Il 7,92 × 33 mm Kurz[1][2][3][4] è un proiettile sviluppato durante la Seconda guerra mondiale in Germania per l'utilizzo con quelle che all'epoca erano definite carabine automatiche (i moderni fucili d'assalto). La munizione è talvolta chiamata 7,9 mm Kurz (corto), 7,9 Kurz, 7,9 mm K oppure 8 × 33 Polte. Fu sviluppata come via intermedia (in tedesco mittelpatrone) tra il proiettile da fucile 7,92 × 57 mm Mauser e il proiettile da pistola 9 × 19 mm Parabellum.

7,92 × 33 mm Kurz
Munizione K43 tedesca.
Descrizione
Tipomunizione intermedia
OrigineGermania (bandiera) Germania
In servizio dal1942 - presente
Impiegata daJugoslavia, Pakistan, Libano, Serbia
ConflittiSeconda guerra mondiale
Storia
ProgettistaFabbrica Polte (Magdeburgo)
Data progettazione1938
Periodo produzione1942 - anni ‘50
Specifiche tecniche
Derivata da7,92 × 57 mm Mauser
Tipo proiettilerimless
Diametro proiettile8,2 mm
Diametro collo8,9 mm (0.357 in)
Diametro spalla11,2 mm (0.431 in)
Diametro base11,9 mm (0.470 in)
Diametro fondello11,9 mm (0.470 in)
Lunghezza bossolo33,00 mm
Lunghezza cartuccia49,00 mm
Rigatura1:250 mm
RW / RUAG Ammotech
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Designazione militare

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Nella terminologia militare della Germania non era consuetudine utilizzare il calibro per identificare le munizioni: per questo motivo i tedeschi si riferivano al 7,92 × 33 mm Kurz come Pistolenpatrone M43 (ovvero proiettile da pistola modello 43) [1][2][3][4]. Dopo la comparsa sulle scene del fucile d'assalto Sturmgewehr 44, il nome fu mutato in Kurzpatrone 43 (munizione corta 43).

Retroscena

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Il calibro della munizione era identico a quello del 7,92 × 57 mm utilizzato normalmente dall'esercito tedesco per il Kar98K e per le sue varie mitragliatrici. Un tentativo di sviluppare un'arma facilmente portatile camerata per proiettili da fucile fu l'FG 42, ma il rinculo eccessivo dell'arma la resero scarsamente impiegabile in situazioni di combattimento.

Era necessaria una munizione che potesse colmare il vuoto enorme tra i proiettili da fucile e i proiettili da pistola. La munizione standard 7,92 × 57 mm fu accorciata di 24 mm, portandola a 33, cosa che riduceva il rinculo dell'arma ma manteneva la munizione perfettamente utilizzabile in scontri a fuoco su distanze fino a 300 m. Questo significava, in poche parole, che la munizione poteva essere sparata da un'arma più piccola delle mitragliatrici standard pur avendo un proiettile più grande, veloce e dotata di potere d'arresto maggiore rispetto allo standard 9 mm utilizzato nei mitra tedeschi[5][6][7][8].

La mancanza di ottone nelle fasi finali della guerra costrinse le fabbriche tedesche all'uso di bossoli in acciaio per questa nuova munizione. La munizione kurz presentava un colletto più ristretto a causa della minore elasticità dell'acciaio rispetto all'ottone che avrebbe reso difficoltosa l'estrazione del bossolo. Questo il motivo per cui comparvero per la prima volta dei caricatori ricurvi per le armi che impiegavano questa nuova munizione.

Prima dello sviluppo della munizione kurz (e quindi delle armi adatte a spararla) esistevano due categorie fondamentali di armi:

  • Fucile a otturatore girevole-scorrevole: le armi standard per la maggior parte delle fanterie del mondo, univano buona precisione e alto potere d'arresto sacrificando però il rateo di fuoco dato che ogni colpo doveva essere incamerato separatamente.
  • Mitra: per l'epoca un nuovo pezzo di equipaggiamento che forniva al soldato un elevato volume di fuoco e dimensioni estremamente ridotte, sacrificando al contempo precisione e potere d'arresto a causa dei proiettili da pistola che venivano sparati.

Le munizioni kurz, pur non garantendo la stessa precisione delle munizioni da fucile, erano perfette per ingaggi sulla media distanza, presentandosi come compromesso ideale tra potenza e controllo dell'arma.

Solo poche armi usarono questo proiettile; tra esse meritano menzione lo Sturmgewehr 44, lo Sturmgewehr 45, l'HIW VSK, il Volkssturmgewehr 1-5 e il Wimmersperg Spz-kr[9][10].

Dopo la Seconda guerra mondiale, il proiettile fu testato e usato per diversi prototipi sia in Argentina che in Belgio tra gli anni '40 e '50. Il primo esemplare di FAL fu progettato per sparare la K43. Dopo la guerra, fu prodotto in numero significativo dalla Repubblica Democratica di Germania, dalla Cecoslovacchia e dall'Egitto.

La Spagna, sotto le pressioni del colonnello Calzada Bayo[11], compì ulteriori studi sulla munizione fino a quando il fucile CETME fu camerato per il 7,62 × 51 mm NATO.

Dal momento che in alcuni paesi l'StG44 è ancora in uso, ad esempio in Libano, Pakistan, Serbia e Jugoslavia, vi è ancora richiesta per munizioni K43, che possono essere ottenute ridimensionando le 7,62 × 51 mm NATO.

  1. ^ a b Small Arms Review, Vol. 7 No. 4, January, 2004 | Small arms Review refers to this cartridge only as 7.92x33mm Kurz
  2. ^ a b Jane's Guns Recognition Guide, Ian Hogg & Terry Gander, Harper & Collins Publishers, 2005, Page 287 refers to this cartridge only as 7.92x33mm Kurz
  3. ^ a b Barnes, Frank C. (1997) [1965]. McPherson, M.L.. ed. Cartridges of the World (8th Edition ed.). DBI Books. pp. 294, 311. ISBN 0-87349-178-5. | Cartridges of the World refers to this cartridge only as 7.92x33mm Kurz
  4. ^ a b Dr. Carlo Kopp, Origins of the assualt rifle (PDF), collana Defence Today, pp. 74–75 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2011).
  5. ^ Jane's Guns Recognition Guide, Ian Hogg & Terry Gander, HarperCollins Publisher, 2005, p.287
  6. ^ Machine Carbine Promoted: MP43 Is Now Assault Rifle StG44, WWII Tactical and Technical Trends, No. 57, April 1945, su lonesentry.com, Lone Sentry, 10 maggio 2007. URL consultato il 23 agosto 2012.
  7. ^ Military Small Arms Of The 20th Century, 7th Edition, 2000 by Ian V. Hogg & John S. Weeks, p.243
  8. ^ (EN) Major Thomas P. Ehrhart, Increasing Small Arms Lethality in Afghanistan: Taking Back the Infantry Half-Kilometer, su dtic.mil, US Army, 2009 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2013).
  9. ^ Senich, Peter R. The German Assault Rifle, 1935–1945, Paladin Press, Boulder, Colo., 1987
  10. ^ Walter, John, Guns of the Third Reich, Greenhill Books, London and Stackpole Books, Pennsylvania, 2003
  11. ^ The Spanish kurz, su claus.espeholt.dk, 18 dicembre 1952. URL consultato il 5 dicembre 2011.

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