Antonio Mambriani
Antonio Mambriani (Soragna, 24 marzo 1898 – Parma, 27 marzo 1989) è stato un matematico italiano.
Dovette interrompere gli studi a causa della prima guerra mondiale, durante la quale fu ferito gravemente alla mascella e al collo dallo scoppio di una bomba sul Sabotino. Finito il conflitto riprese a studiare e in gennaio 1927 si laureò in matematica presso l’Università di Bologna, con una tesi dal titolo Algoritmia per la risoluzione di equazioni differenziali lineari, relatore Salvatore Pincherle[1]. Subito dopo diventò assistente di Pincherle e poi di Leonida Tonelli nel corso di analisi matematica a Bologna. Nel 1928 fu segretario del Congresso internazionale dei matematici a Bologna, presieduto da Salvatore Pincherle.[2]
Dal 1937 fu professore di analisi matematica a Modena (Università e Accademia militare). Nel 1942 passò all'Università di Parma, dove tenne la cattedra di analisi matematica fino alla pensione. Nel 1949 organizzò a Parma un convegno sull’Analisi funzionale ed equazioni differenziali, presieduto da Francesco Severi e con conferenze di Renato Caccioppoli, Carlo Miranda, Gianfranco Cimmino, Giuseppe Zwirner e Luigi Fantappié. Nel 1950 fondò la Rivista di Matematica dell'Università di Parma, che diresse fino al 1971, facendola diventare tra le più apprezzate riviste del genere.[3]
Antonio Mambriani fu autore di oltre 70 pubblicazioni e articoli accademici, su argomenti che vanno dall’algebra delle successioni alla integrazione secondo Lebesgue, dalle equazioni alle differenze finite e differenziali alla pluriderivazione. Tra di esse Sull'algebra delle successioni, Zanichelli, Bologna 1930.
Note
modifica- ^ Antonio Mambriani, su archiviostorico.unibo.it
- ^ Lettera di Pincherle a Mussolini sul successo dell'iniziativa.
- ^ C. Scaravelli, in Gazzetta di Parma, 27 aprile 1989, p. 3
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