Wikipedia:Vaglio/Settimio Severo

Credo che questa voce abbia un gran potenziale per ottenere un riconoscimento di qualità. --Leo0428 (msg) 19:37, 17 feb 2020 (CET)[rispondi]

Revisori modifica

Suggerimenti modifica

  • [@ Leo0428] Ci sarebbero da aggiungere parecchie note nel testo; al momento la voce presenta anche un template {{chiarire}}. Per quanto riguarda le informazioni, la pagina potrebbe essere arricchita, specie nei paragrafi "Britannia" o "Ascesa al trono". Io potrei iniziare a partecipare al vaglio tra pochi giorni, quando sarò meno occupato (sia dentro che fuori Wikipedia).--EnzoEncius 15:15, 20 feb 2020 (CET)[rispondi]
  • Non conosco la situazione delle fonti...ma per essere un imperatore romano, mi sembra una voce un po' scarna! --Lo Scaligero 09:54, 22 feb 2020 (CET)[rispondi]
  • [@ Leo0428] Un lavoro di importanza non poco rilevante sarebbe quello di espandere la sezione trattante la monetazione severiana, che al momento è completamente priva di informazioni.--EnzoEncius 12:40, 26 apr 2020 (CEST)[rispondi]
  •   Commento: [@ Leo0428] Leggendo l'ottima voce su Eliogabalo (in vetrina), ho notato che la sezione monetazione imperiale del periodo non è compilata; è stato inserito il template "vedi anche", mandante alla pagina trattante l'argomento nello specifico. Che facciamo? Prendiamo esempio dalla voce già citata o scriviamo il paragrafo?--EnzoEncius 12:46, 27 apr 2020 (CEST)[rispondi]
[@ Enzo Encius] Secondo me andrebbe scritto.--Leo0428 (msg) 13:25, 27 apr 2020 (CEST)[rispondi]
[@ Leo0428] Anche in Marco Aurelio, Commodo, Adriano ed oserei la maggior parte delle voci sugli imperatori romani quel paragrafo è stato totalmente omesso. Forse sarebbe meglio occuparsi prima di espandere le scarne sezioni sulla Campagna di Britannia--EnzoEncius 17:40, 27 apr 2020 (CEST)[rispondi]
[@ Enzo Encius] Scusa per il ritardo, tuttavia secondo le Template:Vedi anche#Come non usare questo template non si dovrebbe utilizzare il template in paragrafi vuoti.--Leo0428 22:04, 7 mag 2020 (CEST)[rispondi]
[@ Leo0428] Questa, allora, è una problematica su cui è necessario discutere con tutta la comunità, poiché non ci si è attenuti neanche nelle voci entrate in vetrina.--EnzoEncius 17:35, 9 mag 2020 (CEST)[rispondi]
Nella risposta mi ha anticipato totalmente Lo Scaligero. Prima di proporre la pagina per un riconoscimento credo sia inderogabile "fontare" le sezioni di testo da lui indicate; per il resto l'impostazione grafica mi risulta già assai gradita :).--EnzoEncius 16:43, 2 lug 2020 (CEST)[rispondi]

  Commento: segnalo qualche frase senza fonte:

  • e fu proprio grazie ai buoni uffici di suo zio Gaio Settimio che, quando giunse a Roma all'età di 18 anni (attorno al 162), fu ammesso nell'ordine senatorio.
  • tribuno della plebe (176), propretore in Spagna (178), governatore della Gallia Lugdunense (187) e della Sicilia (189). Sembra che attorno al 169 sia stato fatto senatore da Marco Aurelio.
  • Utilizzò i proventi della vendita delle terre confiscate agli avversari politici per creare un fondo imperiale privato, il fiscus, distinto dall'aerarium, la cassa dello Stato. Appena giunto a Roma avviò l'epurazione della guardia pretoriana, che dopo due secoli di dominio dell'influenza italica (allora reclutata per lo più in Italia e in piccola parte nelle province più romanizzate), fu smantellata e riorganizzata con quadri e organici a lui fedeli, tratti dal contingente danubiano. Da allora in poi l'accesso alla Guardia Pretoriana, un tempo avente un prerequisito geografico e culturale, sarebbe stata appannaggio dei soldati più battaglieri, quelli dell'Illirico nel III secolo.
  • Non meno dure furono le persecuzioni in Africa, che sembra avessero inizio nel 197 o 198, come testimoniato nell'Ad martires di Tertulliano, alle cui vittime ci si riferisce nel martirologio cristiano come ai martiri di Madaura. Probabilmente nel 202 o 203 caddero Felicita e Perpetua. La persecuzione infuriò ancora, per breve tempo, sotto il proconsole Scapula nel 211, specialmente in Numidia e Mauritania. Nei tempi successivi sono leggendarie le persecuzioni in Gallia, specialmente a Lione. In generale, si può dire che la posizione dei cristiani sotto Settimio Severo fu la stessa che sotto gli Antonini; ma la disposizione di questo imperatore almeno mostra chiaramente che Traiano aveva mancato i suoi obiettivi.
  • oltre a consentire di abitare con la propria famiglia fuori del campo (canabae). Tale riforma comportò una "regionalizzazione" delle legioni, che in questo modo si legarono non solo al loro comandante, ma anche a un territorio ben preciso. Promosse anche l'ammissione dei figli dei centurioni nella carriera senatoria.
  • Operò una serie di altre concessioni, tese a migliorare la condizione dei soldati, tra le quali l'istituzione dell'annona militare, il miglioramento del rancio, la possibilità per i graduati di riunirsi in scholae (sorte di associazioni, di collegia), riconoscendo inoltre segni di distinzione particolari: la veste bianca per i centurioni (che Gallieno avrebbe esteso a tutti i soldati) e l'anello d'oro per i principales.
  • a questi si sommavano poi i 3.500 armati dei Vigiles, i 1.000 equites singulares e i 5.500/6.000 della legio II Parthica, per un totale complessivo di 30.000 armati, contro i 10.500 dell'epoca augustea.

Se l'obiettivo è un riconoscimento di qualità, le note a questi periodi non possono mancare ;) --Lo Scaligero 10:35, 2 lug 2020 (CEST)[rispondi]