L'Aerostilo (in greco antico: ἀραιόστυλος?; in latino aræostylos, che vuol significare "poche colonne") è un termine coniato da Vitruvio che serve a spiegare un metodo per progettare la facciata di un tempio, quanto più espansivamente possibile:[1] cioè amplificando di tre diametri di una colonna dell'edificio lo spazio che intercorre tra due colonne, invece di come veniva fatto calcolando la base di una di queste, è riportandone precisamente la misura nella distanza dell'area libera/di passaggio tra le colonne; cioè di un diametro.[1]

Note modifica

  1. ^ a b Aerostilo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

Bibliografia modifica

  • Vitruvio, De architectura, III.3;
  • Luigi Crema, AREOSTILO, in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1958. URL consultato il 2 aprile 2023.

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