Anthony Ashley-Cooper, IV conte di Shaftesbury

conte di Shaftesbury, politico e filantropo inglese

Anthony Ashley-Cooper, IV conte di Shaftesbury (Londra, 9 febbraio 1711Londra, 27 maggio 1771) è stato un politico e filantropo inglese Bt PC FRS era pari d'Inghilterra e servì all'epoca della fondazione della colonia di Georgia come una delle persone più importanti e come Lord Lieutenant del Dorset dal 1734 fino alla sua morte.[1].

Anthony Ashley-Cooper
IV conte di Shaftesbury
IV barone Ashley
Stemma
Stemma
In carica4 febbraio 1713 –
27 maggio 1771
(58 anni e 112 giorni)
PredecessoreAnthony Ashley-Cooper, III conte di Shaftesbury
SuccessoreAnthony Ashley-Cooper, V conte di Shaftesbury
NascitaLondra, 9 febbraio 1711
MorteLondra, 27 maggio 1771 (60 anni)
Luogo di sepolturaChiesa di St. Giles, Wimborne St. Giles
DinastiaAshley-Cooper
PadreAnthony Ashley-Cooper, III conte di Shaftesbury
MadreJane Ewer
ConiugiPrimo matrimonio: Susan Noel
Secondo matrimonio: Mary Bouverie
FigliSecondo matrimonio:
Anthony
Cropley
Mary Anne
ReligioneAnglicanesimo
Anthony Ashley-Cooper
Shaftesbury Coat of Arms

Lord Lieutenant del Dorset
Durata mandato1734 –
1771

Dati generali
Suffisso onorificoConte di Shaftesbury
UniversitàChrist Church (Oxford)

Eredità di famiglia

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St Giles House Dorset

Il padre di Shaftesbury, Anthony Ashley-Cooper, III conte di Shaftesbury, era morto nel febbraio del 1713 lasciandolo orfano in tenera età ma anche erede dei titoli e delle proprietà della famiglia. Egli crebbe studiando i risultati conseguiti dal padre e dal bisnonno e venerando la storia della sua famiglia. Nel 1732 pubblicò una nuova edizione del più importante lavoro del padre, Caratteristiche degli uomini, maniere, opinioni, tempi, anche conosciuto come Le caratteristiche di Shaftesbury. Il libro è stato tra i più influenti dell'illuminismo britannico; lo storico Benjamin Rand ha descritto il III conte come "il più grande Stoico dei tempi moderni".[2][3]

Shaftesbury aveva anche commissionato una biografia del bisnonno e assunse Benjamin Martyn per questo suo progetto. Divenne molto amico di Martyn, Segretario dei Fondatori per l'istituzione della Colonia della Georgia in America, quando divenne egli stesso membro di tale organizzazione in occasione della prima riunione annuale nel 1733.[4]

Garante per la Georgia

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Shaftesbury fu eletto fra i Garanti per l'istituzione della colonia della Georgia in America nel 1733, meno di un anno dopo che il gruppo era stato creato con regio decreto. Alla luce della tradizione intellettuale della sua famiglia, egli potrebbe essere stato tra quei Garanti che, seguendo James Oglethorpe, avevano visto la colonia della Georgia come un potenziale modello di società così come uno stato che aveva affrontato in modo pratico diversi obiettivi (si veda il Piano Oglethorpe).
Nel 1750, tuttavia, Shaftesbury sostituì Oglethorpe ponendosi come energica guida tra i Fondatori, orientando il governatore della colonia verso una direzione più convenzionale e preparandola a diventare una colonia reale nel 1752.

Onorificenze

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Shaftesbury fu eletto Fellow of the Royal Society nel 1754 e fu fatto Privy Counsellor nel 1761.

Titoli e trattamento

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  • 1711-1713: Lord Ashley
  • 1713-1754: Il molto onorevole Il quarto conte di Shaftesbury Bt
  • 1754-1761: Il molto onorevole Il quarto conte di Shaftesbury Bt FRS
  • 1761-1771: Il molto onorevole Il quarto conte di Shaftesbury Bt PC FRS

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Anthony Ashley-Cooper, I conte di Shaftesbury John Cooper, I baronetto  
 
Anne Ashley  
Anthony Ashley-Cooper, II conte di Shaftesbury  
Frances Cecil David Cecil, III conte di Exeter  
 
Elizabeth Egerton  
Anthony Ashley-Cooper, III conte di Shaftesbury  
John Manners, VIII conte di Rutland George Manners  
 
Grace Pierrepont  
Dorothy Manners  
Frances Montagu Edward Montagu, I barone Montagu di Boughton  
 
Frances Cotton  
Anthony Ashley-Cooper, IV conte di Shaftesbury  
 
 
 
Thomas Ewer  
 
 
 
Jane Ewer  
James Montagu Henry Montagu, I conte di Manchester  
 
Catharine Spencer  
Mary Montagu  
Mary Baynard Robert Baynard  
 
Ursula Stapilton  
 
  1. ^ Darryl Lundy, p. 2719, su thepeerage.com, The Peerage. URL consultato il 17 gennaio 2008.
  2. ^ Fouke, Daniel C. Philosophy and Theology in a Burlesque Mode: John Toland and “The Way of Paradox.”
  3. ^ Rand, Benjamin.
  4. ^ Martyn, Benjamin.
Controllo di autoritàVIAF (EN305307015 · CERL cnp02088729 · GND (DE1042866791