2-cloroetanolo

composto chimico

Con il nome di 2-cloroetanolo, o cloridrina etilenica, si indica un composto chimico di formula ClCH2CH2OH. A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore, di odore etereo.

2-cloroetanolo
Nome IUPAC
2-cloroetanolo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC2H5ClO
Massa molecolare (u)80,51
Numero CAS107-07-3
Numero EINECS203-459-7
PubChem34
SMILES
C(CCl)O
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,197 g/cm³
Temperatura di fusione−67,5 °C (205,65 K)
Temperatura di ebollizione128 °C (401,15 K)
Proprietà tossicologiche
DL50 (mg/kg)71 (ratto, via orale), 67 (topo, via cutanea)
Indicazioni di sicurezza
Temperatura di autoignizione425 °C
TLV (ppm)3,3 mg/m³ (valore a breve termine), 1 ml/m³ (cute)
Simboli di rischio chimico
infiammabile tossicità acuta
pericolo
Frasi H226 - 300 - 310 - 330
Consigli P260 - 264 - 280 - 284 - 301+310 - 302+350 [1]

La cloroidrina etilenica è completamente miscibile in acqua e in etanolo.[2]

Viene sintetizzata a partire da etilene e acido ipocloroso.[3]

Viene impiegata principalmente nel processo di sintesi dell'ossido di etilene e come reagente per la produzione di coloranti, prodotti farmaceutici e plastificanti.

È un composto altamente tossico, la cui esposizione comporta danneggiamenti del sistema nervoso centrale, del sistema cardiovascolare, dei reni e del fegato.

Per decomposizione termica produce acido cloridrico e fosgene.

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 30.11.2012
  2. ^ Scheda di sicurezza, su carloerbareagenti.com. URL consultato il 2 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2008).
  3. ^ Vittorio Villavecchia e Gino Eigenmann, Nuovo dizionario di merceologia e chimica applicata, a cura di Ivo Ubaldini, Hoepli, 1973, p. 1412, ISBN 978-88-203-0530-7.

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