1ª Divisione bersaglieri "Italia"

La 1ª Divisione bersaglieri "Italia" fu costituita il 25 novembre 1943 presso il campo di addestramento di Heuberg con un primo nucleo di volontari provenienti dai campi di internamento.

1ª Divisione bersaglieri "Italia"
Descrizione generale
Attiva1º gennaio 1944 - 28 aprile 1945
NazioneBandiera della Repubblica Sociale Italiana Repubblica Sociale Italiana
Servizio Esercito Nazionale Repubblicano
TipoFanteria mobile
RuoloTruppe d'assalto
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Campagna d'Italia
Parte di
dic. 1944: Corpo d'armata "Lombardia"
gen. 1945: 14. Armee
apr. 1945: LI. Gebirgskorps
Reparti dipendenti
1º Rgt. bersaglieri
2º Rgt. bersaglieri
4ª Cp. cacciatori di carri divisionale
IV Gruppo esplorante divisionale
4º Rgt. artiglieria divisionale
IV Btg. genio pionieri
IV Btg. genio collegamenti
CIV Btg. complementi
IV Btg. trasporti e rifornimenti
Simboli
Fregio e mostrina
Voci su unità militari presenti su Wikipedia
Bandiera di guerra della RSI

Altri reparti vennero addestrati a Ulma (Baviera) e Münsingen (Baden-Württemberg).

L'organico venne completato alla fine di maggio 1944 quando affluirono dall'Italia i contingenti di leva e i richiamati.

Struttura modifica

La grande Unità inquadrava 450 ufficiali e 15.000 tra sottufficiali, graduati e militari di truppa, inquadrati nei seguenti reparti:

Unità della "1ª Divisione Bersaglieri "Italia""
1º Reggimento di fanteria (bersaglieri) su 3 battaglioni e 16 compagnie;
2º Reggimento di fanteria (bersaglieri) su 3 battaglioni e 16 compagnie;
1º Reggimento di artiglieria su 4 gruppi;
1º Gruppo esploratori su 4 squadroni pesanti;
1ª Sezione cacciatori carri su 3 compagnie;
1ª Sezione collegamenti;
1º Battaglione pionieri;
1º Battaglione complementi;
1º Battaglione trasporti.

Completato l'addestramento la divisione nei primi giorni del dicembre 1944 si trasferisce in Italia, prima a Verona e poi a sud di Parma.

Nell'aprile del 1945 si arrese, insieme alla 148. Infanterie-Division tedesca, alle forze brasiliane, nella battaglia di Fornovo di Taro.

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