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Piano annuale WMF e allergia al cambiamento


"Allergia al cambiamento"

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Vedi anche m:Change management, m:Change aversion.

La WMF, per la prima volta in molto tempo, invita a commentare il suo piano/bilancio annuale in bozza (quella cosa da circa 60 milioni di dollari); c'è ancora un certo tempo ma dicono al massimo una settimana se volete chiedere modifiche sostanziali. Se vi è mai capitato di pensare "ma perché WMF non fa X", verificate che rientri fra gli obiettivi che si propone e commentate.

Per vostra informazione, WMF fra i rischi maggiori indica l'"allergia al cambiamento" della comunità, che produrrebbe una "piattaforma sclerotizzata" (paralizzata), bloccata nel passato. Per conto mio vorrei invece ringraziare tutti i "colleghi" wiki(p|m)ediani e volontari, autentica fonte di innovazione dal basso, per tutte le azioni concrete e idee con cui costantemente arricchiscono sia i nostri affari interni sia il servizio che questo progetto offre. Ho commentato là. --Nemo 07:50, 11 apr 2014 (CEST)[rispondi]

Grazie. Nemo, per caso ricordi di un gruppo di progetto che propone restyling di vari siti famosi, inclusa wp? Purtroppo non ricordo il nome del sito. Una proposta notevole del restyling era una giustificazione del testo a dx e a sx, in modo da restringere da entrambi i lati il corpo del testo, centrandolo. Secondo me è una buona idea perché:
  1. evita al lettore di perdere il rigo all'andata a capo
  2. lascia spazio da entrambi i lati per collocare eventuali immagini, tabelle e paratesto in genere (esclusi i titoli sezioni, ovviamente), che così conflitterebbero meno con il testo (oggi testo e immagini sono in competizione "Lebensraum").
Dal basso subiamo modifiche: tutta la resistenza dal basso avviene verso operazioni oggettivamente controverse (la saggezza della folla o funziona sempre o non funziona mai!) o poco "aperte" al contributo dal basso. C'è poi la difficoltà linguistica. Io penso che, proprio per ragioni linguistiche, ogni comunità linguistica (interprogettuale) dovrebbe avere una rappresentanza su meta (con vincolo di mandato :P ), il che consentirebbe anche di concentrare le buone proposte qui e asciugare gli interventi lì. Ancora grazie. pequod76talk 13:22, 11 apr 2014 (CEST)[rispondi]
@pequod: La giustificazione del testo è solo una questione estetica, che non altera la quantità di testo contenuto in un rigo, ma semplicemente lo distribuisce meglio. O forse non ho capito la tua proposta.
@Nemo: Grazie per la segnalazione. Riguardo alle accuse di "allergia al cambiamento", penso che a lamentarci dovremmo essere noi, dopo l'introduzione frettolosa e forzata del Visual Editor (peraltro in versione alpha, neanche beta!). Personalmente penso che troppe proposte vengono "calate dall'alto" senza che ci sia prima almeno un mini-sondaggio o roba del genere per avere il parere degli utilizzatori di Wikipedia (sia editori sia lettori). --Daniele Pugliesi (msg) 15:28, 11 apr 2014 (CEST)[rispondi]
L'allergia al cambiamento è una cosa normale nell'animo umano :) Qui su wiki ne abbiamo avuto prova ad esempio con il passaggio a vector, con l'introduzione del VE, e pochi giorni fa col cambiamento del font. Ci si lamenta sempre perché in fondo siamo tutti abitudinari.
La cosa vale anche fuori, ad esempio su FB ogni minimo cambiamento provoca tonnellate di lamentele. E' normale Jalo 17:22, 11 apr 2014 (CEST)[rispondi]
Comunque con l'introduzione di Beta Features dovrebbero esserci meno lamentele in futuro. Penso che tale strumento sia nato proprio in risposta alle tante critiche avanzate riguardo all'introduzione forzata di Visual Editor, che in un primo momento ha messo tutti nel panico in quanto si pensava che sarebbe diventato lo strumento di modifica standard. L'importante è appunto dare la possibilità all'utente (sia editore sia lettore) di decidere se accettare o no il cambiamento, introducendo le novità dopo averle testate per un periodo di tempo "adeguato". --Daniele Pugliesi (msg) 21:58, 11 apr 2014 (CEST)[rispondi]
@Pequod: non sono del tutto d'accordo: una rappresentanza si rende oggi necessaria per la complessità dei temi (tecnici e non) che si trattano, ma questo non deve servire di "scusa" per non partecipare alle discussioni che ci interessano, dovunque si tengano, per poi poter dire nel bene o nel male che ha deciso qualcun altro. La difficoltà linguistica non è decisiva, e ci si può ovviare molto semplicemente con la collaborazione fra Colleghi di stessa lingua ("dimmi cosa vuoi che riferisca e lo traduco", una cosa che si potrebbe anche organizzare come servizio stabile). Volenti nihil difficile. Ma soprattutto, la delega non può poi tradursi in tiro al piccione sul delegato. Abituiamoci a vedere le funzioni "alte" come specializzazione in certi compiti, che non ci impedisce di dire la nostra e che non diventa autoreclusione nel nostro piccolo romitaggio a darci ragione da soli; i delegati potranno sbagliare, ne hanno il pieno diritto, ma restano parte della stessa comunità aperta fintantoché interveniamo anche noi - o l'apertura non avrebbe utilità e senso. E non è vero che subiamo: l'errore recente sugli MP4 dimostra che l'intervento dal basso (e l'errore sta nel non aver riflettuto sul vigore dei valori che ci legano soprattutto in basso) il suo peso, il suo giusto peso ce l'ha. Ci fossimo chiusi nell'escamotage assolutorio del delegare, oggi faremmo una cosa contraria ai nostri principi: siamo intervenuti "dal basso" e non la facciamo. Dopodiché ci sono oggettivamente problemi fra le singole comunità, e fra queste e la Foundation. Servono sì delle deleghe. La soluzione però non è da un lato l'invio del missus dominicus, come dall'altro non è la spedizione di un sindacalista infoiato. La soluzione imho è una migliore osmosi fra queste membrane cellulari in cui si recintano le singole comunità, involucri che solo in parte sono fisiologici (lingua e cultura) e per il resto sono costruiti da una sclerotizzazione "attitudinale". Uno è il tessuto e sarà bene che funzioni a dovere, perché cessando l'organismo le cellule non servono più a niente. Reso il dovuto tributo a Menenio Agrippa (:-), il problema non è la grafica, o almeno nella mia personale graduazione non è un'impellenza. Abbiamo problemi di molte nature fra cui il calo di utenti e anche di lettori, cui si lega un rischio di calo delle donazioni e dell'attenzione generale alla libertà del Progetto; è probabile che potremmo fare anche dal basso qualcosa per contribuire a contrastare questi rischi, ma se nel frattempo ci si prova "dall'alto" mi piacerebbe non si perdessero le nostre tradizioni popolari di presunzione di buona fede e fiducia. Siamo sempre tutti in canottiera e col cappello di giornale, pure i delegati ;-) -- g · ℵ (msg) 13:11, 12 apr 2014 (CEST)[rispondi]
@Daniele: Sì, hai ragione, infatti la proposta di restyling consisteva fondamentalmente in un restringimento della lunghezza del rigo e il corpo del testo risultava centrato. Che poi fosse giustificato o meno è un altro punto, ma secondo me dovrebbe essere così di default (mi pare che ad oggi sia al contrario).
@Jalo: hai ragione anche tu, ma ciò non impedisce a certe spinte dall'alto di essere state goffe. Quindi è un bene la resistenza, perché l'unico bene incerto verso cui tuffarti è quello che ti evita il male certo. Nel caso di VE il male certo non c'era, il bene incerto era appunto incerto e la modalità è stata mal gestita: per la resistenza degli utenti si è messo un po' di giudizio nella faccenda. Mi pare quanto meno di cattivo gusto che dai piani alti si ponga l'accento sulla inerzia degli abitudinari quando non mi pare si sia ammesso più di tanto che con VE s'è fatto un passo più lungo della gamba. Comunque, l'importante è che gli sviluppi, al netto di confronti obliqui o imprecisi per colpa di entrambe le parti, rimangano obbiettivo comune. Piaccia o non piaccia, almeno a parole la retorica del "populacho", cioè degli utenti, dovrebbe rimanere la retorica vulgata. I politici infatti dicono "gli italiani non sono stupidi". E sbagliano! :D Però da WMF è bene che dicano (e pensino) "le comunità non sono stupide e ci serve avere il conforto dei vecchi utenti". Sono infatti i vecchi utenti a tramandare la scienza alchemica wikipediana (non dico per forza i vecchissimi utenti: in pochi mesi si è sufficientemente "vecchi" da poter tramandare). Posso inventarmi una ricostruzione dei fatti per cui le strategie di "cambiamento" sono inefficaci e, al contempo, allontanano vecchi utenti irritati: i contributori calano...
@Gianfranco: un attimo, stai correndo lungo il mio discorso per una via che non auspico affatto. Pensi che io auspichi una rappresentanza per potermi poi lamentare? No! :) Tiro al piccione? Perché? Io un inglese arrabbattato lo posso montare su, molti no. Io non ho troppa voglia di cambiare progetto e dedicarmi a queste faccende, ma questa è pura aneddotica. Se poi con qcno ho sono stato troppo aggressivo mi scuso, ma... cosa c'è di sbagliato nel discutere fra noi e poi mandare un missus? Non è la soluzione? La soluzione è "una migliore osmosi"? Va bene, ma in concreto? :-) Il problema non è la grafica? Attenzione al benaltrismo, che wp abbia un problema di grafica è evidente, visto che certi fondamentali non vengono toccati da troppi anni. Non c'è UN problema-leviatano da affidare ad un trust di cervelloni: possiamo anche gingillarci a considerare la grossa questione del calo dei contributi, ma nel frattempo cosa ci impedisce di occuparci di questioni grafiche? Male non farà. E' giusto che tu evochi il tradizionale presumere la buonafede: non credo che qualcuno voglia dire che ci sia malafede, ma certi pasticci verticistici ci sono stati (basterebbe menzionare certe prese di posizione di Wales: quella sulle immagini "porno", che gli ha conquistato una purissima figuraccia e una destituzione ben meritata, e quella più recente sulle medicine alternative: ma a titolo di chi parla???). Un'altra nostra tradizione importante è quella della saggezza della folla: ultimamente dai piani alti se ne fa un uso un po' ottuso, come nel caso di VE ("vi proponiamo un sistema assurdo e voi ci dite cosa non funziona", ah be'). Insomma, presumiamo la buonafede e diciamoci con chiarezza che c'è un problema di comunicazione tra meta e i progetti. Risolviamo il problema, non cerchiamo scalpi. :) pequod76talk 18:26, 12 apr 2014 (CEST)[rispondi]
Non scalpi...tare :-P Tu proponevi, nel post cui ho risposto sopra, (sintetizzo io) "mandiamo qualcuno lassù e sulle cose concrete vediamocela quaggiù". Ma questa è una divisione, peraltro in verticale, del WikiMondo che sinceramente non trovo desiderabile. Non condivido intanto che guardiamo alle distanze come a un qualcosa di immutabile cui rassegnarci o addirittura da acuire, e non condivido questa bisezione in "alto" e "basso" quasi fosse il cartone della lavatrice. Proprio perché hai portato il nome e i casi di Jimbo, nessuno più di lui dovrebbe essere in alto eppure se dal basso gli fanno osservare che sbaglia, lui ne prende atto e noi, ammetterai, non facciamo cose sbagliate solo perché le dica Jimbo. Quindi le rispettive ubicazioni dell'alto e del basso nel nostro sistema potrebbero essere molto più relative di quanto ipoteticamente consentito da certe affermazioni categoriche. Il "trust di cervelloni" è stretto parente del "sabba di smanettoni" che era nella storica wikidefinizione di Draco, ed in quel senso lo leggo come un'autoselezione sufficientemente naturale di coloro che all'interno della condivisione generale condividono anche, selettivamente, alcuni interessi particolari. Anche qui c'è chi si occupa del {{bio}} e chi della tavola degli elementi chimici, ma se ci "impongono" delle novità cui hanno lavorato in pochi, potevamo seguire i lavori preparatori e intervenire in libertà: criticare dopo è altrettanto consentito, ma è normale se è costruttivo o se l'ottica è quella dello "abbiamo sbagliato", perché se è quella dello "hanno sbagliato", è tiro al piccione da posizione pigra. Anche io sbaglio se sbaglia uno del progetto chimica, perché stiamo facendo insieme la stessa cosa; e dico chimica perché penso sia il campo fra quelli classici in cui ho davvero messo le mani di meno. Ma anche da questa mia distanza, non percepisco quegli utenti come "diversi", non temo siano una sorta di casta e non vivo la differenza come una forma di classismo. In it.wiki. Fuori ci sono trust per qualsiasi cosa e ce ne sono anche per la grafica, il che fa sì che non sia benaltrismo graduare il calo utenti come più urgente rispetto alla grafica, perché la grafica, dichiaratamente, la si sta rimaneggiando proprio per attrarre nuovi utenti, e questo lo si fa perché gli utenti calano e si teme calino tutti i nostri indici "consueti". Altro che benaltrismo, sono lo strumento e la sua finalità :-) Ora c'è un piccolo dettaglio: come versione del Progetto Wikipedia ci si concedono alcune libertà, ma questa resta Wikipedia, che - per quanto distribuita in innumerevoli progetti linguistici - è sempre la stessa e unica Wikipedia in tutto il Pianeta. L'estetica di Wikipedia richiede interventi che si riflettono sul codice con cui tutte le versioni escono dagli stessi server per tutte le versioni, perciò noi possiamo scegliere come colorare i template, ma uno studio sui caratteri, come sul MediaViewer, come sul VE, è cosa che deve farsi organicamente per tutte le versioni, perché sia la stessa Wikipedia dovunque, leggibile allo stesso modo in tutte le versioni. Vuoi che ti dica quanto uso il VE? Praticamente mai, sarò sclerotizzato su questo ma non mi riesce, e tuttavia considero molto positivo che ci sia questo editor alternativo, perché non siamo qui per la leva militare, non andiamo a combattere marciando a passo quando a passeggio ci arriveremmo prima e più in forze; dobbiamo inserire contenuti e adesso abbiamo due modi, non più solo uno, di inserirli. Per forza doveva succedere per tutte le versioni, e per onestà ammetteremo che non era mica un segreto che ci si lavorava. Potevamo intervenire. Ti giro allora la domanda: cosa ti impedisce di proporre al MultiMedia Team? La lingua? E' pieno di gente, me compreso se non c'è di meglio, pronta a darti una mano con le traduzioni (anche se non ne hai bisogno :-P). Perché dunque non intervenire? Meta non è un progetto diverso, dovrebbe essere un punto di raccordo e mediazione fra tutti i Wikimediani, ma lo è solo se ce ne occupiamo. Se ci limitiamo a mandarci qualcuno, per poi far finta che non ci sia sempre qualcosa di cui stiano discutendo, il distacco lo creiamo noi, e allora non si può dire "l'alto e il basso", è piuttosto una faccenda di "dentro e fuori". E' questa l'osmosi, avere una relazione concreta con meta e, con meta o indipendentemente da questa, una relazione diretta con gli altri progetti. Possibile sinché lo si voglia. Sinché non schematizziamo. Io devo dire, per esempio, che sino ad un certo momento avrei ritenuto insuperabile il distacco con i commonari tedeschi, organici anche in de.wiki; ma quando facemmo lo sciopero, quelli raccolsero centinaia e centinaia di firme in poche ore, non ricordo con precisione ma un tempo brevissimo, un lampo, per darci coraggio e solidarietà con testa e cuore in modi che mi colpirono profondamente per la loro affettuosa vicinanza. I tedeschi, che giudicavo i più distanti da noi, mentre ancora eravamo in attesa di effetti e dunque non si sapeva come sarebbe potuta andare, furono i più compatti e coraggiosi ad appoggiarci, pressoché unanimemente, mentre altri gruppi tradizionalmente più vicini in proposito si spaccarono. Il mio errore era stato quello di aver schematizzato, e se oggi mi punge vedere lo schema alto-basso è anche grazie a quella preziosa lezione. La delega serve, ripeto, ma non è tutto (e i missi dominici non sono gente che vorremmo vedere trafficare dalle nostre parti ;-). Serviamo anche noi, serve andare di persona alle riunioni di condominio: un po' si litiga e un po' si chiede di far aggiustare l'ascensore, ma se non ci andiamo nessuno ci aggiusta l'ascensore e continuiamo a fare le scale :-) -- g · ℵ (msg) 01:21, 13 apr 2014 (CEST)[rispondi]

[rientro] purtroppo, e dico purtroppo, la partecipazione a simili decisioni è, per forza di cose, limitata da fattori oggettivi... per poter parlare con cognizione di causa, e non tanto per fare, si devono affrontare alcuni ostacoli difficilmente superabili, nonostante la buona volontà del soggetto interessato, di eventuali "intermediari" e della stessa capacità di ascolto alle alte sfere... inutile nascondersi che vi è un problema di natura pregiudiziale relativa ad un'ottima comprensione della lingua inglese... certo si possono fare grandi cose con i traduttori oggi a disposizione, certo ci può essere l'anima pia che ti prende per la manina e ti spiega per filo e per segno tutto quello che c'è da sapere... ma resta il fatto che si tratta di informazioni che possono essere fallaci (si sa che gli strumenti tipo google truduttore spesso interpretano non proprio correttamente) oppure possono sfuggire le sfumature, mentre nel secondo caso è da tenere presente che anche la migliore traduzione è comunque un'informazione mediata dal soggetto che fa da tramite, che opererà in buona fede "modifiche" al testo originario... dunque è evidente da subito che si tratta di una discussione tra anglofoni con un livello o di lingua madre o piuttosto elevato... a questo problema se ne aggiunge uno anche più complesso... facciamo finta che si superi alla granda la questione linguistica... resta tutto il non detto... per dialogare su Meta bisogna conoscerne a fondo la sua comunità, così come per capire it:wiki ci si mette qualche tempo, e se non la si frequenta da un po', si rischia solo di far perdere del tempo... qui però c'è un di più... si tratta di fare valutazioni sul budget (se ho capito bene) a disposizione e su come usarlo per migliorare tutti i progetti... ora non so voi, ma io non me la sentirei certo di andar lì a far proposte avendo chiara solo un piccola prospettiva (quella di it:wiki), che è troppo localistica perchè qualcuno in buona fede possa permettersi di intromettersi... dunque mi resta solo l'azione critica a posteriori... certo non mi garba molto che mi si veda come un "peso" solo perchè mi trovo naturalmente più a mio agio con gli strumenti che so usare con una certa dovizia, visto che tutte le volte che sono stato messo alla prova dalle novità avrò anche bofonchiato, ma alla fine mi sono sempre adattato a tutto... --torsolo 09:53, 16 apr 2014 (CEST) p.s. miiii sto diventando più graforroico di gianfranco :-)[rispondi]

certamente nessuno deve sentirsi "un peso" in nessuna parte e in nessun angolo ancorché sperduto del WikiMondo. Spero che questo non fosse nelle mie parole, e se è stato così me ne scuso perché intendo altro, e più precisamente tutt'altro. Non mi pare del resto sia l'attitudine né l'inclinazione di questo Progetto rafforzare le distanze che talvolta ci sono perché non potrebbero non esserci, come ad esempio, sicuramente, quando c'è l'ostacolo della lingua. Ovviamente l'invito ad una maggiore partecipazione "fuori" era rivolto più direttamente a chi l'inglese lo legge e lo scrive quanto basta a poter intervenire; e se pure ahimé mal espresso, voleva essere anche un invito a chi non potesse farlo in prima persona a sentirsi libero di chiedere ausilio, ma per ridurre il gap e non per enfatizzare delle differenze o acuirne il fastidio.
Spero comunque che vorremo garantire porto franco a chi importa le informazioni da fuori (e lo spirito era appunto quello di iniziare anche ad esportarne), perché è inevitabile che ciascuno nel riportare ci metta sempre involontariamente del suo, ma per come conosco questo ambiente, che mi permetto giudicare di grande serietà, lo spirito di chi si presta è sempre onesto e costruttivo. La mediazione è sempre necessariamente un filtro, ma anche volendo fermarsi ad osservare la sola it.wiki, mediazione ce n'è anche qui dentro e a tutti i livelli: mediazione è la delega all'admin come mediazione è la delega ai progetti tematici, e mille piccole mediazioni ogni giorno si attivano in Progetto senza che questo sia affatto un valore negativo. Ci campiamo. Con fiducia. Il fatto è che l'argomento evidenzia un punto di tangenza fra lo spirito del tutto orizzontale di formazione delle decisioni comunitarie e l'inevitabile verticalità del dover lasciare l'implementazione ai delegati, la cui struttura è verticale per super-delega. Quando i delegati giungono al necessario contatto con i fermenti "orizzontali", non posso che augurarmi che la partecipazione sia vasta, che noi di it.wiki ci andiamo in tanti, perché da altri Progetti ci vanno in tanti e non mandano solo i delegati. Altrimenti la delega è concessa per meri motivi di lingua, che sarebbe una sorta di lignaggio e di classismo intellettuale. Dopo di ciò, avevo iniziato premettendo che le deleghe sono oggi necessarie, e lo ribadisco, tuttavia non potrei mai suggerire di limitare la nostra considerazione dell'esterno al rapporto mediato, e non intendevo far sgarbo a chi non potrebbe diversamente. Ma credo anche di dover precisare che un'idea di buon senso l'accettano in tutto il Movimento, in qualunque sito, e quindi quando ve ne viene una, date un cenno e qualcuno la porterà dove serve :-) -- g · ℵ (msg) 00:17, 17 apr 2014 (CEST)[rispondi]

Riassunto delle puntate precedenti

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Qui avevo solo commentato un punto specifico che ci chiama in causa, ma ovviamente come ripetuto diverse volte sopra l'importante è che la comunità rifletta (e comunichi) che cosa pensa che la WMF potrebbe/dovrebbe fare per la comunità stessa, ovvero per chi crea i nostri progetti e in particolare tiene in piedi questa enciclopedia :) (per quanto non sia possibile rappresentare tutti i milioni di persone che hanno contribuito). Ho pensato quindi di incollare qui una sintesi (!) di un messaggio che ho appena mandato nella lista dei soci Wikimedia Italia per spiegare che cosa c'è dietro quella pagina in Meta su cui si chiedono commenti.

  • In origine la WMF aveva pensato di sottoporre all'FDC solo la porzione del suo bilancio chiamata "non core", cioè non fondamentale: 4-5 milioni di dollari nel 2012. Poi però volevano tutti essere fondamentali, quindi alla fine non c'è rimasto nessuno e la WMF non chiedeva nulla dai "fondi FDC" (con varie scuse piú o meno altisonanti). La delibera istitutiva dell'FDC è appositamente vaga su tutti i punti delicati come questo.
  • Per anni la WMF ha fatto piani annuali con processi (organizzativi e mentali) ignoti e incomprensibili, quindi – sollecitati da Sj – diversi di noi l'hanno vivisezionato in m:Talk:Wikimedia budget
  • Nel frattempo diversi capitoli sono stati costretti a maratone pazzesche e a complete rivoluzioni nel modo in cui approvano il loro bilancio, perché non è che le assemblee possano essere scavalcate da un organo esterno (almeno nei capitoli seri). Per esempio WMDE ha spostato (l'anno fiscale e) il momento in cui l'assemblea approva il bilancio perché sia in concomitanza coi finanziamenti WMF (APG/FDC) e relative decisioni.
  • Qualche tempo fa l'FDC ha perciò chiesto a Sue che si adeguasse ai processi APG/FDC che seguono tutti, presentando l'intero bilancio/piano annuale all'FDC per tagliare la testa al toro. Come compromesso, il piano viene presentato sí all'FDC, ma senza chiedere soldi, cioè l'FDC non dovrà proporre l'unico numerino a cui tutti guardano: il gran totale del bilancio.
  • L'idea è di risolvere finalmente il problema dei piani "postumi" della WMF (vedi sopra) senza però inventarsi una nuova procedura e senza rischiare linciaggi dei dipendenti WMF. La bozza è pubblica quindi tutti possono commentare in discussione; alla fine però l'unico giudizio riassuntivo/complessivo lo scrive l'FDC, quindi ciascuno è libero quanto prima di bollare l'uno o l'altro commento individuale come minoritario e nessuno in WMF teme scomuniche. Per l'occasione, l'"FDC staff" (non definito chiaramente, vedi sopra) è integrato da dipendenti WMDE per evitare che qualcuno in WMF valuti sé stesso.

--Nemo 08:06, 2 mag 2014 (CEST)[rispondi]

La commissione apposita (FDC) ha pubblicato la sintesi dei loro commenti. --Nemo 10:55, 28 mag 2014 (CEST)[rispondi]