Alfaxalone

composto chimico
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L'alfaxalone o alfaxolone (INN, anche noto, in inglese, come alphaxalone o alphaxolone) è un anestetico generale neurosteroideo,[1] ad uso veterinario e in particolare utilizzato per cani e gatti, caratterizzato da un effetto di blocco dei recettori GABAA. In passato utilizzato anche nell'uomo ed autorizzato nel Regno Unito ed in altri paesi europei dove veniva commercializzato dalla società farmaceutica Glaxo e rappresentava uno dei costituenti dell'Althesin® (una mistura di alphaxalone e alphadolone),[2][3][4] anestetico per uso endovenoso ritirato dal mercato per reazioni allergiche ad un agente emulsionante.[5][6]

Alfaxalone
Alfaxalone
Alfaxalone
Nome IUPAC
3-idrossipregnan-11,20-dione
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC21H32O3
Massa molecolare (u)332.477 g/mol
Numero CAS23930-19-0
Numero EINECS636-625-6
Codice ATCN01AX05
PubChem104845
DrugBankDBDB11371
SMILES
O=C2[C@H]3[C@H]([C@@H]1CC[C@H](C(=O)C)[C@@]1(C)C2)CC[C@H]4C[C@H](O)CC[C@]34C
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
endovenosa
Dati farmacocinetici
Metabolismoepatico
Escrezionefecale e renale
Indicazioni di sicurezza

È ampiamente usato nella pratica veterinaria, commercializzato dalla società farmaceutica Abbott con il nome commerciale Alfaxan®[7]

Farmacodinamica

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Il meccanismo primario dell'azione anestetica dell'alfaxalone è la modulazione del trasporto dello ione cloruro attraverso la membrana delle cellule neuronali, indotta dall'interazione dell'alfaxalone ai recettori superficiali GABAA della cellula .[8][9][10] L'alfaxalone si lega al recettore GABAA in una regione diversa rispetto a quella ove si legano le benzodiazepine.[11] Questi recettori GABAA insensibili alle benzodiazepine sono situati al di fuori della sinapsi e sono responsabili dell'inibizione tonica. Il verificarsi di inibizione tonica GABAA coincide con l'espressione di subunità del recettore relativamente rare, in particolare le subunità α4, α6, e la subunità δ (come regola empirica generale, i recettori contenenti subunità δ sono sempre extrasinaptici.[12]
Alle dosi usuali il composto sembra essere dotato di limitate proprietà analgesiche.

Farmacocinetica

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A seguito di somministrazione endovenosa il composto si distribuisce rapidamente nei diversi tessuti e fluidi biologici. Il volume di distribuzione nei cani e nei gatti è, rispettivamente, di 2,4 l/kg e 1,8 l/kg di peso corporeo. L'alfaxalone è rapidamente metabolizzato nella giandola epatica e in cani e gatti presenta un'emivita plasmatica molto breve. L'emivita media di eliminazione plasmatica terminale nei gatti e nei cani è infatti di circa 45 e 25 minuti, rispettivamente. L'eliminazione dall'organismo avviene attraverso le feci e le urine.

Usi clinici veterinari

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Il suo impiego è autorizzato sia per cani che per gatti[13]. Può essere utiulizzato sia come agente di induzione dell'anestesia sia come unico agente anestetico per l'induzione e il mantenimento dell'anestesia stessa, allorché necessitano particolari procedure diagnostiche o chirurgiche in cani e gatti. Nella formulazione dell'Alfaxan®, la molecola di alfaxalone è solubilizzata con 2α-idrossipropil-ß-ciclodestrina. Le ciclodestrine sono polisaccaridi complessi derivati dall'amido che, grazie alla loro forma a tronco di cono in cui l'interno presenta caratteristiche di idrofobicità, forniscono un centro di complessamento per i farmaci lipofili quali l'alfaxalone. A differenza di alcuni suoi predecessori, l'alfaxalone non è associato a rilascio di istamina e anafilassi.[senza fonte]

Effetti collaterali e indesiderati

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Nei cani una marcata depressione respiratoria, caratterizzata da apnea e bradipnea e spesso accompagnata da ipossia è piuttosto comune. Anche effetti avversi di tipo cardiovascolare (bradicardia oppure tachicardia, ipotensione arteriosa oppure ipertensione arteriosa) risultano di frequente riscontro. Nei gatti le reazioni avverse appaiono sostanzialmente sovrapponibili a quelle segnalate nei cani. In entrambe le specie è stato inoltre segnalato il verificarsi di ipotermia.

Dosi terapeutiche

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  • Cane: 3 mg/kg peso corporeo
  • Gatto: 5 mg/kg peso corporeo

L'infusione endovenosa deve essere attuata in modo tale che la dose totale calcolata, in caso di necessità, deve poter essere somministrata nei primi 60 secondi. La somministrazione del farmaco deve continuare fino a quando non viene raggiunta la profondità desiderata dell'anestesia e si rende possibile l'intubazione endotracheale. Il mantenimento dell'anestesia può essere ottenuto continuando con ulteriori dosi (boli supplementari o un'infusione costante) di alfaxalone oppure ricorrendo ad un altro agente anestetico per via inalatoria.

  1. ^ Hempelmann G, Schaps D, Steroid anesthetics with special reference to althesin, in Adv Steroid Biochem Pharmacol, vol. 7, 1979, pp. 9–21, PMID 400322.
  2. ^ Cornet WT, Popescu DT, Althesin (alphadione, CT 1341) a 'new' induction agent for anesthesia, in Arch Chir Neerl, vol. 29, n. 2, 1977, pp. 135–47, PMID 900959.
  3. ^ Giomini ML, Fonti G, Marchesi P, Bogi G, Teti G, Clinical pharmacology aspects of althesin, in Minerva Anestesiol, vol. 46, n. 2, 1980, pp. 357–64, PMID 7005717.
  4. ^ Ramsay MA, Savege TM, Simpson BR, Goodwin R, Controlled sedation with alphaxalone-alphadolone, in Br Med J, vol. 2, n. 5920, 1974, pp. 656–9, PMC 1613102, PMID 4835444.
  5. ^ Watt JM, Anaphylactic reactions after use of CT 1341 (althesin), in Br Med J, vol. 3, n. 5977, 1975, pp. 205–6, PMC 1674143, PMID 1148733.
  6. ^ Savege TM, Adverse reactions to Althesin, in Br Med J, vol. 2, n. 6094, 1977, pp. 1085, PMC 1631846, PMID 922435.
  7. ^ Alfaxalone, su drugs.com.
  8. ^ Harrison NL, Vicini S, Barker JL, A steroid anesthetic prolongs inhibitory postsynaptic currents in cultured rat hippocampal neurons, in J. Neurosci., vol. 7, n. 2, 1987, pp. 604–9, PMID 3819824. URL consultato il 5 febbraio 2015.
  9. ^ Gillo B, Lass Y, The mechanism of steroid anaesthetic (alphaxalone) block of acetylcholine-induced ionic currents, in Br. J. Pharmacol., vol. 82, n. 4, 1984, pp. 783–9, PMC 1986933, PMID 6089943.
  10. ^ Cottrell GA, Lambert JJ, Peters JA, Modulation of GABAA receptor activity by alphaxalone, in Br. J. Pharmacol., vol. 90, n. 3, 1987, pp. 491–500, PMC 1917172, PMID 3032320.
  11. ^ Mihic SJ, Whiting PJ, Klein RL, Wafford KA, Harris RA, A single amino acid of the human gamma-aminobutyric acid type A receptor gamma 2 subunit determines benzodiazepine efficacy [collegamento interrotto], in J. Biol. Chem., vol. 269, n. 52, 1994, pp. 32768–73, PMID 7806498. URL consultato il 5 febbraio 2015.
  12. ^ Wahab A, Heinemann U, Albus K, Effects of gamma-aminobutyric acid (GABA) agonists and a GABA uptake inhibitor on pharmacoresistant seizure like events in organotypic hippocampal slice cultures, in Epilepsy Res., vol. 86, n. 2-3, 2009, pp. 113–23, DOI:10.1016/j.eplepsyres.2009.05.008, PMID 19535226.
  13. ^ Specifica tecnica dell'Alfaxan

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (EN) Alfaxan official web site, su alfaxan.co.uk. URL consultato il 25 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2011).