Gran Premio del Belgio 2002

694º Gran Premio valido per il Campionato mondiale di Formula 1
Bandiera del Belgio Gran Premio del Belgio 2002
694º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 14 di 17 del Campionato 2002
Data 1º settembre 2002
Luogo Circuito di Spa-Francorchamps
Percorso 6,963 km
circuito permanente
Distanza 44 giri, 306,355 km
Clima coperto
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Michael Schumacher
Ferrari in 1'43"726 Ferrari in 1'47"176
(nel giro 15)
Podio
1. Bandiera della Germania Michael Schumacher
Ferrari
2. Bandiera del Brasile Rubens Barrichello
Ferrari
3. Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya
Williams - BMW

Il Gran Premio del Belgio 2002 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 1º settembre 2002 sul circuito di Spa-Francorchamps. La gara fu vinta da Michael Schumacher su Ferrari, davanti al compagno di squadra Rubens Barrichello e a Montoya su Williams - BMW.

Vigilia modifica

Aspetti sportivi modifica

Con la costruzione di una strada alternativa di collegamento tra Malmedy, Stavelot e Francorchamps, il circuito di Spa-Francorchamps divenne a tutti gli effetti un autodromo permanente, mentre in precedenza parte del tracciato era ancora utilizzata dal traffico regolare.[1]

La Arrows si presentò in Belgio con la sola monoposto di Bernoldi (Heinz-Harald Frentzen aveva rescisso il contratto già prima della gara e citato in giudizio la squadra per morosità), ma di fatto non partecipò all'evento. Subito dopo le prove libere del venerdì giunse infatti la notizia che, sebbene la Morgan-Grenfell (società d'investimento appartenente alla Deutsche Bank e creditrice di forti somme nei confronti della Arrows) avesse tolto il proprio veto alla cessione del team ad una nuova proprietà, le trattative di Tom Walkinshaw erano nuovamente finite senza esito e nelle casse societarie non c'era liquidità sufficiente neanche per pagare i motori Cosworth. In serata il personale quindi smontò le attrezzature e abbandonò platealmente il paddock.[2]

Proprio Frentzen fu ingaggiato dalla Sauber per la stagione 2003 al posto di Felipe Massa,[3] mentre la Toyota, insoddisfatta del rendimento dei propri piloti Salo e McNish, annunciò di aver messo sotto contratto per due anni Olivier Panis.[4]

Aspetti tecnici modifica

A poche gare dal termine diverse scuderie rallentarono lo sviluppo delle proprie monoposto, cominciando a concentrarsi sulle monoposto per l'anno seguente.[5] In assenza di novità significative, l'obiettivo principale delle scuderie fu trovare il giusto compromesso tra le elevate velocità di punta necessarie per i lunghi rettilinei del circuito belga e l'elevato carico aerodinamico richiesto dalle veloci curve del settore centrale, provando alettoni anteriori e posteriori con diversi numero di profili ed incidenza.[5] Le novità più rilevanti furono introdotte dalla Jaguar, che montò una nuova sospensione anteriore, mentre Mercedes e Toyota portarono in gara delle versioni evolute dei propri propulsori.[5]

Prove libere modifica

Risultati modifica

Nella prima sessione di prove di venerdì i risultati furono i seguenti:[6]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 2   Rubens Barrichello Ferrari 1'49"009
2 1   Michael Schumacher Ferrari 1'49"034
3 3   David Coulthard McLaren - Mercedes 1'50"055

Nella seconda sessione di prove di venerdì i risultati furono i seguenti:[6]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 4   Kimi Räikkönen McLaren - Mercedes 1'47"196
2 3   David Coulthard McLaren - Mercedes 1'47"356
3 1   Michael Schumacher Ferrari 1'47"403

Nella sessione di prove di sabato mattina i risultati furono i seguenti:[6]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 4   Kimi Räikkönen McLaren - Mercedes 1'44"870
2 1   Michael Schumacher Ferrari 1'44"951
3 3   David Coulthard McLaren - Mercedes 1'45"407

Qualifiche modifica

Resoconto modifica

Michael Schumacher dominò le qualifiche, abbassando notevolmente il record sul giro del tracciato belga e staccando di quattro decimi l'avversario più vicino, Räikkönen. Il pilota finlandese avrebbe avuto il potenziale per avvicinarsi maggiormente al pilota tedesco, ma fu rallentato da un errore alla curva Pouhon e dal traffico.[7] Barrichello ottenne il terzo tempo, precedendo i due piloti della Williams, con Ralf Schumacher davanti a Montoya, e Coulthard. Seguivano Trulli, Irvine (autore della migliore prestazione stagionale per la Jaguar), Salo e Button.

In fondo alla griglia la Sauber ebbe una sessione difficile, con Massa e Heidfeld relegati in penultima fila, davanti solo alle due Minardi.

Risultati modifica

Pos No Pilota Costruttore Pneumatici Tempo Distacco
1 1   Michael Schumacher Ferrari B 1'43"726
2 4   Kimi Räikkönen McLaren - Mercedes M 1'44"150 +0"424
3 2   Rubens Barrichello Ferrari B 1'44"335 +0"609
4 5   Ralf Schumacher Williams - BMW M 1'44"348 +0"622
5 6   Juan Pablo Montoya Williams - BMW M 1'44"634 +0"908
6 3   David Coulthard McLaren - Mercedes M 1'44"759 +1"033
7 14   Jarno Trulli Renault M 1'45"386 +1"660
8 16   Eddie Irvine Jaguar - Ford M 1'45"865 +2"139
9 24   Mika Salo Toyota M 1'45"880 +2"154
10 15   Jenson Button Renault M 1'45"972 +2"246
11 17   Pedro de la Rosa Jaguar - Ford M 1'46"056 +2"330
12 11   Jacques Villeneuve BAR - Honda B 1'46"403 +2"677
13 25   Allan McNish Toyota M 1'46"485 +2"759
14 9   Giancarlo Fisichella Jordan - Honda B 1'46"508 +2"782
15 12   Olivier Panis BAR - Honda B 1'46"553 +2"827
16 10   Takuma Satō Jordan - Honda B 1'46"875 +3"149
17 8   Felipe Massa Sauber - Petronas B 1'46"896 +3"170
18 7   Nick Heidfeld Sauber - Petronas B 1'47"272 +3"546
19 23   Mark Webber Minardi - Asiatech M 1'47"562 +3"836
20 22   Anthony Davidson Minardi - Asiatech M 1'48"170 +4"444

Warm up modifica

Nel warm up di domenica mattina i migliori tempi furono i seguenti:[6]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 1   Michael Schumacher Ferrari 1'48"044
2 4   Kimi Räikkönen McLaren - Mercedes 1'49"033
3 3   David Coulthard McLaren - Mercedes 1'49"104

Gara modifica

Resoconto modifica

Al via Michael Schumacher mantenne la testa della corsa, mentre alle sue spalle Räikkönen, scattato male, fu sopravanzato da Barrichello e Montoya si portò in quarta posizione ai danni del suo compagno di squadra Ralf Schumacher. Michael Schumacher cominciò immediatamente a tenere un ritmo insostenibile per i rivali, distanziandoli notevolmente. Räikkönen, in difficoltà per via di un'errata pressione delle gomme posteriori, venne superato anche da Montoya, mentre Coulthard sorpassò Ralf Schumacher, portandosi alle spalle del compagno di squadra.

Al 15º passaggio Schumacher fece segnare il giro più veloce in gara, che rimase oltre un secondo più veloce della seconda miglior prestazione in gara, ottenuta da Barrichello una tornata più tardi.[8] Il pilota tedesco effettuò il primo rifornimento un giro dopo, rientrando in pista in seconda posizione. Al diciassettesimo giro rifornì anche Barrichello, mentre Ralf Schumacher commise un errore e cedette la sesta posizione a Trulli. Durante la prima serie di soste ai box Räikkönen perse la quarta posizione a vantaggio del compagno di squadra, mentre Fisichella, partito con una tattica di un singolo pit stop, risalì fino alla sesta posizione. Quando anche il pilota romano si fermò ai box a rifornire, Michael Schumacher si trovava in testa davanti a Barrichello, Montoya, Coulthard, Räikkönen, Trulli, Ralf Schumacher ed Irvine. Le posizioni erano piuttosto definite e non accadde nulla fino alla seconda serie di pit stop.

Il vantaggio di Michael Schumacher su Barrichello era tale da permettere al pilota tedesco di rifornire e rientrare in pista davanti al compagno di squadra. Dietro ai due piloti della Ferrari l'ordine rimase invariato anche dopo la seconda serie di soste ai box. Nel corso del 36º passaggio, sulla McLaren di Räikkönen si ruppe il motore; pochi attimi dopo anche Trulli fu costretto al ritiro per un problema al propulsore. Ralf Schumacher risalì così in quinta posizione, mentre Irvine entrò in zona punti. Nel finale Michael Schumacher rallentò molto, facendo avvicinare Barrichello. Montoya resistette alla pressione di Coulthard nelle ultime tornate, conquistando il terzo gradino del podio. Quinto concluse Ralf Schumacher, mentre Irvine portò alla Jaguar i primi punti dalla gara d'apertura, precedendo di pochi decimi Salo.

Risultati modifica

Pos No Pilota Costruttore Pneumatici Giri Tempo/Ritiro e posizione al ritiro/Media oraria Partenza Punti
1 1   Michael Schumacher Ferrari B 44 1h21'20"634 - 225.970 km/h 1 10
2 2   Rubens Barrichello Ferrari B 44 +1"977 3 6
3 6   Juan Pablo Montoya Williams - BMW M 44 +18"445 5 4
4 3   David Coulthard McLaren - Mercedes M 44 +19"357 6 3
5 5   Ralf Schumacher Williams - BMW M 44 +56"440 4 2
6 16   Eddie Irvine Jaguar - Ford M 44 +1'17"370 8 1
7 24   Mika Salo Toyota M 44 +1'17"809 9
8 11   Jacques Villeneuve BAR - Honda B 44 +1'19"855 12
9 25   Allan McNish Toyota M 43 +1 giro 13
10 7   Nick Heidfeld Sauber - Petronas B 43 +1 giro 18
11 10   Takuma Satō Jordan - Honda B 43 +1 giro 16
12 12   Olivier Panis BAR - Honda B 39 Motore (11°) 15
Ritirato 9   Giancarlo Fisichella Jordan - Honda B 38 Motore (8°) 14
Ritirato 17   Pedro de la Rosa Jaguar - Ford M 37 Sospensione (8°) 11
Ritirato 8   Felipe Massa Sauber - Petronas B 37 Motore (11°) 17
Ritirato 4   Kimi Räikkönen McLaren - Mercedes M 35 Motore (5°) 2
Ritirato 14   Jarno Trulli Renault M 35 Motore (6°) 7
Ritirato 22   Anthony Davidson Minardi - Asiatech M 17 Testacoda (18°) 20
Ritirato 15   Jenson Button Renault M 10 Motore (9°) 10
Ritirato 23   Mark Webber Minardi - Asiatech M 4 Cambio (19°) 19

Classifiche modifica

Note modifica

  1. ^ «Ora Spa è pista permanente». Autosprint n.36, 3-9 settembre 2002, p. 28
  2. ^ «Arrows out. Chi è il nuovo padrone?». Autosprint n.36, 3-9 settembre 2002, p. 25
  3. ^ Alessandro Alunni Bravi, «Scaricato e scaricatore». Autosprint n.36, 3-9 settembre 2002, p. 22
  4. ^ Alberto Antonini, «Panis in Toyota appieda Salo». Autosprint n.36, 3-9 settembre 2002, p. 33
  5. ^ a b c Giorgio Piola, «Portamozzi ultralight per la Rossa». Autosprint n.36, 3-9 settembre 2002, pp. 30-32
  6. ^ a b c d «I tempi delle prove», Autosprint n.36, 3-9 settembre 2002, p. 21
  7. ^ «Quasi 5" sotto al record». Autosprint n.36, 3-9 settembre 2002, p. 21
  8. ^ «I giri più veloci in gara». Autosprint n.36, 3-9 settembre 2002, p. 18

Fonti modifica

Tutti i dati statistici provengono da Autosprint n.36/2002

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 2002
                                 
   

Edizione precedente:
2001
Gran Premio del Belgio Edizione successiva:
2004
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