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Fans del Partito Democratico NAVIGAZIONE


Segnalo una dissonanza che necessita di "accordatura".
Tra ieri ed oggi ho corretto un trentina di voci che riportavano, accanto ai nominativi di sindaci, assessori e presidenti di regioni e province l'appartenenza al Partito Democratico. La maggior parte di tali variazioni sono state messe, in serie, da pochi IP o utenti, particolarmente dediti a questo tipo di aggiornamento. E a quello solo.
Ora, è evidente come sia impossibile che questi amministratori siano stati eletti in una lista o partito che ancora non esisteva.
La loro fresca adesione al PD, dopo verifica, andrebbe eventualmente segnalata (anche se potrebbe trattarsi di recentismo) nella voce del politico e non nei dati degli amministratori che, come tali, sono stati eletti nella lista o nel partito in cui si sino presentati.
La mia iniziativa, però, sembra incontrare numerose resistenze. Prima che scoppi la "bagarre" vorrei avere il parere della comunità sulla questione. Non voglio incaponirmi in una azione che a me pare doverosa, ma non sia condivisa nella realtà. --Metralla 19:51, 22 feb 2008 (CET)[rispondi]

Credo che quando in parlamento un deputato cambia schieramento lo si considera come facente parte di quello nuovo, a prescindere da come era stato eletto. Secondo me va bene aggiornare le voci. Jalo 19:57, 22 feb 2008 (CET)[rispondi]
Penso che per le amministrazioni locali si dovrebbe fare riferimento alla lista con cui sono stati eletti, anche se poi è confluita in un'altra entità politica, per cui l'adesione del politico locale ha valore solamente personale. (Esempio pratico: Se nel comune di Montepapero il sindaco è eletto nella "Lista civica per i vini di Montepapero", e questo poi dà la sua adesione al "Partito del formaggio fresco", IMHO nella voce di Montepapero deve restare "Eletto con la Lista civica per i vini di Montepapero") - --Klaudio 21:36, 22 feb 2008 (CET)[rispondi]
D'accordo con Klaudio. Il riferimento alla lista nella quale si è stati eletti mi sembra la cosa più ragionevole. --Retaggio (msg) 22:34, 22 feb 2008 (CET)[rispondi]
D'accordo con gli ultimi due... Se l'IP torna in azione dagli il link di questa pagina! --luigi aka bella situazione (τalk) 23:36, 22 feb 2008 (CET)[rispondi]
Quoto Klaudio. Anche perchè le varie alleanze nei singoli comuni potrebbero essere leggermente più spostate a sinistra rispetto al PD. --Paul Gascoigne 01:14, 23 feb 2008 (CET)[rispondi]
Mmm... partito del formaggio fresco... gaaahhh... (cit.) D[oppia]D[i] 11:08, 23 feb 2008 (CET)[rispondi]
Quando un parlamentare cambia partito si sposta anche dal gruppo parlamentare del vecchio partito a quello del nuovo (oppure va nel gruppo misto), si tratta di un atto ufficiale e documentabile, quindi mi sembra che si possa considerarlo a tutti gli effetti facente parte del nuovo gruppo (eventualmente facendo menzione che era stato eletto con un altro partito). Lo stesso vale per le amministrazioni locali. Quindi:
  • nei comuni/province/regioni dove il gruppo consiliare della Margherita si e' fuso con quello dei DS, si scrive Partito Democratico;
  • dove rimangono gruppi separati, si lascia Margherita o DS;
  • dove alle elezioni e' stata presentata una lista civica, vale il nome della lista. --Gerardo 11:33, 25 feb 2008 (CET)[rispondi]

Assolutamente no. Si lascia il partito di elezione, anche perché molti amministratori non hanno aderito al PD, pur continuando a rimanere nella coalizione di governo. Esempio a Perugia, dove il presidente della Provincia, Giulio Cozzari, eletto con la Margherita (che si è fusa nel PD), non ha aderito alla nuova formazione, pur rimanendo nella sua carica istituzionale con l'appoggio di tutta la maggioranza. Starlight · Ecchime! 16:45, 25 feb 2008 (CET)[rispondi]

Se e' stato eletto con la Margherita, che non esiste piu', e non e' entrato nel PD o in un altro partito, ora e' un indipendente. --Gerardo 16:41, 27 feb 2008 (CET)[rispondi]