Arcidiocesi di Eauze
L'arcidiocesi di Eauze (in latino: Archidioecesis Elusensis) è una sede soppressa della Chiesa cattolica.
Arcidiocesi di Eauze Archidioecesis Elusensis Chiesa latina | |
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Diocesi suffraganee | |
Auch, Dax, Lectoure, Comminges, Couserans, Lescar, Aire, Bazas, Tarbes, Oloron | |
Stato | Francia |
Erezione | III secolo |
Soppressione | VIII-IX secolo sede metropolitana trasferita a Auch |
Dati dall'Annuario pontificio (ch · gc?) | |
Chiesa cattolica in Francia | |
Storia
modificaEauze (pronuncia [eˈoz]) corrisponde all'antica Elusa, capitale della provincia romana di Novempopulana. La sede episcopale di Elusa risale con molta probabilità al III secolo. Primo vescovo documentato è Mamertino, presente al concilio di Arles del 314. La tradizione attribuisce la fondazione della sede a san Paterno, che fu consacrato vescovo da san Saturnino, evangelizzatore della regione che oggi corrisponde al dipartimento del Gers; è ricordato anche san Luperco, martire e patrono della città, che però non fu mai vescovo; altra presenza incerta è san Taurino, secondo alcuni morto martire il 5 settembre 313.
Incerta è pure la collocazione dell'antica cattedrale, di cui oggi non restano più tracce. L'attuale chiesa cattedrale, costruita tra la fine del XV secolo e gli inizi del XVI e dedicata a san Lupercolo, fu dichiarata concattedrale dell'arcidiocesi di Auch nel 1864.
La provincia ecclesiastica di Eauze comprendeva tutte le civitates della Novempopulana. Al concilio di Agde del 506, erano presenti tutti i dieci vescovi delle diocesi suffraganee di Auch, Dax, Lectoure, Comminges, Couserans, Lescar, Aire, Bazas, Tarbes e Oloron.
Nel 551 il vescovo Aspasio convocò a Eauze un sinodo metropolitano cui sottoscrissero, oltre all'arcivescovo metropolitano, otto vescovi suffraganei.
Incerta è la fine dell'arcidiocesi. Gli storici infatti si dividono: per alcuni la città subì notevoli distruzioni ad opera dei Saraceni provenienti dalla Spagna negli anni 721-722;[1] per altri, la città fu abbandonata in seguito alle incursioni normanne della metà del IX secolo. Di certo, a partire dall'VIII secolo non si ha più alcuna menzione di arcivescovi di Eauze. La sede soppressa fu unita a quella di Auch, al cui vescovo Airardo fu attribuito il titolo di arcivescovo nell'879.
Cronotassi degli arcivescovi
modificaUn documento della Chiesa di Auch, databile al 1108, menziona solo cinque arcivescovi di Eauze (Paterno, Servando, Optato, Pompidiano e Taurino); l'ultimo arcivescovo, Taurino, avrebbe trasferito la propria sede a Auch per la distruzione di Eauze ad opera dei Vandali. Nessuno di questi arcivescovi è attestato da documenti storici, mentre se ne conoscono almeno altri 10 che hanno riscontri storici.
- San Paterno ? †
- San Servando ? †
- Sant'Optato ? †
- San Pompidiano ? †
- Taurino ? †
- Mamertino † (menzionato nel 314)
- Claro † (menzionato nel 506)
- Leonzio † (menzionato nel 511)
- Sant'Aspasio † (prima del 533 - dopo il 551)
- Labano † (prima del 573 - circa 585 deceduto)
- Desiderio † (circa 585 - ?)
- Leodomundo † (menzionato nel 614)
- Palladio † (menzionato nel 626)
- Senoco (o Sidoco) † (menzionato nel 627)
- Scupilio † (menzionato nel 673/675)
Note
modifica- ^ Gli stessi che poi furono sconfitti da Carlo Martello a Poitiers.
Bibliografia
modifica- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, pp. 496–497
- (FR) v. Eauze, in Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XIV, Parigi 1960, coll. 1266-1268
- (FR) Louis Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, Parigi 1910, pp. 89–95
Collegamenti esterni
modifica- Dati riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina [1]
- (EN) La diocesi sul sito di Gcatholic