Bruxelles

area metropolitana del Belgio
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Bruxelles ([bʀy'sɛl]; in olandese Brussel, [ˈbrʏsəl]; in italiano desueto Borsella) è un'area metropolitana del Belgio (di cui è capitale) di 2.708.766 abitanti (2020[1]) che circonda il comune omonimo e la sua area urbana.

Bruxelles
Area metropolitana
(FR) Bruxelles
(NL) Brussel
Bruxelles – Veduta
Bruxelles – Veduta
Veduta aerea di Bruxelles
Localizzazione
StatoBelgio Belgio
Territorio
Coordinate50°50′48.07″N 4°21′08.73″E / 50.846686°N 4.352425°E50.846686; 4.352425 (Bruxelles)
Altitudine13 m s.l.m.
Abitanti2 708 766
Altre informazioni
Linguefrancese e olandese
Prefisso02
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Belgio
Bruxelles
Bruxelles
Bruxelles – Mappa
Bruxelles – Mappa
Sito istituzionale

Bruxelles è considerata la capitale de facto dell'Unione europea in quanto sede di varie istituzioni, tra cui la Commissione europea, il Consiglio europeo, il Consiglio dell'Unione europea e, parzialmente, il Parlamento europeo (ufficialmente con sede a Strasburgo). A Evere ha inoltre sede il quartier generale della NATO. Bruxelles ospita anche il Comitato delle Regioni e il Comitato economico e sociale.

Gran parte dell'area metropolitana di Bruxelles è amministrata dalla regione di Bruxelles-Capitale, suddivisa in 19 comuni, tra cui quello del centro storico, il Comune di Bruxelles propriamente detto.

La città si estende però anche al di là dei confini della regione: vari comuni della periferia brussellese, amministrativamente parte della regione delle Fiandre, sono parte integrante del tessuto urbano di Bruxelles.[2] Tra questi Zaventem (sede dell'aeroporto internazionale), Kraainem (capolinea della metropolitana) e Tervuren (quartiere residenziale).

Statisticamente, l'area metropolitana di Bruxelles è suddivisa in tre livelli:

  • l'agglomerazione centrale (geoperationaliseerde agglomeratie), con 1 451 047 abitanti al 1º gennaio 2008;
  • i sobborghi (banlieue o buitenwijken), per un totale di 1 831 496 abitanti;
  • l'hinterland (forensenwoonzone, o zona di pendolarismo), per un totale di 2 676 701 abitanti.[3]

Nel 2014 Eurostat includeva 2 607 961 abitanti nell'area urbana funzionale (functional urban area) di Bruxelles[1]

Geografia fisicaModifica

ClimaModifica

BRUXELLES[4] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. mediaC) 4,86,710,314,318,522,022,822,620,715,59,15,85,814,422,515,114,4
T. min. mediaC) −0,50,72,55,18,211,212,512,610,97,63,60,70,35,312,17,46,3
Precipitazioni (mm) 685268526573696163727171191185203206785

Origini del nomeModifica

Il toponimo Bruxelles deriva da Bruocsella o Brucsella, che significa "casa (sel) nella palude (broek)"; tali termini vennero in seguito latinizzati in "Brucsella". I toponimi Bursellec e Brusellec sono attestati in alcuni documenti italiani dell'inizio del XII secolo a proposito di alcuni personaggi di rango vescovile e militare di origine normanna[5].

StoriaModifica

Il primo nucleo della città di Bruxelles sarebbe sorto nel VI secolo d.C. per iniziativa del vescovo di Cambrai, come punto di collegamento strategico tra le città di Colonia e Bruges.

I primi documenti risalgono al X secolo e fanno riferimento a chiese sorte sul Caudenberg, un'altura alle spalle della città.

Capitale del Ducato di BrabanteModifica

 
La tomba di Enrico I di Brabante nella Collegiata di San Pietro a Lovanio

Divenne successivamente residenza dei duchi di Brabante, acquisendo sempre maggiore importanza, tanto da essere cinta con una cerchia di bastioni lunga quattro chilometri, nel 1144. Nel corso del secolo XII passò dalla corona di Brabante a quella dei duchi di Lorena.

Dominazioni straniereModifica

Successivamente la sua storia risultò indissolubilmente legata alle sorti della regione delle Fiandre, passando attraverso le lotte per il predominio tra l'Austria, la Spagna e la Francia. Nel 1477, quando divenne capitale dei Paesi Bassi austriaci, era ritenuta una delle città più attraenti e ricche d'Europa, grazie soprattutto alle sue attività commerciali, concentrate sul traffico di tessuti.

Nel 1567, per soffocare i moti autonomisti, lo spagnolo Duca d'Alba adottò metodi fortemente repressivi, arrivando a far decapitare 1.800 persone. Il governo spagnolo, che si protrasse ancora per tutto il XVII secolo, risultò inetto e disastroso, e provocò un rapido declino economico, che portò a sua volta gli artigiani e i mercanti alla sollevazione.

Luigi XIV di FranciaModifica

 
La Grand Place durante il bombardamento di Bruxelles del 1695

Bruxelles risentì poi della politica espansionistica di Luigi XIV, che fece bombardare pesantemente la città nel 1695. Durante il principio del Settecento si alternarono alla guida di Bruxelles francesi e austriaci: questi ultimi si impadronirono infine della città con il trattato di Aquisgrana (1748), e governarono in modo avveduto, promuovendo tra l'altro un programma di rinnovamento urbanistico (che previde la realizzazione della magnifica Grand Place, per opera dell'architetto Guimerd).

Napoleone e l'OlandaModifica

L'indipendenza, dopo un periodo di occupazione napoleonica e dopo quindici anni di associazione con la Corte d'Olanda, venne finalmente raggiunta nel 1830, in seguito a una rivolta scoppiata tra le vie cittadine il 25 agosto.

Tempi moderniModifica

Bruxelles visse poi decenni di tranquillità, interrotti soltanto dalle invasioni tedesche del 1914 e del 1940.

Per quanto riguarda la storia contemporanea, Bruxelles è stata tristemente al centro delle cronache per la strage dell'Heysel, avvenuta il 29 maggio 1985.

Nella capitale belga sono avvenuti gli attentati del 22 marzo 2016: nella sala accettazione dell'aeroporto internazionale di Zaventem e alla stazione metro di Maelbeek, nel quartiere delle Istituzioni europee, dove vi sono stati 35 morti e centinaia di feriti di 40 nazionalità diverse. Attentati rivendicati dal sedicente Stato Islamico dell'ISIS.[6]

Il simbolo della città è da secoli e tuttora un giglio giallo su sfondo blu; tale immagine sembra sia da ricollegare alla presenza francese (giglio della monarchia francese) ma secondo alcuni deriverebbe dalla presenza di gigli di palude sul sito originario della città.

Monumenti e luoghi d'interesseModifica

Architetture civiliModifica

Architetture religioseModifica

Castelli e architetture militariModifica

AltroModifica

SocietàModifica

Lingue e dialettiModifica

L'idioma originale dell'area di Bruxelles era un dialetto brabantino dell'olandese. Particolarità della situazione linguistica della città è stato lo sviluppo del marollien, una variante del locale dialetto brabantino molto influenzata dalla lingua francese e vallona.

A partire dall'Ottocento, in concomitanza con l'immigrazione da regioni francofone, la lingua fiamminga fu progressivamente soppiantata dal francese, dato anche l'enorme prestigio associato a questi all'epoca, che spinse anche gran parte della locale popolazione fiamminga ad adottarlo. A partire dal XX secolo, Bruxelles si trasformò in una città a maggioranza francofona.

Oggi, il 90% degli abitanti di Bruxelles parla francese.[senza fonte] I dialetti di Bruxelles sono praticamente spariti, nonostante gli sforzi di alcuni per salvarli.[senza fonte]

La Regione di Bruxelles-Capitale è ufficialmente bilingue francese/olandese. Non esistono statistiche ufficiali sulla prima lingua degli abitanti e sarebbero comunque difficili da raccogliere, poiché le famiglie "miste" non sono rare. Stime serie della percentuale di abitanti che parlano olandese come prima lingua variano tra il 7,5% e il 15% della popolazione, e si basano sulla lingua usata per comunicare con le autorità comunali e sui risultati elettorali dei partiti di lingua neerlandese.[senza fonte]

Esiste una consistente popolazione di lingua francese nella periferia di Bruxelles, zona ufficialmente parte delle Fiandre. Nella maggior parte delle municipalità contigue alla Regione di Bruxelles-Capitale, la popolazione di lingua francese forma piccole maggioranze. Le rivendicazioni linguistiche di queste comunità legate anche ad un'ipotetica espansione della Regione di Bruxelles-Capitale sono oggetto di accesi dibattiti nella politica belga.

CulturaModifica

IstruzioneModifica

Università e accademieModifica

Bruxelles ha diverse università, quattro di queste sono l'Université Libre de Bruxelles (ULB), la Vrije Universiteit Brussel (VUB), le Facultés universitaires Saint-Louis (FUSL) e la Katholieke Universiteit Brussel (KUB) nonché le facoltà di medicina dell'Université catholique de Louvain (UCL), situata nel quartiere Alma presso il grande ospedale "Saint Luc".

Il Palazzo delle Accademie di Bruxelles ospita sia l'Accademia reale di scienze, lettere e belle arti del Belgio, detta "Teresiana", che è l'accademia delle scienze della Comunità francofona del Belgio, sia l'Accademia reale fiamminga del Belgio per le scienze e le arti, che funge da accademia delle scienze della Comunità fiamminga del Belgio.

Biblioteche e archiviModifica

  • Biblioteca reale del Belgio
  • Bibliothèque des Archives générales du Royaume
  • Bibliothèque Centrale Francophone du CERIA
  • Bibliothèque scientifique de l'Institut royal des Sciences naturelles
  • Bibliothèque et photothèque de l'Institut royal du Patrimoine artistique
  • L'Infothèque-Bibliothèque du Service public fédéral Finances
  • Bibliothèque du Jardin Botanique National de Belgique
  • Bibliothèque centrale du Service Public Fédéral Justice
  • Bibliothèque du Conservatoire royal de Bruxelles
  • Bibliothèque du Musée des Instruments de Musique
  • Bibliothèques du Musée royal de l'Afrique Centrale
  • Bibliothèques des Musées royaux d'Art et d'Histoire
  • Bibliothèque et centre de documentation des Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique
  • Bibliothèque de l'Observatoire royal de Belgique
  • Archives et bibliothèques de l'Université Libre de Bruxelles
  • Bibliothèque de Facultés universitaires Saint-Louis
  • Bibliothèque Erasme
  • Bibliothèque Duden

A Bruxelles hanno sede anche gli Archives générales du Royaume (archivio centrale dello stato), la Cinémathèque Royale e la Médiathèque.

MuseiModifica

TeatriModifica

Il teatro dell'opera di Bruxelles è il Teatro de la Monnaie.

MusicaModifica

Numerose orchestre e complessi musicali hanno sede a Bruxelles, fra cui l'Orchestra Nazionale del Belgio (con sede nel Palais des beaux-arts de Bruxelles) e La Petite Bande, specializzata nella musica barocca. Altre orchestre sono:

  • Brussels Philharmonic (Orchestra della Radio fiamminga), con sede nella Maison de la Radio.
  • Vlaams Radio Koor (Coro Radiofonico delle Fiandre)
  • Brussels Jazz Orchestra
  • Bruocsella Symphony Orchestra
  • Brussels Chamber Orchestra

ArteModifica

ArazziModifica

La produzione manifatturiera divenne significativa già nel 1460, e quindici anni dopo gli artisti ottennero dal Magistrato la piena autonomia sulla creazione dei cartoni e dei disegni inerenti agli arazzi, migliorandone in tal modo la qualità. Questa svolta consentì all'arte dell'arazzo di attingere i disegni dal movimento pittorico fiammingo. Tra le opere più riuscite prodotte nella seconda metà del XV secolo vi fu la Vergine in gloria del 1485, esposta al Louvre e caratterizzata da una composizione simile al trittico.

Tra gli arazzieri più noti di questo periodo si ricordano Lyon ("Leone di Smet") con il suo celebre Comunione di Herkimbald realizzato nel 1515 e Filippo del Mol di cui sono rimaste la Deposizione e La discesa dalla croce. Durante il Cinquecento l'arte dell'arazzo conobbe un periodo florido grazie all'introduzione della pittura rinascimentale italiana e dello stile raffaellesco. Verso la fine del Cinquecento iniziò un periodo di flessione a causa di lotte politiche e religiose e l'arte degli arazzi fu contraddistinta dallo stile cosiddetto "a verdure". Nel secondo decennio del XVII secolo Rubens trasferì sugli arazzi i suoi intenti di maestosità decorativa, come evidenziarono la Storia di Costantino e la Storia di Achille. I telai delle manifatture di Bruxelles si fermarono definitivamente nel 1794.[7]

CeramicheModifica

Nella capitale belga operarono tre fabbriche di maiolica: la prima fondata nel 1705, la seconda nel 1751, la terza nel 1802. La produzione tipica comune alle tre fabbriche fu caratterizzata da terrine a forma di animali o di ortaggi o di meloni nei quali prevalse l'intento naturalistico. Il resto della produzione si accostò agli aspetti decorativi imperanti nel nord della Francia.

Verso la fine del XVIII secolo nei pressi di Bruxelles fu attiva una fabbrica di porcellana dura realizzante prodotti simili alla contemporanea manifattura parigina.

MerlettiModifica

Bruxelles vanta il primato dei merletti a fuselli, mentre a Venezia (l'isola di Burano) spetta quello dei merletti ad ago ed addirittura le due città si contendono la palma delle origini della trina che sembrano antecedenti al XVI secolo. Nel Seicento la produzione dei merletti fiamminghi introdusse alcune innovazioni stilistiche come i fiori sul tombolo ed il fondo completato a maglia con l'ago. I merletti di Bruxelles si caratterizzavano anche per la finezza del filato, agevolato dalle particolari condizioni climatiche. Intorno al 1830 l'introduzione di nuovi macchinari permise una produzione su larga scala a prezzi inferiori anche se a scapito della lucentezza e della morbidezza. I merletti di Bruxelles si producono ancor oggi.

EventiModifica

Bruxelles ospitò il terzo Congres Internationaux d'Architecture Moderne nel 1930.

Due esposizioni mondiali ebbero luogo a Bruxelles, l'Exposition universelle et internationale (1935) e l'Expo del 1958. L'Atomium, una rappresentazione alta 103 metri di un cristallo di ferro, venne costruita per l'Expo '58, ed è stata mantenuta, diventando una specie di equivalente belga della Torre Eiffel.

Geografia antropicaModifica

 
L'area metropolitana di Bruxelles rispetto ai comuni del Belgio: in verde scuro i 36 comuni dell'agglomerazione urbana, in verde chiaro i 26 comuni delle banlieue, in giallo la Forensenwoonzone (ovvero l'insieme dei comuni in cui almeno il 15% della popolazione attiva lavora a Bruxelles).
 
Mappa di Bruxelles. I 19 comuni della regione di Bruxelles-Capitale e le periferie incluse nella regione delle Fiandre, incluso l'aeroporto di Zaventem.

L'agglomerazione urbana di Bruxelles, secondo le indicazioni dell'istituto statistico belga (Algemene Directie Statistiek), è formata da 36 diversi comuni, ovvero tutti i 19 comuni della Regione di Bruxelles-Capitale, più altri 17 comuni appartenenti alle due province del Brabante Fiammingo e del Brabante Vallone:[2]

La banlieue di Bruxelles è invece costituita da altri 26 comuni:[2]

Infine, viene definita Forensenwoonzone l'insieme dei comuni in cui almeno il 15% della popolazione attiva lavora a Bruxelles. Questa zona molto più ampia si estende su ben sei province diverse:[2]

EconomiaModifica

Infrastrutture e trasportiModifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporti a Bruxelles.

Bruxelles è servita dall'aeroporto di Bruxelles-Zaventem, situato nella municipalità di Zaventem, e dall'aeroporto di Charleroi-Bruxelles Sud, posto vicino alla città di Charleroi in Vallonia.

È possibile spostarsi all'interno della città mediante bus, tram e metropolitana (inaugurata nel 1976) gestiti dalla STIB-MIVB.

La città e la sua regione metropolitana sono servite da un servizio ferroviario suburbano costituito da 12 linee.

AmministrazioneModifica

Bruxelles è amministrata dalla regione di Bruxelles-Capitale, suddivisa in 19 comuni, tra cui quello del centro storico, il Comune di Bruxelles (Ville de Bruxelles/Stad Brussels).

SportModifica

CalcioModifica

 
Tifosi dell'Anderlecht

Nel calcio la capitale belga è rappresentata dall'Anderlecht, con sede nell'omonima municipalità, che con 34 titoli nazionali è la società più titolata del Belgio e gioca nello Lotto Park (ex stadio Constant Vanden Stock).

Altra squadra di Bruxelles è la Royale Union Saint-Gilloise: nata nel 1897, ha vinto per 11 volte il campionato belga e due volte la Coppa del Belgio, e gioca presso lo stadio Joseph Marien.

La Royal White Star Bruxelles, nata da varie fusioni e scissioni, con sede nella municipalità di Woluwe-Saint-Lambert ma che gioca allo Stade Fallon, è fallita nel 2016.

Molto prestigioso era il F.C. RWDM Brussels, con sede nella municipalità di Molenbeek, che era nato dalla fusione di tre società: RWD Molenbeek, KFC Strombeek e il vecchio F.C. Brussels, e giocava nello Stadio Edmond Machtens ma si è sciolto nel 2014. Successivamente è stato fondato un club col nome RWDM47, che ne segue la tradizione sportiva, che gioca sempre allo Stadio Machtens.

Lo stadio principale, dove si giocano anche le partite della nazionale e gli incontri più importanti a livello internazionale, è lo Stadio Re Baldovino (ex stadio Heysel), capace di ospitare 60.000 spettatori.

Football americanoModifica

Nel football americano sono state 3 le squadre a portare il titolo nazionale a Bruxelles: i Brussels Raiders (5 volte), i Brussels Tigers (3) e i Brussels Black Angels (2); sono inoltre presenti i Brussels Bulls, che hanno disputato una finale senza però vincerla.

NoteModifica

  1. ^ a b Eurostat, 2020.
  2. ^ a b c d (NL) De Belgische Stadsgewesten 2001 (PDF), su statbel.fgov.be, Algemene Directie Statistiek, 2007, p. 29. URL consultato il 23 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2008).
  3. ^ Demographia World Urban Areas 17th Annual Edition: 2021 06
  4. ^ https://it.climate-data.org/location/6316/
  5. ^ Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, VII, Bologna, Forni Editore, 1971, sub anno 1107 sub voce "Chieti".
  6. ^ Daniele Mastrogiacomo, Attacco al cuore dell'Europa, la giornata di terrore a Bruxelles - Repubblica.it, su repubblica.it, La repubblica. URL consultato il 22 marzo 2016.
  7. ^ Le Muse, De Agostini, Novara, vol. II, pag. 461

Voci correlateModifica

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Collegamenti esterniModifica

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