Arcidiocesi di Gitega

arcidiocesi della chiesa cattolica nel Burundi

L'arcidiocesi di Gitega (in latino: Archidioecesis Kitegaënsis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Burundi. Nel 2021 contava 1.380.460 battezzati su 1.690.480 abitanti. È retta dall'arcivescovo Bonaventure Nahimana.

Arcidiocesi di Gitega
Archidioecesis Kitegaënsis
Chiesa latina
Diocesi suffraganee
Muyinga, Ngozi, Rutana, Ruyigi
 
Arcivescovo metropolitaBonaventure Nahimana
Arcivescovi emeritiSimon Ntamwana
Presbiteri199, di cui 162 secolari e 37 regolari
6.936 battezzati per presbitero
Religiosi104 uomini, 655 donne
 
Abitanti1.690.480
Battezzati1.380.460 (81,7% del totale)
StatoBurundi
Superficie3.879 km²
Parrocchie53
 
Erezione12 dicembre 1912
Ritoromano
CattedraleCristo Re
IndirizzoB.P. 118, Gitega, Burundi
Sito webwww.archidiocese-gitega.org
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Burundi

Territorio modifica

L'arcidiocesi si trova nel cuore del Burundi e comprende la quasi totalità della provincia di Gitega, una grande porzione della provincia di Karuzi, e porzioni minori delle province di Bururi, Muyinga, Mwaro e Rutana.

Sede arcivescovile è la città di Gitega, dove si trova la cattedrale di Cristo Re.

Il territorio è suddiviso in 53 parrocchie.

Storia modifica

Il vicariato apostolico di Kivu, che prendeva il nome dal lago omonimo, fu eretto il 12 dicembre 1912 con il breve Apostolatus munus di papa Pio X, ricavandone il territorio dai vicariati apostolici di Victoria-Nyanza meridionale (oggi arcidiocesi di Mwanza) e di Unianyembé (oggi arcidiocesi di Tabora). Esso comprendeva parte dell'Africa Orientale tedesca, corrispondente gli odierni stati di Ruanda e Burundi, ma a sud si spingeva anche nell'odierna Tanzania, fino a comprendere i centri di Ujiji e Uvinza. Sede del vicario apostolico era la città di Kabgayi in Ruanda.[1]

Nel 1921 cambiò nome in favore di vicariato apostolico di Urundi e Kivu.

Il 25 aprile 1922, con il breve Exigit apostolicum di papa Pio XI, il vicariato apostolico fu diviso in due: il vicariato apostolico del Ruanda, da cui ebbe origine in seguito la diocesi di Kabgayi, e il vicariato apostolico dell'Urundi, ossia del Burundi.

Il primo vicario apostolico dell'Urundi, Julien Gorju, pose la sede del vicariato a Mugera, oggi in Tanzania, ma il suo successore Antoine Grauls trasferì la residenza a Gitega.[2]

Il 12 luglio 1926 furono rivisti i confini meridionali del vicariato apostolico, che furono fatti coincidere con il confine tra la colonia belga dell'Urundi e quella britannica del Tanganica.[3]

Il 14 luglio 1949 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico di Ngozi (oggi diocesi) e contestualmente, in forza del decreto Cum de Vicariatus della Congregazione di Propaganda Fide, mutò ancora nome in vicariato apostolico di Kitega.[4]

L'11 giugno 1959 cedette un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico di Usumbura (oggi arcidiocesi di Bujumbura).

Il 10 novembre dello stesso anno per effetto della bolla Cum parvulum di papa Giovanni XXIII il vicariato apostolico è stato elevato al rango di arcidiocesi metropolitana e ha assunto il nome di arcidiocesi di Gitega.

Il 6 giugno 1961 e il 13 aprile 1973 ha ceduto ulteriori porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente delle diocesi di Bururi e di Ruyigi.

Il 13 dicembre 1964 il vescovo ausiliare eletto Gabriel Gihimbare venne ucciso durante una battuta di caccia, in un incidente riconducibile a un assassinio premeditato per motivazioni etniche.[5]

Il 9 settembre 1996 l'arcivescovo Joachim Ruhuna viene ucciso in un'imboscata mentre era in viaggio[6].

Cronotassi dei vescovi modifica

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche modifica

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 1.690.480 persone contava 1.380.460 battezzati, corrispondenti all'81,7% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 394.506 1.000.489 39,4 94 24 70 4.196 24 122 19
1970 514.213 816.100 63,0 105 47 58 4.897 103 154 165
1980 577.555 754.993 76,5 72 41 31 8.021 76 162 112
1990 695.218 901.992 77,1 48 43 5 14.483 52 202 23
1999 789.498 1.008.216 78,3 67 57 10 11.783 64 246 25
2000 808.648 1.024.811 78,9 88 74 14 9.189 60 241 25
2001 759.656 980.952 77,4 85 72 13 8.937 1 56 340 27
2002 730.358 1.006.919 72,5 92 78 14 7.938 61 247 28
2003 811.285 1.056.220 76,8 78 65 13 10.401 79 320 28
2004 835.536 1.098.713 76,0 94 81 13 8.888 55 308 28
2006 878.313 1.130.959 77,7 107 94 13 8.208 79 336 29
2013 1.093.939 1.353.723 80,8 148 126 22 7.391 105 447 42
2016 1.211.000 1.463.000 82,8 166 139 27 7.295 130 440 44
2019 1.321.539 1.617.490 81,7 177 151 26 7.466 165 655 47
2021 1.380.460 1.690.480 81,7 199 162 37 6.936 104 655 53

Note modifica

  1. ^ Dal sito web della diocesi di Kabgayi.
  2. ^ Dal sito web dell'arcidiocesi.
  3. ^ (LA) Decreto Supremi Apostolatus, AAS 18 (1926), pp. 488-489.
  4. ^ (LA) Decreto Cum de Vicariatus, AAS 42 (1950), p. 311.
  5. ^ Nazareno Contran, E quel prete che cosa aspettate ad ucciderlo?, Bologna, EMI, 1990, pp. 27-28
  6. ^ Copia archiviata, su ilpopolopordenone.it. URL consultato il 28 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  7. ^ Nominato arcivescovo titolare di Giru di Marcello.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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