Wikipedia:Proposte di trasferimento/Wikisource/Lettera di Lenin ai comunisti di Penza dell'11 agosto 1918
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/48/LeninsHangingOrder1.gif/150px-LeninsHangingOrder1.gif)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a7/LeninsHangingOrder2.gif/150px-LeninsHangingOrder2.gif)
L'11 agosto 1918 Lenin scrisse di suo pugno una lettera per ordinare ai comunisti che operavano nell'area di Penza di impiccare in pubblico almeno un centinaio di kulaki, rendendone pubblici i nomi e confiscandone il grano.
L'azione era concepita come ritorsione contro la rivolta di cinque volost di quella città.
Il testo è il seguente:
Da inviare a Penza
Ai Camerati Kuraev,
Bosh, Minkin ed
altri
comunisti
Compagni! La rivolta dei cinque volost deve essere repressa senza pietà. L'interesse dell'intera rivoluzione lo richiede, perché dovunque è arrivato il momento della "battaglia decisiva e finale" con i kulaki. Va dato un esempio.
- Dovete impiccare (necessariamente impiccare, così che la gente veda) non meno di 100 noti kulaki, ricchi, e sanguisughe.
- Rendetene pubblici i nomi.
- Confiscatene il grano.
- Individuate gli ostaggi - come già indicato ieri nel telegramma.
Le modalità di esecuzione devono essere tali che la gente per centinaia di miglia intorno dovrà vedere, tremare, sapere e gridare: "stanno soffocando e moriranno strangolati, quei kulaki succhiasangue".
Telegrafateci per confermare la ricezione e l'esecuzione di questi ordini.
Vostro, Lenin
P.S. Trovate uomini davvero duri.
Collegamenti esterni
modifica- immagini della prima e seconda pagina della lettera disponibile sul sito della Biblioteca del Congresso
- articolo del Corriere della Sera sul ritrovamento del documento