'Ndrina D'Agostino

I D'Agostino sono una potente 'ndrina Reggina che fa riferimento a due ceppi Familiari distinti. Il casato che opera nella locale di Rosarno formando la cosca Bellocco-D'Agostino-Cacciola imparentati tra di loro come si può percepire dal novembre 2012 con l'operazione blue call, in cui furono arrestati gli elementi di spicco portando alla confisca di beni immobili è attività per un valore di vari milioni di euro. Ed il casato che opera nella locale di Laureana di Borrello, Sant'Ilario dello Ionio e Canolo (in Provincia di Reggio Calabria) che rappresenta il più potente delle due fazioni. Sono alleati dei De Stefano e dei Bellocco e operano nel locale di Canolo insieme ai Raso-Gullace-Albanese[1]. Dal 2013 con l'operazione Saggezza, si scopre che il locale di Canolo di cui fanno parte a sua volta fa parte di una sovrastruttura chiamata "Corona". Storicamente questa famiglia è sempre stata molto importante per tutta la 'ndrangheta. A dar prova di ciò ci sono le parole del collaboratore di giustizia' "Leonardo Messina" che ha indicato i D'Agostino come i rappresentanti della 'ndrangheta in seno a Cosa Nostra negli anni' 70. Altri collaboratori di giustizia hanno parlato della cosca D'Agostino indicandola come "l'anello di congiunzione tra le cosche reggine facenti capo ai Serraino-Condello-Imerti e quelle della Locride (Commisso-Cordì-Aquino)." In Sardegna opera il locale di Laureana di Borrello, con a capo i Ferrentino-Chindamo-Lamari-D'Agostino. Ad oggi molti elementi di questa potente famiglia di Ndrangheta risulta in regime carcerario ma di certo ciò non influisce sulla loro grande caratura Criminale.

Storia modifica

Storicamente la sede operativa della famiglia è sempre stata a Canolo[2].

Anni '60 modifica

Anni '70 modifica

Anni '80 - Faida di Laureana modifica

Negli anni ottanta quando nella faida di Laureana di Borrello aveva visto contrapposte le cosche Albanese-Cutellè-Tassone e i Ferrentino-Chindamo-Lamari-D'Agostino[3]. La faida scoppiò perché né uno schieramento né l'altro erano d'accordo col vecchio capobastone Giuseppe Gullace. I Mancuso, i Piromalli e i Pesce appoggiavano il primo gruppo, i Bellocco appoggiavano il secondo gruppo ma dopo l'inconclusione della faida sono proprio loro a chiedere delle trattative. Agli Albanese viene affidato Acquaro, Candidoni, Dinami, Melicucco, Serrata e San Pietro di Caridà, ai Ferrentino-Chindamo-Lamari Laureana di Borrello[4].

I D'Agostino, poi, iniziarono ad avere un ruolo importante nel traffico internazionale di stupefacenti[3][4].

Anni '90 - Faida di Sant'Ilario modifica

Il 15 agosto 1990 scoppia la cosiddetta Faida di Sant'Ilario. Quel giorno, viene ucciso Emanuele Quattrone (mandato dai De Stefano per proteggerlo dalla faida con gli Imerti) e secondo l'operazione Primaluce si apre una nuova faida tra i Belcastro-Romeo (Giuseppe Belcastro e Tommaso Romeo) si vogliono distaccare dai D'Agostino[5][6]. Nella faida, al capobastone Giuseppe D'Agostino sono stati imputati ben 10 omicidi, compresa l'uccisione di alcune persone su commissione della cosca Bellocco. Il 9 luglio 1990 avviene la strage di Barbasano[7].

Anni 2000 modifica

Anni 2010 modifica

  • Il 3 novembre 2016 si conclude l'operazione Lex contro presunti esponenti dei Ferrentino-Chindamo-Lamari di Laureana di Borrello e le loro propaggini di Voghera (PV) e Bregnano (CO). Sono accusati di traffico di droga e sono state sequestrare quattro imprese edili, la società calcistica di Promozione (Girone B) Polisportiva Laureanese, un'edicola e un supermercato[9].

Anni 2020 modifica

Esponenti di rilievo modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d I luntruni, ovvero gli 'ndranghetisti del “locale” di Canolo..., in casadellalegalita.info, 3 settembre 2013. URL consultato il 24 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2018).
  2. ^ a b Badolati 2009.
  3. ^ a b c d ndrangheta: carabinieri arrestano boss Giuseppe D'Agostino, in Archivio Stampa.
  4. ^ a b Gratteri 2006.
  5. ^ Presunto boss Vincenzo D'Agostino scarcerato per decorrenza dei termini, in CrimeBlog. URL consultato il 13 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2018).
  6. ^ Faida di Sant'Ilario 30 anni a Filippone, in CalabriaH24. URL consultato il 13 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2012).
  7. ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/07/10/erano-sul-trattore-quando-la-lupara-li.html
  8. ^ http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/07/19/Cronaca/CRIMINALITA-OMICIDIO-LOCRI-26-ORDINANZE-DI-CUSTODIA-CAUTELARE_103200.php
  9. ^ 'Ndrangheta, 41 arresti dalla Calabria alla Lombardia. Sequestrata squadra di calcio, in ilfattoquotidiano.it, 3 novembre 2016. URL consultato il 12 novembre 2016.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica