Zeta2 Scorpii

stella nella costellazione dello Scorpione
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Zeta2 Scorpii (ζ2 Sco / ζ2 Scorpii) è una stella nella costellazione dello Scorpione di magnitudine 3,62. Si trova apparentemente vicina in cielo a Zeta1 Scorpii, anche se in realtà le due stelle non sono fisicamente legate tra loro, in quanto Zeta1 è una supergigante blu che si trova molto più distante, a 5700 anni luce di distanza dalla Terra, e fa parte probabilmente dell'ammasso aperto NGC 6231, mentre Zeta2 Scorpii è a soli 151 anni luce di distanza[2], e quindi in realtà molto meno luminosa di Zeta1, dalla quale si distingue in particolar modo per il colore giallo arancione.

Zeta2 Scorpii
Zeta2 Scorpii
Classe spettraleK4III
Distanza dal Sole132 anni luce
CostellazioneScorpione
Coordinate
Ascensione retta16h 54m 35,004s
Declinazione-42° 21′ 40,74″
Dati fisici
Raggio medio21[1] R
Massa
1,19 ± 0,14[1] M
Temperatura
superficiale
4169 K[1] (media)
Luminosità
Metallicità115% rispetto al Sole[1]
Età stimata5,80 ± 2,26 miliardi di anni[1]
Dati osservativi
Magnitudine app.+3,62 (media)
Magnitudine app.3,62
Magnitudine ass.+0,58[2]
Parallasse24,65 mas
Moto proprioAR: −127,72 - mas/anno
Dec: 229,44 mas/anno
Velocità radiale−18,7 km/s
Nomenclature alternative
HD 152334, HIP 82729, HR 6271, SAO 227402, CD−42 11646, LTT 6737.

Coordinate: Carta celeste 16h 54m 35.004s, -42° 21′ 40.74″

Caratteristiche fisiche modifica

Zeta2 Scorpii è una gigante arancione di classe K4III; poco più massiccia del Sole, con un'età mediamente stimata in 6 miliardi di anni, è giunta nell'ultima fase della sua esistenza, trasformandosi in gigante e aumentando il suo raggio a oltre 20 volte quello solare. La presenza di elementi più pesanti dell'elio, chiamata metallicità, è maggiore di quella del Sole del 15%[1].

Note modifica

  1. ^ a b c d e f L. da Silva et al., Basic physical parameters of a selected sample of evolved stars (PDF), in Astronomy & Astrophysics, vol. 538, n. 2, novembre 2006, pp. 609-623, DOI:10.1051/0004-6361:20065105.
  2. ^ a b c Extended Hipparcos Compilation (XHIP) (Anderson+, 2012), su vizier.u-strasbg.fr, VizieR.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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