Angraecum magdalenae

specie di orchidea

Angraecum magdalenae Schltr. & H. Perrier., 1925 è un'orchidea litofita endemica del Madagascar.[1]

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Angraecum magdalenae
Angraecum magdalenae
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Epidendroideae
Tribù VandeaeVandeae
Sottotribù Angraecinae
Genere Angraecum
Specie A. magdalenae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Epidendroideae
Tribù Vandeae
Sottotribù Angraecinae
Genere Angraecum
Specie A. magdalenae
Nomenclatura binomiale
Angraecum magdalenae
Schltr. & H. Perrier., 1925

Descrizione modifica

È una specie molto compatta, a crescita lenta, con 6 – 8 foglie carnose, coriacee e irregolarmente bilobate agli apici. Gli steli, corti e rigidi, si formano soprattutto nella stagione calda, ma anche in quella fredda. Spuntano generalmente sotto la prima foglia dal basso, e possono produrre da 2 a 5 – 6 fiori grandi e profumati.[2]

Biologia modifica

Anche se non è noto uno specifico insetto impollinatore, si suppone che, come la maggior parte delle specie di Angraecum, si riproduca grazie alla impollinazione entomofila da parte di farfalle notturne della famiglia Sphingidae.[3].

Distribuzione e habitat modifica

Angraecum magdalenae è un endemismo ristretto alla zona centrale del Madagascar, nella regione a sud di Antsirabe.

È un'orchidea litofita che cresce sull'humus che si deposita su substrati rocciosi di quarzite delle foreste di Uapaca.

Coltivazione modifica

Come la maggior parte degli Angraecum, A. magdalenae vuole un buon ricircolo d'aria e buona luce. Ha bisogno di un riposo invernale fresco ed asciutto, e non sopporta le eccessive bagnature nella stagione fredda. Come miscela del composto viene usato bark a piccola o media pezzatura, ghiaia macinata, lapillo vulcanico e sfagno.[2]

Note modifica

  1. ^ (EN) Angraecum magdalenae, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 26 marzo 2021.
  2. ^ a b (EN) Angraecum magdalenae, su Encyclopaedia Angraecorum. URL consultato il 17 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2009).
  3. ^ (EN) Nilsson LA, Johnsson L, Ralison L and Randrianjohany E, Angraecoid Orchids and Hawkmoths in Central Madagascar: Specialized Pollination Systems and Generalist Foragers, in Biotropica, vol. 19, n. 4, 1987, pp. 310-318.

Bibliografia modifica

  • Cribb P. and Hermans J, Field Guide to the Orchids of Madagascar, Kew Publishing, 2009, ISBN 978-1-84246-158-7.

Voci correlate modifica

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