L'Élégie per viola sola è una composizione di Igor' Fëdorovič Stravinskij scritta nel 1944.

Élégie
CompositoreIgor' Fëdorovič Stravinskij
Epoca di composizione1944
Prima esecuzione11 febbraio 1945
PubblicazioneChappel, New York, 1945
Dedicaalla memoria di Alphonse Onnou
Durata media4' 30"
Organicoviola sola

Nel 1944 il violista Germain Prévost chiese a Stravinskij di comporre un brano da dedicare alla memoria di Alphonse Onnou, fondatore e anima del Quartetto Pro Arte di Bruxelles, di cui anch'egli faceva parte. Onnou, scomparso nel 1940, era stato un fautore e instancabile diffusore di nuove musiche scritte per quartetto d'archi[1].

Dopo il Canto funebre del 1905 Stravinskij si dedicò spesso a composizioni in memoria di persone scomparse come le Sinfonie di strumenti a fiato del 1921 in ricordo di Claude Debussy o Ode del 1943 in memoria di Natalie Koussevitzky.[1]. L'Élégie, di cui l'autore realizzò anche una versione per violino, è una breve composizione per viola sola scritta nel primo periodo americano di Stravinskij e fa parte del suo periodo neoclassico.

La prima esecuzione del brano avvenne in forma privata nell'abitazione di Stravinskij il 7 febbraio 1945, mentre quella ufficiale fu a Los Angeles l'11 febbraio dello stesso anno con l'interpretazione di Germain Prévost.

George Balanchine realizzò nel 1945 una coreografia sulla musica dell'Élégie; il balletto è un passo a due che fu rappresentato, con scarso successo, per la prima a volta il 5 novembre 1945 con il New York City Ballet unitamente alla versione danzata di Circus Polka.

Analisi

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L'aspetto più importante di questo lavoro, ispirato dalle Sonate per violino solo di Johann Sebastian Bach[2], sta in come Stravinskij sia riuscito a creare una vera trama polifonica avendo a disposizione un singolo strumento notoriamente monodico. Il compositore, utilizzando le doppie corde della viola, riesce a ottenere una struttura polifonica a due parti, realizzando in pratica la forma di una Invenzione a due voci che presenta un'esposizione iniziale e una ripresa inframmezzate da una parte fugata[1]. Il tempo indicato è Lento per tutta la durata del brano, come d'altronde si addice al carattere intimistico del pezzo dove il compositore evita qualsiasi nota brusca o marcata.

  1. ^ a b c Roman Vlad, Strawinsky, Torino, Einaudi, 1958.
  2. ^ Robert Siohan, Stravinsky, Parigi, Editions du Seuil, 1959.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN182081411 · BNF (FRcb13954311m (data)
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