbe dunque invogliare a trovare questo equilibrio tra ideazione e realizzazione, altrimenti rischiamo che Wikipedia diventi un contenitore di idee, anche valide, ma dimenticate. --Daniele Pugliesi (msg) 03:56, 20 mar 2013 (CET)[rispondi]
titoli meno pittoreschi e piu' chiari, grazie. --Rago (msg) 07:10, 20 mar 2013 (CET)[rispondi]
Credo che alla fine tutto si riduca al "siamo d'accordo ma ho paura di farlo io", e quindi, più che creare una nuova voce, andrebbe trattata la cosa in un paragrafetto di WP:BOLD Jalo 08:45, 20 mar 2013 (CET)[rispondi]
Come Jalo: è un esempio particolare di WP:BOLD. --Cpaolo79 (msg) 08:50, 20 mar 2013 (CET)[rispondi]
Io sono su it.wikipedia dal 2006 o dal 2007, vado "a braccio" con le date. Negli ultimi anni o mesi mi sono accorto che alcune discussioni si protraggono troppo a lungo oppure, peggio, rasentano l'oziosità, in quanto, IMHO, prima di aprire una discussione non farebbe male informarsi sul Web e poi decidere se è proprio il caso di dirottare l'attenzione dal NS-0. Ritorniamo insomma alla vecchia osservazione-dato statistico che gli italiani (o se preferite: gli "italo parlanti") mediamente leggono pochissimo ma scrivono tantissimo con tutte le conseguenze del caso. Aprire discussioni come questa, oppure come quest'altra (fra l'altro il richiedente mi pare fosse un ex admin hanno fatto sì che poco alla volta dirottassi la mia maggiore attenzione sui Progetti minori, cioè verso le consorelle numericamente più piccole come voci, ma dove con poche parole ci si intende pienamente e si fa di tutto per non non impantanarci in dispendiose discussioni che terminano riconducendoci a ciò che sapevamo (O POTEVAMO SAPERE se solo avessimo LETTO di PIU') fin prima di aprirle. --Pracchia 78 (scrivimi) 11:37, 20 mar 2013 (CET)[rispondi]
Visto che la discussione che citi l'ho aperta io, puoi gentilmente indicare dove ca§§o sta scritto che l'ho fatto senza prima informarmi?
Tornando in tema, non credo che sia tanto questione di coraggio-bold, quanto di tempo e voglia, perché le cose spesso non sono semplici da concretizzare --Bultro (m) 12:58, 20 mar 2013 (CET)[rispondi]
Ne facevo un discorso di carattere generale, non intendevo riferirmi a una ben specifica discussione fra una o più persone/firme: ci sarebbero altri esempi, volendo. Se ho messo quel paio di collegamenti è a puro titolo esemplificativo per circoscrivere meglio il mio precedente intervento cioè per meglio chiarire il mio pensiero e la mia opinione. E c'è dell'altro che non è una mia opinione. Voglio dire che quando vedo discussioni kilometriche, cerco di immedesimarmi in tutti coloro che passano di lì, in quelle "pagine-papiro", per puro caso (specie se non sono wikipediani) e dico a me stesso: "Prova a convincere i non addetti ai lavori che è semplice seguire le discussioni su it.wikipedia, prova a convincere quel viandante che è semplice e breve addivenire a un consenso fra le parti." Se c'è un bonario appunto di carattere generale (i.e.: non riferito a nessuno) sta per lo più nelle lungaggini di alcune discussioni le quali potrebbero concludersi per lo meno in tempi ragionevolmente brevi —se proprio non le si possono evitare— mentre non è così. --Pracchia 78 (scrivimi) 14:16, 20 mar 2013 (CET)[rispondi]
Io comunque non mi riferivo al caso in cui non si arriva mai ad un consenso per la "testardaggine" (se vogliamo chiamarla così) dei partecipanti, ma piuttosto a quelle discussioni che in tempi più o meno brevi trovano il consenso, ma poi nessuno concretizza, non perché abbia paura, ma perché non ha voglia o tempo. Il "Be bold" penso si riferisca invece alla paura che hanno certi utenti di fare qualcosa perché hanno paura di operare nel modo sbagliato. --Daniele Pugliesi (msg) 01:15, 21 mar 2013 (CET)[rispondi]
E come pensi che un saggio possa istillare il tempo e la voglia nei lettori? Secondo me un saggio veramente interessante è en:Wikipedia:Don't worry about writing essays :) --Bultro (m) 14:36, 23 mar 2013 (CET)[rispondi]