Vitalizio del parlamentare in Italia

erogazione mensile godibile al termine del mandato parlamentare
Voce principale: Vitalizio del parlamentare.

Il vitalizio del parlamentare in Italia è un'erogazione mensile godibile, al termine del mandato parlamentare, in base al conseguimento di alcuni requisiti di anzianità di permanenza nelle funzioni elettive.

L'erogazione di un trattamento economico vitalizio, alla cessazione della carica e comunque al superamento di una soglia di età anagrafica, è un istituto che nell'ordinamento italiano è riservato ai deputati, ai senatori e ai consiglieri regionali.

Storia modifica

L'art. 69 della Costituzione dispone: "I membri del Parlamento ricevono un'indennità stabilita dalla Legge". La legge che attualmente regolamenta tali indennità è la 1261/1965. La disciplina interna alle Camere ha arricchito in autodichìa[1] tali indennità, sia integrando i requisiti di legge[2] sia aggiungendovi una più vasta serie di competenze, che sono destinate ai parlamentari cessati dalla carica. Al contrario, per i consiglieri regionali la disciplina degli assegni vitalizi è regolamentata da apposite leggi regionali[3].

A partire dalle modifiche dei regolamenti nel 1997, il requisito minimo per acquisire il diritto all'assegno vitalizio è stato portato a 2 anni, 6 mesi e un giorno di mandato effettivamente prestato, con obbligo di riscattare e versare i contributi mancanti per raggiungere i 5 anni. Sino a tale data, per maturare il diritto, era sufficiente restare in carica anche per un solo giorno in Parlamento, salvo riscattare il periodo rimanente pagando i contributi che si sarebbero versati fino al mandato pieno, ovvero 5 anni. Inoltre, in caso di elezione per quattro legislature, a prescindere dall'età si percepiva immediatamente l'assegno vitalizio. L'assegno massimo erogabile dal 1997 era pari all'80% dell'indennità in relazione agli anni di mandato.[4]

Dal 2007, con un nuovo regolamento, il periodo minimo di mandato per maturare il diritto all'assegno è stato portato a 4 anni, 6 mesi e 1 giorno.[5] Fino alla riforma del 2012 il calcolo dell'ammontare degli assegni vitalizi veniva effettuato sulla base dell'indennità parlamentare allora in essere rapportata al numero di anni effettivamente prestati o riscattati, con un metodo che si può considerare analogo a quello per il calcolo delle pensioni. Inoltre, il diritto all'erogazione dell'assegno è stato posticipato al compimento dei 65 anni di età. Per ogni anno di mandato ulteriore, l'età richiesta per il conseguimento del diritto è diminuita di un anno, con il limite all'età di 60 anni[6].

A partire dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 289/1994 è stato chiarito come il trattamento dell'assegno vitalizio non possa essere equiparato a quello delle pensioni del pubblico impiego. Al contrario, sull'equiparazione di questo tipo di rendita[18] con un trattamento previdenziale[19] sono state avanzate riserve[20], stante anche l'atteggiamento non chiaro assunto dalla Corte di Cassazione in varie sentenze ed ordinanze, tanto più che, per quanto concerne il vitalizio spettante ai consiglieri regionali, il giudice del lavoro si va dichiarando incompetente a conoscere del relativo contenzioso[21]. Per gli ex Parlamentari la competenza è delle commissioni giudicanti interne.

Il nuovo regime per i nuovi parlamentari modifica

Il problema ha assunto dimensioni diverse[22] dopo l'intervento normativo avvenuto nel 2012 a firme Fini e Schifani:

  • per i vitalizi, a decorrere dai contributi versati a partire dal 1 gennaio 2012, si è introdotto il metodo di calcolo contributivo. In questa occasione il Regolamento per gli assegni vitalizi delle due Camere è stato abrogato ex nunc e, per i parlamentari in carica alla data del 1º gennaio 2012, si è applicato un sistema pro rata: la loro pensione risulta dalla somma della quota di assegno vitalizio definitivamente maturato, al 31 dicembre 2011, e della quota di pensione vitalizia riferita agli anni di mandato parlamentare esercitato dal 2012 in poi.
  • per i parlamentari in carica nel 2012, il diritto al trattamento pensionistico, da quell'anno, si matura al conseguimento di un duplice requisito, anagrafico e contributivo: l'ex parlamentare ha infatti diritto a ricevere la pensione a condizione di avere svolto il mandato parlamentare per almeno 5 anni[23] e di aver compiuto 65 anni di età. Per ogni anno di mandato oltre il quinto, il requisito anagrafico è diminuito di un anno sino al minimo inderogabile di 60 anni;
  • per gli eletti per la prima volta nel 2013, il trattamento previdenziale viene esclusivamente inquadrato nella figura giuridica della pensione del parlamentare, tanto è vero che è regolato da appositi Regolamenti delle pensioni dei senatori e dei deputati, approvati dai rispettivi uffici di Presidenza il 31 gennaio 2012[24].
  • L'adeguamento alla disciplina generale, per gli eletti dopo il 2012, è stato rivendicato sia dalla Presidente della Camera[25] sia dal Presidente del consiglio pro tempore[26], ma è stata contestata da altri[27] fondandosi su altre specificità della relativa gestione previdenziale autonoma[28]. In realtà né il Governo né la Presidenza del Consiglio hanno alcun potere di intervento sulle decisioni prese in autodichia dai Consigli di Presidenza di Camera e Senato. Pertanto ogni decisione nel merito degli assegni vitalizi è potestà assoluta del Parlamento.

Ambedue gli emolumenti (vitalizi pre-2012 e pensioni vitalizie post-2012), comunque, sono assoggettati, limitatamente alla Camera dei Deputati, ad un contributo di solidarietà. Esso è venuto meno nel 2018[29]

I tagli per i trattamenti in essere modifica

L'ipotesi di un taglio degli emolumenti erogati agli ex parlamentari è stata evocata sia nella fase di preparazione della legge di stabilità per il 2016[30], sia successivamente[31][32]: l'ha giudicata possibile sia il presidente dell'INPS Tito Boeri[33], sia il disegno di legge sul ricalcolo secondo il metodo contributivo proposto dal deputato Richetti[34][35], licenziato per l'Assemblea[36] dalla competente Commissione della Camera dei deputati[37]. Dopo l'approvazione a luglio 2017 da parte dell'Assemblea della Camera dei deputati, la proposta di legge "Richetti" (n. 3225: "Disposizioni in materia di abolizione dei vitalizi e nuova disciplina dei trattamenti pensionistici dei membri del Parlamento e dei consiglieri regionali") sulla riduzione dei vitalizi degli ex parlamentari non giunse mai al via libera definitivo[38][39][40].

L'evoluzione della politica di tagli è culminata nell'approvazione, il 12 luglio 2018, della delibera 14/2018 della Camera che ha disposto la “Rideterminazione della misura degli assegni vitalizi”[41]. Successivamente, l’altro ramo del Parlamento ha adottato l'analoga delibera del 16 ottobre 2018, approvata dal Consiglio di Presidenza del Senato in ordine alla rideterminazione degli importi degli assegni vitalizi relativi al mandato svolto sino al 31 dicembre 2011.

Si tratta di un testo entrato in vigore il 1º gennaio 2019 e che procede ad una rideterminazione secondo il metodo di calcolo contributivo puro della misura degli assegni vitalizi, delle quote di assegno vitalizio dei trattamenti previdenziali pro rata e dei trattamenti di reversibilità maturati sulla base della normativa vigente alla data del 31 dicembre 2011: esso si è valso, nella sua elaborazione, del fatto che fosse stata "richiesta al presidente dell’INPS la disponibilità a fornire un supporto di carattere tecnico-metodologico con specifico riferimento alla determinazione dei coefficienti di trasformazione del monte contributivo maturato dai percettori delle prestazioni previdenziali, attraverso l’elaborazione di un’apposita serie di coefficienti - attualmente non previsti dall’ordinamento vigente - per gli anni anteriori al 1996 e per le età precedenti i 57 anni e superiori a 70 anni"[42].

Nel giugno 2020, la Commissione contenziosa del Senato, organismo chiamato ad esaminare i ricorsi presentati dagli ex senatori, ha annullato il taglio dei vitalizi, abrogando le disposizioni della deliberazione del Consiglio di presidenza del Senato della Repubblica numero 6 del 16 ottobre 2018[43].

Successivamente, sia le commissioni giudicanti della Camera che del Senato, con sentenze parziali passate in giudicato hanno dichiarato illegittimi i coefficienti di calcolo utilizzati in prima istanza e hanno obbligato pertanto gli uffici ad un ricalcolo di tutti i trattamenti con i coefficienti in essere alla data del 1º gennaio 2019 (data di entrata in vigore della nuova norma) e alla restituzione degli importi illegittimamente ed erroneamente trattenuti.

Il dibattito sulla natura modifica

Il quantum di natura previdenziale, nel vitalizio, inciderebbe sulla soluzione del problema del se e come sia possibile comprimerne l'ammontare. In realtà ambedue le configurazioni conducono alla risposta affermativa, visto che, come tutte le prestazioni degli enti pubblici, esse sono soggette a norme di diritto pubblico. Il modo in cui però queste norme si relazionano con il diritto privato (con l'assunzione tra le parti di obblighi contrattuali) muta, a seconda delle due configurazioni, e quindi si addiviene alla compressione con percorsi diversi.

Come beneficio modifica

Si è sostenuto che l'attribuzione del vitalizio è frutto di una concessione dell'organo costituzionale[44][45], a fronte della quale il destinatario si pone:

  • secondo una prima posizione, come mero percettore di un'elargizione, che, in quanto tale, sarebbe liberamente revocabile (o assoggettabile a nuove condizioni, come ad esempio la mancanza di condanne penali in capo al beneficiario)[46]. In tale direzione andava[47] la decisione assunta a maggioranza[48] dagli Uffici di Presidenza delle Camere nella decisione del maggio 2015 di revoca dei vitalizi per i condannati[49]. Successivamente, però, la deputata Giorgia Meloni ha stigmatizzato il suo abbandono e, soprattutto, il fatto di operare con uno strumento contraddittorio con la concezione dell'aspettativa di fatto non tutelata[50];
  • secondo una seconda posizione, come il titolare di un diritto, sebbene non di tipo previdenziale[51]. Anche se costruito sotto forma di contratto civilistico con un ente pubblico - accettato con l'iscrizione obbligatoria al fondo ovvero al momento della prima trattenuta sull'indennità - il vitalizio seguirebbe quindi le vicende del rapporto consensuale di diritto privato[52][53], a meno che non subentri una norma imperativa di legge: pertanto si dovrebbe fare ricorso alla legge, ai sensi dell'articolo 23 della Costituzione, per ogni misura che comprima diritti[54] nascenti da quel contratto; essa dovrebbe anche rispettare un principio di ragionevolezza[55][56], per evitare la violazione di legittime aspettative maturate al momento dell'erogazione[57].

Le ordinanze delle Sezioni unite della Corte di cassazione 5 maggio-8 luglio 2019 nn. 18265 e 18266 hanno dichiarato che la corresponsione del cosiddetto vitalizio rappresenta «la proiezione economica dell’indennità parlamentare per la parentesi di vita successiva allo svolgimento del mandato». Ne consegue una medesimezza di ratio rispetto all’indennità parlamentare, che a sua volta è una delle garanzie dell’effettività della libertà di scelta dei rappresentanti (art. 48 Cost.), dell’accesso alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza (art. 51 Cost.) e del libero esercizio delle funzioni del parlamentare senza vincolo di mandato[58]. L'esistenza di un «collegamento tra indennità parlamentare e assegno vitalizio» rende pertanto censurabile «l'assenza di un riconoscimento economico per il periodo successivo alla cessazione del mandato parlamentare»; poiché «l'assenza» di un vitalizio è altro dalla «compressione» del vitalizio - che è quanto avvenuto nel 2018 - gli organi di autodichia (che l'ordinanza dichiara unici competenti a decidere sui relativi ricorsi degli ex parlamentari) potrebbero "esprimersi con decisioni diverse, rispetto a chi si trovi senza quasi reddito e a chi invece patisca un ridimensionamento modesto del proprio vitalizio"[59].

Come pensione modifica

Se si accede alla sua configurazione "previdenziale"[60] il carattere distintivo del vitalizio, rispetto alle altre pensioni a carico dello Stato, è che arriva a restituire da 5 volte[61] fino a 7 volte[62] i contributi previdenziali ad esso correlati, ossia versati dal beneficiario o dall'ente statale[63][64]; la media nel 2016, secondo Tito Boeri, sarebbe di 2 volte il versato[65], ma l'evoluzione nel corso dell'intera storia repubblicana non è stata uniforme[66].

Un tale istituto previdenziale andrebbe fatto quindi rientrare nel primo pilastro della previdenza: gli squilibri finanziari dei fondi, che gestiscono tali erogazioni, sono integrati per la quasi totalità attingendo al bilancio[18] dell'organo costituzionale che eroga tali prestazioni[67].

Anche così, la volontà di non modificare le situazioni passate deriverebbe da precise scelte politiche, e non da norme costituzionali o di altro livello: a tutela di eventuali diritti acquisiti non esistono tali salvaguardie, né in campo previdenziale, né tanto meno nelle prestazioni similari[73]. Ciò è in linea con quanto previsto nella teoria costituzionale nel diritto della previdenza sociale, secondo cui le prestazioni previdenziali sono un servizio pubblico e lo Stato può rivedere in ogni momento i livelli dei servizi che intende fornire al cittadino, così come, per esigenze di bilancio si possono ridurre ad esempio, le prestazioni sanitarie, la scuola, l'università, la sicurezza o bloccare gli aumenti degli stipendi ai dipendenti pubblici[74]. Non restano quindi ambiti esenti dall'operatività del principio di comprimibilità per legge dei trattamenti previdenziali, nel rispetto dei principi costituzionali[75][56].

La Corte di cassazione a sezioni unite ha definitivamente sbaragliato la tesi della natura di pensione del vitalizio[76], affermando che "va esclusa la natura pensionistica dell’assegno in questione, avendo esso una diversità di finalità e di regime rispetto alle pensioni"[77], sia pur in presenza di caratteristiche della prestazione lato sensu previdenziali[78]. Lo stesso soggetto politico nel cui programma si chiedeva "l'eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo"[79] ha successivamente riconosciuto che "la giurisprudenza prevalente ha raggiunto una assestata conclusione in ordine alla «natura non previdenziale» degli emolumenti erogati agli ex componenti di assemblee elettive (Corte conti sez. Lombardia 24 giugno 2015, n. 117)"[80].

Il regime di cumulo modifica

Trattandosi di gestioni separate (ad eccezione di quella delle due Camere, che per un'intesa reciproca pone in capo all'ultima l'onere dell'erogazione del complesso del vitalizio di tutti i periodi trascorsi da parlamentare), nel caso in cui il beneficiario abbia svolto l'attività politica presso più organi costituzionali, ha il diritto a percepire altrettanti vitalizi.

Perciò, nel caso di mandato di parlamentare che sia stato nella vita anche al Parlamento Europeo e in un consiglio regionale, si possono cumulare anche tre vitalizi.[81]. Ad essi si aggiunge, ovviamente, il rapporto previdenziale di cui si è eventualmente titolare in ragione del proprio rapporto di lavoro, pubblico o privato.[82].

Alla fine della XV legislatura in Parlamento fu introdotto un regime di sospensione del vitalizio per gli ex parlamentari titolari di altre cariche pubbliche con diritto al vitalizio (ad esempio quella di componente del Consiglio Superiore della Magistratura). I regolamenti delle pensioni dei senatori e dei deputati, approvati nel 2012, hanno ulteriormente precisato che la sospensione del pagamento della pensione opera qualora l'ex senatore o ex deputato sia rieletto al Parlamento nazionale ovvero sia eletto al Parlamento europeo o ad un Consiglio regionale. Tale sospensione si applica altresì a tutti gli incarichi incompatibili con lo status di parlamentare - inclusi gli incarichi di governo, in altri organi costituzionali[83], nelle giunte regionali nonché le cariche elettive negli enti territoriali incompatibili con il mandato parlamentare - purché comportino un'indennità pari almeno al 50% dell'indennità parlamentare lorda.

Nel 2015 in Toscana è stata per la prima volta proposta una legge regionale di revoca del vitalizio per chi versa in regime di cumulo[84]. Il cumulo è invece ancora possibile in Calabria, per i titolari di vitalizi regionali maturati prima della sua abrogazione[85].

 
NO - VITALIZI graffito a Torino

Contestazioni e tentativi di rinuncia modifica

Al tempo dell'adozione della prima delibera istitutiva dei vitalizi, due membri della Camera espressero il loro dissenso sotto forma di dimissioni dalla carica. Il deputato Giuseppe Veronesi lo fece con una lettera di cui fu data pubblica lettura in Assemblea a Montecitorio[86], ma le dimissioni furono respinte dalla Camera dei deputati.

Anche il deputato Enrico Endrich, eletto una prima volta nelle liste del Movimento Sociale Italiano nel 1953, si dimise nel 1955 per analoga protesta[87], ma nel suo caso le dimissioni furono accolte[88]. Fu eletto nuovamente alle elezioni politiche del 1972 al Senato e "ci rimase dal 1972 al 1976. La legislatura fu completa e dunque il vitalizio, alla fine, se lo guadagnò. E questa volta, senza rinunciare all'assegno e senza dimissioni"[89]. Ciononostante, pur avendo maturato il diritto al vitalizio, rinunciò a riscuoterlo e dopo la sua morte analogo atteggiamento mantenne la moglie rifiutando la reversibilità[87][88].

Contro l'irrinunciabilità del vitalizio si è espresso Gerry Scotti, deputato del PSI dal 1987 al 1992. Nel 2014 ha inviato una richiesta all'allora premier Matteo Renzi per rinunciare, al compimento dei 65 anni di età, ad una rendita vitalizia di circa 1400 euro mensili[90]. Non essendoci una procedura che possa consentire di rinunciare al vitalizio, Renzi ha dichiarato di volersi impegnare a rendere rinunciabile il vitalizio[91]. Scotti ha inoltre aggiunto che, se non gli sarà possibile esercitare questa sua scelta, quando inizierà a percepire il vitalizio lo devolverà interamente alle famiglie che hanno perso un congiunto sul posto di lavoro[90]. Scotti ha poi inviato la richiesta di rinuncia ad altri tre premier, ma nessuno l'ha accolta[92].

Il contenzioso sulla riduzione modifica

Ricorsi di ex consiglieri regionali modifica

A partire dalle decisioni assunte da taluni Consigli regionali (2010-2012) per i nuovi eletti[93], il Governo Monti ha con decreto-legge prescritto alcune misure di riduzione per tutti i titolari, anche quelli di trattamenti in essere.

In conseguenza di ciò, sono state avanzati ricorsi giurisdizionali di titolari di vitalizio in varie Regioni[94].

Dopo un'apposita deliberazione della conferenza dei presidenti di consiglio regionale[95], la norma Monti ha ricevuto attuazione con leggi regionali pressoché ovunque, nelle venti regioni[96]. Tra gli altri[97], il Consiglio Regionale del Trentino-Alto Adige ha deliberato la riduzione dei vitalizi dei consiglieri regionali[98][99][100].

La concomitante decisione dei consigli regionali, che hanno inciso sul quantum dei vitalizi dei loro ex componenti, ha dato occasione di parimenti definire di "natura non previdenziale" i vitalizi dei consiglieri regionali: lo ha statuito Corte conti sez. Lombardia 24 giugno 2015, n. 117, che ha perciò rinviato i relativi ricorsi al giudice ordinario.

Altra reazione dei soggetti incisi è stata quella di avanzare - secondo una possibilità espressamente contemplata in varie leggi regionali[101] - richieste di restituzione delle somme accantonate, ad esempio da parte degli eletti ancora non titolari[102] o di quelli che per un qualche motivo[103] diverso dalla pena interdittiva non ricevono più il vitalizio[104].

Ricorsi di ex parlamentari modifica

Dopo alcune decisioni autonomamente assunte dalle Camere (XV legislatura)[105], le decisioni che hanno inciso sulla corresponsione dei vitalizi per i trattamenti in essere sono state oggetto di contenzioso, saltuariamente attivato da questo o dal quel singolo ex parlamentare interessato, vincolato a ricorrere al giudice domestico dell'autodichia[106]: per parte della dottrina giuridica[107] tale vincolo comporterebbe l'assenza di una sede giurisdizionale, dotata di terzietà, cui ricorrere[108] per lamentare illegittimità nella trattazione del rapporto o nella gestione/erogazione dell'emolumento[109], il che ha prodotto la reazione ironica della pubblicistica[110].

Contro la generalizzata riduzione operata dalla delibera del 2018, assunta dagli uffici di Presidenza delle due Camere[111], vi è stata invece un assai più ampio ricorso all'impugnazione, pressoché tutti[112] dinanzi agli organi di autodichia[113].

"Stando ai numeri diffusi da Falomi, sono “2.154 gli ex parlamentari che hanno impugnato le delibere degli uffici di presidenza”[114]. Tra i patrocinatori, l'avvocato Maurizio Paniz si sta occupando dei ricorsi contro la delibera n. 14/2018 dell'Ufficio di presidenza del 12 luglio 2018 sul taglio, raccogliendo oltre 400 ricorsi di ex deputati[115], nonché di ex senatori e loro familiari incisi dal taglio della reversibilità. Uno degli altri difensori, l'avvocato Felice Besostri, ha annunciato che «per 88 di loro è stata fatta richiesta di sospensiva, che vuol dire che si chiede di sospendere il provvedimento limitatamente a chi lo richiede»[116]: la cosa è effettivamente avvenuta quando gli organi di autodichia della Camera hanno imposto all'Amministrazione di applicare la clausola di concessione del "superminimo" (pure prevista dalla delibera n. 14/2018, a richiesta dei vitaliziati che dimostrassero acclarate situazioni di malattia e indigenza) ad alcuni limitati casi, sottoposti loro con le richieste di sospensiva[117].

Nel febbraio 2020 il presidente dell'Associazione ex parlamentari ha annunciato che, dei ricorrenti, “74 nel frattempo sono deceduti”[118].

A giugno dello stesso anno la Commissione contenziosa del Senato ha annullato il taglio dei vitalizi, accogliendo dunque parzialmente i ricorsi presentati[43].

Il 30 ottobre 2020 il Consiglio di Garanzia del Senato in secondo grado ha sospeso il ripristino dei vitalizi degli ex senatori che era stato deciso in primo grado.[119]

Note modifica

  1. ^ Pietro De Leo, Vitalizi, un "regalo" che ci costa 190 milioni di euro ogni anno, Il Tempo, 12 settembre 2016
  2. ^ "La legge viene disattesa. E non si trova il modo di farla rispettare, perché gli organi costituzionali invocano l’autodichia, cioè il principio di autonomia regolamentare garantito dalla carta fondamentale, e la Sicilia il suo statuto speciale": Enrico Marro, Deputati, assessori e giudici: ecco chi sono i 30 mila pensionati «d’oro», Corriere della sera, 22 febbraio 2016.
  3. ^ Le quali, come ne creano i presupposti, li possono modificare: v. Vitalizi, la Regione Emilia-Romagna approva la riduzione anche per gli ex. A favore Pd, M5s e Sinistra italiana, Fatto quotidiano, 10 maggio 2017.
  4. ^ DEPUTATI, ADDIO BABY - PENSIONI, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 29 aprile 2018.
  5. ^ (EN) Stretta su vitalizi e viaggi Via ai tagli di Camera e Senato, su Repubblica.it. URL consultato il 29 aprile 2018.
  6. ^ Disciplina dei vitalizi dei membri del Parlamento e dei consiglieri regionali - A.C. 3225 e abb. (PDF), su documenti.camera.it.
  7. ^ Ciò sia per la legislatura nazionale, sia per le consiliature regionali: v. Sergio Rizzo, Da qui all'eternità: L'Italia dei privilegi a vita, Feltrinelli Editore.
  8. ^ Cfr. Irene Testa, Sotto il tappeto Archiviato il 25 novembre 2020 in Internet Archive., Aracne, 2016, p. 63.
  9. ^ Felice Besostri, Nota dell’Avv. Felice Besostri consegnata nell’Audizione alla Prima Commissione del Senato per il disegno di legge Richetti sui vitalizi, 28 settembre 2017.
  10. ^ Cesare Maffi, Ci sono pure i senatori fantasma, in ITALIAOGGI, n. 15, 18 gennaio 2013, p. 9.
  11. ^ http://www.ilgiornale.it/news/parlamentari-giorno-basta-pensione-vita.html
  12. ^ http://www.soldiblog.it/post/1256/i-parlamentari-stringono-la-cinghia-sui-vitalizi Archiviato il 26 settembre 2020 in Internet Archive. .
  13. ^ [1]
  14. ^ La nuova disciplina, che comporta anche la perdita dei contributi versati, è fatta risalire a Luisa Gnecchi e Giuliano Cazzola nell'articolo del Messaggero citato in [2].
  15. ^ Il voto di fiducia alla Camera del 14 dicembre 2010, secondo [3] .
  16. ^ [4]
  17. ^ Ci sarebbe stato un gruppo di parlamentari che "vuole allungare i tempi della legislatura per poi passare all’incasso della pensione": [5]
  18. ^ a b Vitalizi e pensioni: ecco le differenze, su Panorama, 2 novembre 2015. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  19. ^ Il vitalizio ai parlamentari non è una pensione ma rischia di diventarlo | l'Occidentale, su loccidentale.it. URL consultato il 1º luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  20. ^ Non tutte le stelle splendono in Parlamento, su Golem Informazione, 8 novembre 2013. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  21. ^ Regione Piemonte, nessun giudice vuole decidere sul taglio dei vitalizi degli ex consiglieri, su la Repubblica, 17 febbraio 2016. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  22. ^ "Dobbiamo cessare di chiamare vitalizi quello che dal 2012 è stato trasformato dal Parlamento in un regolare sistema pensionistico contributivo": Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 869 del 01/08/2017, p. 28.
  23. ^ "Per arrotondamento, i cinque anni scattano allo scadere dei quattro anni, sei mesi e un giorno. Stessa cosa vale per i senatori": così Elisa Calessi, La battaglia del vitalizio. L’onorevole esercito che frena il voto anticipato, Libero, 6 dicembre 2016, ove si legge anche che "se, per qualche ragione, si vota prima, quei contributi non sono recuperabili. Non puoi cumularli a pensioni di altro genere, né riscattarli. (...) Funziona così dal primo gennaio 2012, dopo le modifiche introdotte tra il 2011 e il 2012. Delibere che hanno abolito il vitalizio per introdurre il regime contributivo per i neo-eletti. Ma, appunto, con questa clausola".
  24. ^ Dal 2012 sistema contributivo per i vitalizi dei parlamentari, su mobile.ilsole24ore.com, 29 novembre 2012. URL consultato il 10 aprile 2018 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2018).. Non è indicato numero di regolamento, di legge o di disegno di legge.
  25. ^ Il 29 luglio 2015 ad Agorà su Rai3 la presidente della Camera Boldrini pronunciò queste parole: "la natura del vitalizio è cambiata: noi paghiamo i contributi al fondo di previdenza della Camera (…) Per i contributi che pago - spiega - spero che quando avrò l'età come tutti gli altri cittadini avrò il diritto di ricevere un trattamento pensionistico".
  26. ^ Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha in proposito dichiarato: «I vitalizi li abbiamo già aboliti»: Renzi: «L'Italicum non cambia, nessun rinvio per il referendum». Poi attacca D'Alema: dice falsità, non sono un usurpatore, Il Messaggero, 29 giugno 2016]; secondo l'articolista, il presidente del consiglio si riferiva "alla cancellazione delle vecchie regole che garantivano assegni anche a chi era stato pochi giorni in Parlamento. Anche ora tuttavia con appena 5 anni alla Camera o al Senato si ha diritto a una pensione"
  27. ^ Il deputato Caso durante la seduta della Camera del 5 agosto 2015 ha contestato questo argomento dichiarando che, anche con il contributivo, questi trattamenti non si uniformano alla disciplina pensionistica generale in quanto resta l'anomalia di una pensione maturata dopo appena cinque anni di mandato; nel medesimo senso v. Pitoni, Parlamentari, anche la pensione è più ricca se a incassarla è l’onorevole: 5 anni di lavoro, mille euro al mese, Il Fatto quotidiano, 25 gennaio 2016
  28. ^ I vitalizi per i parlamentari già superati - Tutti gli oneri a carico del bilancio Camera, su Camera dei Deputati. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  29. ^ Vitalizi, il testo integrale della delibera di Fico, su la Repubblica, 27 giugno 2018. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  30. ^ Vitalizi politici dimezzati? Retributivi Fini, Veltroni... |, su Blitz quotidiano, 6 ottobre 2015. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  31. ^ Secondo l'Istituto Nazionale della Previdenza sociale (INPS), che ha formulato una complessa revisione del sistema pensionistico denominata "Non per cassa, ma per equità" sin dal 2015, "bisogna metter mano a 250mila trattamenti di pensionati che non provengono da cariche elettive, insieme ai vitalizi stessi. Si chiederebbe di fatto la convergenza verso il sistema contributivo, con un'efficacia scalettata a seconda dell'importo percepito: "Immediata per chi ha vitalizi (inclusi i trattamenti pensionistici) superiori ai 5.000 euro lordi al mese e graduale, con cristallizzazione, per chi ha redditi pensionistici (la somma di vitalizi ed eventuali ulteriori trattamenti pensionistici) fra i 3.500 e i 5.000 euro al mese". Secondo le stime dell'Inps, in questo modo si conseguirebbero risparmi da 60 milioni l'anno, che salirebbero sul centinaio considerando gli ex consiglieri regionali"
  32. ^ Vitalizi ai parlamentari, Boeri: "Con il contributivo si ridurrebbero del 40%", su la Repubblica, 5 maggio 2016. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  33. ^ Vitalizi ai politici, dopo la proposta Boeri alla Camera si torna a parlare di tagli, su www.ilmessaggero.it, 21 novembre 2015. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  34. ^ Secondo il quale: «Fino ad oggi si è proceduto con modifiche dell’ufficio di presidenza della Camera ed è stato facile per chi ha fatto ricorso avere ragione, ma diverso è quando si procede con legge ordinaria riconoscendo i versamenti dei contributi: la via del ricalcolo ci avvicina alla Costituzione dove si dice che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge»
  35. ^ In Parlamento comincia la battaglia per i vitalizi, su La Stampa, 10 dicembre 2015. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  36. ^ Relazione sull'A.C. 3225 ED ABB.-A/R.
  37. ^ Vitalizi, reversibilità nel mirino: Alternativa Libera-Possibile chiede alla Boldrini di “cancellare i privilegi iniqui”, su Il Fatto Quotidiano, 17 febbraio 2016. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  38. ^ Ddl Richetti, iter parlamentare, su camera.it. URL consultato il 10 aprile 2018.
  39. ^ La "proposta Richetti" sui vitalizi non sarà approvata - Il Post, in Il Post, 12 dicembre 2017. URL consultato il 29 aprile 2018.
  40. ^ Vitalizi, salta il taglio. Sposetti (Pd) soddisfatto: "Ddl Richetti? Fatto già sapendo che la Consulta l'avrebbe bocciato, su ilfattoquotidiano.it, 12 dicembre 2017. URL consultato il 10 aprile 2018.
    «battaglia sulla riforma degli assegni parlamentari e del ricalcolo dei vitali già maturato per ex deputati e senatori e per i parlamentari di lungo corso, si arena e molto probabilmente non se ne farà più nulla in questa legislatura.»
  41. ^ La verità sui vitalizi, i tagli e l'autodichia, su In cammino, 12 settembre 2018. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  42. ^ DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA N. 14/2018.
  43. ^ a b La Commissione del Senato ha annullato il taglio dei vitalizi, su Agi. URL consultato il 25 giugno 2020.
  44. ^ Nata in regime di autocrinia, questa rendita è andata assumendo alcuni caratteri del trattamento previdenziale, ricevendo apposite - seppur sporadiche - menzioni della "legge esterna" sia sotto il profilo impositivo che su quello dei tetti di spesa. La configurazione è arrivata, per i neoparlamentari della XVII legislatura, fino al punto di prevedere l'applicazione al vitalizio del metodo cosiddetto contributivo, vigente per il sistema pensionistico generale. Quando però si è trattato di estendervi le garanzie di legge in caso di condanna definitiva del percettore (essenzialmente l'irrevocabilità dell'emolumento oltre il quinto), le Camere hanno preferito ritornare alla teorizzazione dell'istituto come frutto dell'autocrinia interna e, quindi, tutelato dall'autodichia (che impedisce la ricorribilità delle relative decisioni al giudice "esterno")
  45. ^ Vitalizi dei condannati, l'ira di Grasso dopo l'articolo de ilfattoquotidiano.it, su Il Fatto Quotidiano, 26 febbraio 2015. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  46. ^ Vitalizi ai condannati: se la politica cerca l'alibi dei giuristi per non dover decidere, su la Repubblica, 15 aprile 2015. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  47. ^ http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1985211&codiciTestate=1
  48. ^ Interna corporis degli organi costituzionali, su www.osservatoriosullefonti.it. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  49. ^ Copia archiviata, su avantionline.it. URL consultato il 1º luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2017).
  50. ^ "C'era una strada molto più veloce, c'era una strada molto più sicura, c'era una strada molto più facile, che era approvare quel provvedimento, in regime di autodichia, presso l'Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati. Domanda, Presidente: se l'Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati, in regime di autodichia, avesse stabilito il ricalcolo con sistema contributivo dei vitalizi pregressi e la fine dei vitalizi per il futuro (per quello che rimane, sappiamo che sono stati già aboliti, sono già in sistema contributivo), ci si sarebbe ugualmente potuti rivolgere alla Corte costituzionale? Credo di no. Credo che sarebbe stato molto più difficile rivolgersi alla Corte costituzionale, se questa cosa l'avessimo fatta non con una legge, ma con una delibera dell'Ufficio di Presidenza, perché ci sarebbe stato un tema relativo al conflitto di attribuzioni e perché, anche riuscendoci ad arrivare, sarebbe stato un percorso molto più lungo": Resoconto stenografico dell'Assemblea della Camera dei deputati, Seduta n. 842 di mercoledì 26 luglio 2017, intervento della deputata Meloni.
  51. ^ "Il vitalizio non è una pensione, è un'altra cosa: ce l'hanno detto nelle audizioni, in I Commissione, (...) i costituzionalisti": XVII legislatura, Camera dei deputati, Resoconto stenografico dell'Assemblea, Seduta n. 842 di mercoledì 26 luglio 2017, dichiarazione di voto finale del deputato Ettore Rosato.
  52. ^ A ciò si rifaceva l'emendamento - proposto in sede di discussione del disegno di legge Richetti - ispirato al principio secondo cui il vitalizio ha "natura di mero rapporto privatistico, acceso a scopi di mutualità tra gli ex parlamentari, senza ingresso di risorse esterne".
  53. ^ Vitalizi ed autodichia: un nuovo cortocircuito?, su Possibile, 4 giugno 2017. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  54. ^ Radio Radicale, Intervista ad Irene Testa sulla questione dei vitalizi agli ex parlamentari condannati in via definitiva per mafia e per corruzione, su Radio Radicale, 15 aprile 2015. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  55. ^ La sentenza della Corte costituzionale n. 216 del 2015 "non esclude disposizioni legislative che riformino in senso sfavorevole agli interessati la disciplina di rapporti giuridici anche se l’oggetto di questi sia costituito da diritti soggettivi perfetti. Ma esige che ciò avvenga alla condizione che tali disposizioni non trasmodino in un regolamento irrazionale, frustrando l’affidamento dei cittadini nella sicurezza giuridica, da intendersi quale elemento fondamentale dello Stato di diritto"
  56. ^ a b Paolo Armaroli, «Io, vitaliziato e i partiti nani», su Corriere della Sera, 19 luglio 2017. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  57. ^ VITALIZI: TRIBUNALE TRENTO, ORDINANZA RINVIO A CORTE COSTITUZIONALE (PDF) - Agenzia giornalistica Opinione. Quotidiano on-line notizie dal Trentino., su agenziagiornalisticaopinione.it, 22 marzo 2017. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  58. ^ Giampiero Buonomo, La Cassazione giudice dell'attrazione in autodichia, in Questione giustizia, 1º gennaio 2019. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  59. ^ Cesare Maffi, I vitalizi sono una cosa loro. Vista l'aria che tira finiranno per essere ridimensionati, ItaliaOggi, 11 luglio 2019.
  60. ^ Cosa da ultimo sostenuta dal presidente dell'Inps Tito Boeri: https://www.inps.it/docallegati/News/Documents/risposta_Onle_GerardoBianco.pdf .
  61. ^ Copia archiviata, su brunoleoni.it. URL consultato il 1º luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2019).
  62. ^ Le pensioni da pacchia dei politici Valgono 7 volte i contributi versati - IlGiornale.it
  63. ^ Per avere un'idea della sproporzione, basti considerare che i trattamenti pensionistici meglio considerati, secondo l'INPS, offrono il 27% in più del capitale
  64. ^ Pensioni, Inps: "Quelle dei sindacalisti sono più vantaggiose", su Il Fatto Quotidiano, 4 settembre 2015. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  65. ^ Vitalizi parlamentari, Boeri: "Sono il doppio di quanto giustificato da contributi. Possibili risparmi di 760 milioni", su Il Fatto Quotidiano, 5 maggio 2016. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  66. ^ "La spesa per i vitalizi non è stata sempre costante, ma negli ultimi quattro decenni è sempre stata superiore ai contributi versati. Già alla fine degli anni 70, il sistema – con appena 500 percettori – era in deficit e da allora la forbice tra contributi versati e assegni incassati si è ampliata in maniera esponenziale. Tra il 1990 e il 2006 la spesa è addirittura cresciuta più del numero di ex deputati che ne beneficiavano (significa che gli assegni sono stati alzati). Gli incrementi più alti si sono verificati alla metà degli Anni 80 (la spesa raddoppiò da 15 a 28 milioni tra l’83 e l’84) e all’inizio dei ’90, quando le inchieste di Mani Pulite portarono a un ricambio imponente nella composizione delle Camere: si è passati dai 50 milioni del 1990, agli 83 del 1994, fino ai 140 del 2000. Oggi è difficile che un parlamentare resti in sella per 4-5 legislature, e lo sarà sempre meno": il Fatto Quotidiano, 15 settembre 2017 – Anno 9 – n° 254.
  67. ^ Enrico Zanetti, Taglio baby-pensioni dei politici, Zanetti: questione di volontà politica, Scelta Civica va avanti, su youtube.com, 20 novembre 2014. URL consultato il 21 novembre 2014.
    «La voce di costo per gli ex consiglieri regionali è superiore alla voce di costo per i consiglieri regionali. Un paese che ha un passato che costa più del presente non ha futuro.»
  68. ^ https://direttanfo.blogspot.it/2017/06/i-vitalizi-dei-parlamentari-ormai-sono.html?m=1
  69. ^ http://www.iltempo.it/politica/2018/07/01/news/vitalizi-governo-riforma-casta-fermati-i-67-miracolati-del-vitalizio-1075336/
  70. ^ A. Fabozzi, Vitalizi, le ragioni degli ex: «Tagli arbitrari e ingiusti» Il Manifesto, 29 settembre 2018.
  71. ^ https://notizie.tiscali.it/politica/articoli/taglio-dei-vitalizi-non-tocca-67-ex-deputati/
  72. ^ Felice Besostri: 'Non puoi dire che il contributivo è l'unico sistema giusto e poi in alcuni casi non applicarlo', Non è l'Arena, 4 novembre 2018.
  73. ^ Info Oggi, "In base al principio di equità ridurremo di circa il 20% i vitalizi dei consiglieri, prendendo come riferimento la riduzione effettuata nei confronti dei parlamentari. Come secondo provvedimento, sempre in base al principio di equità, prevediamo di portare a 66 anni l'età per il godimento del vitalizio. La Regione non è un ente previdenziale".
  74. ^ La conferma di tale assunto è data dalla riforma delle pensioni Fornero che, per tutelare le situazioni pregresse, contemplava un apposito comma della legge (v. art. 24 c. 3 "Salva Italia"). Già in precedenza, operava la modifica dell'art. 3 c. 12 della riforma delle pensioni Dini, che nel campo del sistema pensionistico pubblico in Italia è una legge fondamentale della Repubblica Italiana che ha rango di norma di sistema rispetto alle altre leggi (l'art. 1 comma 2 della legge Dini stabilisce che "Le disposizioni della presente legge costituiscono principi fondamentali di riforma economico-sociale della Repubblica. Le successive leggi della Repubblica non possono introdurre eccezioni o deroghe alla presente legge se non mediante espresse modificazioni delle sue disposizioni."). Essa portò alla definitiva eliminazione retroattiva delle aspettative pensionistiche per gli iscritti alle casse di cui al D.Lgs. 509/1994: v. Sentenza Corte di Cassazione n. 24221 del 13/11/2014, secondo cui "Ciò non vuol dire che ci sia un diritto quesito alla pensione calcolata secondo un più favorevole criterio previgente - tra quelli in vigore al momento del versamento della contribuzione - rispetto a quello vigente al momento del collocamento in quiescenza". Ciò significa che una semplice modifica della riforma delle pensioni Dini - che specifichi chiaramente che nel caso di squilibri finanziari del sistema pensionistico pubblico in Italia, ad esempio se la spesa pensionistica sul PIL superi il 16% tetto fissato dalla World Bank nel 1994 come limite da raggiungere e non superare nel 2030, si possono rivedere gli importi delle rendite pensionistiche concesse o attenuare il principio del pro rata degli iscritti alle casse di cui al D.Lgs. 509/1994 - potrebbe conseguire ciò che per gli altri cittadini lavoratori italiani, nel rispetto del principio della discriminazione generazionale, risulta statuito dalla già citata sentenza della corte di Cassazione n. 24221 del 13/11/2014.
  75. ^ La sentenza della Corte costituzionale n. 173 del 2016 "a proposito del contributo di solidarietà sulle pensioni d’importo elevato tiene a sottolineare che al legislatore è consentito derogare il principio di affidamento per quanto concerne il mantenimento del trattamento pensionistico maturato. Purché l’intervento sia configurato come misura del tutto eccezionale, non ripetitiva, che incida esclusivamente sui trattamenti d’importo elevato sulla base dei principi di sostenibilità, proporzionalità e adeguatezza"
  76. ^ Sia pure in riferimento all'unico vitalizio che, stante il principio di autodichia delle Camere, poteva venirle sottoposto, quello dei consiglieri regionali: v. http://www.lavocedeltrentino.it/2016/07/21/vitalizi-non-pensioni-la-cassazione-competente-tribunale-trento/ .
  77. ^ Civile Ord. Sez. U Num. 23467 Anno 2016.
  78. ^ Cass., Sez. U., 20 luglio 2016, n. 14920.
  79. ^ Copia archiviata (PDF), su beppegrillo.it. URL consultato il 14 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2012). , p. 2/15.
  80. ^ Ordine del Giorno n. G22 al documento Doc. VIII, n. 9, a firma dei senatori Cappelletti ed altri.
  81. ^ Jacopo Orsini, Vitalizi, oltre 200 ex consiglieri regionali ne hanno due. Nel Lazio 28 con la doppia pensione, in Il Messaggero. URL consultato il 27 ottobre 2014.
    «Fra i più incredibili, per quanto perfettamente legali, c’è sicuramente quello del doppio vitalizio. Sono un esercito gli ex consiglieri regionali campioni della doppia (e a volte anche tripla e quadrupla) pensione.»
  82. ^ In proposito però è stata denunciata 'una subdola interpretazione del significato del termine "vitalizio" che - in virtù della cosiddetta "autodichia" ed autonomia assoluta di bilancio di Montecitorio e di palazzo Madama che impedisce sul nascere qualsiasi successivo controllo da parte della Corte dei Conti - la Camera e il Senato hanno elargito alla fine del loro mandato anche agli ex deputati ed ex senatori che avevano mantenuto la copertura previdenziale grazie all'art. 31 (della legge n. 300 del 1970). Ebbene anch'essi hanno avuto diritto a tenersi stretto il vitalizio grazie alla stravagante interpretazione che il vitalizio non potesse essere considerato una pensione. Pertanto in circa 45 anni migliaia di ex parlamentari hanno di fatto messo in tasca una sorta di doppia pensione (...) senza che la legge lo prevedesse espressamente: per la precisione per deputati, senatori, europarlamentari, governatori di Regioni e sindaci di grandi città, che prima di essere eletti avevano già una posizione previdenziale aperta a loro nome, fino al 1999 scattava una doppia pensione interamente gratis, in quanto l'intero costo dei contributi era a carico di ciascun ente previdenziale presso cui era già iscritto il parlamentare, mentre per 3/4 gratis dal 2000 in poi, in quanto l’art. 38 della legge finanziaria n. 488 del 1999 (...) ha in parte ridotto il “regalo” dello Stato, prevedendo che se il deputato voleva incrementare i suoi contributi doveva comunque versare di tasca propria la quota di sua competenza (circa il 9%) come lavoratore subordinato. Restava, invece, a totale carico del rispettivo ente previdenziale (INPS, ex INPDAP, INPGI, ecc.) la pesante quota (variabile dal 22% al 31%) per i contributi figurativi sulla futura pensione, quota che fino all'elezione veniva pagata dal datore di lavoro. Parallelamente è aumentata nel corso del tempo anche la platea dei beneficiari dell'art. 31 che comprende anche i dipendenti di enti pubblici (in genere) eletti nei Consigli regionali, in base all’intervento di interpretazione autentica, operato con l’art. 22, comma 39, della legge 23 dicembre 1994, n. 724 (Misure per la razionalizzazione della finanza pubblica)': così http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/pierluigi-franz-opinioni/pensioni-quella-doppia-gli-parlamentari-2116658/ . Per un'ulteriore conseguenza del riconoscimento della natura non pensionistica dell'emolumento - ai fini del cumulo con l'indennità di funzione dell'amministratore locale - v. [6] .
  83. ^ Copia archiviata, su iltempo.it. URL consultato il 1º luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2016).
  84. ^ Vitalizi, Rossi: "In Toscana stop al cumulo, aboliamo privilegio insopportabile" - Il Fatto Quotidiano
  85. ^ Pietro Bellantoni, Equitalia pignora i vitalizi dei consiglieri regionali calabresi, La Stampa, 26/05/2016.
  86. ^ Sabino Labia, I Vitalizi degli Onorevoli: storia di un privilegio, Panorama, 21 maggio 2015
  87. ^ a b http://www.secoloditalia.it/2015/05/parlamentare-si-dimise-non-volle-vitalizio-fu-missino-enrico-endrich/
  88. ^ a b Il protogrillino che si dimise contro i vitalizi - IlGiornale.it
  89. ^ Claudia Morelli, Il missino Endrich insistette per dimettersi: non voleva il vitalizio, ItaliaOggi, 2 ottobre 2007.
  90. ^ a b Gerry Scotti ha deciso: "Il mio vitalizio andrà in beneficenza", in Polisblog.it. URL consultato il 20 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2018).
  91. ^ Redazione Online, «Matteo, toglimi il vitalizio» Gerry Scotti scrive a Renzi, in Corriere della Sera, 14 marzo 2014. URL consultato il 20 maggio 2018.
  92. ^ Gerry Scotti: «Voglio restituire il vitalizio, sono rimasto disgustato dalla mia esperienza in politica», 24 Novembre 2022. URL consultato il 3 marzo 2023.
  93. ^ Anche successivamente, alcune leggi regionali hanno abrogato l'istituto del vitalizio per i consiglieri regionali neoeletti: per la Puglia, v. PARISE LELLO, IL M5S: ABOLIRE I VITALIZI SI PUÒ MA SULLA PROPOSTA SOLO "NI", REPUBBLICA BARI, 27 maggio 2016, pag. 2; per la Calabria, v. PIETRO BELLANTONI, Equitalia pignora i vitalizi dei consiglieri regionali calabresi, La Stampa, 26/05/2016.
  94. ^ ((http://www.iltempo.it/cronache/2015/01/14/dal-68-alla-difesa-del-vitalizio-le-grandi-battaglie-di-capanna-1.1367800 Archiviato l'8 giugno 2015 in Internet Archive.))
  95. ^ La scure delle Regioni: abolito il vitalizio per i consiglieri Risparmi sugli assegni, ma dalla prossima legislatura. E si attendono le nuove norme della Camera sul sistema contributivo, 28 January 2012, Il Giornale.
  96. ^ Già in precedenza una misura in tal senso era stata adottata in Emilia-Romagna (RIMEDIO ANTICRISI; I consiglieri si autoriducono le retribuzioni, Il Resto del Carlino, 23 December 2010), in Toscana (Toscana: Bugli (Pd), aboliti vitalizi e ridotti consiglieri e assessori, Adnkronos - General, 19:52, 21 December 2011) ed in Piemonte (I costi della politica E i consiglieri danno l'addio al vitalizio. Ma soltanto dal 2015, La Stampa, 28 December 2011, 4).
  97. ^ Per l'Abruzzo, v. Abruzzo: Pagano, produzione normativa Consiglio è di primo livello, ASCA - Notiziario Generale, 2 August 2012 h. 15:34. Per il Lazio, v. Lazio: abolito il vitalizio ai consiglieri regionali, ASCA - Notiziario Generale, 17:22, 15 May 2013. Per la Basilicata, "la proposta di modifica delle leggi regionali n. 38/2002 e n. 8/1998 conferma quanto stabilito da due recenti norme approvate dal Consiglio regionale nella precedente legislatura, e cioè che a partire dalla decima legislatura viene abolito il vitalizio, precisando però (al fine di evitare problemi di interpretazione delle norme precedenti) che 'tale trattamento è corrisposto solo ai consiglieri che hanno maturato tale diritto entro la fine della nona legislatura" (Basilicata: in Conferenza capigruppo regolamento presenze. 11 February 2014 h. 10:32 ANSA - Regional Service). Per la Lombardia, "il Consiglio della Lombardia (...) già nel 2011 aveva abolito il vitalizio" (Lombardia: governo non impugna taglio vitalizi ex consiglieri, 11 November 2014, 15:13, Agenzia Giornalistica Italia AGI). In Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani ha ricordato che "l'assemblea regionale ha abolito il vitalizio per i consiglieri e quindi anche per se stessa" (Fvg: Serracchiani, regione vuole operare nell'onestà e trasparenza, 28 June 2014 h. 17:56, ASCA - Notiziario Generale). In Campania, si è abolito il vitalizio secondo Campania: Amendola e Topo(Pd), su fondi forniremo chiarimenti richiesti, 3 July 2013 h. 17:18, ASCA - Notiziario Generale. Il Consiglio regionale della Sardegna è "il primo fra le Regioni a statuto speciale ad aver abolito il vitalizio, la pensione dei politici" secondo Roberta Celot, FONDI SARDEGNA: SPESE FACILI,RISCHIANO 20 ONOREVOLI. 26 September 2012 h. 20:35, ANSA - Politics News Service. Secondo il consigliere regionale umbro Vecchietti, però, "la cancellazione del vitalizio per i consiglieri regionali avverrà solo dalla prossima legislatura; di fatto in ogni regione i consiglieri hanno abolito il vitalizio dei colleghi che verranno, salvando il proprio (Umbria: Vecchietti, fronte autonomie contro tagli governo Renzi, 26 May 2015 h. 14:57, Adnkronos)
  98. ^ Bliz 17/09/2014, Vitalizi d’oro, il Trentino chiede indietro i soldi a 127 consiglieri regionali. In tutto si tratta di 29 milioni di euro. Che fanno, in media, quasi 228mila euro a testa, come sottolinea Diodato Pirone sul Messaggero.
  99. ^ Il Gazzettino 17/09/2014, Inviate le raccomandate per farsi restituire una parte della maxi liquidazione Dellai sarà invitato a riconsegnare 572mila euro, Durnwalder 190mila.
  100. ^ http://m.ilgiornale.it/news/2016/08/25/le-pensioni-doro-dei-politici-finiscono-ai-neo-papa/1299120/
  101. ^ http://www.consiglio.marche.it/banche_dati_e_documentazione/leggirm/leggi/visualizza/vig/1053#art14
  102. ^ I nuovi consiglieri potranno scegliere di aderire al sistema pensionistico contributivo entro sessanta giorni dalla prima convocazione del Consiglio. Per i consiglieri dell'attuale legislatura alla prima nomina, quelli cioè che non hanno diritto al vitalizio, potranno, se lo vorranno, richiedere la restituzione anticipata dei contributi previdenziali già versati dall'inizio della legislatura (2013) a oggi, rinunciando dunque alla pensione che avrebbero preso a 65 anni": v. ((http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglioweb/news_dettaglio.php?id=1978&tblId=NEWS#.VOGWKsbOS0Q Archiviato il 16 febbraio 2015 in Internet Archive.)).
  103. ^ http://www.repubblica.it/politica/2016/08/05/news/la_camera_dice_no_ai_ricorsi_di_vietti_e_la_loggia_nessun_vitalizio_a_chi_ha_altri_incarichi_pubblici_ben_remunerati-145402155/#gig_comment_id=8eb99164e369494dace8bb13d504f2dd
  104. ^ Alessandria Post, il blog di Pier Carlo Lava: L’ultima beffa di Galan dopo il patteggiamento gli spetta il vitalizio (FABIO TONACCI)
  105. ^ Copia archiviata, su americaoggi.info. URL consultato il 1º luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  106. ^ "Mentre un provvedimento legislativo scritto con i piedi e dettato soltanto da un livore propagandistico, sarebbe senz’altro finito sotto le grinfie della Consulta (che ne avrebbe decretato l’incostituzionalità prima che sfiorissero le rose sbocciate in quello stesso mattino), una delibera dell’Ufficio di presidenza entra a far parte dell’area dell’autodichia, su cui la Corte non potrebbe entrare, trattandosi di una decisione di un organo costituzionale autonomo e sovrano": Giuliano Cazzola, Tito Boeri, le pensioni, gli immigrati e le bistecche, Formiche, 20 luglio 2017.
  107. ^ Paolo Armaroli ha scritto: "Ma è mai possibile che nel XXI secolo il Parlamento, uno Stato nello Stato, goda dell’insindacabilità assoluta e dell’extraterritorialità come i conventi nei secoli bui? Così si aprirà un nuovo capitolo che potrebbe far rotolare nella polvere un vecchio tabù"( Corriere fiorentino, 19 luglio 2017).
  108. ^ Taranto Buona Sera - Giancarlo Cito senza pensione va da Barbara D’Urso, su tarantobuonasera.it. URL consultato il 1º luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2016).
  109. ^ Ciò ha fatto dire che un malinteso senso della convenienza fa sì che, in Italia, l'autodichia vada abrogata quando giova al nostro avversario, ma vada mantenuta ed utilizzata quando è utile alla nostra battaglia: si veda la vicenda soppressione dei vitalizi, che per i grillini andrebbe fatta "in casa", con un tratto di penna, perché, si dice, "la legge ci metterebbe troppo tempo": Giovanni Sacchetti, Giustizia: "lo scudo di cartone", tra magistrati e parlamentari rapporto sempre più difficile Archiviato il 27 settembre 2018 in Internet Archive., Il Garantista, 12 luglio 2015.
  110. ^ "Tutelati dall’autocrinia nei tempi di vacche grasse, gli ex parlamentari nazionali (...) non potevano attendersi trattamento diverso: avendo da soli inventato una «subdola interpretazione del significato del termine vitalizio», nei tempi del potere avevano da soli intrecciato la corda con la quale vengono ora impiccati": Irene Testa, Sotto il tappeto, Aracne ed. 2016, pagine 62-65 (dal capitolo 5: Vitalizio, croce e delizia).
  111. ^ Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati, XVIII Legislatura - Deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n.14/2018 (PDF), su camera.it, 12 luglio 2018. URL consultato il 24 settembre 2018.
  112. ^ Per un caso isolato di ricorso dinanzi al giudice ordinario, disatteso in sede di regolamento di giurisdizione, v. Ordinanza n. 1720 del 2020 delle Sezioni unite civili della Corte di cassazione.
  113. ^ di, Ricalcolo dei vitalizi e autodichia: anche i parlamentari hanno diritto ad un giudice, su laCostituzione.info, 15 febbraio 2020. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  114. ^ Vitalizi, i 5 stelle riempiono piazza Santi Apostoli: "Noi contro il ritorno del privilegio. Per uno Stato che premi gli onesti e punisca i furbi", su Il Fatto Quotidiano, 15 febbraio 2020. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  115. ^ Nicoletta Cottone, Vitalizi, la carica dei ricorsi. Paniz ne presenta 400, su ilsole24ore.com, Il Sole 24 Ore, 10 settembre 2018. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  116. ^ Taglio dei vitalizi, i ricorsi sono 1176. Gli ex parlamentari: «Non siamo parassiti», Il Secolo d'Italia, 28 settembre 2018.
  117. ^ Vitalizi, la riforma Fico mette in ginocchio gli anziani. Accolto (anche) il ricorso del’ex sindaco Renzo Pigni, Comozero, 30 dicembre 2018.
  118. ^ Vitalizi, i 5 stelle riempiono piazza Santi Apostoli: “Noi contro il ritorno del privilegio. Per uno Stato che premi gli onesti e punisca i furbi”, Fatto quotidiano, 15 febbraio 2020
  119. ^ Il Senato boccia il ripristino dei vitalizi. M5S esulta. Gli ex parlamentari: "Decisione illegittima", su la Repubblica, 30 ottobre 2020. URL consultato il 29 gennaio 2021.

Bibliografia modifica

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  • Astiggiano Flavio, Divorzio: ripartizione della pensione di reversibilità ed assegno vitalizio di ex parlamentare, in Famiglia e diritto, 2013 fasc. 4, pp. 354 - 358.
  • Malvano Massimo, "Vitalizio assistenziale" e nullità per mancanza di alea, in Notariato, 2010 fasc. 3, pp. 274 - 278.
  • Dore Carlo jr., Brevi note in tema di rendita vitalizia e vitalizio alimentare, in Rivista giuridica sarda, 2005 fasc. 3, pt. 1, pp. 752 - 754.
  • Nazzaro Dino, L' assegno vitalizio a favore di cittadini illustri in stato di particolare necessità (l. 8 agosto 1985, n. 440), in Rivista italiana di diritto del lavoro, 1990 fasc. 3, pp. 361 - 372.
  • Zuelli Fulvio, Sull'assegno vitalizio ai Sindaci: limite dei principi o limite degli istituti?, in Le Regioni, 1988 fasc. 4, pp. 929 - 936

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