Agostino Castelvì

soldato e marchese

Agostino Sardi (Cagliari, 1617 - 1618 – Cagliari, 21 giugno 1668) quartogenito maschio di Francesco, marchese di Laconi e visconte di Sanluri, e di Francesca Lanza di Trabia.

Biografia modifica

Fu avviato alla carriera militare, partecipò alla Guerra franco-spagnola in Catalogna, nel reggimento di cavalleria sarda del fratello maggiore Giovanni, e nel 1642 si era segnalato nella presa di Monzón e nel 1648 si distinguerà nella repressione dei moti popolari scoppiati a Palermo.[1]

Prima di aver compiuto i 20 anni, su intervento diretto del viceré, ottenne l'abilitazione degli aventi diritto alla partecipazione al Parlamento, per meriti dinastici e paterni.[2]

Divenne il capo del "partito sardo" che durante il parlamento Camarassa si batterà per il patteggiamento del donativo. Nel 1667 fu inviato, presso la corte spagnola a Madrid, in qualità di sindaco in rappresentanza dei tre bracci del Parlamento, in quell'occasione tentò di convincere il governo ad accogliere le richieste formulate dagli stamenti. Tuttavia non ottenne nulla per l'opposizione del governo; tornato in Sardegna fu assassinato, in circostanze misteriose, il 21 giugno del 1668. La sua morte aprì un tormentato periodo della vita politica isolana: i suoi parenti ed amici, considerando il viceré come mandante dell'omicidio, ordirono la congiura che portò al suo assassinio, che avvenne dopo un mese.

Note modifica

  1. ^ Giovanni Murgia, Il Parlamento del viceré Fabrizio Doria duca di Avellano (1641-1643), in Il Parlamento del viceré Fabrizio Doria duca di Avellano (1641-1643), a cura di G. Murgia, Edizioni Della Torre, Cagliari, 2006, p. 60 n.111
  2. ^ no obstant no tinga la edad cumplida de vint ayns per faltarli pochs mesos è fili de illustre persona, G. Murgia, cit. p.60 leggi online

Bibliografia modifica

  • Bruno Anatra, CASTELVÌ, Agostino, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 22, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979.  
  • Giorgio Aleo, Historia chronologica y verdadera de todos los successos y cosas particulares succedidas en la Isla y Reyno de Serdeña, del año 1637 al año 1672, Ms cartaceo del XVII secolo di cc. 108, raccolta Baille ora Storia cronologica di Sardegna: 1637-1672, tradotto da P. Attanasio da Quartu, Cagliari, Editrice Cattolica Sarda, 1926.
  • Bruno Anatra, Antonello Mattone, Raimondo Turtas, L'età moderna. Dagli aragonesi alla fine del dominio spagnolo, Jaca Book, Milano 1989, III vol. della collana Storia dei sardi e della Sardegna, a cura di Massimo Guidetti
  • E. Floris, S. Serra, Storia della nobiltà in Sardegna, Cagliari, 1986

Voci correlate modifica