Utente:Lupo rosso/Sandbox/consultazione/campi concentramento fascisti

Campi concentramento fascisti in Italia e nelle zone occupate dall'esercito italiano modifica

Durante la seconda guerra mondiale, fra il 1940 ed il 1945, vennero istituiti sul territorio italiano e sui territori annessi del Regno di Jugoslavia, numerosi lager o campi di concentramento, campi di confino, campi di smistamento e di lavoro coatto.

Lista dei lager nel territorio italiano e nei territori annessi modifica

Con il termine lager si indicano i campi di concentramento e sterminio (in tedesco: Konzentrationslager) utilizzati dal regime nazista e fascista.

Il sistema dei lager venne inizialmente impiegato (1933) in Germania e Austria per confinare gli oppositori politici al nazismo (comunisti, socialdemocratici, obiettori di coscienza) allo scopo di "rieducarli". In seguito vennero usati per la detenzione e lo sterminio degli ebrei, e di altre categorie di indesiderati (zingari, omosessuali, apolidi ecc.) La parola "lager" in tedesco significa "campo". Dal punto di vista ideologico era quindi considerato un luogo (analogamente ai "Glavnoye upravleniye lagerey", i gulag sovietici) in cui esercitare una stretta sorveglianza su un considerevole numero di individui (che le SS, cui spettava la gestione dei lager, chiamavano "pezzi").
In Italia i primi lager furono costituiti a partire dal 1940.

Dal libro di Fabio Galluccio con prefazione di Carlo Spartaco Capogreco I Lager in Italia: La Memoria Sepolta nei Duecento Luoghi di Deportazione Fascisti ( Libere Edizioni, Civezzano TN, 2002, pp. 218–220 ISBN: 88-900763-1-3 )[1] [2] risultano censiti 113 campi di concentramento in Italia , 15 in Jugoslavia , 7 in Albania: un totale quindio di 135 circa .[3]

Nota sulla tabella modifica

Il numero di persone calcolato nella tabella Stima del numero di internati (medio) non vuole essere una stima delle persone che in totale transitarono nei vari lager (se non in quei lager il cui numero è seguito da asterisco, per i quali il numero riportato è effettivamente corrispondente alla stima approssimativa dei deportati transitati lungo tutto il periodo di apertura del lager), ma una media delle persone che erano costantemente presenti in essi. Per una più precisa e dettagliata analisi del termine, rimandiamo a lager , nelle tabelle con la terminologia allogeni vengono indicate dal fascismo le minoranze slovena e croata[4]

Nome del campo Città Tipo di campo Tipologia di internati internati (stima) Campo istituito da Direttori Operatività
Arbe[5] Fiume, Dalmazia (oggi in Croazia) Lager Civili uomini, donne, bambini, ebrei (internamento protettivo) 6577* Ministero dell'Interno Colonnello dei Carabinieri Vincenzo Cuiuli Giugno 1942 - 17 settembre 1943
Fertilia Alghero, Sardegna Lager per slavi dell'internamento civile parallelo Civili, per lo più croati 300 Ministero dell'Interno Arma dei Carabinieri Gennaio 1943 - agosto 1943
Mamula Cattaro, Dalmazia (oggi in Montenegro) Lager Civili uomini e donne 540 Ministero dell'Interno Colonnello P. Pasquini, Col. P. Rivaria, Col. G. Prolaran Giugno 1942 - 30 giugno 1943
Melàda ( Molat )[6] Zara, Dalmazia (oggi in Croazia) Lager Civili uomini, donne, vecchi e bambini 2400* Governatorato Civile della Dalmazia Commissario Leonardo Fantoli, Carlo Sommer Giugno 1942 - 9 settembre 1943
Renicci (Anghiari)[7] Arezzo, Toscana Lager Civili dai 12 ai 70 anni, per la mggior parte civili jugoslavi 3950* Ministero dell'Interno Colonnello Giuseppe Pistone, Colonnello Firenzuola, Maggiore Rossi 7 ottobre 1942 - aprile 1945
Chiesanuova

[8]

Padova, Veneto Lager per slavi dell'internamento civile parallelo Civili jugoslavi, soprattutto croati 3500* Ministero dell'Interno Colonnello Dante Caporali 15 agosto 1942 - 1º luglio 1943
Monigo[9] Treviso, Veneto Lager per slavi dell'internamento civile parallelo Civili jugoslavi 3464* Ministero dell'Interno Tenente Colonnello dei Carabinieri Alfredo Anceschi aiutato dal Capitano Eliseo Signorini 2 luglio 1942 - 8 settembre 1943
Gonars[10] Udine, Friuli Venezia Giulia Lager per slavi dell'internamento civile parallelo Civili jugoslavi 6500* Ministero dell'Interno Tenente Colonnello Eugenio Vicedomini, Cesare Marioni, Ignazio Fragapane, Gustavo De Dominicis, Arturo Macchi Ottobre 1941 - 19 ottobre 1943
Cighino Gorizia, Friuli Venezia Giulia Lager per slavi dell'internamento civile parallelo Civili rastrellati nella provincia di Lubiana 600 Ministero dell'Interno Colonnello Francesco De Caroli 6 marzo 1942 - aprile 1942
Visco[11] Udine, Friuli Venezia Giulia Lager per slavi dell'internamento civile parallelo Civili jugoslavi 3272* Ministero dell'Interno Tenente Colonnello dei carabinieri Salvatore Bonofiglio Gennaio 1943 - 11 settembre 1943
Poggio Terzarmata Gorizia, Friuli Venezia Giulia Lager per slavi dell'internamento civile parallelo Civili jugoslavi e italiani n\a Ministero dell'Interno, Prefettura di Gorizia, Ispettorato Speciale di Pubblica Sicurezza per la Venezia Giulia n\a Settembre 1942 - 9 settembre 1943
Ferramonti[12] Cosenza, Calabria Lager Ebrei, civili stranieri e apolidi 2016* Ministero dell'Interno Commissario per la pubblica sicurezza Paolo Salvatore, Leopoldo Pelosio, Mario Fraticelli Giugno 1940 - primavera 1944
Tremiti Foggia, Puglia Lager Ebrei, "italiani pericolosi" (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), omosessuali 1300 Ministero dell'Interno Coviello Settembre 1940 - estate 1943
Manfredonia[13] Foggia, Puglia Lager Civili, "italiani pericolosi" (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), rastrellati, ebrei, apolidi 228 Ministero dell'Interno funzionario di pubblica sicurezza Guido Celentano, quindi Rosario Stabile 16 giugno 1940 - 9 settembre 1943
Pisticci Matera, Basilicata Lager Civili condannati dal Tribunale Speciale e sottoposti a internamento, "italiani pericolosi (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), polacchi, ufficiali greci, slavi 997 Ministero dell'Interno Eugenio Parrini (da alcuni internati definito fanatico sostenitore del duce e fervente filonazista 1940 - 13 settembre1943
Montefiore Irpino Avellino, Campania Lager "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale") 104 Ministero dell'Interno n\a Giugno 1940 - ottobre 1943
Campagna[14] Salerno, Campania Lager "Sudditi nemici" inglesi e francesi, ebrei italiani, ebrei stranieri, apolidi, tedeschi, austriaci, polacchi, fiumani, cecoslovacchi, jugoslavi 369 Ministero dell'Interno Commissario di pubblica sicurezza Eugenio De Paoli, Maiello, Carrozzo 15 giugno 1940 - 19 settembre 1943
Ariano Irpino Avellino, Campania Lager "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), "allogeni" della Venezia Giulia 86 Ministero dell'Interno Commissario di pubblica sicurezza Vito Pirozzi Luglio 1940 - 9 settembre 1943
Tossicia Teramo, Abruzzo Lager Ebrei stranieri, Cinesi, zingari jugoslavi 127 Ministero dell'Interno n\a Novembre 1941 - 26 settembre 1943
Tortoreto Teramo, Abruzzo Lager Ebrei stranieri, apolidi, "allogeni" della Venezia Giulia, italiani responsabili di infrazioni annonarie 114 Ministero dell'Interno Funzionario di pubblica sicurezza Attilio Capurro, Amerigo Amelio Luglio 1940 - 6 settembre 1943
Notaresco Teramo, Abruzzo Lager Ebrei stranieri, apolidi, civili italiani e stranieri 96 Ministero dell'Interno n\a 13 luglio 1940 - gennaio 1944
Nereto Teramo, Abruzzo Lager Ebrei stranieri, apolidi, "allogeni" della Venezia Giulia, "italiani pericolosi"(oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), jugoslavi, "sudditi nemici" 200 Ministero dell'Interno Commissario Francesco Alongi 17 giugno 1940 - 1º febbraio 1944
Lanciano Chieti, Abruzzo Lager Donne straniere appartenenti alla categoria dei "sudditi nemici", e degli "ebrei stranieri" 75 Ministero dell'Interno Podestà locale Raffaele Di Guglielmo, seguito dal Commissario per la pubblica sicurezza Eduino Pistone, Olindo Tiberi Pasqualoni, Domenico Palermo, Carmine Medici e Giuseppe Franco. Assistiva la co-direttrice Rosa Pace, quindi Marisa Marfisi Luglio 1940 - settembre 1943
Istonio Chieti, Abruzzo Lager oppositori politici italiani 185 Ministero dell'Interno Commissario di pubblica sicurezza Vincenzo Prezioso Giugno 1940 - ottobre 1943
Isola del Gran Sasso Teramo, Abruzzo Lager Ebrei italiani e stranieri, cinesi 147 Ministero dell'Interno n\a Giugno 1940 - ottobre 1943
Isernia [15] Campobasso, Molise Lager "Italiani pericolosi"(oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), jugoslavi, "sudditi nemici", ebrei italiani e stranieri, civili italiani e stranieri 139 Ministero dell'Interno Commissario di pubblica sicurezza Guido Renzoni, Pasquale Morra Ottobre 1940 - settembre 1943
Corropoli [16] Teramo, Abruzzo Lager "Italiani pericolosi"(oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), ebrei stranieri, civili greci, "sudditi nemici" britannici, jugoslavi 165 Ministero dell'Interno n/a 1º febbraio 1941 - maggio 1944
Civitella del Tronto Teramo, Abruzzo Lager Civili greci, "sudditi nemici" britannici, belga, cinesi 186 Ministero dell'Interno Funzionario di pubblica sicurezza Mario Gagliardi, Giovanni Cardinale, Giuseppe Franco, Domenico Palermo, Francesco Mariniello 4 settembre 1940 - maggio 1944
Città Sant'Angelo Pescara, Abruzzo Lager Civili jugoslavi 135 Ministero dell'Interno n\a Giugno 1940 - 8 settembre 1943
Agnone Campobasso, Molise Lager "Sudditi nemici" (soprattutto cecoslovacchi e britannici), ebrei stranieri (soprattutto tedeschi e austriaci). In seguito il campo divenne misto (i prigionieri erano uomini e donne) ed "ospitò" zingari jugoslavi 155 Ministero dell'Interno Commissario di pubblica sicurezza Guglielmo Casale 14 luglio 1940 - 21 giugno 1943
Bagno a Ripoli Firenze, Toscana Lager Ebrei stranieri e italiani, apolidi, "sudditi nemici" (inglesi, francesi, greci, norvegesi, russi in particolare) 180 Ministero dell'Interno Commissario di pubblica sicurezza Pasquale de Pasquale, Fernando di Donna, Domenico Cecchetti, Mario Cecioni Luglio 1940 - 22 settembre 1943
Montalbano/Rovezzano Firenze, Toscana Lager "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), jugoslavi 56 Ministero dell'Interno Commissario Domenico Cecchetti Maggio 1941 - estate 1944
Civitella della Chiana/ Villa Oliveto Arezzo, Toscana Lager "sudditi nemici", ebrei stranieri, prigionieri inglesi deportati dalla Libia 90 Ministero dell'Interno Ufficiale di pubblica sicurezza Amedeo Mascio, Vincenzo Gullino, Ferdinando Longhi, Carlo Vitti, Carmelo Giardina, Francesco Garofano Luglio 1940 - 9 giugno 1944
Fabriano Ancona, Marche Lager "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), jugoslavi 90 Ministero dell'Interno funzionario di pubblica sicurezza Antonio Vecchio, "sorvegliato" dai carabinieri Settembre 1940 - aprile 1944
Petriolo Macerata, Marche Lager esclusivamente per donne, "suddite nemiche"" ed "ebree straniere" 30 Ministero dell'Interno n\a Dicembre 1942 - settembre 1943
Pollenza Macerata, Marche Lager per donne, "suddite nemiche"" ed "ebree straniere" 103 Ministero dell'Interno Nicola Lorito Giugno 1940 - marzo 1944
Sassoferrato Ancona, Marche Lager "allogeni" e jugoslavi 60 Ministero dell'Interno funzionario di pubblica sicurezza Antonio Vecchio Agosto 1942 - 15 settembre 1943
Urbisaglia Macerata, Marche Lager ebrei italiani, ebrei stranieri, apolidi, jugoslavi, "allogeni" 123 Ministero dell'Interno funzionari di pubblica sicurezza Mario Bitozzi, Giuseppe Franco, Paolo Spetta, Umberto Leproni. Il campo era sorvegliato dai carabinieri Giugno 1940 - 23 ottobre 1943
Fossoli[17] Carpi, Emilia Romagna campo per prigionieri di guerra alleati dal 1942 al 1943, lager per ebrei dal 1943 al 1944, Polizei- und Durchgangslager nel 1944, campo di raccolta per mano d'opera per la Germania nel 1944 "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), jugoslavi, prigionieri di guerra, ebrei italiani (fra cui Primo Levi) e stranieri, civili, "sudditi" nemici oltre 5000* Ministero dell'Interno n\a 1942 - 1945
Montechiarugolo Parma, Emilia Romagna Lager "sudditi nemici" inglesi e francesi, "ebrei stranieri" 146 Ministero dell'Interno Carmine Medici, Olindo Tiberi, Igino Adami, Mario Majello, Vittorio Pietrantonio Agosto 1940 - ottobre 1943
Scipione Parma, Emilia Romagna Lager "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), ebrei starnieri, "sudditi" nemici 173 Ministero dell'Interno n\a Il campo era sorvegliato adi carabinieri Luglio 1940 - settembre 1940
Risiera di San Sabba[18] Trieste, Friuli Venezia Giulia lager "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), ebrei italiani e stranieri, "sudditi" nemici, jugoslavi, civili rastrellati, prigionieri di guerra, circa 25000* III Reich Commissario austriaco Friedrich Rainer 20 ottobre 1943 - 29 aprile 1945
Bolzano[19][20] Bolzano, Trentino Alto Adige lager "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), ebrei italiani e stranieri, "sudditi" nemici, zingari, civili rastrellati 11.116* Ministero dell'Interno Tenente Titho, Maresciallo Haage Maggio 1944 - maggio 1945
Borgo San Dalmazzo[21] Cuneo, Piemonte lager Ebrei italiani e stranieri circa 400 Ministero dell'Interno Buffarini Guidi Settembre 1943 - febbraio 1944
Zlarino Zara, Dalmazia (oggi in Croazia) Lager per rastrellati politici e loro familiari Civili 1652* Ministero dell'Interno Comandante della 173° Sezione Regi Carabinieri della Divisione "Eugenio di Savoia", in seguito il Tenente Colonnello Umberto Ransava Marzo 1943 - 15 giugno 1943

Internamento militare modifica

Nella tabella sono riportati i POW (Prisoners Of War, cioè Prigionieri Di Guerra) e internati civili nell' Italia metropolitana, compresi i territori annessi alla provincia di Fiume, esclusi il governatorato di Dalmazia e la Provincia di Lubiana.

Giorno Francesi degaullisti Britannici Americani Greci Jugoslavi Internati civili Totale internati
30 novembre 1942 627 70 155 24 1 653 6 066 22 195 100 720
31 dicembre 1942 681 71 227 446 1 531 6 130 22 062 102 077
31 marzo1943 2 330 70 521 742 1 686 5 760 20 724 101 763
30 aprile 1943 1 914 68 898 556 1 690 5 787 21 141 99 986
Fonte:,Davide Rodogno Il nuovo ordine mediterraneo, ed. Bollati Boringhieri, Torino 2003

Colonie di confino modifica

Nel territorio italiano, per periodi diversi, tra il 1926 ed il 1943, funzionarono circa 262 colonie di confino, collocate per la maggior parte nel Sud Italia. Nel 1931, fu varato da Alfredo Rocco il Regolamento per l'Esecuzione del Testo Unico 18 giugno 1931 IX, n.773 delle leggi di Pubblica Sicurezza che doveva regolare le modalità con le quali si inviava quanlcuno al confino. Tale testo prevedeva che potevano essere proposti per il confino coloro i quali risultavano pericolosi per la "sicurezza pubblica o per l'ordine nazionale".

Un qualunque cittadino, di qualunque comune italiano, poteva sporgere una denuncia al Questore di polizia su qualunque cittadino ritenuto dal denunciante pericoloso o potenzialmente pericoloso per la sicurezza pubblica. Il Questore passava la denuncia al Prefetto, il quale rinviava tutto ad una Commissione, la quale interrogava il denunciato e lo invitava a "presentare k discolpe in congrua termine", così da poterne valutare gli addebiti. A questo punto, il denunciato poteva essere mandato al confino tramite ordinanza oppure, qualora la Commissione avesse deciso di non confinare il soggetto, poteva essere diffidato o ammonito dalla Commissione stessa o direttamente dal Questore a cui veniva rinviato il caso.

Nel caso in cui per il soggetto fosse stata decisa la pena del confino, la Commissione mandava al Ministero degli Interni il fascicolo che lo riguardava con la richiesta di inviarlo in "un comune del Regno diverso dalla residenza abituale, oppure in una colonia di confino" . Ciò significa che un confinato poteva essere inviato in qualunque comune d'Italia, oppure inviato direttamente in una colonia di confino. Quella che segue è una breve lista delle colonie di confino più comunemente note. Il numero di persone calcolato nella tabella Stima del numero di internati (medio) non vuole essere una stima delle persone che in totale transitarono nelle varie colonie, ma una media delle persone che erano costantemente presenti nelle colonie. Si stima, infatti che il numero complessivo delle persone confinate in Italia sia all'incirca pari a 10.000.

Nome del campo Città Tipologia internati internati (stima) Direttori Operatività
Lipari Messina, Sicilia Civili e confinati italiani e stranieri (soprattutto jugoslavi) 383 dirigente del commissariato di pubblica sicurezza Giuseppe Geraci Giugno 1941 - 14 luglio 1943
Lampedusa Trapani, Sicilia oppositori politici 1940 - 1943
Pantelleria Trapani, Sicilia oppositori politici 1940 - 1943
Favignana Trapani, Sicilia oppositori politici 1940 - 1943
Ustica Palermo, Sicilia Omosessuali e civili italiani e jugoslavi. Furono qui confinati personaggi illustri fra cui Filippo Turati, Ferruccio Parri, Carlo Rosselli e Nello Rosselli, Randolfo Pacciardi, Amadeo Bordiga e Antonio Gramsci 2065 Commissario Foresta Giugno 1940 - 21 giugno 1943
Tremiti Foggia, Puglia Ebrei, "italiani pericolosi" (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), omosessuali 1300 Coviello Settembre 1940 - estate 1943
Pisticci Matera, Basilicata Civili condannati dal Tribunale Speciale e sottoposti a internamento, "italiani pericolosi (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), polacchi, ufficiali greci, slavi 997 Eugenio Parrini (da alcuni internati definito fanatico sostenitore del duce e fervente filonazista 1940 - 13 settembre 1943
Ventotene definita anche "cittadella confinaria" Littoria, Lazio Oppositori politici italiani e stranieri, "Italiani pericolosi" (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale", tra i quali ricordiamo Sandro Pertini 879 Marcello Guida 1940 - il 7 agosto 1943 un telegramma firmato da Sandro Pertini, Francesco Fancello, Altiero Spinelli, Pietro Secchia, Mauro Scoccimarro, Ante Balic e Anton Fiauciović fu inviato al nuovo capo del governo. In tale telegramma i deportati di Ventotene reclamavano, in virtù della soppressione del regime fascista, l'immediata liberazione dei detenuti. Il campo fu liberato totalmente alla fine di agosto 1943.
Ponza Littoria, Lazio campo misto ("ospitava" sia uomini che donne), "comunisti nazionalisti" montenegrini, "intellettuali indesiderabili" serbi, albanesi, greci. Ospitò anche personaggi illustri, fra cui Giorgio Amendola, Lelio Basso, Pietro Nenni, Giuseppe Romita, Umberto Terracini e Zaniboni 708 Commissario Attilio Bandini, Sebastiano Vassallo (appartenente all'OVRA) 1939 - 28 agosto 1943

Altre tipologie di campi modifica

Esistevano altre tipologie di campi e luoghi di detenzione nell'Italia del ventennio fascista. C'erano i campi di smistamento per il lavoro coatto, gestiti da tedeschi e/o italiani, ossia dei campi in cui venivano portate le persone in attesa di assegnar loro una destinazione definitiva o nell'attesa, qualora la destinazione fosse stata già assegnata ai deportati, di riempire un convoglio di persone con la stessa destinazione. Molti campi di concentramento, come la stessa Risiera di San Sabba e Fossoli, svolsero tra le altre funzioni, anche quella di "ospitare" dei deportati "di passaggio", ossia di transito. Esistevano anche dei campi di smistamento e di transito per i soldati italiani deportati in Germania come internati militari italiani.
Alla fine della guerra alcuni di questi campi furono utilizzati con altre funzioni; vi furono infatti:

  • campi in cui vennero segregati gli ex-soldati dell'Asse in attesa che le autorità italiane o alleate vagliassero i loro casi
  • campi di raccolta profughi
  • campi di reclusione, come Fraschette di Alatri e Fossoli, nei quali erano rinchiusi i profughi e gli ex-militari accusati di crimini civili (furti, aggressioni, borsa nera, prostituzione, violenze).
Nome Città Tipo di luogo Tipologia internati Campo istituito da Direttori Operatività
Fraschette Alatri, Lazio Campo di concentramento e smistamento Prigionieri di guerra e famiglie dei prigionieri, internati civili italiani e stranieri (soprattutto jugoslavi) Ministero dell'Interno Commissario Stanislao Rodriguez, Giovanni Fantussati Luglio 1942 - 19 aprile 1944
Prevlaka Cattaro, Dalmazia meridionale (oggi in Montenegro) Campo di smistamento civili uomini e donne: detenuti in attesa di processo e civili per cui era stato deciso, dalla Prefettura o dalla Questura, l'internamento repressivo Ministero dell'Interno Colonnello P. Pasquini, Colonnello P. Rivaria, Colonnello G. Prolaran Giugno 1942 - 30 giugno 1943
Tavernelle Perugia, Umbria Campo adibito principalmente al lavoro coatto degli internati Civili Ministero dell'Interno Capitano Guido Razzano, assistevano il Tenente Mario Farinacci e il Capitano Valentino Muzzi 7 ottobre 1942 - 15 settembre 1943
Colfiorito Foligno, Umbria Campo di prigionia Prigionieri di guerra e civili Ministero dell'Interno Capitano Tullio Chechin, in seguito Capitano Gioacchino Mandini Ottobre 1942 - 27 settembre 1943
Alberobello Bari, Puglia Campo di internamento e smistamento Ebrei italiani e stranieri; civili inglesi, maltesi, irlandesi e indiani; apolidi, "italiani pericolosi" ( oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), jugoslavi [senza fonte] Ministero dell'Interno Donato Giangrande, Giambattista Melchiorre 28 giugno 1940 - 6 settembre 1943

Villa Triste modifica

Fra il 1943 ed il 1945 in Italia furono istituite le famigerate ville tristi, ossia dei luoghi chiusi (a differenza dei campi e delle colonie che avevano un ampio spazio esterno) di tipo carcerario interni alle città.

Le ville tristi erano, nella migliore delle ipotesi, una sorta di precampo, ossia un luogo dove interrogare e torturare le persone prima di spedirle al confino o in un lager. Nel peggiore dei casi la villa triste serviva esclusivamente per interrogare, torturare, ridurre alla fame ed uccidere i detenuti.

La gestione di queste carceri era affidata sia alla Gestapo (il famigerato "braccio tedesco") che all'amministrazione italiana.

Nome Città Tipologia internati Campo istituito da Direttori Operatività
Via Bellosguardo Trieste Ebrei italiani e stranieri; civili inglesi, apolidi, "italiani pericolosi" (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), jugoslavi, partigiani Ispettorato Speciale di Pubblica Sicurezza Giuseppe Gueli, Banda Collotti 1942 - 1945
Via Bolognese 67 Firenze Oppositori politici. Da qui passarono alcuni dei nomi più conosciuti della Resistenza fiorentina fra i quali, il gappista Bruno Fanciullacci, tutti i componenti del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, Anna Maria Enriques Agnoletti, i patrioti di Radio Cora 92° legione della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale Mario Carità e la Banda Carità 17 settembre 1943 - 1945
Via Asti 22 Caserma Alessandro La Marmora Torino Ebrei italiani e stranieri, civili, apolidi, "italiani pericolosi" (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), partigiani n/a Gastone Serloreti 1943 - 1945
Via Tasso Roma Ebrei italiani e stranieri, civili, apolidi, "italiani pericolosi" (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), partigiani. Fra i detenuti del carcere anche Giuliano Vassalli, Giuseppe Cordero di Montezemolo, Sabato Martelli Castaldi, Roberto Lordi, Bruno Buozzi, Carlo Zaccagnini, Filippo De Grenet, don Pietro Pappagallo SS Herbert Kappler, Erich Priebke, Kock 1943 - 1944
Villa Fossati, Via Paolo Uccello Milano Ebrei italiani e stranieri, civili, apolidi, "italiani pericolosi" (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), partigiani n/a Banda Kock, Armando Tela 1943 - 1945
Via Rovello Milano Ebrei italiani e stranieri, civili, apolidi, "italiani pericolosi" (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), partigiani Legione Autonoma Mobile Ettore Muti Francesco Colombo 1944 - 1945

Bibliografia modifica

  • a cura Piero Malvezzi, Giovanni Pirelli, Lettere di condannati a morte della Resistenza Europea, Einaudi 2002 SBN-13: 9788806136864 ISBN:88061368640
  • Theodor Adorno- Horkheimer M., La dialectique de la raison, Gallimard Paris 1974
  • Theodor Adorno, Minima Moralia, Einaudi Torino 1979
  • Hannah Arendt , La banalità del male, Feltrinelli 1964
  • Hannah Arendt , L'immagine dell'inferno, editori Riuniti 2001
  • Hannah Arendt , Le Origini del Totalitarismo, Ed. di Comunità 1967
  • Hannah Arendt , Sulla Violenza, Le Fenici 1996
  • Bauman Z., Modernità e Olocausto, Il Mulino 1992
  • Bettheleim B., On Dachau and Buchenwald, in Nzi Conspirancy
  • Bettheleim B., Behavior in Extreme Situations, in Journal of Abnormal and Social Psychology (1943)
  • Browning C.R., Uomini Comuni, Einaudi 1992
  • Buber M., L'eclissi di Dio, Mondadori 1990
  • P. Clemente, F. Dei,Poetiche e politiche del ricordo, Carocci, 2005
  • Carlo Spartaco Capogreco, I campi di concentramento fascisti per gli ebrei (1940-1943), Storia Contemporanea, Anno XXII, Agosto 1991, Il Mulino Editore
  • Carlo Spartaco Capogreco, Ferramonti. La vita e gli uomini del più grande campo d'internamento fascista, 1940-1945, Giuntina, 1987
  • Carlo Spartaco Capogreco, Renicci. Un campo di concentramento in riva al Tevere, Mursia, 2003
  • Carlo Spartaco Capogreco, I campi del Duce. L'internamento civile nell'Italia fascista (1940-1943), Einaudi, 2006*C. Di Sante (a cura di), I campi di concentramento in Italia. Dall'internamento alla deportazione (1940-1945) , Franco Angeli, 2001
  • Renzo De Felice, Storia degli ebrei sotto il fascismo, Einaudi 1995
  • Feingold H.L., How unique is the Holocaust?, The Simon Wiesenthal Centre, Los Angeles 1983
  • Fabio Galluccio, I lager in Italia. La memoria sepolta nei duecento luoghi di deportazione fascisti, NonLuoghi Editore 2002
  • M. Gombač e D. Mattiussi, La deportazione dei civili sloveni e croati nei campi di concentramento italiani. 1942-1943. I campi del confine orientale, Centro isontino di ricerca e documentazione storica e sociale L. Gasparini, 2004
  • G. Gozzini, La strada per Auschwitz, Mondadori, 2002
  • Jaspers K., La questione della colpa, Raffaello Cortina 1966
  • Hilberg R., Carnefici, Vittime, Spettatori, Mondadori 2001
  • Hilberg R., La distruzione degli ebrei d'Europa, Einaudi 1995
  • Ivanovic Dragutin Drago, Memorie di un internato montenegrino. Colfiorito 1943, (a cura di Dino Renato Nardelli), Editoriale Umbra, Foligno 2004
  • A. Kersevan, Un campo di concentramento fascista. Gonars, 1942-1943, Kappa Vu, 2003
  • T. Marrone, Meglio non sapere, Laterza, 2003
  • D. Padoan, Come una rana d'inverno, Bompiani, 2004
  • Rousset D., Les jours de Notre Mort, Paris 1947
  • B. Segre, Shoah, Il Saggiatore, 2003
  • Carlo Spartaco Capogreco, Ferramonti. La vita e gli uomini del più grande campo d'internamento fascista, 1940-1945, Giuntina, 1987
  • N. Pahor Verri, Oltre il filo. Storia del campo di internamento di Gonars 1941-1943 , Arti Grafiche Friulane, 1993.
  • Dino Renato Nardelli, Antonello Tacconi, Deportazione ed internamento in Umbria. Pissignano PG n. 77 (1942-1943), Editoriale Umbra, Foligno 2007.
  • Dario Venegoni , Oscar Brambani , La parola a figli e nipoti, La memoria della deportazione nel racconto dei familiari Prefazione di Bruno Maida ANED Milan , ISBN 978-88-8483-575-8
  • Dario Venegoni Uomini, donne e bambini nel Lager di Bolzano Una tragedia italiana in 7982 storie individuali ( Seconda edizione riveduta , aprile 2005. Ricerca realizzata con il contributo dell'Unione Europea) [22] , ANED , ISBN 88-8483-298-5

Voci correlate modifica

Approfondimento modifica

Note modifica

  1. ^ *da ANPI
  2. ^ *da fonfazione Giogio Bassani
  3. ^ recensione
  4. ^ dalla presentazione di Carlo Spartaco Capogreco I campi del duce - L'internamento civile nell'Italia fascista (1940 - 1943)' (Einaudi, Torino 2004) brano scritto dallo stesso autore
  5. ^ Arbe, un inferno italiano dimenticato
  6. ^

    «nel clima di repressione instauratosi con l'occupazione militare nel territorio jugoslavo, per il regime fascista nacque inevitabilmente l'esigenza di creare delle strutture per il concentramento di un gran numero di civili, deportati da quelle regioni; nei territori jugoslavi annessi le autorità italiane si servirono per l'internamento dei civili di diversi campi di concentramento. Le strutture principali furono tre: il campo di Arbe (Rab) per le esigenze del quadrante adriatico settentrionale (il Fiumano e la Slovenia); il campo di Melada (Molat) per l'area centrale (la Dalmazia); i campi integrati di Mamula e Prevlaka per il quadrante adriatico meridionale (principalmente le Bocche di Cattaro, territorio montenegrino che venne accorpato alla Dalmazia annessa all'Italia come «Governatorato civile» nel 1941);»

    da lavori camera deputati pag 13205
  7. ^ Renicci d’Anghiari, un campo di concentramento dimenticato nel cuore della Toscana
  8. ^ Campi di concentramento nel Veneto Campi per gli exjugoslavi abitanti nei territori occupati militarmente dall’Esercito italiano e annessi all’Italia; Chiesanuova nei pressi di Pordenone
  9. ^ Campi per gli ex jugoslavi ovvero civili abitanti nei territori occupati militarmente dall’Esercito italiano e annessi all’Italia
  10. ^ Gonars Memorial
  11. ^

    «Verso la fine del 1942 e l’inizio del 1943 il regime fascista - in seguito all’invasione della Jugoslavia – realizzo a Visco (UD) un campo di concentramento per prigionieri civili, nel quale furono ben presto rinchiuse oltre 3.000 persone (tra cui oltre 100 bambini e molte donne) brutalmente rastrellate nei territori occupati dalla Slovenia al Montenegro»

    consiglio regione Friuli Venezia Giulia
  12. ^ Campo di Ferramonti centro studi Al Beth Shlomo tratto dal libro di Carlo Spartaco Capogreco dedicato al campo di concentramento fascista
  13. ^ slavi ed ebrei nel campo di concentramento di Manfredonia di Maria Teresa Rauzino
  14. ^ da istituto Giovanni Palatucci
  15. ^ Biblioteca di Campobasso I CAMPI DI CONCENTRAMENTO NEL MOLISE Marialaura Lolli, Isernia antico distretto. Campo di internamento fascista 1940-1943, Bojano, Eidophor, 1994, 113 p. Speciale Boulè 2003/04.
  16. ^ documenti
  17. ^ Fondazione ex campo Fossoli
  18. ^ documento da ANED
  19. ^ da ANED di Dario Venegoni Uomini, donne e bambini nel Lager di Bolzano - Una tragedia italiana in 7.982 storie individuali
  20. ^ versione integrale del testo sopra citato
  21. ^ documenti da ANED
  22. ^ testo integrale testo integrale