Rafael Nadal
Nadal al Rakuten Japan Open Tennis Championships 2011
Nazionalità Bandiera della Spagna Spagna
Altezza 185[1] cm
Peso 85[1] kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 583-122 (82,70%)[1]
Titoli vinti 50[1]
Miglior ranking 1° (18 agosto 2008)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open V (2009)
Bandiera della Francia Roland Garros V (2005, 2006, 2007, 2008, 2010, 2011, 2012)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon V (2008, 2010)
Bandiera degli Stati Uniti US Open V (2010)
Altri tornei
 Tour Finals F (2010)
 Giochi olimpici Oro (2008)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 96-58 (62,34%)[1]
Titoli vinti 8[1]
Miglior ranking 26° (8 agosto 2005)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 3T (2004, 2005)
Bandiera della Francia Roland Garros -
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 2T (2005)
Bandiera degli Stati Uniti US Open SF (2004)
Altri tornei
 Giochi olimpici 2T (2008)
Palmarès
2004 2008
2009 2011
Coppa DavisBandiera della Spagna Spagna
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 2 gennaio 2011

Rafael Nadal Parera (Manacor, 3 giugno 1986) è un tennista spagnolo. Attuale n°4 della classifica ATP, è ritenuto uno dei più forti tennisti di sempre[2][3][4][5][6][7][8]. Nella sua carriera ha vinto undici titoli del Grande Slam, la medaglia d'oro olimpica del 2008, 21 tornei ATP Masters 1000 (record) e quattro Coppe Davis con la nazionale spagnola (2004, 2008, 2009 e 2011). Le sue numerose vittorie sulla terra rossa, fra le quali spiccano i sette titoli al Roland Garros, gli sono valse il soprannome di King of Clay ("Re della Terra Battuta")[9][10][11], e hanno portato molti a ritenerlo il miglior giocatore della storia su questa superficie[12][13][14][15].

Nadal è stato n° 1 della classifica ATP dal 18 agosto 2008 al 5 luglio 2009, e di nuovo dal 7 giugno 2010 al 3 luglio 2011, per un totale di 102 settimane. Ha occupato la seconda posizione per 241 settimane, di cui 160 consecutive dietro al suo rivale Roger Federer[16]. Nel 2009 è diventato il primo giocatore della storia a detenere contemporaneamente tre titoli del Grande Slam su tre diverse superfici (terra battuta, erba e cemento). Nel 2010, dopo aver vinto lo US Open, è diventato uno dei sette giocatori ad aver completato il Career Grand Slam, il più giovane a farlo nell'era open[1]. Inoltre è stato il secondo giocatore maschile della storia (il terzo in assoluto) a raggiungere il Career Golden Slam[17].

Biografia modifica

Vita privata modifica

Rafael Nadal Parera è nato a Manacor, sull'isola di Maiorca, da Sebastián Nadal e Ana María Parera. Ha una sorella minore di nome María Isabel. È nipote ex fratre dell'ex calciatore Miguel Angel Nadal, difensore del RCD Mallorca, del FC Barcelona e della nazionale spagnola[18]. Nadal tifa in ambito calcistico per il Real Madrid, società di cui è membro onorario[19], e per il RCD Mallorca, e ha inoltre dichiarato di essere un forte simpatizzante dell'italiana Fiorentina[20][21]. Avendo compreso il talento naturale di Rafael per il tennis un altro zio paterno, Toni Nadal, ex-tennista professionista, iniziò a farlo giocare quando aveva appena tre anni, ed è sin da allora il suo allenatore.[22] Lo spagnolo ha continuato a vivere a Manacor anche dopo essere diventato professionista, e vi fa ritorno appena può per rilassarsi pescando e giocando a golf[23]; qui ha anche conosciuto la sua ragazza María Francisca Perelló, che a volte lo segue durante i tornei[24]. Nel 2008 l'osservatorio astronomico di Maiorca ha dedicato al tennista un asteroide noto come 128036 Rafaelnadal[25], e nello stesso anno Rafael ha fondato un'associazione benefica che porta il suo nome, la Rafa Nadal Foundation[26]. Questa fondazione, il cui presidente è sua madre Ana María, ha come scopo lo sviluppo di azioni di assistenza sociale e di progetti cooperativi in Spagna e nei paesi in via di sviluppo[27]. Sempre nel 2008 è stato il primo tennista maschile ad aver vinto per i suoi meriti sportivi il Premio Principe delle Asturie, dopo le tenniste Arantxa Sánchez Vicario, Steffi Graf e Martina Navratilova[28]. Nel 2010 la celebre cantante colombiana Shakira lo ha voluto come protagonista assieme a lei nel video del suo singolo Gypsy[29]. Nello stesso anno, in occasione della sua partecipazione al torneo di Bangkok, Nadal ha partecipato al progetto Un milione di alberi per il Re, piantando un albero in onore del monarca Bhumibol Adulyadej[30]. Ha dichiarato in un'intervista di essere agnostico[31].

Carriera sportiva modifica

Gli inizi modifica

All'età di 8 anni Rafael praticava sia il calcio che il tennis, e in quest'ultima disciplina vinse un torneo regionale per under-12[18][32]. Visto il notevole risultato, suo zio Toni intensificò gli allenamenti; Rafael colpiva sia il dritto che il rovescio usando entrambe le mani, ma il suo allenatore gli disse: "Nessun giocatore professionista gioca con due mani e noi non saremo i primi, quindi devi cambiare". A Rafael venne naturale utilizzare la sinistra per il dritto, sebbene nella vita sia destro[32][33][34]

All'età di 12 anni, Nadal vinse i titoli spagnoli ed europei di tennis nella sua fascia di età, nonostante continuasse a giocare a calcio.[32] A quel punto suo padre gli fece scegliere quale dei due sport continuare, per evitare di danneggiare il suo rendimento scolastico[32]: Rafael scelse il tennis, ma nonostante l'abbandono del calcio giocato continua tuttora a seguirlo.

Quando aveva 14 anni la federazione spagnola di tennis gli chiese di lasciare Maiorca per trasferirsi a Barcellona, in modo da continuare più efficacemente i suoi allenamenti. La famiglia di Rafael rifiutò la richiesta, in parte perché temevano che avrebbe influito sulla sua educazione,[32] ma anche perché Toni Nadal disse che "Non voglio credere che occorra andare in America, o in altri posti per essere un buon atleta. Puoi riuscirci anche stando a casa."[22] La decisione di rimanere a Maiorca fece sì che Nadal ricevesse un minore sostegno finanziario da parte della federazione, tuttavia suo padre coprì i costi. Nel maggio del 2001 Rafael riuscì a sconfiggere in un match di esibizione sulla terra rossa l'ex-vincitore di Wimbledon Pat Cash[18]. Sempre nel maggio di quell'anno partecipò a uno dei suoi primi tornei internazionali, i Giochi delle Isole, disputatisi proprio nelle "sue" Baleari, contribuendo alla vittoria della medaglia d'oro[35]. Nadal non ebbe una vera e propria carriera da juniores. Partecipò infatti a pochi degli eventi organizzati dall'ITF, raggiungendo le semifinali del torneo junior di Wimbledon 2002[36] e vincendo tutte le partite disputate per la Coppa Davis Junior[37][38]. Prese parte invece a diversi tornei futures e alcuni Challenger, vincendo il suo primo match ATP il 29 aprile 2002 a Maiorca contro l'allora n°81 del mondo Ramón Delgado. Divenne così il nono under-16 a vincere un match nell'era open[1]. A fine 2002 era al 200º posto nella classifica mondiale ATP[39].

2003-2004: i primi anni e la vittoria in Davis modifica

Nel 2003 conquistò il suo primo titolo challenger a Barletta, e poche settimane dopo giocò il suo primo torneo Master a Monte Carlo. Qui raggiunse il terzo turno partendo dalle qualificazioni, e batté fra gli altri Albert Costa, all'epoca detentore del Roland Garros. Questa performance gli permise di entrare a 16 anni e 10 mesi fra i primi 100 al mondo, secondo più giovane della storia a riuscirci dopo Aaron Krickstein[37]. Saltò il Roland Garros per un infortunio al gomito[1], ma si riprese in tempo per debuttare a Wimbledon, dove divenne il primo under-18 a raggiungere il terzo turno dopo Boris Becker nell'84[1]. Dopo un mese era fra i top 50, e a fine anno si classificò in 49ª posizione, vincendo il premio per il miglior esordiente ATP[40].
Nel gennaio 2004 raggiunse la sua prima finale ATP ad Auckland, e un mese dopo debuttò in Coppa Davis nel match di primo turno contro la Repubblica Ceca. Perse all'esordio con Jiří Novák, ma quella fu la sua ultima sconfitta in singolare nella competizione per nazioni: due giorni dopo ottenne il punto decisivo per la Spagna battendo Radek Štěpánek. Nel torneo Master Series di Miami, dove partiva come ultima testa di serie, ottenne al terzo turno un risultato prestigioso, affrontando e battendo con un doppio 6-3 il numero uno del mondo Roger Federer, e dando così inizio alla più interessante rivalità del tennis contemporaneo. Nei mesi successivi, a causa di una frattura da stress al piede sinistro[37], fu costretto a saltare praticamente tutta la stagione sulla terra rossa, incluso il Roland Garros. Poco dopo il rientro dalla pausa forzata, in agosto, vinse a Sopot il suo primo titolo ATP, battendo in finale José Acasuso e senza perdere nemmeno un set durante il torneo. L'anno si chiuse con la finale di Davis contro gli Stati Uniti; Nadal fu scelto al posto di Juan Carlos Ferrero per disputare il secondo match contro il n°1 americano e n°2 del mondo Andy Roddick, che pochi mesi prima l'aveva battuto con facilità al secondo turno degli US Open. Rafael perse il primo set al tie-break, ma si aggiudicò i successivi tre; grazie alla sua vittoria e agli altri due punti portati da Carlos Moyá la Spagna conquistò la sua seconda insalatiera e Nadal divenne, a 18 anni e 6 mesi, il più giovane vincitore nella storia del trofeo[37][41][42]. Terminò la stagione al 51º posto della classifica mondiale.

2005-2007: il dominio sul rosso modifica

2005 modifica

La stagione si aprì con la sconfitta al quarto turno all'Australian Open 2005, in cui perse contro Lleyton Hewitt, che avrebbe poi raggiunto la finale. Due mesi più tardi Nadal arrivò in finale al Masters di Miami dove fu sconfitto, nella rivincita dell'anno precedente, da Roger Federer in cinque set. Questi risultati sono considerati da molti osservatori come il punto di svolta della carriera di Nadal[43], dato che nei mesi successivi cominciò la scalata alla classifica.

La primavera successiva infatti vide l'inizio del dominio di Rafael sulla terra rossa. Con 24 vittorie consecutive infranse il record di Andre Agassi di vittorie per un teenager[44], conquistando nel giro di due mesi il suo primo Masters di Monte Carlo, il Masters Series di Roma, dove vinse contro Guillermo Coria dopo una sfida infinita durata 5 ore e 14 minuti, e il Torneo Godó di Barcellona. Infine, alla sua prima partecipazione al Roland Garros, nel giorno del suo compleanno sconfisse Federer in semifinale e due giorni più tardi batté in finale Mariano Puerta, conquistando il suo primo torneo del Grande Slam. Nadal divenne così il terzo tennista a vincere uno Slam alla prima partecipazione dopo Mats Wilander nel 1982, e Andre Agassi nell'Australian Open 1995, e il primo teenager a farlo dopo la vittoria di Pete Sampras allo US Open 1990. Con questa serie di vittorie si issò fino al 3º posto della classifica ATP[45].

Tre giorni dopo il trionfo parigino, al torneo di Halle sull'erba, arrivò una brusca battuta d'arresto contro il tedesco Alexander Waske[46]. A Wimbledon arrivò l'eliminazione al secondo turno per mano del lussemburghese Gilles Müller. Subito dopo il torneo Nadal infilò una nuova serie di 16 vittorie consecutive in tre tornei diventando, il 25 luglio, il n°2 del mondo; non scenderà più sotto questa posizione fino al 17 agosto 2009.

La stagione sul cemento nordamericano iniziò con la vittoria in finale in Canada contro Agassi, proseguendo però con l'eliminazione al primo turno per mano del ceco Berdych nel Masters di Cincinnati. Allo US Open Nadal era la testa di serie n°2, tuttavia fu battuto al terzo turno dal n°49 del mondo James Blake in quattro set. In settembre sconfisse Coria a Pechino, e vinse entrambe le partite in singolare contro l'Italia in Coppa Davis. Il mese successivo ottenne la quarta vittoria in un torneo della categoria Masters Series, a Madrid contro Ivan Ljubičić, la prima sul cemento indoor. Durante la partita tuttavia Rafael si infortunò gravemente allo scafoide tarsale del piede sinistro, scoprendo così di avere una malformazione congenita dell'osso. Per questo fu costretto a rinunciare all'esordio al Masters di fine anno di Shanghai, chiudendo la stagione al secondo posto del ranking mondiale[47].

Il 2005 fu insomma l'anno della consacrazione: conquistò ben undici tornei in stagione (Salvador, Acapulco, Monte Carlo, Barcellona, Roma, Open di Francia, Bastad, Stoccarda, Montreal, Pechino, Madrid) su dodici finali disputate (solo Federer fece altrettanto quell'anno), stabilendo il record di tornei Masters Series vinti in un anno (4, record che ha condiviso con Federer fino ai 5 titoli di Đoković nel 2011). Otto dei tornei vinti si giocarono sulla terra rossa, gli altri sul cemento. Nel corso dell'anno Nadal ottenne 79 vittorie, secondo soltanto alle 81 di Federer; vinse inoltre il Golden Bagel Award per i ben 12 set vinti per 6-0[48]. Conquistò infine la più alta posizione in classifica a fine anno per uno spagnolo, e il premio ATP per il giocatore più migliorato[40].

2006 modifica
 
Al Torneo Godó 2006 di Barcellona.

Il 2006 si aprì con il forfait agli Australian Open ancora a causa dell'infortunio allo scafoide: secondo i medici la malformazione avrebbe potuto costringere Rafael al ritiro dal tennis, ma l'utilizzo di una soletta speciale per la scarpa sinistra lo aiutò a tenere il problema sotto controllo, accrescendo tuttavia il rischio di infortunio per altre parti del corpo, fra cui le ginocchia[47]. Tale accorgimento gli consentì di tornare in campo a Marsiglia, dove raggiunse la semifinale. Il ritorno alla vittoria arrivò poche settimane dopo a Dubai, dove sconfisse in finale Federer. L'inizio di stagione sul cemento si concluse con le eliminazioni in semifinale a Indian Wells (da James Blake) e al secondo turno a Miami (da Carlos Moyá).

Al ritorno del circuito sui campi di terra rossa europea, Nadal si aggiudicò nuovamente il Masters Series di Monte Carlo, il torneo casalingo di Barcellona, e gli Internazionali d'Italia, battendo nelle finali di entrambi i Masters Series Federer (al Torneo Godó batté Tommy Robredo). A Roma il torneo si concluse con un match deciso al tie-break del quinto set, dopo più di cinque ore di gioco, in cui Nadal annullò ben due match point allo svizzero. Con questi risultati eguagliò il record di 16 vittorie in tornei ATP di un teenager, appartenuto a Björn Borg[1]. L'11 giugno Nadal batté nuovamente il rivale svizzero nella finale del Roland Garros, conquistando il suo secondo torneo dello Slam: la partita cominciò con due set brevi, finiti 6-1 prima per Federer e poi per Nadal; nel terzo set, Nadal vinse con un break di vantaggio per 6-4, e nel quarto arrivò a servire per il match. A questo punto però Roger recuperò il break di svantaggio, costringendo Rafael al tie-break, che vinse quest'ultimo per 7-4. Nadal divenne così il primo giocatore a sconfiggere Federer in una finale dello Slam[49]. Inoltre, con il passaggio del primo turno del Roland Garros contro lo svedese Robin Söderling, stabilì il nuovo record di vittorie consecutive sulla terra rossa, 54, superando la striscia dell'argentino Guillermo Vilas: la serie aveva avuto inizio nel 2005 a Monte Carlo. Commentando questo risultato lo stesso Vilas lo definì come meno impressionante del suo, in quanto le vittorie ottenute da Nadal erano distribuite in due anni, e includevano tornei di livello inferiore[50].

Sull'erba Nadal si infortunò alla spalla nella partita contro Lleyton Hewitt al torneo del Queen's[51]: costretto a ritirarsi, pose fine ad una serie di 26 vittorie consecutive. A Wimbledon Rafael rischiò l'eliminazione al secondo turno da parte dell'americano Robert Kendrick, passato dalle qualificazioni ma, dopo aver annullato due match point, riuscì a vincere al quinto set[52]. Al turno successivo, Nadal affrontò e sconfisse in tre set l'ex n°1 del mondo Andre Agassi, in quella che fu l'ultima partita dell'americano al torneo londinese. Anche nei turni successivi Rafael vinse in tre set, raggiungendo in finale Federer, già detentore del trofeo dal 2003. L'ultimo spagnolo a giocare in finale a Londra era stato Manuel Santana nel 1966. Lo svizzero, nella prima sfida con il suo rivale sulla sua erba, si prese la rivincita della finale di Parigi, battendo il mancino di Manacor in quattro set (6-0, 7-65, 62-7, 6-3).

Il dopo Wimbledon fu deludente: Nadal venne eliminato nei primi turni nei tornei nordamericani del Canada e di Cincinnati e sconfitto ai quarti dello US Open dal russo Michail Južnyj in 4 set. Nel resto dell'anno partecipò soltanto a tre tornei. All'Open di Stoccolma fu eliminato inaspettatamente dal n°690 del mondo Joachim Johansson, mentre la settimana successiva, al torneo di Madrid in cui era campione uscente, fu sconfitto da Berdych ai quarti. Alla sua prima Masters Cup fu sconfitto da Blake nel Round Robin, ma vinse contro Nikolay Davydenko e Robredo, accedendo alla semifinale. Qui venne battuto in due set 6-4, 7-5 da Federer, concludendo anche questa stagione al secondo posto dietro lo svizzero. Dopo Agassi nel biennio 1994-1995 fu il primo tennista a restare n°2 per due anni consecutivi[1].

2007 modifica

L'anno iniziò con la partecipazione a sei tornei sul cemento. Nei primi due venne sconfitto in semifinale (a Chennai) e al primo turno (a Sydney), per recarsi quindi agli Australian Open, dove uscì ai quarti di finale per mano del cileno Fernando González, futuro finalista. Dopo una nuova sconfitta ai quarti a Dubai, dove difendeva la vittoria dell'anno precedente, riuscì per la prima volta a conquistare il Masters di Indian Wells, battendo in finale Novak Đoković. Il serbo tuttavia si rifece eliminandolo pochi giorni dopo ai quarti del Masters di Miami.

Sulla terra rossa, come sempre, Nadal diede il meglio di sé: al Masters di Monte-Carlo vinse il suo terzo trofeo battendo ancora una volta in finale Roger Federer, e confermò poco dopo il suo dominio anche a Barcellona (finale con Guillermo Canas) e al Masters di Roma, sconfiggendo in finale González. Nel corso di questo torneo, inoltre, superò il record di 75 vittorie consecutive su una singola superficie (nel suo caso sulla terra), detenuto in precedenza da John McEnroe sul sintetico. La striscia si interruppe a quota 81 al torneo di Amburgo dove, per la prima volta, Federer riuscì a batterlo sul rosso. Nel frattempo, fra i tornei di Barcellona e Roma, i due si erano affrontati ancora una volta in un match di esibizione a Maiorca, chiamato Battaglia delle Superfici, su un campo per metà in terra battuta e per metà in erba (la superficie preferita da Federer). Anche in questa occasione Nadal era riuscito a imporsi sul rivale svizzero.[53].

 
Rafael Nadal nella finale del Roland Garros 2007.

Nonostante la sconfitta di Amburgo due settimane più tardi Nadal affrontò e sconfisse nuovamente Federer nella loro seconda finale del Roland Garros. Ottenne dunque per il terzo anno consecutivo il titolo nello Slam rosso (unico tennista dopo Borg nell'era Open), col punteggio di 6-3, 4-6, 6-3, 6-4, cedendo proprio nell'ultima partita l'unico set perso nel torneo, e allungando la sua serie positiva sulla terra parigina a 21 vittorie consecutive.

Sull'erba inglese ancora una volta Nadal fu eliminato dal torneo del Queen's ai quarti di finale e, esattamente come l'anno precedente, raggiunse la finale di Wimbledon, ancora una volta contro Federer. La partita però seguì un copione ben diverso da quello del 2006: per la prima volta in cinque anni infatti lo svizzero fu costretto a un match di cinque set[54]. Alla fine fu il campione elvetico a prevalere con il punteggio di 7-67, 4-6, 7-63, 2-6, 6-2, ma la partita mostrò gli enormi progressi fatti da Nadal su questa superficie[55].

Nel prosieguo di stagione Nadal si aggiudicò il torneo di Stoccarda ma, come l'anno precedente, non brillò nella seconda parte dell'anno: fu eliminato in semifinale a Montreal e al secondo turno a Cincinnati, per poi fermarsi al quarto turno degli US Open per mano del connazionale Ferrer in 4 set. Chiuse la stagione con la finale del torneo Masters Series di Parigi Bercy (sconfitto da David Nalbandian per 6-4, 6-0), e con una nuova semifinale alla Masters Cup di Shanghai (ancora battuto da Federer per 6-4, 6-1), confermandosi al secondo posto del ranking.

2008-2010: il career grand slam e l'oro olimpico modifica

2008 modifica

Il 2008 cominciò con la finale a Chennai, dove riuscì a vincere soltanto un game contro il russo Michail Južnyj, e con la prima semifinale agli Australian Open, dove venne sconfitto dalla sorpresa del torneo Jo-Wilfried Tsonga. Arrivato al primo Masters Series di Indian Wells dopo le non brillanti prestazioni di Rotterdam (sconfitto al secondo turno da Seppi) e Dubai (eliminato ai quarti da Roddick), batté Tsonga e Blake prima di soccombere in semifinale a Đoković, che gli successe poi nell'albo d'oro del torneo, e la settimana successiva perse la finale di Miami contro Nikolay Davydenko.
Dopo aver giocato e vinto a Brema in Davis contro Nicolas Kiefer, in aprile si aggiudicò per la quarta volta di fila il Masters Series di Monte Carlo, battendo ancora Federer in finale, nonostante lo svizzero fosse avanti per 4-0 nel secondo set[56]. Il giorno dopo divenne il primo giocatore ad aggiudicarsi nella stessa edizione del torneo singolare e doppio, sconfiggendo insieme a Tommy Robredo la coppia formata da Mahesh Bhupathi e Mark Knowles con il punteggio di 6-3, 6-3. A Barcellona confermò il poker di Monte Carlo, battendo Ferrer con il punteggio di 6-1, 4-6, 6-1.

 
Rafael Nadal con il trofeo della Rogers Cup 2008.

A Roma Nadal uscì al secondo turno, sconfitto dal connazionale Ferrero per 7-5, 6-1, anche a causa di un problema di vesciche al piede[57]. Si riprese però in tempo per vincere per la prima volta ad Amburgo, eliminando in semifinale Đoković e sbarrando la strada al campione uscente Federer in finale. Al Roland Garros vinse per la quarta volta consecutiva, la prima senza perdere un set, battendo in finale il solito Federer. Quello fu il match più a senso unico fra quelli disputati fra i due negli Slam; Rafael concesse soltanto quattro game all'avversario, chiudendo 6-1, 6-3, 6-0: Federer non subiva un bagel (set finito 6-0) dal 1999[56]. Fu eguagliato così il primato di Borg, che si impose per consecutivamente dal 1978 al 1981 nel torneo francese, e Nadal divenne il quarto giocatore, dopo lo stesso Borg, Sampras e Federer a vincere uno Slam quattro volte di fila.

Al torneo del Queen's Nadal si dimostrò competitivo anche sull'erba battendo per 7-66, 7-5 Đoković, e diventando il secondo spagnolo a conquistare un torneo su questa superficie dopo la vittoria a Eastbourne di Andres Gimeno nel 1972[58]. A Wimbledon arrivò ancora in finale dopo aver perso un solo set nel match contro Gulbis, e come nelle ultime tre edizioni si trovò di fronte Federer, che non aveva ancora perso un set nel torneo. Questa partita è considerata da molti la più bella della storia[59][60][61][62]. Per due volte il match fu interrotto dalla pioggia, prima nel terzo set con lo spagnolo avanti due set a zero, poi sul 2-2 del quinto set, e terminò alle 21:15 GMT, quand'era sul punto di essere sospeso per oscurità. Vinse Nadal per 6–4, 6–4, 65–7, 68–7, 9–7, dopo 4 ore e 48 minuti di gioco ed essersi visto annullare tre match point, di cui due nel tie-break del quarto set. Con questo primo Slam lontano dalla terra battuta del Roland Garros Nadal divenne il terzo giocatore dell'era open dopo Rod Laver e Borg a vincere nello stesso anno i tornei Parigi e Londra (impresa poi eguagliata da Federer nel 2009 e ripetuta dallo spagnolo nel 2010), e interruppe la serie di 65 vittorie consecutive di Federer sull'erba. Il 27 luglio lo spagnolo conquistò anche il Toronto Master Series, battendo in finale il tedesco Nicolas Kiefer con il punteggio di 6-3, 6-2, e avvicinandosi ulteriormente alla vetta del ranking mondiale.

Nel successivo torneo Masters Series di Cincinnati arrivò in semifinale, ma venne sconfitto nettamente da Novak Đoković 6-1, 7-5, fermando a 32 la sua serie di vittorie consecutive. Tuttavia, grazie a questo risultato e alla concomitante e inaspettata sconfitta di Federer al terzo turno, Nadal si assicurò l'aritmetica certezza di diventare, dopo 160 settimane consecutive da n°2, il 24° numero uno del mondo della classifica ATP, terzo spagnolo dopo Juan Carlos Ferrero e Carlos Moyá. A causa dell'inserimento in calendario del torneo olimpico e del conseguente anticipo di quindici giorni dei due Masters Series nordamericani (novità che provocò un disallineamento nella scadenza dei punteggi), il sorpasso ai danni di Federer avvenne solamente due settimane più tardi, il 18 agosto. La consacrazione come n°1 arrivò però il giorno precedente, al torneo olimpico di Pechino dove, sconfitto il cileno Fernando Gonzalez (6-3, 7-6, 6-3), si aggiudicò la medaglia d'oro[63]. Nadal divenne quindi il primo giocatore spagnolo ad aver vinto l'oro olimpico nell'era Open.

Sui campi in cemento di Flushing Meadows si presentò come il grande favorito, ma venne eliminato in semifinale dallo scozzese Andy Murray, poi sconfitto in finale da Federer; per Nadal questo fu comunque il miglior risultato raggiunto fino ad allora allo US Open. Nelle settimane successive Rafael contribuì alla vittoria della Spagna in semifinale di Coppa Davis contro gli Stati Uniti. Con il raggiungimento della semifinale al Masters di Madrid, sconfitto da Gilles Simon, Nadal ebbe la matematica certezza di chiudere l'anno in prima posizione nel ranking mondiale, primo spagnolo a riuscirci[64]. Nel torneo Masters Series di Bercy arrivò ai quarti di finale, ma dopo aver perso 6-1 il primo set contro Davydenko si ritirò per un problema al ginocchio[65]. Il 3 novembre annunciò, dal suo sito internet, che non avrebbe preso parte alla Masters Cup di Shanghai, per evitare un peggioramento delle sue condizioni fisiche in vista della finale di Coppa Davis contro l'Argentina, programmata fra il 21 e il 22 novembre. Una settimana più tardi tuttavia Rafael comunicò che non avrebbe potuto partecipare nemmeno a questo torneo, a causa di una tendinite[66]: la squadra spagnola riuscì comunque ad imporsi, facendo conquistare il trofeo al n°1 del mondo per la seconda volta nonostante la sua assenza.

2009 modifica

Il 2009 cominciò con il torneo di Doha; al termine del primo incontro (6-0, 6-1 a Fabrice Santoro), Rafael ricevette il premio per la vittoria nell'ATP Tour 2008[67]. Eliminato ai quarti da Gaël Monfils si rifece nel doppio dove, assieme a Marc López, sconfisse il team n°1 del mondo formato da Daniel Nestor e Nenad Zimonjić, nel primo incontro in una finale fra il n°1 del singolare e il n°1 del doppio dal 1990[68].

Nel primo Slam stagionale Nadal riuscì a centrare l'obiettivo mai raggiunto prima della finale, dopo aver sconfitto al quinto set il connazionale Fernando Verdasco in un estenuante e combattuto incontro durato 5 ore e 14 minuti[69]. In finale, dopo un'altra maratona di 4 ore e 23 minuti, e con i parziali di 7-5, 3-6, 7-63, 3-6, 6-2, sconfisse Federer, conquistando il suo primo Slam sul cemento. Con questa vittoria, Nadal fu il primo spagnolo a trionfare in Australia, il quarto tennista a vincere uno Slam su ogni superficie, dopo Connors, Wilander e Agassi, e soprattutto il primo tennista della storia a detenere contemporaneamente tre titoli dello Slam su tre diverse superfici.[70]

 
Rafa agli Australian Open del 2009.

Sconfitto in finale al torneo di Rotterdam da Murray[71], Nadal saltò l'impegno successivo nel torneo di Dubai[72], rientrando solo a marzo per il primo turno di Coppa Davis, dove sulla terra rossa di Benidorm batté la Serbia di Tipsarević e Đoković. Nei tornei del World Tour tornò al successo conquistando il Masters di Indian Wells dove, dopo essere stato costretto ad annullare cinque match point al terzo turno contro Nalbandian, sconfisse Murray in finale con un netto 6-1, 6-2 senza concedere palle break, in una partita condizionata dal forte vento[73]. Nel secondo Masters 1000 di Miami venne eliminato nei quarti di finale da Juan Martín Del Potro con il punteggio di 6-4, 3-6, 7-63, dopo aver insolitamente sprecato un vantaggio di 3-0 nel terzo set. Durante il torneo Nadal iniziò ad avvertire le prime fitte di dolore alle ginocchia, causate da una tendinite che condizionerà fortemente la parte centrale della sua stagione[74].

Al rientro in Europa vinse ancora sulla terra rossa di Monte Carlo, battendo in finale Đoković (6-3, 2-6, 6-1)[75] e diventando il primo tennista capace di vincere lo stesso torneo Masters 1000 per cinque volte consecutive. La settimana successiva ottenne il quinto successo di fila anche al Torneo Godó dove, nella replica della finale 2008, sconfisse Ferrer per 6-2, 7-5[76]. Agli Internazionali di Roma lo spagnolo si riprese lo scettro perduto l'anno precedente, affrontando con successo il campione uscente Đoković per la seconda volta in un mese (7-62, 6-2) e diventando il primo tennista a vincere per quattro volte il torneo italiano[77]. Conquistò così il 15° Masters della carriera, staccando Federer, allora fermo a 14 titoli. Lo svizzero tuttavia lo riagguantò nel giro di una settimana, battendolo in finale a Madrid per 6-4, 6-4, e interrompendo la striscia di 33 vittorie sul rosso dello spagnolo. La semifinale di quello stesso torneo, vinta al tie-break del terzo set contro Đoković e durata 4 ore e 3 minuti, divenne il match sui 3 set più lungo della storia[78]. Allo slam parigino Nadal partecipò partendo da grande favorito[79]. Al terzo turno, con la vittoria sull'australiano Lleyton Hewitt, stabilì il record assoluto di vittorie consecutive nel torneo (30, superando Chris Evert fermatasi a quota 29, e Borg a 28). Al quarto turno, tuttavia, venne sconfitto a sorpresa dallo svedese Robin Soderling (6-2, 62-7, 6-4, 7-62), fermandosi a 31 partite vinte di fila nello Slam sul rosso; si trattò della prima sconfitta in carriera di Nadal in un match a 5 set sul campo di terra battuta, dopo 48 vittorie in 48 partite. Si spezzò così il sogno di vincere il torneo parigino per la quinta volta consecutiva, superando Borg (e se stesso), fermo a quota 4. Il torneo lo vinse Federer, che con il Roland Garros chiuse il suo Career Grand Slam.

Dopo la dura sconfitta di Parigi Nadal annunciò la sua assenza al torneo del Queen's a causa della tendinite alle ginocchia[80]. A Londra per allenarsi sull'erba, fu sconfitto da Hewitt e da Wawrinka in due match di esibizione all'Hurlingham Club[81], e il 19 giugno, a causa del persistere della tendinite, arrivò la sofferta decisione di ritirarsi da Wimbledon, rinunciando alla difesa del titolo[74][82]. Il 5 luglio, con la vittoria di Federer nel torneo londinese, Nadal perse la prima posizione nel ranking a favore dello svizzero, tornando al n°2.

Il rientro arrivò soltanto 70 giorni dopo alla Rogers Cup di Montréal[83], dove Nadal tentò senza successo di ripetere la vittoria dell'anno precedente, fermandosi ai quarti contro del Potro[84]. Il giorno seguente, con la vittoria di Andy Murray in semifinale, venne scalzato proprio dallo scozzese dalla seconda posizione nella classifica ATP, sotto la quale non scendeva dal 2005. Al successivo Masters di Cincinnati venne eliminato in semifinale da Novak Đoković col punteggio di 6-1, 6-4, ma subì uno strappo ad un muscolo addominale, che influì sulla sua resa al servizio[74]. Allo US Open arrivò fino in semifinale, ma fu sconfitto ancora una volta dal futuro vincitore del torneo del Potro, col punteggio di 6-2, 6-2, 6-2. Tuttavia, grazie alla battuta d'arresto di Murray al quarto turno, riuscì ugualmente a riprendere la seconda posizione nel ranking. Al Masters di Shanghai giunse senza troppi problemi in finale, dove però venne sconfitto da Davydenko, mentre a Bercy si arrese in semifinale a Đoković. Dopo aver disputato la Masters Cup, nella quale perse tutti e tre gli incontri del round robin senza vincere nemmeno un set, chiuse la stagione aiutando la Spagna a conquistare la sua quarta insalatiera sulla terra rossa di Barcellona, battendo nel primo incontro di singolare Berdych per 7-5, 6-0, 6-2. Terminò l'anno in seconda posizione del ranking, ancora una volta dietro a Federer.

2010 modifica

Il 2010 per Nadal fu la stagione migliore[85]: ebbe inizio con una finale persa al torneo di Doha, dove venne battuto in 3 set da Davydenko dopo aver sprecato alcuni match point nel secondo set della partita. Due settimane dopo partecipò agli Australian Open, dove la sua corsa si interruppe al cospetto di Andy Murray, impedendo di difendere il titolo conquistato l'anno precedente[86]. A causa di questa sconfitta, Nadal perse la seconda posizione nel ranking ATP.

A causa di un riacutizzarsi del problema ai tendini delle ginocchia fu costretto a prendersi una pausa di un mese[87], e si ripresentò al tennis giocato nei due Masters 1000 primaverili americani. Sia a Indian Wells che a Miami dovette però fermarsi alle semifinali, dopo aver ceduto rispettivamente ad Ivan Ljubičić e ad Andy Roddick. Si aggiudicò però in coppia con Marc López il torneo di doppio di Indian Wells.

 
Rafael Nadal al Mutua Madrileña Madrid Open 2010.

La stagione su terra battuta si aprì con la sesta vittoria consecutiva nel torneo di Monte Carlo, che rappresentò per Nadal il punto di svolta della stagione[74]. Nel corso del torneo monegasco Rafa lasciò ai suoi avversari appena 14 game e nessun set in cinque incontri; in finale sconfisse Fernando Verdasco con il secco punteggio 6-0, 6-1. Grazie a questa vittoria Nadal divenne il primo giocatore dell'era open ad aggiudicarsi un torneo per sei volte consecutive. La settimana seguente rinunciò a partecipare al torneo di Barcellona, dove deteneva il titolo dal 2005, per recarsi a Vitoria e sottoporsi a una terapia mirata a eliminare la tendinite alle ginocchia. L'intervento ebbe successo, e il dolore scomparve completamente[74]. Agli Internazionali d'Italia raggiunse la quinta finale, lasciando per strada un solo set nella semifinale contro Gulbis: in un match interrotto per due volte dalla pioggia si impose 7-5, 6-2 su Ferrer, conquistando il suo quinto titolo nella capitale italiana. Al successivo torneo di Madrid ancora una volta perse soltanto un set in semifinale contro Almagro. In finale superò in due set Federer (6-4, 7-65): con questa terza vittoria consecutiva, dopo quelle di Monte Carlo e Roma, divenne il primo giocatore nella storia ad aggiudicarsi i tre Masters sulla terra rossa nello stesso anno. Inoltre superò il record di Agassi di 17 Masters 1000 vinti in carriera, e riguadagnò la seconda posizione nel ranking mondiale[88]. Al Roland Garros riuscì per la quinta volta in carriera a conquistare la finale, dove incontrò Söderling, unico giocatore capace di batterlo nello Slam parigino. Rafa vendicò la sconfitta dell'anno precedente, imponendosi per 6-4, 6-2, 6-4 e conquistando il quinto titolo, avvicinando ancora il record di 6 vittorie di Borg. Per la seconda volta dopo il 2008 fu inoltre capace di aggiudicarsi il torneo senza perdere nemmeno un set. Grazie alla contemporanea sconfitta di Federer, uscito di scena ai quarti proprio contro Söderling, Nadal riconquistò il vertice della classifica mondiale, e si qualificò per primo al Master di fine anno. Infine, con il trionfo di Parigi, Nadal divenne il primo giocatore della storia a realizzare il cosiddetto Clay Slam o Slam rosso, avendo vinto nello stesso anno tutti i tornei maggiori sulla terra battuta (Monte Carlo, Roma, Madrid, Roland Garros)[1][89].
Nel suo primo torneo sull'erba dal 2008, il Queen's, venne eliminato ai quarti da Feliciano López, mentre a Wimbledon si presentò come testa di serie n°2. Non senza qualche difficoltà Rafa riuscì a raggiungere la sua quarta finale dei Championships, dove si trovò di fronte Tomáš Berdych, giustiziere ai quarti di Federer e in semifinale di Đoković. Il ceco, alla sua prima finale Slam, non riuscì a opporre resistenza: con il punteggio di 6-3, 7-5, 6-4 Nadal conquistò per la seconda volta il torneo più prestigioso.
Dopo la pausa estiva, al torneo di Toronto Rafa disputò sia il singolare che il doppio. In quest'ultimo partecipò in coppia con il numero 2 del mondo Đoković: non accadeva da 34 anni (dai tempi di Connors/Ashe) che i primi due giocatori della classifica di singolare disputassero insieme un torneo di doppio. La coppia viene tuttavia eliminata al primo turno dalle wild card canadesi Vasek Pospisil e Milos Raonic. Nel singolare invece raggiunse la semifinale, ma venne nettamente sconfitto da Murray in due set. Anche a Cincinnati Nadal uscì prematuramente di scena, battuto ai quarti da Baghdatis. Allo US Open però lo spagnolo dettò legge: raggiunta la sua prima finale negli Stati Uniti, affrontò e sconfisse Đoković con il punteggio di 6-4, 5-7, 6-4, 6-2, perdendo l'unico set del torneo in finale e lasciando per strada soltanto 5 turni di servizio[90]. Con questa vittoria Nadal divenne il più giovane giocatore dell'era open a completare il Career Grand Slam e allo stesso tempo il Career Golden Slam, avendo vinto in carriera i quattro Major e l'oro olimpico; gli unici tennisti a riuscirvi fino ad allora erano stati Agassi e Steffi Graf[91].

Dopo una breve pausa per lo spagnolo iniziarono tre settimane di intensa trasferta asiatica. Al torneo di Bangkok, cui partecipò per la prima volta, venne eliminato in semifinale da Guillermo Garcia-Lopez per 2-6, 7-63, 6-3 dopo non aver sfruttato 24 palle break[92]. Lo spagnolo fece quindi il suo esordio al torneo di Tokyo, conquistando il settimo titolo della stagione dopo aver sconfitto in finale Gaël Monfils per 6-1, 7-5. A Shanghai, dove difendeva la finale raggiunta nel 2009, venne eliminato al terzo turno da Jürgen Melzer. Si interruppe quindi con questa centesima sconfitta in carriera (su 568 partite) la striscia di 21 quarti di finale consecutivi nei Masters 1000 iniziata ad Amburgo nel 2008.

All'ultimo Masters di Parigi-Bercy lo spagnolo non si presentò per una lieve tendinite alla spalla sinistra[93], e tornò in campo dopo un mese di inattività all'ATP World Tour Finals di Londra. Qui per la prima volta in carriera raggiunse la finale, dopo aver vinto tutte le partite del suo round robin e aver eliminato in semifinale Murray in un match fra i più belli dell'anno[94]. Nell'atto conclusivo però si arrese a Federer, che lo batté per 6-3, 3-6, 6-1, impedendogli di conquistare l'unico titolo di alto livello ancora assente dal suo palmarès[95]. Durante il torneo gli venne anche assegnato lo Stefan Edberg Sportsmanship Award, premio per la sportività conferito grazie al voto degli altri tennisti e degli addetti ai lavori, insieme a quello per la prima posizione nel ranking ATP[96]. Qualche settimana dopo divenne il nuovo campione del mondo ITF[97], il giornale L'Équipe lo nominò Campione dei campioni 2010[98] e il giornale Marca sportivo dell'anno e del decennio[99].

2011-presente: anni recenti modifica

2011 modifica

La stagione 2011 si rivela per Nadal molto complicata[100]. Subito dopo la vittoria del torneo di esibizione Mubadala World Tennis Championship di Abu Dhabi, arrivata in finale contro Federer il giorno di Capodanno, iniziano le prime difficoltà: sotto antibiotici per una forma di influenza[101] raggiunge la semifinale del Qatar ExxonMobil Open di Doha, ma come nel 2010 viene sconfitto da Davydenko. Nel doppio invece, in coppia con Marc López, riesce a vincere la finale battendo il duo italiano Bracciali/Seppi, conquistando il titolo per la terza volta in carriera dopo 2005 e 2009. All'Australian Open la sua corsa si ferma ancora una volta ai quarti di finale, e ancora una volta con il "contributo" di un infortunio, questa volta contro David Ferrer. Si interrompe quindi il sogno di vincere i quattro tornei dello Slam consecutivamente. Il nuovo stop, causato da uno strappo al muscolo adduttore lungo della coscia sinistra, lo tiene fermo per dieci giorni[102]. Durante la pausa forzata, lo spagnolo si reca ad Abu Dhabi per ritirare il Laureus Sportsman of the Year Award 2011, assegnatogli per i suoi successi nella stagione passata[103].

 
Nadal al Roland Garros 2011.

Il ritorno al tennis giocato arriva con il primo turno di Coppa Davis, in cui contribuisce alla vittoria della Spagna per 4-1 contro il Belgio. La settimana seguente, a Indian Wells, raggiunge la sesta semifinale consecutiva e la terza finale nel primo Masters 1000 della stagione, battendo fra gli altri Juan Martín del Potro. Nell'ultimo atto del torneo si deve però arrendere a Novak Đoković, che lo sconfigge in tre set per 4-6, 6-3, 6-2, dando inizio ad una lunga striscia di sei sconfitte consecutive contro il serbo che caratterizzerà l'intera stagione. Nel secondo Masters sul cemento americano, il Sony Ericsson Open di Miami, il copione si ripete: dopo aver eliminato Federer in semifinale, lo spagnolo incontra nuovamente Đoković. Dopo un match combattuto ed estremamente equilibrato fino al terzo set, gli è fatale un doppio fallo nel tie-break decisivo: il match si conclude con il punteggio di 4-6, 6-3, 7-64[104].

Conclusa la prima parte di stagione sul cemento, il circuito si sposta sulla terra battuta del Masters di Monte Carlo, dove Rafa conquista il titolo nel principato battendo in finale David Ferrer per 6-4, 7-5: è il primo giocatore a vincere lo stesso torneo per 7 volte consecutive dopo Richard Sears, che lo fece agli US Open fra il 1881 e il 1887[105]. La settimana successiva i due spagnoli si incontrano nuovamente nella finale del Torneo Godó, e l'esito dell'incontro non cambia: 6-2, 6-4, e Rafa si aggiudica il sesto titolo a Barcellona. A Madrid raggiunge la quinta finale consecutiva dopo aver eliminato Federer in semifinale, ma qui ancora una volta cede a Đoković che, in serie positiva da 34 partite, lo batte 7-5, 6-4. A Roma la sfida con il serbo continua sulla stessa falsa riga: 6-4, 6-4, e prima sconfitta per Nadal nella finale degli Internazionali. Al Roland Garros, per la prima volta nella sua carriera in questo torneo, viene costretto a giocare un match fino al quinto set da John Isner al primo turno, ma superato l'ostacolo gli incontri seguenti si rivelano più agevoli, anche se lo stesso Rafa dichiara di non essere soddisfatto del suo tennis[106]. In semifinale trova Andy Murray, e battendolo 6-4, 7-5, 6-4 raggiunge la finale dove incontra, come nell'atto conclusivo delle edizioni 2006, 2007 e 2008, Federer, che nella sua semifinale aveva interrotto la serie positiva di Đoković. L'ex numero uno svizzero deve arrendersi ancora una volta: in un match caratterizzato da una breve interruzione meteorologica, Nadal rimonta nel primo set da 2-5 a 7-5, chiude il secondo 7-63, perde il terzo parziale 5-7 e nel quarto, sfruttando a pieno il crollo dello svizzero, si impone con un netto 6-1 vincendo il suo sesto Roland Garros ed eguagliando il record di successi di Björn Borg nel torneo parigino.
Dopo l'eliminazione ai quarti del Queen's per mano di Tsonga, Rafa si presenta a Wimbledon, dove raggiunge per la quinta volta consecutiva la finale. Di fronte trova ancora una volta Đoković, che grazie al risultato raggiunto ha già sottratto al maiorchino lo scettro di numero 1 del mondo: per Rafa è la quinta sconfitta con il serbo in questa stagione, la prima in un torneo dello Slam, con il punteggio di 6-4, 6-1, 1-6, 6-3.
Al rientro dalla pausa estiva a Montreal Nadal viene sconfitto al secondo turno del torneo da Ivan Dodig, e a Cincinnati si arrende a Mardy Fish ai quarti di finale. Agli US Open Rafa torna a dare il meglio di sé, raggiungendo la finale dopo aver perso un solo set in semifinale contro Murray. Qui però trova per la sesta volta Đoković, che vince il suo terzo Slam stagionale dopo una battaglia di 4 ore e 10 minuti terminata 6-2, 6-4, 63-7, 6-1[107].
Dopo la parentesi della semifinale di Coppa Davis contro la Francia, in cui Rafa vince entrambi i suoi singolari regalando la finale alla Spagna, il ritorno in campo è a Tokyo per difendere il titolo conquistato nel 2010, ma qui cede a Murray che lo batte per 3-6, 6-2, 6-0, infliggendo allo spagnolo la settima sconfitta stagionale in finale. La settimana seguente, a Shanghai, Nadal viene sconfitto al terzo turno da Florian Mayer: non tornerà più in campo fino al Masters, saltando fra gli altri il torneo di Parigi-Bercy[108]. Sui campi indoor della O2 Arena le cose non migliorano: dopo una difficile vittoria contro Fish arriva la più severa sconfitta in carriera contro Federer (6-3, 6-0)[109], e la successiva battuta d'arresto contro Tsonga decreta l'eliminazione dello spagnolo dal torneo[110].
L'ultima apparizione della stagione è sul campo di terra battuta dello Stadio Olimpico de la Cartuja di Siviglia per la finale di Davis contro l'Argentina. Rafa, dopo aver sconfitto facilmente Juan Mónaco nella partita d'esordio (6-1, 6-1, 6-2), ottiene il punto decisivo battendo del Potro in un match lottato durato 4 ore e 7 minuti e finito 1-6, 6-4, 6-1, 7-60, regalando quindi alla Spagna la quinta insalatiera della sua storia[111].

2012 modifica
 
Rafa a Parigi nel 2012

Dopo la sconfitta in semifinale contro Gaël Monfils a Doha, Rafa è a Melbourne per gli Australian Open. Nel primo Slam dell'anno arriva in semifinale perdendo un solo set contro Berdych, e incrocia per la 27ª volta la strada di Federer, per la prima volta dal 2005 non in una finale. Battendolo con il punteggio di 65-7, 6-2, 7-65, 6-4, Nadal raggiunge la sua quarta finale consecutiva nei tornei dello Slam (solo quattro giocatori ci sono riusciti nella storia), la seconda in Australia dopo quella del 2009, dove viene però sconfitto ancora una volta da Đjoković con il punteggio di 5-7, 6-4, 6-2, 65-7, 7-5 dopo 5 ore e 53 minuti di gioco, partita più lunga della storia degli Australian Open e finale di maggior durata dei tornei del Grande Slam[112].
Il 16 febbraio viene ufficialmente nominato portabandiera per la Spagna alle Olimpiadi di Londra 2012, come già preannunciato da re Juan Carlos.[113][114]
A marzo, dopo una pausa di quasi un mese (in cui ha saltato gli ATP 500 di Rotterdam e Dubai), ritorna a Indian Wells, dove si arrende in semifinale a Federer nella loro 28ª sfida tra i due, con il punteggio di 6-3, 6-4. Il successo, tuttavia, arriva nel torneo doppio insieme all'amico Marc López: i due spagnoli disputano il torneo senza perdere un set, e battendo in finale gli americani Isner e Querrey, con il punteggio di 6-2, 7-63. A Key Biscayne giunge nuovamente in semifinale, dopo aver battuto il francese Jo-Wilfried Tsonga 6-2, 5-7, 6-4 ai quarti, ma non scende nemmeno in campo contro Andy Murray per un nuovo problema al ginocchio, che si farà sentire nei mesi successivi[115][116].
La terra rossa torna a dare soddisfazioni al maiorchino: nel torneo del principato infatti arriva la rivincita contro uno spento Đoković, che viene battuto con un perentorio 6-3, 6-1. Si tratta dell'ottavo titolo consecutivo a Monte Carlo: nessuno nella storia del tennis aveva mai vinto lo stesso torneo per otto anni consecutivi[117]. A Barcellona il risultato è lo stesso: in finale Rafa batte per la quarta volta nel torneo catalano David Ferrer (7-61, 7-5) e si aggiudica il settimo titolo al torneo Godó. Sorprendente invece l'eliminazione sulla terra blu di Madrid: dopo una facile vittoria al secondo turno contro il russo Nikolay Davidenko, esce infatti dal torneo, venendo sconfitto per la prima volta in 14 match dal connazionale Fernando Verdasco al terzo turno, dopo un match durato più di tre ore terminato 3-6, 6-3, 5-7, con il maiorchino arrivato 5-2 e servizio nel terzo set. Questa sconfitta, unita alla concomitante vittoria di Federer nel torneo, gli costa la seconda posizione in classifica[118]. Nel mese di maggio partecipa agli Internazionali D'Italia dove vince per la sesta volta il titolo, ancora contro Đoković, con il punteggio di 7-5, 6-3; grazie a questa vittoria, ritorna al n.2 della classifica ATP, scavalcando Federer.[119] Agli Open di Francia 2012 arriva il settimo trionfo. Rafa arriva in finale cedendo solo 35 game e nessun set, e si trova davanti ancora una volta Novak Đoković: non era mai accaduto che gli stessi due giocatori si incontrassero in 4 finali Slam consecutive. L'esito è diverso dai tre precedenti: Nadal vince il match, interrotto due volte dalla pioggia e terminato il lunedì, con il punteggio di 6-4, 6-3, 2-6, 7-5. Nadal supera il record di Borg di 6 vittorie, pareggiando Chris Evert, anche lei 7 volte campionessa a Parigi[120][121][122].
Tornato sull'erba si presenta non al meglio al torneo di Halle, scelto a discapito del Queen's[123]: in Germania, Nadal si ferma ai quarti di finale, perdendo per la prima volta in 9 confronti contro Philipp Kohlschreiber, con il punteggio finale di 6-3, 6-4. A Wimbledon incappa al secondo turno in una imprevedibile e clamorosa sconfitta contro il ceco Lukáš Rosol, numero 100 del mondo, vincitore col punteggio di 69-7, 6-4, 6-4, 2-6, 6-4[124]. La stagione di Nadal si conclude qui. Il 19 luglio annuncia il suo ritiro dalle Olimpiadi di Londra, dove avrebbe dovuto fare anche da portabandiera per la squadra spagnola, e in seguito si ritira da tutti i tornei che restano da disputatare[125][126][127] [128][129]; il motivo è una rottura parziale del tendine rotuleo una contemporanea infiammazione dei tessuti (nota come sindrome di Hoffa) del ginocchio sinistro[116][130]. L'assenza gli costa due posizioni in classifica: termina l'anno da numero 4, dietro Đoković, Federer e Murray.

Rivalità con Roger Federer modifica

 
Nadal e Federer all'Arthur Ashe Kid's Day nel 2010.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Rivalità Federer-Nadal.

Nadal e Federer hanno iniziato a giocare fra loro nel 2004, e questa rivalità ha segnato le carriere di entrambi:

  • Sono gli unici due uomini nell'era Open ad aver disputato l'uno contro l'altro 8 finali del Grande Slam; Nadal è uscito vincitore in 6 casi, 4 volte sulla terra rossa del Roland Garros, una a Wimbledon ed una all'Australian Open.[56]
  • La loro finale di Wimbledon 2008 è considerata come una delle più belle partite di tennis da molti esperti.[131][132]
  • Molti critici considerano la loro rivalità come la più accesa nella storia del tennis.[133][134][135][136]
  • Dodici delle 18 vittorie di Nadal su Federer sono arrivate sulla terra battuta. Globalmente, Rafa è in vantaggio nel testa a testa per 18-10, con i parziali 12-2 su terra rossa, 1-2 sull'erba, 5-6 sul cemento (4-0 per lo svizzero indoor, 5-2 per lo spagnolo outdoor).
  • Il loro dominio è stato senza precedenti nella storia del tennis: fra il 2005 e il 2010 i due si sono aggiudicati 21 tornei dello Slam su 24 (87,5%, 12-9 per Federer) e 31 tornei Masters Series/Masters 1000 su 54 disputati (57,4%, 18-13 per Nadal), hanno occupato i primi due posti del ranking mondiale per 271 settimane su 313 senza mai perdere il n°1, e terminato le sei stagioni sempre al primo e secondo posto.

Caratteristiche tecniche modifica

Il gioco di Nadal è quello di un forte difensore, caratterizzato da colpi aggressivi, potenti e carichi di topspin, tirati dalla linea di fondo. Per rendere efficace questo stile, lo spagnolo necessita di doti fisiche notevolissime: velocità sia nella corsa che nel gioco di gambe, potenza muscolare, tenuta, equilibrio[137][138]. Grazie a queste caratteristiche, e alla capacità di colpire bene anche in corsa, Nadal è in grado di effettuare recuperi impressionanti, e di arrivare a tirare un vincente pur partendo da posizioni di difesa. Per conquistargli un punto occorrono, soprattutto sulla terra battuta, diversi colpi vincenti consecutivi, ed è necessario mantenere al minimo il numero di errori: Nadal infatti è in grado di sostenere lunghissimi scambi da fondo campo senza mai sbagliare, e questo gli permette di ottenere molti punti grazie agli errori non forzati degli avversari.

 
Nadal esegue una volée.

Nadal è in grado di giocare una drop volley molto efficace, anche grazie alla rapida rotazione impressa alla palla; molto spesso infatti questo colpo si trasforma in un vincente[139]. Vista la sua attitudine difensiva, lo spagnolo non utilizza spesso il gioco di volo, sebbene, come hanno notato diversi commentatori (fra i quali John McEnroe), esegua molto bene le volée; questo è stato infatti uno dei fattori che hanno contribuito alle sue due vittorie e tre finali sull'erba di Wimbledon. Rafa, solitamente, è più forte nelle voleè di rovescio, nonostante buona sensibilità anche in quella di diritto.

Il diritto è probabilmente il suo colpo migliore, e viene effettuato utilizzando una presa semi-western. Il colpo è caratterizzato da un movimento molto ampio del braccio, che resta completamente disteso, e del busto. Le gambe sono ben distanziate fra loro, in modo da offrire una base più ampia da cui colpire la palla. Il movimento della racchetta è di quasi 360°: il suo braccio sinistro, dopo il colpo, prosegue nel movimento fino a portare la racchetta al di sopra della spalla destra (tradizionalmente il braccio dovrebbe avvolgersi intorno al busto, o al massimo attorno alla spalla opposta)[140][141]. Ma la caratteristica sicuramente più importante nel diritto di Nadal è l'esasperato topspin impresso alla palla dalla racchetta, molto maggiore di quello utilizzato da tutti i suoi contemporanei[142]. Uno studioso di tennis di San Francisco, John Yandell, ha utilizzato una telecamera ad alta velocità e un software apposito per misurare il numero di rivoluzioni effettuate da una pallina da tennis colpita a piena potenza da Nadal: «I primi tennisti su cui abbiamo effettuato la misura sono stati Sampras ed Agassi. Questi colpivano di diritto imprimendo una rotazione compresa fra 1800 e 1900 giri al minuto. Anche Federer colpisce con una grande rotazione, giusto? 2700 giri al minuto. Bene, abbiamo misurato un dritto di Nadal a 4900 giri al minuto. La sua media era di 3200.»[143] Il diritto di Nadal a volte non è troppo profondo, tuttavia il topspin compensa completamente questo problema, facendo rimbalzare molto più alta la palla, ed impedendo all'avversario di aggredire come potrebbe una palla troppo corta.[144] Nonostante i colpi in top siano predominanti, lo spagnolo può anche effettuare un diritto più profondo e piatto, che di solito utilizza come vincente; in questo modo la palla raggiunge, e a volte supera, i 160 km/h.

Il rovescio è un colpo sul quale lo spagnolo ha molto lavorato e, soprattutto a partire dalla stagione 2008, è migliorato moltissimo (in particolare quello incrociato), diventando uno dei suoi colpi migliori. Lo esegue a due mani: la mano dominante (la sinistra) utilizza una presa Continental, mentre la destra una semi-western, che facilita, come per il diritto, l'utilizzo del topspin. Nel rovescio bimane, la maggior parte del colpo viene eseguita dalla mano non dominante, che nel caso di Nadal è la destra. Tuttavia lo spagnolo è mancino solo nel tennis, dunque questo gli fornisce un buon vantaggio, visto che gli permette di avere un buon controllo sulla palla, oltre che di imprimere una grande potenza. Riesce dunque a conferire alla palla una buona velocità e a trovare, a volte, angoli molto stretti che spesso diventano colpi vincenti. Pochi giocatori hanno una forza sufficiente negli addominali per essere così aggressivi da una posizione prettamente difensiva.[145][146]. Il difetto principale del suo rovescio bimane è, ovviamente, l'impossibilità di conferire rotazione all'indietro alla palla. Tuttavia Nadal ha imparato ad utilizzare il rovescio in back ad una mano, che impiega ormai molto spesso soprattutto sulle superfici veloci, dove questo colpo facilita di molto la gestione delle palle basse[146].

 
Il rovescio bimane di Rafa.

Il suo servizio è caratterizzato da un movimento molto semplice, su cui lo spagnolo ha lavorato e sta ancora lavorando, con ottimi risultati. La velocità della sua prima di servizio è aumentata da circa 159 km/h del 2003 fino ai 185 km/h del 2008[147], arrivando a superare nel 2010 i 210 km/h[148]. Nadal è in grado di mantenere un'alta percentuale di prime, posizionate strategicamente.[137] Per la seconda, invece, utilizza un colpo mancino in slice che si scontra con il rovescio destro degli avversari; in generale punta comunque ad ottenere un vantaggio strategico dal servizio, piuttosto che raccogliere punti diretti[149]: dal punto di vista degli ace infatti Nadal è rimasto a lungo più debole rispetto a molti altri giocatori del circuito. Durante gli US Open 2010 lo spagnolo ha dimostrato di riuscire ad ottenere risultati molto migliori con questo colpo cambiando la presa sulla racchetta, arrivando a toccare velocità di punta molto elevate (fino a 217 km/h)[148]. Dopo quel torneo tuttavia Nadal ha preferito servire a velocità minori, per evitare un abbassamento della percentuale di prime di servizio e per mantenere più facilmente il controllo del gioco[150].

Un altro punto chiave del suo gioco sono la sua forza mentale e il suo approccio strategico alla partita. Nadal non perde mai fiducia indipendentemente dal punteggio, e questo gli permette di restare sempre concentrato per vincere ogni singolo punto: spesso in questo modo può recuperare da situazioni di momentaneo svantaggio. Lo spagnolo riesce a gestire in maniera strategica tutte le variabili esterne alla partita, come la superficie di gioco o le condizioni meteo. Quando gioca sulla terra, ad esempio, Nadal si muove circa 2-3 metri dietro la linea di fondo, mentre sull'erba o sul cemento si sposta molto più avanti, colpendo proprio all'altezza della linea, o anche da dentro il campo. Inoltre è capace di adattarsi alle tattiche e al gioco di chi ha di fronte, trovandone i punti deboli e sfruttandoli a proprio vantaggio; il suo diritto mancino in top, ad esempio, serve anche a mettere in difficoltà gli avversari sul lato del rovescio, che è il tallone di Achille di molti tennisti[151].

Sebbene all'inizio fosse considerato soltanto uno specialista della terra battuta, Nadal ha dimostrato di essere estremamente competitivo su tutte le superfici, diventando il primo giocatore della storia a detenere contemporaneamente (per due volte) tre titoli dello Slam su erba, cemento e terra, e vincendo 5 Masters, 2 Slam e la medaglia d'oro olimpica sul cemento[137][152]. Alcuni tuttavia si stanno interrogando sulla possibile durata della sua carriera che, a causa del suo stile di gioco molto dispendioso, potrebbe essere interrotta prematuramente dagli infortuni. Nel 2009, ad esempio, una tendinite alle ginocchia ha causato l'eliminazione prematura dello spagnolo dal Roland Garros, e il suo forfait ai Championships di Wimbledon[153]. Lo stesso Nadal ha ammesso che giocare molto sul cemento è usurante, e ha più volte richiesto che il calendario dell'ATP venga modificato, riducendo il numero di tornei e aumentando le settimane di riposo.[154]

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Nadal con abbigliamento Nike e la sua racchetta Babolat AeroPro Drive Gt.

La rivista Forbes ha stimato i guadagni di Nadal dovuti agli sponsor in 25 milioni di dollari nel 2011, facendone il 16° sportivo più pagato del mondo[155]. Lo spagnolo è inoltre classificato quinto sportivo più influente del mondo nella graduatoria dell'agenzia Bloomberg, in base alla sua popolarità e all'affluenza di pubblico alle sue partite[156][157]. Il tennista è ambasciatore mondiale della Kia Motors, ed è più volte apparso nelle loro pubblicità[158][159]. Rafa ha anche un contratto di sponsorizzazione con la Universal DVD[160].

Lo sponsor di vestiario e scarpe di Nadal è la Nike; il suo nome ha caratterizzato una linea di canottiere abbinate a pantaloni pinocchietto[161]. Per la stagione 2009, Nadal ha adottato sui campi da tennis un abbigliamento più classico, anche perché incoraggiato dalla Nike. L'azienda riteneva infatti che un aggiornamento del suo aspetto fosse d'obbligo, in modo da rispecchiare meglio il suo status di numero 1 del mondo[162], e da associare lo spagnolo ad uno stile che, sebbene meno unico di quello precedente da "pirata", avrebbe potuto essere imitato più facilmente dai consumatori[163]. Ai tornei di Abu Dhabi e Doha, Nadal ha partecipato indossando una maglietta polo disegnata appositamente per lui dalla Nike[164], assieme a dei pantaloncini corti tagliati sopra il ginocchio. Questo stile è stato adottato a partire dagli Australian Open 2009[165]. Nadal indossa le scarpe Nike Air CourtBallistec 3.3, cambiando spesso modello nel corso della stagione, ma che in comune hanno il soprannome "Rafa" scritto sulla parte posteriore della scarpa destra, e il logo stilizzato del toro su quella sinistra[166].

Nel 2010, l'orologiaio di lusso Richard Mille ha annunciato di aver sviluppato un nuovo orologio da polso ultra-leggero in collaborazione con Nadal, chiamato Richard Mille RM027 Tourbillon.[167]. In titanio e litio, è valutato 525.000$. Il tennista è stato coinvolto nel design e nel testing dell'orologio, e l'ha indossato in tutti i tornei a partire dal Roland Garros 2010, come previsto da un contratto di sponsorizzazione. A partire dal 2011, lo spagnolo viene scelto da Giorgio Armani come testimonial mondiale per le linee Emporio Armani Underwear e Armani Jeans[168]. Nello stesso anno ha inoltre firmato un contratto triennale con Bacardi per una campagna sul bere responsabile chiamata Champions drink responsibly[169]; l'azienda ha realizzato per questo un nuovo drink analcolico, il Rafa Berry Smash[170]. Nel giugno 2012 Nadal è diventato ambasciatore della room online di PokerStars, e partecipa a campagne pubblicitarie ed eventi di beneficenza come membro del Team PokerStars SportStars, assieme ad altri nomi dello sport come Gianluigi Buffon e Boris Becker[171].

La racchetta di Nadal è una Babolat AeroPro Drive, in grafite e tungsteno con un piatto corde ampio di 100 pollici quadrati e un peso, nella versione di serie, di 300 grammi senza le corde[172]. Il manico è di misura L2 da 4 pollici e 1/4[173]. Nella stagione 2010 è stata ridipinta per essere uguale alla linea AeroPro Drive GT in commercio[174], e dal 2012 la testa della racchetta è stata resa più pesante per aumentare l'efficacia dei colpi[175]. Lo spagnolo ha utilizzato nel corso del 2010 le corde Duralast 15L, per poi passare alle corde sintetiche nere monofilamento in copoliestere Babolat RPM Blast a sezione esagonale; il reticolo prevede 16 passaggi in verticale e 19 in orizzontale[172]. Le sue racchette sono di solito incordate con una tensione di 25 kg, indipendentemente dalla superficie su cui gioca[176].

Statistiche e record modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Rafael Nadal - Statistiche e record.

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Bibliografia modifica

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  • Jaume Pujol-Galceran e Manel Serras, Rafael Nadal: Maître sur terre (in francese), L'Equipe Editions, 2008. ISBN 978-29-164-0039-6.

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