Andy Beshear

Politico e avvocato statunitense

Andy Beshear, vero nome Andrew Graham Beshear (Louisville, 29 novembre 1977), è un politico e avvocato statunitense, governatore del Kentucky dal 2019.

Andy Beshear

63º Governatore del Kentucky
In carica
Inizio mandato10 dicembre 2019
PredecessoreMatt Bevin

50º Procuratore generale del Kentucky
Durata mandato4 gennaio 2016 –
10 dicembre 2019
PredecessoreJack Conway
SuccessoreDaniel Cameron

Dati generali
Partito politicoDemocratico
Titolo di studioLaurea in scienze politiche e antropologia
Laurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità Vanderbilt
Università della Virginia
FirmaFirma di Andy Beshear

Biografia modifica

Nato a Louisville, nel Kentucky, è figlio di Steve Beshear, governatore dello Stato dal 2007 al 2015, e Jane Beshear, nata Klinger.[1] Ha frequentato la Henry Clay High School di Lexington, laureandosi con lode in scienze politiche e antropologia all'Università Vanderbilt per poi conseguire il dottorato in giurisprudenza all'Università della Virginia.

Nel 2005 fu assunto dallo studio legale Stites & Harbison[2], per conto del quale rappresentò gli sviluppatori dell'oleodotto Bluegrass Pipeline.[3] Seguendo la carriera legale si presentò con il Partito Democratico alle elezioni del 2015 per la nomina di Procuratore generale del Kentucky. Beshear vinse le elezioni con un margine dello 0,2% contro il candidato repubblicano Whitney Westerfield.

Carriera politica modifica

Nel 2019, al termine del suo mandato come procuratore generale, piuttosto che tentare di ottenere un secondo mandato, si candidò come Governatore del Kentucky sempre con il Partito Democratico, scegliendo come sua vice Jacqueline Coleman.[4]

Annunciando la sua candidatura disse di voler fare della pubblica istruzione la sua priorità. Nel maggio dello stesso anno vinse le primarie del partito, sconfiggendo in seguito il candidato repubblicano, nonché governatore uscente, Matt Bevin con un margine dello 0,37%. All'indomani delle elezioni Bevin dichiarò che erano state commesse gravi irregolarità nel processo elettorale non riconoscendone il risultato[5], tuttavia Beshear fu comunque dichiarato vincitore.[6]

Il 7 novembre 2023 è stato riconfermato per un secondo mandato, vincendo con il 52,5% dei voti contro l'avversario del Partito Repubblicano Daniel Cameron nell'ambito delle elezioni governatoriali.[7]

Vita privata modifica

Beshear è sposato con Britainy. Entrambi sono membri della Chiesa cristiana (Discepoli di Cristo)[8][9] e hanno due figli.

Note modifica

  1. ^ (EN) Josh Moore, Former Kentucky first lady, pro ball player among Henry Clay Hall of Fame inductees, in Lexington Herald-Leader, 7 settembre 2017. URL consultato il 17 luglio 2020.
  2. ^ (EN) John Cheves, Profile: Meet Andy Beshear, the Democratic nominee for attorney general, in Lexington Herald-Leader, 9 luglio 2018. URL consultato il 17 luglio 2020.
  3. ^ (EN) Erica Peterson, Steve Beshear's Son Representing Bluegrass Pipeline Company, su wfpl.org, 1º agosto 2013. URL consultato il 17 luglio 2020.
  4. ^ (EN) Thomas Novelly, Andy Beshear goes after teacher vote in announcing bid for governor, in The Courier-Journal, 9 luglio 2018. URL consultato il 17 luglio 2020.
  5. ^ (EN) Tara Golshan e Li Zhou, Kentucky's Republican governor Matt Bevin lost reelection, but isn’t conceding just yet, in Vox, 6 novembre 2019. URL consultato il 17 luglio 2020.
  6. ^ (EN) Phillip M. Bailey, Sarah Ladd, Billy Kobin e Ben Tobin, Everything you need to know about what went down on Kentucky's election night, in The Courier-Journal, 5 novembre 2019. URL consultato il 17 luglio 2020.
  7. ^ (EN) Kentucky’s Democratic governor Andy Beshear re-elected in win for abortion rights, in The Guardian, 8 novembre 2023. URL consultato il 6 gennaio 2024.
  8. ^ (EN) Andy Beshear (D), in National Association of Attorneys General. URL consultato il 6 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2019).
  9. ^ (EN) Stephanie Dube Dwilson, Britainy Beshear, Andy Beshear's Wife: 5 Fast Facts You Need to Know, su Heavy.com, 6 novembre 2019. URL consultato il 6 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2019).

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